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Psico della salute nuovo mini daypo 1-24 Description: Psico della salute nuovo mini daypo 1-24 Author:
Creation Date: 09/09/2024 Category: Others Number of questions: 75 |
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La divisione 38 E' nata in Inghilterra alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all’interno dell’APA (American Psychological Association E' nata in Europa alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all’interno dell’APA (American Psychological Association E' nata in Germania alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all’interno dell’APA (American Psychological Association E' nata negli USA alla fine degli anni 70 come settore a sé stante all’interno dell’APA (American Psychological Association. La Psicologia della salute costituisce un ambito disciplinare di ricerca e applicazioni professionali riguardante: la prevenzione e trattamaneto delle malattie e i loro correlati psicologici i fattori cognitivi, affettivo - emotivi, psicosociali, comportamentali, sociali e culturali che sono all’origine dello stato di salute delle personebiopsicosociale; la promozione e il mantenimento della salute secondo una prospettiva tutte le risposte sono corrette . La Società Italiana di Psicologia della Salute: Tutte le altre alternative sono false. E' stata da poco istituita in Italia per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). E' stata istituita nel 1997 allo scopo di promuovere e sviluppare la ricerca empirica e le applicazioni sul campo. E' stata costituita in Italia nel 1979 per volere dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute). «The Alameda Study»: E' uno studio epidemiologico iniziato nel 1965 in California Ai partecipanti è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari Lo studio ha dimostrato che l’individuo non influenza il proprio stato di salute Ha esaminato un campione di 928 individui. L'acronimo OMS significa: Organizzazione Mondiale della Sicurezza Organizzazione Mondiale della Sanità Organizzazione Mondiale della Salute Organizzazione Mondiale della Salute mentale. Il modello biopsicosociale: da rilievo alle tre dimensioni : biologica, psicologica e sociale non tiene conto del contesto sociale in cui la persona vive Attribuisce un ruolo centrale al medico (considera la prospettiva oggettiva) Dà rilievo solo alla dimensione biologica. Indica da chi è stata promulgata la seguente definizione di salute: la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non mera assenza di malattia o infermità. Dall'ONU Da Amnesty International Dall'OMS Dal Parlamento Europeo. Il modello biomedico: tutte le risposte sono corrette E' un modello centrato sulla malattia, sul medico e il paziente è solo portatore passivo di un problema Considera la salute come assenza di malattia. Considera salute e malattia come polarità opposte di un continuum. Il modello biomedico: E' maternalistico Centrato sul caregiver Centrato sul paziente è centrato sul medico. Il modello biomedico: Pone l'accento sulla misurazione soggettiva riportata dal paziente il paziente contribuisce alla formulazione della diagnosi Il paziente collabora con il medico attribuisce al paziente il ruolo di portatore passivo di un problema. Il modello biopsicosociale: Considera il paziente come un portatore passivo di malattia E' stato criticato del fatto di non specificare i legami tra le tre componenti bio-psico-sociale Sostiene che l’individuo non è in grado di fornire una misura soggettiva del proprio stato Mira a coinvolgere la persona solo nel processo di cura, ma non nella fase di prevenzione. Quale, tra le seguenti alternative, NON è un vantaggio delle misurazioni soggettive rispetto a quelle oggettive. Le misurazioni soggettive: Sono valutazioni dinamiche che considerano l’andamento della salute nel tempo Sono misure più accurate e inclusive dello stato di salute e dei fattori di rischio Influenzano il comportamento, che a sua volte influisce sullo stato di salute Incidono sul livello di reddito e qualità della vita della persona. Lo strumento WHOQOL 100: E' composto da 100 item raggruppati 4 sezioni da 25 domande ciascuna E' composto due