PSICOLOGIA CLINICA MORETTA 20-24
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Qual è uno dei principali obiettivi dell’assessment psicofisiologico in ambito clinico?. Comprendere come i processi psicologici interagiscono con le risposte corporee per orientare diagnosi e trattamento. Dimostrare che i disturbi psicologici hanno solo una base genetica fissa. Sostituire la valutazione psicologica tradizionale con misure biologiche. Eliminare la necessità di raccogliere dati soggettivi ed esperienziali. In che cosa si differenzia un laboratorio psicofisiologico da uno medico-ospedaliero?. Ha come unico obiettivo la diagnosi medica specialistica. Si limita a valutare un unico parametro fisiologico, come ECG o EEG. Mira a cogliere l’interazione tra corpo, mente e vissuti soggettivi, non solo anomalie di singoli segnali. Utilizza esclusivamente strumenti invasivi per le registrazioni. Quale elemento rimane centrale nell’organizzazione di un laboratorio psicofisiologico?. La sincronizzazione tra presentazione degli stimoli e registrazione delle risposte fisiologiche. La riduzione totale delle variabili ambientali senza controllo clinico. L’eliminazione di qualsiasi strumento di autovalutazione soggettiva. L’esclusivo utilizzo di tecniche di neuroimaging avanzato. Quale vantaggio hanno introdotto le nuove tecnologie di rilevazione ecologiche?. Consentono il monitoraggio fisiologico anche fuori dal laboratorio, integrato con autovalutazioni soggettive. Rendono superfluo il contributo del clinico nell’interpretazione dei dati. Sostituiscono del tutto la registrazione in laboratorio. Eliminano la necessità di qualsiasi controllo sugli artefatti. Qual è un esempio di semplificazione delle rilevazioni biochimiche in ambito psicologico?. La misurazione del cortisolo tramite saliva o capelli, meno invasiva del prelievo ematico. L’uso esclusivo di risonanza magnetica funzionale per valutare lo stress. L’abbandono della registrazione di catecolamine per scarsa rilevanza clinica. La sostituzione degli indici ormonali con questionari soggettivi. Quali sono i tre criteri principali per la scelta dei biosegnali da includere in un assessment psicofisiologico?. Preferenza soggettiva del clinico, età del paziente, durata del colloquio. Base neurofisiologica, processo psicofisiologico riflesso, informazioni cliniche fornite. Grado di accettazione culturale, popolarità in letteratura, numero di canali disponibili. Facilità di registrazione, costo economico, tempo di somministrazione. Quale sequenza caratterizza tipicamente un protocollo di test di attivazione?. Solo fase di attivazione senza registrazioni basali o recupero. Intervista clinica, valutazione anamnestica, restituzione dei risultati. Colloquio iniziale, questionario autovalutativo, osservazione naturalistica. Registrazione basale, fase di attivazione, recupero fisiologico. Che cosa distingue gli individui “non dippers” dai “dippers”?. Mancanza di calo pressorio notturno fisiologico, con maggiore rischio di danni vascolari. Assenza di differenze clinicamente rilevanti rispetto alla norma. Maggiore capacità di ridurre l’attivazione fisiologica durante il sonno. Risposte fisiologiche più lente ma sempre adattive. Quale test standardizzato combina public speaking e sottrazione mentale per indurre stress sociale?. Trier Social Stress Test. Step Test. Stroop Test. Cold Pressor Test. Quale modello teorico è alla base dell’uso di immagini emotigene per valutare la paura?. Il modello bio-informazionale di Peter Lang. La teoria della dissonanza cognitiva di Festinger. La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow. Il modello trifattoriale di Eysenck. Quale potenziale lento è legato all’anticipazione di un compito tra stimolo di avvertimento e stimolo imperativo?. La variazione contingente negativa. La componente N100. La variazione negativa di preparazione. Il potenziale positivo a lungo termine (LPP). Quale fu il contributo di Hans Berger alla psicofisiologia clinica?. Fu il primo a registrare l’attività elettrica cerebrale umana