PSICO DELLO SVILUPPO E DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() PSICO DELLO SVILUPPO E DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI Description: Dalla lezione 2 alla 13 |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
Nelle famiglie disfunzionali: I processi di differenziazione vengono privilegiati rispetto a quelli di affiliazione. Si evidenziano alcune criticità nei processi di affiliazione e di differenziazione della prole dalla coppia genitoriale. I genitori esercitano uno stile educativo di tipo autorevole caratterizzato da un elevato livello di controllo e da una scarsa attenzione ai bisogni emotivi del bambino. I genitori promuovono l'autonomia dei figli favorendo il loro precoce svincolarsi dal contesto famigliare. Prendendo a riferimento la teoria sistemica, la famiglia può considerata come: Un sistema di relazioni e di processi interdipendenti all'interno del quale tutti i membri si influenzano tra di loro ed il cambiamento di un elemento determina una ristrutturazione dell'intero sistema. Un sistema di relazioni e di processi interdipendenti caratterizzati da continue rotture e riparazioni all'interno del quale l'influenza comportamentale è principalmente unidirezionale. Un sistema di relazioni e di processi interdipendenti che subiscono l'influenza delle variabili contestuali e che si modificano sotto la spinta di fattori di natura esterna. Un sistema di relazioni e di processi interdipendenti che si influenzano a vicenda all'interno di una condizione di equilibrio omeostatico funzionale alla crescita ed all'evoluzione del sistema stesso. All'interno delle configurazioni triangolari: Il terzo si sottrae dalla relazione autorizzando la diade madre-bambino a strutturare una relazione esclusiva funzionale per lo sviluppo di un legame di attaccamento di tipo sicuro. L'osservatore mantiene una posizione di passività rispetto alla diade in interazione. Nessuna delle opzioni precedenti è corretta. La diade in interazione mantiene con il terzo un rapporto di coinvolgimento affettivo ed emotivo. Per comprendere il carattere trasformativo e continuativo dello sviluppo famigliare Maruyama considera la morfosintesi come: Il processo che si pone a garanzia della continuità e della stabilità della famiglia nei confronti delle continue variazioni dell'ambiente esterno. Un processo indipendente dalla capacità di trasformazione della famiglia dinnanzi ad eventi esterni stressanti. La diretta conseguenza della capacità del bambino di riparare le interazioni comunicative disfunzionali che sperimenta nel rapporto con il proprio caregiver;. L'evidenza che descrive la continua riorganizzazione della famiglia nel merito dei ruoli di ciascun membro e dei compiti di sviluppo. Secondo Carter e McGoldrick la nascita del primo figlio implica: Il riemergere di problematiche latenti ed il riattivarsi dell'aggressività pregressa. Una ristrutturazione dei legami personali con le proprie figure genitoriali. Il potenziarsi delle occasioni di socializzazione con l'emergere di nuovi valori e di nuove abitudini di vita. Il riavvicinamento alle proprie figure genitoriali e la pacificazione degli eventuali conflitti passati. Nel ciclo di vita famigliare gli eventi critici: Possono essere normativi, ovvero di facile risoluzione, oppure paranormativi ed avere un carattere transitorio. Hanno una valenza prevalentemente negativa per lo sviluppo armonico dei legami famigliari. Possono sfociare in una riorganizzazione evolutiva oppure in una destrutturazione del sistema famigliare. Si evidenziano a seguito dell'incapacità della famiglia di far fronte ai compiti di sviluppo che la caratterizzano in una determinata fase del suo ciclo di vita. L'adattamento di coppia è un costrutto multidimensionale le cui variabili costitutive sono: La comunicazione, l'accordo, le attività condivise, la soddisfazione, l'impegno e l'intimità. Il legame affettivo reciproco, la predisposizione al cambiamento e la gestione costruttiva dei conflitti. La soddisfazione e l'intimità di coppia. La flessibilità, l'intimità e le abilità di comunicazione. Secondo alcune ricerche condotte da Zaccagnini e Zavattini, la soddisfazione di coppia decresce: Quando si raggiunge l'età matura e si affronta l'uscita di casa dai figli in parallelo al decadimento delle condizioni di salute dei propri genitori. Ogni qualvolta la coppia si trova a dover affrontare una transizione significativa che determina una riorganizzazione degli equilibri interni. Nel corso dell'anzianità, quando le patologie organiche ed i disturbi fisici inducono i coniugi ad un ritiro sociale ed esasperano la conflittualità pregressa. Dopo la nascita