psicologia apprendimento 04
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Title of test:![]() psicologia apprendimento 04 Description: dalla lezione 62 |




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169. Le intuizioni permettono di: a) cogliere gli aspetti essenziali delle situazioni; b) cogliere aspetti strutturali delle situazioni; c) estrapolare elementi salienti e organizzarli in una schematizzazione o rappresentarli mentalmente; d) favorire l’elaborazione analitica delle informazioni; e) tenere contemporaneamente presenti vari aspetti della realtà. b, d, e. a, c, e. a, b, c, d. a, b, c, e. 170. L‘intuizione: isola gli elementi dal contesto. prescinde dall’incidenza di variabili contestuali e disposizionali. favorisce l’elaborazione seriale delle informazioni. ha un carattere olistico. 171. 3. L’intuizione permette la costruzione di rappresentazioni: a) che portano a cogliere pattern superficiali; b) funzionali e selettive; c) olistiche; d) che evidenziano affordance e aspetti strutturali; e) rassicuranti. b, c, d. b, c, d, e. a, b, c, d, e. a, b, c, d. 172. . L’intuizione è una forma di pensiero che: è alternativa all’analisi. precede lo sviluppo di modi articolati di ragionamento che prescinderanno dall’intuizione stessa. dipende dall’argomentazione analitica. precede lo sviluppo di modi articolati di ragionamento sempre vincolati all’intuizione stessa. 173. L’intuizione è un atto mentale: pienamente consapevole dei motivi che hanno portato a una data conclusione. pienamente consapevole dei processi attivati. rapido e diretto. indipendente dallo stile di pensiero dell’individuo. 174. L'apprendimento strategico dipende da: l’ampiezza del repertorio strategico. il livello di abilità nell’esecuzione. la capacità di utilizzare le strategie in modo adeguato rispetto agli obiettivi. tutte le opzioni di risposta indicate. 175. Secondo Sternberg i processi di acquisizione delle conoscenze comprendono le operazioni di: codifica selettiva, elaborazione selettiva, combinazione selettiva. codifica selettiva, confronto selettivo, applicazione selettiva. codifica selettiva, confronto selettivo, combinazione selettiva. analisi selettiva, confronto selettivo, combinazione selettiva. 176. Secondo Sternberg i processi di combinazione selettiva cosistono nel: integrare le informazioni nuove tra quelle già possedute. attivare una strategia di identificazione delle informazioni rilevanti rispetto agli obiettivi. integrare le informazioni acquisite in un sistema strutturato. analisi e organizzazione delle informazioni in entrata rispetto a quelle possedute. 177. Modello interattivo e multicomponenziale di Borkowski: integra l'analisi cognitiva a variabili quali gli stati personali e motivazionali e il livello di autostima. riporta il discorso metacognitivo a termini puramente cognitivi. sposta il discorso metacognitivo su termini esclusivamente motivazionali. integra l'analisi cognitiva a variabili emotive. 178. Il modello di Kitchener (1983) è articolato in: operazioni cognitive di base; monitoraggio; riflessioni sulla natura dei compiti. piano cognitivo; piano metacognitivo; piano epistemico. operazioni cognitive di base; monitoraggio; verifica del valore di verità delle soluzioni. tutte le opzioni. 179. Le strategie possono essere distinte in base a: il livello di specificità, la conoscenza, l’obiettivo di applicazione. il livello di abilità richiesto, la conoscenza, l’obiettivo di applicazione. il livello di specificità, la conoscenza, le modalità di applicazione. il livello di specificità, il carico cognitivo, l’obiettivo di applicazione. 180. Secondo Sternberg i processi di codifica selettiva cosistono nel: analisi e organizzazione delle informazioni in entrata rispetto a quelle possedute. attivare una strategia di identificazione delle informazioni. integrare le informazioni acquisite in un sistema strutturato. attivare una strategia di identificazione delle informazioni rilevanti rispetto agli obiettivi. 