PSICO GENERAL 15
|
|
Title of test:![]() PSICO GENERAL 15 Description: PROF VERDE |



| New Comment |
|---|
NO RECORDS |
|
La fonologia: studia i significati di parole e frasi. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. Lo stadio canonico dello sviluppo del linguaggio: va dal quarto all'ottavo mese. va dai cinque ai dodici mesi. va dall'ottavo mese al diciottesimo mese. può apparire in qualsiasi momento nello sviluppo del bambino. Il babbling. è una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono in maniera variata e alternata. è l'uso di vocalizzi per comunicare i bisogni con l'adulto di riferimento. è una ripetizione di sequenze di sillabe di tipo consonante-vocale che si ripetono identiche con un'organizzazione ritmica e temporale. è l'uso di vocalizzi per esprimere stati di benessere. L'area di Broca si trova: nella parte infero-posteriore del lobo frontale sinistro. nella parte posteriore della corteccia temporale destra. nella parte posteriore della corteccia temporale sinistra. nella parte infero-posteriore del lobo frontale destro. Nel passaggio dall'intenzione comunicativa all'articolazione della parola Levelt individua tre livelli: la concettualizzazione, la formulazione e l'articolazione. la concettualizzazione, la formulazione e la contestualizzazione. fisico, simbolico e pragmatico. fisico, pragmatico e grafico. La semantica. studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia i significati di parole e frasi. La morfologia: studia le più piccole parti di significato contenute nelle parole (morfemi) e le regole che portano alla formazione delle parole. regola l'ordine delle parole e stabilisce le regole delle loro combinazioni. studia i significati di parole e frasi. è lo studio delle unità fondamentali più piccole del linguaggio che influiscono sul significato e sul modo in cui utilizziamo questi suoni per formare le parole. La teoria culturalista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. La teoria innatista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. La teoria neuroculturale di Ekman: afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. I gesti iconici: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. La teoria interazionista rispetto alla comunicazione non verbale: afferma che la comunicazione non verbale è appresa durante l'infanzia e varia da cultura a cultura. afferma che le espressioni facciali sono il risultato dell'evoluzione della specie umana e di conseguenza sono universali. afferma che le strutture e i processi neurofisiologici condivisi in maniera universale sono organizzati in configurazioni differenti secondo la cultura di appartenenza. afferma che esiste un programma nervoso specifico per ogni emozione in grado di attivare pattern di azione dei muscoli facciali che danno origine a specifiche espressioni facciali. Le caratteristiche paralinguistiche: sono caratteristiche vocali a breve termine. coincidono con i riflessi vocali. sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali della voce di ciascun locutore. sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie. Le pantomime: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. hanno la funzione di indicare. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. I gesti simbolici: accompagnano l'azione del parlare contribuendo a illustrare il contenuto della comunicazione. sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. hanno la funzione di indicare. I gesti deittici: sono altamente convenzionali e codificati. costituiscono la rappresentazione motoria di azioni o scene. sono movimenti semplici, ritmici che possono accompagnare il parlato. hanno la funzione di indicare. I segnali extralinguistici: sono caratteristiche vocali a lungo termine, permanenti, personali della voce di ciascun locutore. coincidono con i riflessi vocali. sono caratteristiche vocali a breve termine. sono effetti vocali a medio termine, delle proprietà acustiche transitorie. Per McDougall gli istinti hanno tre componenti: affettiva, conativa e sociale. cognitiva, affettiva e sociale. cognitiva, affettiva e simbolica. cognitiva, affettiva e conativa. Gli istinti: sono pattern o modelli di comportamento innati, integrati nel sistema nervoso e biologicamente determinati. coincidono con il valore di ricompensa dell'oggetto. sono modelli di comportamento appresi, integrati nel sistema nervoso. sono modelli di comportamento appresi dalla cultura di riferimento. Le due componenti che individua Hull della motivazione sono: abitudine e istinti. pulsione e incentivo. abitudine e bisogni. abitudine e pulsione. |