del primo figlio che determina una significativa riduzione della quantità e della qualità di tempo trascorso insieme dai coniugi, oltre che una minore attività sessuale. Quali sono le principali caratteristiche del conflitto genitoriale?. frequenza, intensità, contenuto e risoluzione. frequenza e intensità. intensità e risoluzione. frequenza, intensità e risoluzione. In tema di conflitto genitoriale, la letteratura ha progressivamente delineato: la tendenza a definire il conflitto nei termini di soggetti coinvolti e livelli distinti di intensità. la tendenza a definire il conflitto ponendo maggiore enfasi sul criterio di presenza/assenza. la tendenza a definire il conflitto nei termini di soggetti coinvolti e conseguenze psicologiche. i meccanismi e i processi sottostanti la potenziale associazione tra conflitto e benessere psicologico dei figli. Tra gli stili che - individualmente - i partner mettono in atto nelle situazioni conflittuali vi sono: Accondiscendenza e dominio. Aggressività verbale, coercizione. Tutte le risposte sono corrette. Negoziazione e compromesso. Quali sono i due stili di gestione del conflitto?. impegno e evitamento. negoziazione e accondiscendenza. negoziazione e compromesso. impegno e distrazione. Facendo riferimento alla organizzazione relazionale della gestione del conflitto, le configurazioni maggiormente indagate sono: nessuna delle risposte è corretta. evitamento-distrazione e accondiscendenza coercizione. impegno-distrazione e negoziazione coercizione. demand-withdrawal e reciprocità negativa. La letteratura empirica evidenzia che conflitti frequenti reiterati e cronici determinano nei figli: una elevata reattività emotiva, ansia, agitazione. maggiori competenze di problem solving e di negoziazione dei conflitti. una diminuzione dei livelli di ansia e agitazione grazie al fenomeno della abituazione. maggiori reazioni di ostilità verso i pari. Le evidenze empiriche dimostrano che i conflitti che riguardano tematiche inerenti la vita domestica e l'intimità dei due partner non producono lo stesso effetto negativo sui figli rispetto ai conflitti che riguardano: nessuna delle opzioni precedenti è corretta. le relazioni con le famiglie di origine (genitori e suoceri). il comportamento, la cura e la educazione dei figli. i rapporti di amicizia. I conflitti genitoriali che riguardano il bambino e che vengono chiamati «child related» producono nei bambini: intensi vissuti di vergogna. vissuti di ansia. tutte le opzioni sono corrette. intensi vissuti di colpa. Osservare i genitori che discutono e risolvono in maniera costruttiva le loro divergenze aiuta i figli a: diventare sicuri e assertivi nelle relazioni coi pari. sviluppare competenze empatiche. sviluppare le competenze cognitive di perspective taking. sviluppare adeguate strategie di problem solving e risoluzione del conflitto. L'ipotesi che spiega i processi attraverso i quali il conflitto diviene lesivo per i figli, anche quando questi non ne sono direttamente esposti è: l'ipotesi triangolazione. l'ipotesi cognitivo-contestuale. l'ipotesi sistemico-familiare. l'ipotesi definita spillover. L'ipotesi dello spillover concentra la sua attenzione su: le reazioni comportamentali dei bambini. le reazioni emotive dei bambini. le competenze educate e le interpretazioni dei bambini in merito alla situazione conflittuale. le competenze educative che possono venire deteriorate dal conflitto. Negli studi sul confitto, l'ipotesi della sicurezza emotiva è stata formulata da: Grych. Minuchin. Fincham. Cummings. L'ipotesi teorica che spiega come il conflitto possa divenire un'esperienza patogena per i figli, quando questi liberamente o sotto la pressione di uno o dei due genitori si coinvolgono nel conflitto, viene definita: triangolazione. sistemico-relazionale. cognitivo-contestuale. Spillover. Quali sono i principali modelli esplicativi degli effetti del conflitto sui figli?. Ipotesi della sicurezza emotiva e dell'attaccamento. Ipotesi cognitivo-contestuale e sistemico familiare. Ipotesi cognitivo-contestuale, spillover, sicurezza emotiva, triangolazione. Triangolazione e modello della genitorialità disfunzionale. L'ipotesi che le reazioni e interpretazioni dei bambini in merito al conflitto abbiano una influenza determinante sul loro benessere psicologico, addirittura superiore a quella del conflitto stesso, appartiene a: Spillover. Ipotesi della sicurezza emotiva. Triangolazione. Ipotesi cognitivo-contestuale. Durante il processo di elaborazione primaria del conflitto genitoriale: Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di negatività della situazione. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di rilevanza della situazione. Tutte le risposte sono corrette. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia della situazione. L' affermazione: il modello Cognitivo-Contestuale e quello della Sicurezza Emotiva, sono complementari è: falsa. stata riferita solo dai teorici del modello cognitivo contestuale. non è mai stata pronunciata. vera. Il costrutto di sicurezza emotiva di Davies e Cummings: è identico a quello della teoria dell'attaccamento. nessuna risposta è corretta. si sviluppa solo dopo aver un legame sicuro con la figura di attaccamento. è diverso da quello della teoria dell'attaccamento. Le rappresentazioni dei bambini di tipo costruttivo vs distruttivo sono state introdotte: nel modello cognitivo contestuale. tutte le opzioni sono corrette. nell'ipotesi dello spillover. nell'ipotesi della sicurezza emotiva. L'ipotesi della triangolazione fa riferimento a: teoria dell'attaccamento. infant research. teoria psicoanalitica. teoria sistemica. Le rappresentazioni dei bambini di tipo costruttivo vs distruttivo sono considerate: nell'ipotesi della sicurezza emotiva. nel modello cognitivo contestuale. nell'ipotesi dello spillover. nell'ipotesi della triangolazione. Negli studi sul confitto, l'ipotesi della sicurezza emotiva è stata formulata da: Davies & Cummings. Erel & Burman. Grych & Fincham. Bowlby. La affermazione "il costrutto di sicurezza emotiva presenta una connotazione di tipo triadico" è: mai stata pronunciata. solo in parte vera. falsa. vera. L'affermazione "Davies e Cummings ritengono che Grych & Fincham abbiano sottovalutato il ruolo delle emozioni nel processo di elaborazione del conflitto, attribuendo maggiore enfasi all'elaborazione cognitiva dei bambini esposti al conflitto" è: mai stata pronunciata. vera. falsa. fuori tema. Gli studi empirici, volti a validare il modello Cognitivo-Contestuale, si sono principalmente focalizzati su 3 costrutti, quali?. minaccia. tutte le risposte sono corrette. autoefficacia. autobiasimo. Durante il processo di elaborazione secondaria: il bambino elabora una attribuzione di responsabilità. tutte le risposte sono corrette. il bambino elabora una aspettativa di efficacia. il bambino tenta di stabilire se l'evento è dovuto a sé, ad altri o a circostanze esterne. Durante il processo di elaborazione secondaria: Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di negatività della situazione. tutte le risposte sono scorrette. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di rilevanza della situazione. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia della situazione. Durante il processo di elaborazione primaria: Tutte le risposte sono corrette. Il bambino cerca di ricavare informazioni sulle cause del conflitto. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul principale responsabile. Il bambino cerca di ricavare informazioni sul grado di minaccia e rilevanza della situazione. Il bambino liberamente o sotto la pressione dei genitori può coinvolgersi nel conflitto come: messaggero di un genitore. tutte le opzioni sono corrette. mediatore/risolutore. alleato/coalizzato. Minuchin descrive alcuni esempi di configurazioni triangolari, quali?. Il triangolo inammissibile. Coalizione genitore-figlio. Deviazione-attacco e Deviazione-appoggio. Tutte le opzioni sono corrette. La ricerca tesa a comprendere gli effetti del conflitto coniugale sull'adattamento dei figli, ha cercato di individuare i moderatori di tale relazione, quali sono?. genere. temperamento del bambino. tutte le opzioni sono corrette. età. Cosa ci spiega la teoria dello Spillover?. ci spiega l'importanza delle cognizioni dei bambini esposti al conflitto. ci spiega come spessi i genitori attribuiscano ai figli le responsabilità del conflitto. ci spiega come siano importanti le reazioni emotive e la disregolazione comportamentale dei bambini esposti al conflitto. ci spiega come sottosistemi diversi della famiglia si influenzino a vicenda trasmettendosi modalità umorali ed affetti. Gli studi empirici hanno rilevato che le aree della genitorialità intaccate dal clima emotivo negativo del conflitto concernono: tutte le opzioni sono corrette. pratiche educative. parenting stress. sensibilità. L'affermazione "gli autori hanno evidenziato che uomini e donne differiscono nel modo in cui i processi coniugali si trasferiscono in quelli co-parentali e parentali" è: falsa. non è mai stata pronunciata. solo in parte vera. vera. L'affermazione "i minori risentono negativamente dell'esposizione al conflitto coniugale a qualsiasi età, anche se con manifestazioni diverse e specifiche" è: solo in parte vera. non è mai stata pronunciata. vera. falsa. Con