181. Bruner definisce le strategie “sequenze di decisioni relative all’acquisizione, al mantenimento e all’utilizzazione dell’informazione al fine di conseguire determinati scopi”: falso. vero, ma non rispetto al mantenimento. falso è la definizione di stile cognitivo. vero. 182. La conoscenza strategica generale riguarda la relazione reciproca tra: capacità di applicazione di strategie adeguate e conoscenze generali. impegno profuso e ampiezza del repertorio di conoscenze strategiche. impegno profuso e utilizzo di strategie adeguate. impegno profuso, raggiungimento di risultati e utilizzo di strategie adeguate. 183. Si definiscono conoscenze tacite: competenze operative che si possono spiegare a parole o in termini teorici. abilità che si acquisiscono partendo da una comprensione teorica. conoscenze che definiscono priorità e rilevanza degli ambiti di applicazione. tute le opzioni proposte. 184. Il pensiero post-formale: è relativo, globale, accetta contraddizioni. è relativo, integrante, accetta contraddizioni. ha maggior grado di astrattezza e assolutezza di quello formale. ha uguale grado di astrattezza e assolutezza di quello formale. 185. Le skill sono: Più generali degli stili. Meno generali delle abilità. Più generali delle risorse di base. come le tattiche. 186. 3. Secondo Bandura, l’apprendimento è l'esito dell’interazione dinamica tra variabili: personali, strategiche, ambientali. personali, comportamentali, ambientali. personali, comportamentali, familiari. personali, sociali, ambientali. 187. Le stime tendono frequentemente all’“ottimismo cognitivo” soprattutto nel caso di: compiti abituali o familiari. familiarità con i materiali. compiti nuovi o situazioni non chiare. buona conoscenza di strategie. 188. I precursori della metacognizione nella prima infanzia sono: il gioco simbolico, il pointing e la teoria della mente. il gioco simbolico, lo sviluppo del linguaggio e la teoria della mente. il gioco simbolico, il pensiero narrativo e la teoria della mente. il pensiero narrativo, la comprensione delle emozioni e la teoria della mente. 189. I presupposti teorici della metacognizione sono ascrivibili, tra gli altri, al pensiero di: Piaget e HIP. Bruner. Tolman. Flavell. 190. I processi di controllo metacognitivo possono essere: aperti/chiusi. autoregolati/eteroregolati. attivi/passivi. superiori/inferiori. 191. Rispetto alle funzioni di controllo metacognitivo, è vero che: vengono regolate in relazione alla quantità di risorse cognitive a disposizione, ma non all'età. vengono regolate in relazione all’età e alla quantità di risorse cognitive a disposizione. permettono di realizzare il transfer degli apprendimenti generali. dipendono dall’apprendimento e dalla trasmissione culturale, ma non dallo sviluppo delle aree cerebrali delle funzioni esecutive. 192. Flavell ha distinto le conoscenze metacognitive in: mete cognitive, atti metacognitivi, esperienze metacognitive. mete metacognitive, atti metacognitivi, esperienze metacognitive. mete cognitive, atti metacognitivi, esperienze cognitive. mete cognitive, atti cognitivi, esperienze metacognitive. 193. Le conoscenze metacognitive possono avere origine: intraindividuale, interindividuale, sociale. soggettiva, oggettiva, universale. intraindividuale, interindividuale, universale. informale, formale, sociale. 194. I presupposti teorici della metacognizione sono ascrivibili, ttra gli altri, al pensiero di: Vygotskij. Psicologia cuturale. Comportamentismo. Gestalt. 195. Differenziare la preparazione di un esame orale e scritto è indice di una conoscenza metacognitiva: tutte le opzioni proposte. delle caratteristiche del compito. delle condizioni di lavoro. delle strategie. 196. 0. Le conoscenze metacognitive comprendono. conoscenze sulle caratteristiche della persona. tutte le opzioni proposte. conoscenza delle strategie e delle condizioni di lavoro. conoscenza delle caratteristiche del compito. 197. La capacità di monitorare e valutare la propria prestazione è una: capacità strategica. abilità. conoscenza metacognitiva. funzione di controllo metacognitivo. 198. 1. Lo studente esperto si riconosce perché non dice di aver imparato quando: riconosce e incamera le informazioni. recupera le conoscenze facilmente. elabora le conoscenze in modi differenti. sviluppa delle competenze a partire da conoscenze organizzate e flessibili. 199. La relazione tra cognizione e metacognizione è: incrementale. inversamente proporzionale. sempre diretta:. non sempre diretta. 