sezioni da 50 item ciascuna per un totale di 100 item E' composto da 100 item raggruppati in 24 sezioni, a loro volta suddivise in quattro aree E' composto da 2 sezioni da 100 item ciascuna. L'acronimo WHOQOL significa: World Health Organization Quality of lifelong learning World Health Organization Question of Life World Health Organization Quality of Life World Health Organization Quality of Lifelong learing. Quanti domini ha identificato la WHOQOL (World Health Organization Quality of Life) Otto Cinque Dieci Sei. Quale affermazione è FALSA riguardo la qualità della vita: L'ambiente è un dominio di cui si compone il WHOQOL Le relazioni sociali sono un dominio di cui si compone il WHOQOL La religione e le credenze personali non sono un dominio di cui si compone il WHOQOL La WHOQOL si compone di sei domini. Riguardo la teoria della selezione psicologica: La qualità dell’esperienza è funzione di tre variabili: i challenge, gli skill, i winners percepiti. Gli assunti teorici della selezione psicologica sono stati verificati e confermati attraverso una vasta campionatura transculturale Gli assunti teorici della selezione psicologica non sono stati verificati e confermati Nell’ambito della salute sono emersi risultati interessanti esclusivamente nello studio dei disturbi alimentari. Secondo la teoria della selezione psicologica: La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: gli «habit» e gli «hobby» perseguiti. La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: la «competition» e i «winners» percepiti. La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: i «challenge» e gli «skill» percepiti. La qualità dell’esperienza è funzione di due variabili: le «perceptions» e gli «outcomes» percepiti. La teoria della selezione psicologica tutte le alternative sono corrette Sostiene che l'esperienza soggettiva sia costituita solo da emozioni Ha come oggetto lo studio dell’esperienza soggettiva ma non il suo ruolo nel processo di crescita personale ha come oggetto di studio l'esperienza soggettiva e il suo ruolo nel processo di crescita personale. Nell'ambito della teoria della selezione psicologia, l'esperienza ottimale: E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: ai challenge viene dedicata maggiore attenzione riguarda l’equilibrio tra challenge e skill percepiti, non si tratta della ripetizione continua e statica delle stesse attività. E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti: agli skills viene dedicata maggiore attenzione E’ un processo dinamico che ruota attorno al disequilibrio tra challenge e skill percepiti. La Teoria dell’autodeterminazione è stata proposta da: Keyes e Cartwright nel 1993 Vansteenkiste e Lens nel 2006 Sheldon e Kasser nel 2008 Ed Deci e Richard Ryan nel 1985. La Teoria dell’autodeterminazione proposta da Ed Deci e Richard Ryan sostiene che per comprendere il comportamento delle persone e poter identificare le azioni che conducono al benessere occorre anzitutto: eplorare l'integrità psicofisica di una persona esplorare la spinta all'autodeterminazione generale di una persona esplorare i bisogni da cui prendono le mosse esplorare il modo in cui le persone affrontano gli eventi stressanti (strategie di coping). Il nucleo centrale della teoria dell’autodeterminazione è lo studio di: emozione atteggiamenti motivazione comportamenti. La motivazione è estrinseca: tutte le alternative sono corrette quando è presente il desiderio di una ricompensa esterna è assimilabile al condizionamento operante quando la ragione per svolgere un'attività è esterna all'attività stessa. La motivazione intrinseca: genera benessere e soddisfazione è la propensione innata e naturale a perseguire i propri interessi è ricerca della novità, essenziale per lo sviluppo cognitivo e sociale tutte le alternative sono corrette. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model) è stato elaborato da: nessuna delle alternative è corretta Ajzen nel 1988 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993. I modelli "stadiali" della salute: Sono anche definiti modelli di «aspettativa-valore» Presuppongono che se la persona è adeguatamente motivata, adotterà di conseguenza un comportamento salutare Si focalizzano anzitutto sull’aspetto volitivo, la volontà necessaria per tradurre un’intenzione in comportamento finalizzato Postulano che l’attuazione di un comportamento dipende dalle aspettative o probabilità di riuscita di una data azione e dalla valutazione personale del valore dell’azione. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): L'obiettivo principale è chiarire cosa spinge un individuo ad abbandonare un comportamento nocivo per la salute (es. fumo o abuso di alcol). Tenta di spiegare perché le persone non prendano parte a programmi di prevenzione e diagnosi precoce (es. visite ginecologiche). Nel valutare la risposta l’individuo confronta l’auto-efficacia personale e l’efficacia della risposta adattativa con i costi insiti nella risposta. E’ stato elaborato da Rogers (1983) con l’obiettivo di superare i limiti del modello del comportamento pianificato di Ajzen. I modelli "continui" della salute: Includono il modello transteoretico di cambiamento tutte le risposte cono corrette Prendono in considerazione l’intera sequenza delle fasi di Kuhl, intesa come un processo caratterizzato da tappe qualitativamente distinte Si focalizzano prevalentemente sulla fase pre-decisionale, ossia sulla formulazione di intenzioni di carattere motivazionale. Il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966) è un modello: Complementare Stadiale Continuo Circolare. Quale, tra le seguenti alternative, NON è una delle quattro fasi individuate da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute: Fase successiva all’azione Fase predecisionale Fase di pensiero Fase dell’azione. Quante sono le fasi distinte da Kuhl (1984) nell'attuare un comportamento finalizzato alla salute? Sei Cinque Quattro Tre. Secondo il modello delle credenze sulla salute (Health Belief Model, Rosenstock, 1966): Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) La percezione della vulnerabilità, della gravità, della minaccia, dei costi/benefici è influenzata da variabili demografiche (età, genere, etnia), socio psicologiche (personalità, classe sociale) e strutturali (conoscenze della malattia). Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory) è stato elaborato da: Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Ajzen nel 1988. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all’adozione dell’azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d’ansia. La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall’altro. Secondo il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983): Un elemento centrale del modello sono le barriere e i costi percepiti (effetti collaterali e gli inconvenienti dell'azione) Un elemento centrale del modello sono le percezioni di gravità della malattia (le sue conseguenze mediche e sociali) La motivazione a proteggersi è il risultato di processi cognitivi responsabili della valutazione soggettiva della minaccia connesso alla malattia, da un lato, della risposta con cui far fronte alla malattia, dall’altro. Un elemento centrale del modello sono la considerazione delle percezioni individuali di vulnerabilità o rischio di contrarre una malattia. Il modello della motivazione a proteggersi (Protection motivation theory, Rogers, 1983) è di tipo: Circolare Complementare Stadiale Continuo. Il modello del comportamento pianificato (Theory of Planned Behavior, Ajzen, 1988) è di tipo: Continuo Complementare Circolare Stadiale. Il modello del comportamento pianificato è stato elaborato da: Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. Tutte le altre alternative sono corrette Postula che la variabile che svolge un ruolo centrale nell’innescare l’azione è l’intenzione, cioè la motivazione necessaria per attuare un comportamento E' nato nell’ambito della psicologia sociale, e mira a fornire una spiegazione generale del comportamento, non limitandosi a quello connesso alla salute. Il modello del comportamento pianificato (Ajzen, 1988): Il limite principale del modello è il suo scarso potere predittivo rispetto all’adozione dell’azione preventiva consigliata. Per questo sono state proposte varie revisioni. Postula che conoscendo le variabili che influenzano il comportamento, è possibile manipolarle per apportare