narcisismo della gravidanza si intende: uno stato mentale del futuro padre, caratterizzato da ripiegamento su di sé, vissuto intenso di esclusione e gelosia nei confronti della partner. la condizione psichica in cui si trova il feto nel corso della gestazione, caratterizzato da indistinzione tra sé e l'altro. un atteggiamento psichico della donna in gravidanza, caratterizzato da ripiegamento su se stessa, introspezione e distacco dal mondo esterno. uno stato di depressione post-partum. Rapahel-Leff (1983) ha individuato i seguenti stili materni in gravidanza: madre facilitante, madre reciproca, madre regolatrice. madre sicura e madre insicura. madre empatica, madre distaccata, madre confusa. madre sicura, madre ambivalente, madre evitante, madre disorganizzata. Cosa significa attaccamento prenatale secondo la Cranley (1981)?. la correlazione tra la tipologia di attaccamento infantile ed il modello relazionale instaurato dalla madre con il bambino. la misura in cui la donna manifesta comportamenti che rappresentano interazione e coinvolgimento con il bambino che attende. la misurazione dei modelli operativi interni realizzata a livello transgenerazionale. la tendenza ad idealizzare il bambino nel corso della gravidanza. Il questionario Maternal Antenatal Attachment Scale (MAAS) è stato sviluppato da: Ammaniti. Cranley. Condon. Ainsworth. Relativamente alla cogenitorialità, gli sudi empirici hanno dimostrato: la stretta connessione tra qualità della relazione di coppia e alleanza cogenitoriale. la corrispondenza tra attaccamento sicuro dei genitori e buon accordo sulle pratiche educative. una diminuzione del grado di coinvolgimento nella cura dei figli in presenza di solido rapporto di coppia. l'impossibilità per i genitori separati e/o in conflitto di collaborare nella crescita e nell’educazione dei figli. Che cosa intende Soulè con l'espressione bambino immaginario?. il figlio fantasticato che deve realizzare tutte le potenzialità inespresse dei genitori. la rappresentazione che i genitori hanno del bambino per come esso è nella realtà. timori e le ansie che i futuri genitori hanno circa la crescita e lo sviluppo del figlio. il mondo immaginario creato dal bambino in una condizione di ritiro autistico. Una delle funzioni del padre durante la gravidanza è quella di: vivere appieno la sindrome della covata. essere un contenitore che protegge la madre ed il bambino e consente loro di progredire nel rapporto. farsi da parte nella relazione affettiva con la partner per sviluppare un fisiologico sentimento di esclusione e di abbandono. sostituire il bambino immaginario con il bambino reale. L'obiettivo centrale della transizione alla genitorialità è: acquisire la capacità di prendersi cura in modo responsabile dei figli. proiettare i propri desideri nelle percezioni relative al bambino immaginario. consolidare il legame di coppia attraverso la nascita di un figlio. sancire il passaggio all'età adulta attraverso la nascita di un figlio. Che cos'è l'IRMAG?. una intervista semistrutturata che indaga le rappresentazioni materne in gravidanza. un test proiettivo che indaga la struttura di personalità. un metodo osservativo che valuta la qualità della relazione dei partner con il bambino. un questionario standardizzato che indaga gli stili di attaccamento. Quali sono le tipologie di rappresentazioni materne individuate attraverso l'IRMAG?. disintegrate e sicure. cooperative, in tensione, collusive, disturbate. presa di ruolo, differenziazione di sé dal feto, interazione col feto. integrate/equilibrate, ristrette/disinvestite, non integrate/ambivalenti. Cosa si intende nell'IRMAG per rappresentazione materna integrata/equilibrata?. una rappresentazione materna caratterizzata dal mantenimento di un equilibrio emotivo basato sul distacco e la razionalizzazione. un atteggiamento materno in cui coesistono tendenze diverse nei confronti della maternità e del bambino. una tendenza della madre a percepire solo il bambino reale senza dare spazio a quello immaginario. una rappresentazione della maternità e del bambino ricca, investita affettivamente, coerente, aperta al cambiamento. Nell'IRMAG, le sottocategorie delle rappresentazioni materne integrate/equilibrate sono: limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino. accentuata, inversione di ruolo. confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa. accentuata, con paura, orientata su di sé. Nell'IRMAG, quali sono le caratteristiche della rappresentazione materna ristretta/disinvestita?. oscillazione tra stati intensi di gioia e profonda depressione. un equilibrio tra coinvolgimento affettivo verso il bambino e ripiegamento su