200. Lo sviluppo interindividuale della consapevolezza metacognitiva si sviluppa nei seguenti passaggi: consapevolezza di ciò che si conosce, consapevolezza della fonte della propria conoscenza, consapevolezza di procedure nella ricostruzione di conoscenze, consapevolezza del cambiamento delle proprie strutture concettuali. consapevolezza di ciò che si conosce, consapevolezza del perché di un’idea, consapevolezza di procedure nella verifica di conoscenze, consapevolezza del cambiamento delle proprie strutture concettuali. consapevolezza di ciò che si conosce, consapevolezza del perché di un’idea, consapevolezza di procedure nella ricostruzione di conoscenze, consapevolezza del cambiamento delle proprie strutture concettuali. consapevolezza di ciò che si conosce, consapevolezza del perché di un’idea, consapevolezza di procedure nella ricostruzione di conoscenze, consapevolezza dell’affidabilità delle proprie strutture concettuali. 201. La capacità di autoregolazione è caratterizzata da: a) capacità di concentrarsi su mete articolate realisticamente e nei dettagli; b) atteggiamento “vincente” in partenza; c) interesse per le attività; d) intenzione di costruire un bagaglio conoscitivo e operativo personale; e) capacità di pianificare il lavoro con obiettivi organizzati per priorità; f) capacità di adattare piani e comportamenti strategici; g) conoscenze specifiche; h) disponibilità e produzione di strategie di apprendimento. a, b, c, d, e, f, h. a, b, c, d, f, g, h. a, b, c, d, e, f, g, h. a, c, d, e, f, g, h. 202. il PQ4R è: un modello motivazionale. un metodo di studio. un principio di percezione. un test per la valutazione dei vissuti emotigeni. 203. Nel modello di Boekaerts, ciò che il discente pensa sia lo scopo delle attività che deve compiere, la sua capacità di elaborare piani, controllarne la messa in pratica e verificarne i risultati, rientrano nella componente: motivazionale degli obiettivi. cognitiva degli obiettivi. cognitiva strategica. cognitiva conoscitiva. 204. Nel modello di Boekaerts, l'autoregolazione prevede le componenti: conoscitiva, strategica, autoregolativa. conoscitiva, strategica, motivazionale. conoscitiva, regolativa, degli obiettivi. conoscitiva, strategica, degli obiettivi. 205. Secondo Boekaerts, l'autoregolazione: va analizzata sul piano motivazionale. è assimilabile a forme di autocontrollo. è assimilabile alla metacognizione. comporta una dimensione cognitiva e motivazionale. 206. Secondo Zimmerman i processi di self-regulation: tutte le opzioni proposte. hanno l‘obiettivo di costruire consapevolezza dell’utilità dei processi di autoregolazione. sono organizzati in 4 cicli: comportamento, ambiente, persona, risultati. sono ciclici, perché le esperienze precedenti permettono di adattare quelle nuove. 207. L’acronimo MURDER significa: Mood, Understand, Rename, Elaborate, Review. Mood, Understand, Recall, Elaborate, Review. Mood, Understand, Recall, Elaborate, Repeat. Mood, Understand, Relate, Elaborate, Review. 208. 1. Uno studente efficace è caratterizzato da: obiettivi di padronanza e attribuzione orientata all’abilità. obiettivi di padronanza e visione entitaria dell’intelligenza. obiettivi di padronanza e attribuzione orientata all’impegno. obiettivi di padronanza e alti livelli di fiducia nell’intelligenza. 209. Lo stile comprensione-operazione di Pask contrappone le tendenze: olistico-operazione vs. seriale- comprensione. nessuna delle opzioni proposte. olistico-comprensione vs. seriale-operazione. olistico-seriale vs. comprensione-operazione. 210. Lo stile di apprendimento analitico: è orientato a compiti relativi a materie scolastiche. evita i compiti poco stimolanti. si contrappone alle modalità di lavoro dell’ambiente scolastico tradizionale. percepisce l'informazione come parte di un tutto. 211. Nel modello di Kolb, gli assi danno orgine agli stili: divergente/convergente. entrambe le opzioni proposte. accomodatore/assimilatore. nessuna delle opzioni proposte. 212. Gli stili di pensiero sono: strategie sistematicamente adottate. aspetti della personalità. strategie preferenzialmente adottate. abilità specifiche dell’individuo. 213. Gli stili di apprendimento sono: modelli che distinguono le concezioni ingenue di apprendimento. nessuna delle opzioni proposte. modelli strutturati che considerano anche variabili quali obiettivi, motivazioni, attese. organizzati lungo un continuum rispetto al quale si valuta la tendenza ad avvicinarsi ad una polarità più che all’altra. 