delle modifiche alle condotte dannose per la persona. La percezione di gravità dipende soprattutto dalle conoscenze oggettive, mentre la percezione di vulnerabilità è prevalentemente soggettiva. La percezione della minaccia è influenzata da: mass-media, medici, giornali, amici, esperienza personale, pressione dei familiari, livello d’ansia. Il modello di implementazione degli obiettivi è stato proposto da: Gollwitzer nel 1993 Rogers, nel 1983 Ajzen nel 1988 Rosenstock nel 1966. Secondo l’implementazione degli obiettivi proposto da Gollwitzer (1993): Nella seconda fase, detta di "contemplazione", l’individuo inizia a pensare al cambiamento, ma non ha ancora intrapreso azioni in tal senso; è consapevole che c’è un problema, considera attivamente la possibilità di superarlo, ma non si è ancora impegnato a farlo. Nella prima fase, detta di "precontemplazione", l’individuo non ha alcuna intenzione di cambiare comportamento nel prossimo futuro (prossimi 6 mesi) Per mettere in atto un comportamento: nella prima fase il soggetto decide di agire in base alla formulazione di un desiderio; nella seconda fase la persona sviluppa l'intenzione di implementare la decisione e pianifica come trasformarla in realtà. Nella terza fase, detta di "preparazione", l’individuo si accinge a cambiare, sviluppando l’intenzione di agire concretamente nell’arco del mese successivo. L’implementazione degli obiettivi (Gollwitzer, 2006) è un modello di tipo: Continuo Complementare Circolare Stadiale. Il modello trans teoretico del cambiamento è stato elaborato da: Prochaska e DiClemente nel 1982 Rogers, nel 1983 Gollwitzer nel 1993 Rosenstock nel 1966. Secondo il modello trans teoretico del cambiamento (Prochaska e DiClemente, 1982): Prima che il cambiamento del comportamento abbia luogo, la dimensione temporale viene concettualizzata in termini di intenzione. Le intenzioni di implementazione hanno molto in comune con le abitudini, ma differiscono per il fatto che le intenzioni si formano tramite un processo deliberato di pianificazione, mentre le abitudini si creano attraverso la mera ripetizione del comportamento. Le intenzioni di implementazione possono avere effetti benefici anche tra coloro che conducono stili di vita malsani (chi segue una dieta con tanti grassi ha elevate probabilità di adottare un’alimentazione sana ricca di frutta, se ne sviluppa l’intenzione), ma gli effetti delle intenzioni di implementazione e delle abitudini malsane sono indipendenti (la persona può cioè aumentare l’apporto di frutta, ma continuare ad assumere cibi grassi). Distingue tra l’intenzione di fissare un obiettivo (o intenzione finalizzata), che è il risultato di una decisione presa tra più desideri in competizione, e l’intenzione di implementazione, che deriva dalla scelta tra i diversi modi per realizzare l’obiettivo (l’individuo specifica quando, dove e come raggiungere l’obiettivo). Il modello transteoretico del cambiamento (Transtheoretical model of change, Prochaska e Di Clemente, 1982) è di tipo: Complementare Continuo Circolare Stadiale. L’approccio del processo di azione rilevante per la salute è stato presentato e sostenuto da quale autore? Rogers, nel 1983 Rosenstock nel 1966 Gollwitzer nel 1993 Schwarzer nel 1992. L’approccio del processo di azione rilevante per la salute (Health action process approach, Schwarzer, 1992) è un modello di tipo: Circolare Complementare Stadiale Continuo. L’approccio del processo di azione rilevante per la salute (Schwarzer, 1992): Postula che nella fase motivazionale l’individuo sviluppa l’intenzione di cambiare comportamenti rischiosi in favore di altre condotte. Tutte le altre alternative sono corrette Postula che l’autoefficacia percepita, le aspettative di risultato e la percezione del rischio concorrono alla formulazione dell’intenzione. E’ un modello socio-cognitivo di carattere stadiale che ha una fase motivazionale e una volitiva. Con il termine "eustress" si intende Lo stess positivo Lo stress euristico Lo stress negativo La defizione di stress presentata dall'Unione Europea. La cosiddetta sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome, GAS) è stata illustrata nel 1946 da quale autore Ajzen Rosenstock Selye Rogers. Nella sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome, GAS) si possono riconoscere tre fasi comuni a tutti gli animali, compreso l'uomo: Reazione di allarme, resistenza, esaurimento Immobilizzazione, valutazione dell'allarme, reazione Reazione di allarme, pianificazione, ritiro Attivazione, proazione, reazione. Le risposte fisiologiche allo stress sono mediate da un complesso meccanismo neuroendocrino di comunicazione che coinvolge il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino. Il coordinamento dei vari meccanismi che entrano in gioco nello stress è delegato al sistema nervoso centrale, ma il ruolo principale spetta al: sistema parasimpatico sistema nervoso autonomo Nessuna delle precedenti risposte è corretta sistema simpatico. Con il termine "distress" si intende La defizione di stress presentata dall'Unione Europea Lo stess positivo Lo stress euristico Lo stress negativo. La Social Readjustment Rating Scale proposta da Holmes e Rahe: Grazie a questa scala si è visto che non c'è differenza tra coloro che riportano un numero elevato di eventi stressanti e coloro che ne riportano un numero ridotto rispetto al contrarre più frequentemente malattie. Consiste in una lista di 43 eventi relativi a vari ambiti e comprende anche gli eventi positivi Consiste in una lista di 43 eventi relativi a vari ambiti ma comprende solo gli eventi negativi nessuna delle alternative è corretta. Secondo la teoria cognitivo-transazionale (Lazarus): Nell'affrontare gli eventi stressanti, l'individuo può adottare diverse strategie di coping a seconda dell'evento stressante Nessuna delle precedenti risposte è corretta L’individuo, attraverso la valutazione cognitiva, attribuisce agli eventi di vita un significato in relazione al proprio benessere e decide di conseguenza come reagire. L'individuo esplora e considera la spropria pinta all'autodeterminazione nel valutare la risposta agli stressors. Quale autore ha concettualizzato il tratto generale di personalità del “sensation seeking” (ricerca di forti sensazioni); Tajfel Lazarus Selye Zuckerman. Considerando il ruolo delle differenze individuali nella reazione allo stress, quale affermazione, tra le seguenti, è corretta: Gli individui con alti punteggi di nevroticismo sono esposti a un maggior n. di eventi negativi, selezionano strategie di coping inappropriate, sviluppano emozioni negative e quindi sono meno efficaci nell’affrontare i problemi. La personalità contribuisce alle differenze individuali nel processo di stress, influenzando gli eventi di vita, la valutazione cognitiva, le strategie di coping e gli esiti per la salute. tutte le alternative sono corrette la personalità contribuisce alle differenza individuali nel processo di stress. Lo stress: non arriva ad agire sulla salute mentale, ma soprattutto sul sistema gastrointestinale. può, in alcuni casi, aggravare il quadro sintomatologico della persona o impedire la guarigione. viene vissuto dalla persona, ma non dai caregiver non agisce sul sistema gastrointestinale ma solo sulla salute mentale. Quando si parla di eustress: nessuna delle alternative è corretta Quando le pressioni sono tollerabili dal soggetto, che è così in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress Quando le pressioni sono tollerabili dal soggetto, cheperò non è in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress Quando le pressioni non sono tollerabili dal soggetto, che non è così in grado di mobilitare le risorse necessarie per affrontare lo stress. Il coping orientato all’evitamento secondo Endler e Parker (1993): include l’attribuzione di senso alla propria condizione, il che è fondamentale per riuscire a darsi nuovi obiettivi e la motivazione per perseguirli. include il sognare a occhi aperti, le risposte emotive o l’eccessiva preoccupazione per se stessi include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema include la distrazione o la distrazione cognitiva. Il coping orientato al compito secondo Endler e Parker (1993): include la distrazione o la distrazione cognitiva include l’attribuzione di senso alla propria condizione, il che è fondamentale per riuscire a darsi nuovi obiettivi e la motivazione per perseguirli. include