di sé. razionalizzazione, rigidità, impersonalità, mancanza di coinvolgimento emotivo. flessibilità, apertura al cambiamento, empatia, intensa emotività. Nell'IRMAG, quali sono le sottocategorie dalle rappresentazioni materne non integrata/ambivalente: accentuata, inversione di ruolo. limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino. accentuata, con paura. confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa. Nell'IRMAG, cosa si intende per rappresentazione materna non integrata/ambivalente?. una rappresentazione della genitorialità che esclude la presenza affettiva del partner. una rappresentazione della maternità e del bambino ricca, investita affettivamente ed aperta al cambiamento. la coesistenza di tendenze diverse nei confronti della maternità e del bambino che forniscono un quadro oscillante e confuso. una rappresentazione della maternità caratterizzata dal distacco emotivo, dalla razionalizzazione e dal controllo. Nell'IRMAG, quali sono le sottocategorie delle rappresentazioni materne ristrette/disinvestite?. confusa, inversione di ruolo, assorbita in se stessa. accentuata, inversione di ruolo. accentuata, con paura, orientata su di sé. limitata, orientata su di sé, orientata sul bambino. Quali sono i principali rischi per i figli di madri adolescenti?. tutte le opzioni sono corrette. maltrattamento fisico. scarso peso alla nascita. nascita prematura. Quali sono i fattori in gioco nella relazione mamma adolescente-bambino?. età della madre. rapporti con la famiglia di origine. povertà. tutte le opzioni sono corrette. I profili psicologici delle madri adolescenti vengono raggruppati in: adolescenti che vengono o non vengono aiutati dalle famiglie di origine. adolescenti maschi e femmine. adolescenti che decidono di interrompere o portare avanti la gravidanza. adolescenti di livello culturale basso o alto. Una gravidanza in adolescenza: è sempre la conseguenza di un trauma vissuto nel corso dello sviluppo. interferisce con il processo di costruzione dell'identità femminile. permette di risolvere i conflitti di dipendenza. favorisce la definizione della propria identità femminile. Quali sono le possibili risorse personali di una madre adolescente?. tutte le opzioni sono corrette. self individuation. salute mentale. competenze emotive e cognitive. Gli studi empirici hanno dimostrato che una cogenitorialità disfunzionale incide negativamente su: tutte le opzioni sono corrette. competenza genitoriale percepita. calore materno. pratiche educative e stress genitoriale. Quando valutare la cogenitorialità è importante?. nel lavoro con le coppie conflittuali. nel lavoro clinico con le famiglie. nel lavoro clinico, nelle decisioni per la custodia dei figli, in ambito di ricerca. nelle decisioni di custodia dei figli. Quali sono le principali dimensioni della cogenitorialità?. calore e stima, soddisfazione e impegno, accordo. collaborazione e rispetto, supporto e aiuto, accordo. stima e supporto, conflitto, accordo. comunicazione, accordo, stima vs antagonismo, impegno. Relativamente alla cogenitorialità, gli sudi empirici hanno dimostrato: nessuna opzione è corretta. l'impossibilità per i genitori separati e/o in conflitto di collaborare nella crescita e nella educazione dei figli. la corrispondenza tra attaccamento sicuro dei genitori e buon accordo sulle pratiche educative. la corrispondenza tra psicopatologia e co-genitorialità. Per co-genitorialità si intende: la possibilità dei genitori di ricorrere a figure di supporto durante l'accudimento dei figli. la capacità dei genitori di coordinarsi nell'esercizio della funzione genitoriale e di supportarsi a vicenda come leader della famiglia. la capacità di accudire i propri figli in modo amorevole, solo in presenza di una solida relazione tra partner sposati o conviventi. una rappresentazione materna che tende ad escludere il partner dal suo ruolo genitoriale. Una cogenitorialità disfunzionale determina: sintomi depressivi e oppositivi aggressivi. sintomi depressivi e difficoltà attentive. sintomi ansiosi e comportamenti aggressivi. comportamenti di internalizzazione, esternalizzazione e problemi di attenzione. Quale dei seguenti aspetti NON rappresenta una dimensione della co-genitorialità?. intimità di coppia. stima e supporto. comunicazione. impegno. Nella valutazione della cogenitorialità, la dimensione accordo fa riferimento: alla tendenza a supportare il partner in una situazione di gioco con il bambino. alla condivisione degli obiettivi edutacativi, delle regole e dei limiti da impartire ai figli. tutte le opzioni sono corrette. alla presenza di atteggiamenti che promuovono la capacità dell'altro genitore. |