214. Lo stile di pensiero è la modalità costante di elaborazione delle informazioni da parte dell'individuo. vero. falso. vero, è innato. falso, dipende anche dal contesto di riferimento. 215. I crtieri di analisi dello stile Adattatore-Innovatore di Kirton sono: novità, economia, efficacia. novità, economia, autorità. originalità, efficacia, ruoli e autorità. originalità, efficacia, autonomia. 216. Lo stile cognitivo destro/sinistro contrappone rispettivamente le tendenze ad utilizzare strategie: realistiche/fantasiose. globali-sintetiche vs. analitiche. sequenziali/simultanee. frettolose/costanti. 217. Nello stile riflessivo/impulsivo di Kagan: la riflessività è funzionale ad una elaborazione globale. l’impulsività è funzionale ad una elaborazione analitica. lo stile impulsivo coincide con il tratto di personalità impulsiva. lo stile impulsivo non coincide con il tratto di personalità impulsiva. 218. 0. Lo stile di pensiero sinistro. è verbale. è sequenziale. è sistematico. tutte le opzioni proposte. 219. Lo stile assimilatore-esploratore di Kaufmann distingue tra: adozione di categorie definite vs. generali. Non è una categorizzazione di Kaufmann. applicazione di schemi mentali tradizionali vs. adattamento dei propri schemi. applicazione di strategie di pensiero familiari vs. ricerca di nuove procedure di problem-solving. 220. Lo stile associazione-bisociazione di Jabri distingue tra: Non è una categorizzazione di Jabri. applicazione di schemi mentali tradizionali vs. adattamento dei propri schem. applicazione di strategie di pensiero familiari vs. ricerca di nuove procedure di problem-solving. adozione di categorie definite vs. generali. 221. Quale tra le seguenti è una categorizzazione di stile di pensiero proposta in letteratura?. adattatore/assimilatore. adattatore/innovatore. esploratore/innovatore. visualizzatore/puntualizzatore. 222. La distinzione di pensiero destro e pensiero sinistro è stata proposta da: Marton. Schmeck. Pask. Torrance. 223. La dissonanza di stile riflette: la tendenza all'utilizzo di strategie differenti in persone differenti. una contrapposizione di opinioni. la tendenza all'utilizzo di strategie differenti nel rapporto docente/discente. la tendenza all'utilizzo di strategie differenti da parte della persona. 224. Stile e abilità: sono costrutti interdipendenti. lo stile predice il livello di abilità. sono aspetti dello stesso costrutto. sono costrutti indipendenti. 225. Il modello degli stili di Antonietti distingue le fasi di: rappresentazione, processo, pensiero. rappresentazione, memoria, atteggiamento. percezione, memoria, pensiero. rappresentazione, processo, atteggiamento. 226. La rilevazione degli stili di pensiero può avere valenza: orientativa, formativa e diagnostica. formativa, ma non diagnostica. orientativa e formativa. orientativa e diagnostica. 227. La rilevazione degli stili di pensiero «a freddo»: entrambe le opzioni di risposta. agisce sul piano del controllo metacognitivo. agisce sul piano delle conoscenze metacognitive. nessuna delle opzioni di risposta. 228. L'assessment degli stili può essere fatto attraverso questionari, verbal report, osservazione, attività. vero. falso. dipende dall'età dei formandi. dipende dal modello di stile che si assume. 229. 7. Nel Modello dell’autogoverno mentale di Sternberg, rispetto alle funzioni dello stile cognitivo si distinguono: stile conservatore e progressista. Stile legislativo, esecutivo e giudiziario. stile interno e esterno. Stile globale e locale. 230.Nel Modello dell’autogoverno mentale di Sternberg, rispetto allo scopo dello stile cognitivo si distinguono: Stile legislativo, esecutivo e giudiziario. stile interno e esterno. stile conservatore e progressista. Stile globale e locale. 231. Nel modello degli stili di Miller, il processo di memoria prevede le seguenti fasi: recezione e immagazzinamento, organizzazione, recupero. recezione, immagazzinamento, recupero. recezione, immagazzinamento, organizzazione. recezione, immagazzinamento, recupero. 232. . Il modello degli stili di Miller distingue i processi di: percezione, memoria, atteggiamento. percezione, memoria, pensiero. percezione, elaborazione, ragionamento. percezione, memoria, processo. |