con l’elettroencefalogramma. Introdusse i test di intelligenza standardizzati. Scoprì la componente P300 dei potenziali evento-relati. Sviluppò il modello bio-informazionale della paura. Quale sistema standardizzato viene più comunemente usato per il posizionamento degli elettrodi nell’EEG?. Sistema italiano 10-20. Scala WAIS-IV. Sistema internazionale 10-20. Sistema DSM-5. Quale banda EEG è tipicamente osservata nel sonno profondo e in condizioni cliniche come il coma?. Onde delta (<4 Hz). Onde alfa (8–13 Hz). Onde theta (4–7 Hz). Onde beta (14–30 Hz). Cosa riflette la componente positiva a 300 millisecondi (P300)?. L’elaborazione di stimoli rilevanti e l’impiego di risorse attentive. La risposta automatica a stimoli sensoriali neutri. L’attivazione motoria immediata di fronte a stimoli imperativi. L’attività spontanea legata al rilassamento corticale. Quale caratteristica distingue l’attività elettrodermica rispetto ad altri indici periferici?. È controllata esclusivamente dalla branca simpatica del sistema nervoso autonomo. Dipende principalmente dalla gittata cardiaca. È generata dalla combinazione di simpatico e parasimpatico. Viene registrata solo durante il sonno profondo. Che cosa misura l’elettromiografia di superficie in psicofisiologia clinica?. L’attività elettrica spontanea della corteccia cerebrale. L’attività elettrica dei muscoli scheletrici durante contrazioni e rilassamento. La conduttanza cutanea in risposta a stimoli emotivi. La pressione esercitata dal sangue sulle pareti arteriose. . Quale indice riflette l’interazione tra la branca simpatica e quella parasimpatica del sistema nervoso autonomo?. La variabilità della frequenza cardiaca. L’ampiezza del tono muscolare basale. La P300. L’attività elettrodermica spontanea. Quale tecnica consente la misurazione della frequenza cardiaca tramite un sensore a infrarossi sul dito?. Fotopletismografia. Elettrocardiografia. Elettroencefalogramma. Elettromiografia. Quali muscoli facciali sono comunemente utilizzati per registrare risposte emotive?. Zigomatico maggiore e corrugatore. Massetere e temporale. Orbicolare e platisma. Trapezio e sternocleidomastoideo. In che modo l’assessment psicofisiologico contribuisce alla diagnosi differenziale tra disturbi con sintomi simili?. Permettendo di osservare pattern fisiologici distinti che arricchiscono l’interpretazione clinica. Basandosi sull’autovalutazione soggettiva del paziente. Eliminando la necessità di test psicologici e colloqui. Considerando i dati genetici come predittori. Quale vantaggio deriva dall’uso di misure multiple (es. frequenza cardiaca, elettroderma, muscolatura) nello stesso protocollo?. Aumentano la completezza del quadro clinico riducendo il rischio di interpretazioni riduttive. Servono esclusivamente a confermare diagnosi già stabilite. Sono utili solo in ambito di ricerca e non clinico. Rendono superflua la registrazione di parametri soggettivi. Cosa si intende per validità ecologica nell’assessment psicofisiologico?. La possibilità di rilevare gli indici fisiologici in contesti di vita reale. La capacità del clinico di interpretare i dati senza protocolli standardizzati. L’esclusiva applicazione dei test in laboratorio. La dipendenza dei risultati dal tipo di software utilizzato. Perché l’analisi della latenza di risposta è clinicamente rilevante?. Perché indica la rapidità con cui l’organismo reagisce a stimoli interni o esterni. Perché misura unicamente la componente volontaria della risposta. Perché sostituisce la necessità di analizzare ampiezza e durata. Perché non varia mai tra individui sani e con sintomi clinici. In quali situazioni cliniche è particolarmente utile utilizzare protocolli di induzione endogena?. Soltanto per indagare la risposta motoria a compiti di forza muscolare. Nei disturbi caratterizzati da pensieri ricorrenti e intrusivi, come depressione o ansia generalizzata. Quando si vuole valutare esclusivamente la risposta a stimoli esterni fisici. Nei casi in cui il paziente non è in grado di evocare ricordi o immagini. |