il sognare a occhi aperti, le risposte emotive o l’eccessiva preoccupazione per se stessi include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema. Il coping centrato sul significato (Park e Folkman): include l’attribuzione di senso alla propria condizione, il che è fondamentale per riuscire a darsi nuovi obiettivi e la motivazione per perseguirli. include il sognare a occhi aperti, le risposte emotive o l’eccessiva preoccupazione per se stessi include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema include la distrazione o la distrazione cognitiva. .Secondo Cohen e Lazarus (1979) il coping svolge la funzione di: Limitare le condizioni esterne dannos Mantenere un’immagine positiva di sé Tutte le risposte sono corrette Tollerare gli eventi negativi o adattarsi a essi. La distinzione di Coping focalizzato sul problema e Coping focalizzato sull’emozione è imputabile a: Endler e Parker (1993) Lazarus e Folkman (1984) Turner e Gollwitzer (1993) Rogers e Brown (1983). La formulazione originaria di coping è stata proposta da : Lazarus e Folkman (1984) Rogers e Brown (1983) Turner e Gollwitzer (1993) Ajzen e Tajfel (1988). Il coping è: Una modalità di risposta allo stress la cui funzione generale è quella di permettere l’adattamento dell’individuo all’ambiente Include non solo risposte volontarie, ma anche le risposte involontarie e automatiche che si attivano quando l’autonomia, la competenza e la capacità di valutare i rapporti tra gli eventi vengono minacciate Tutte le risposte sono corrette L’insieme degli sforzi cognitivi, comportamentali ed emotivi mirati alla gestione delle situazioni percepite soggettivamente come stressanti. Il coping orientato all’emozione secondo Endler e Parker (1993): include il sognare a occhi aperti, le risposte emotive o l’eccessiva preoccupazione per se stessi include l’attribuzione di senso alla propria condizione, il che è fondamentale per riuscire a darsi nuovi obiettivi e la motivazione per perseguirli. include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema include la distrazione o la distrazione cognitiva. Quale affermazione è FALSA riguardo l'ottimismo: L’ottimismo influenza nel tempo l’evolversi delle reazioni a una condizione avversa, il processo di adattamento ad essa e il suo superamento Gli ottimisti, in situazioni avverse, hanno livelli più bassi di benessere soggettivo anche perché utilizzano strategie di coping centrate sulle emozioni E' una caratteristiche generale stabile della personalità, che influenza la modalità con cui gli individui esperiscono e affrontano i problemi E' costituito dalle aspettative che l’individuo si crea riguardo le possibilità di successo o fallimento nel perseguimento degli obiettivi e dal valore che viene attribuito all’obiettivo. Quale affermazione è VERA riguardo la teoria dell'autoefficacia L’auto-efficacia è connessa al locus of control. Non rientra tra le competenze individuali L’auto-efficacia non permette mai di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. Le origini del concetto di auto-efficacia risalgono alla teoria freudiana. La resilienza: E' una situazione estremamente particolare per pazienti, familiari e operatori sanitari Caratterizza un adattamento soddisfacente all’ambiente, pur in condizioni di avversità e rischio elevato Permette di predire la messa in atto di comportamenti salutari e preventivi. E' la competenza percepita dall’individuo in una data situazione . La speranza: E' stata oggetto di studio soprattutto da Snyder in relazione al suo impatto sulla vita umana E' credere che si potrà trovare una via (pathway) per realizzare i propri obiettivi e la motivazione (agency) per percorrerla Tutte le altre alternative sono corrette Porta l’individuo a focalizzare la propria attenzione su obiettivi da raggiungere, piuttosto che a concentrarsi sulla malattia. Il modello di resilienza familiare è stato elaborato da: Rolland Lazarus Zuckerman Tajfel. L'hardiness: non coincide con il catastrofismo è un insieme di caratteristiche e strategie di azione permette di percepire aspetti costruttivi in situazioni distruttive o stressogene tutte le alternative sono corrette. |
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