psicologia clinica moretta unico
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Secondo Ippocrate, la salute mentale dipendeva dall’equilibrio di: Quattro umori corporei. Sette elementi naturali. Cinque energie spirituali. Due principi vitali. Quali erano le tre principali categorie di disturbi mentali secondo Ippocrate?. Mania, melanconia, frenite. Ossessioni, isteria, ansia. Epilessia, demenza, fobia. Depressione, schizofrenia, paranoia. Durante il Medioevo, chi si occupava prevalentemente dell’assistenza ai malati di disturbi mentali?. I monaci cristiani. I guaritori pagani. I chimici. I medici in strutture psichiatriche. Cosa valutavano i “processi per pazzia” nel sistema legale inglese medievale?. Orientamento, memoria e capacità di esprimersi coerentemente. La capacità di lavorare e produrre ricchezza. La conoscenza dei testi religiosi. L’abilità di rispettare i rituali della Chiesa. Quale tecnica era comunemente utilizzata nell’antichità per curare i disturbi mentali interpretati come possessioni?. L’esorcismo. La chirurgia cranica. La terapia cognitivo-comportamentale. La terapia farmacologica. Quale principio apparteneva al trattamento morale promosso da Pinel?. Coinvolgimento in attività lavorative e sociali. Uso costante di catene e collari di ferro. Punizioni fisiche sistematiche. Isolamento totale dei pazienti. . Qual era lo scopo principale dei primi manicomi istituiti in Europa nel XV e XVI secolo?. Custodia e contenimento dei pazienti. Promuovere la ricerca scientifica sul cervello. Offrire un trattamento terapeutico avanzato. Educare i pazienti con metodi scolastici. Quale fu il contributo principale di Dorothea Dix negli Stati Uniti?. L’istituzione di 32 nuovi ospedali statali per pazienti con disturbi mentali. La diffusione della psicoanalisi nelle istituzioni pubbliche. L’introduzione dei test psicologici standardizzati. La fondazione del primo ospedale privato per sole donne. Cosa accadeva ai pazienti nel Bethlehem Hospital di Londra (Bedlam)?. Venivano incatenati e sottoposti a pratiche coercitive. Ricevevano terapie basate sul dialogo e sull’empatia. Partecipavano a programmi educativi strutturati. Venivano reinseriti rapidamente nella società. Quale fu la riforma più celebre introdotta da Philippe Pinel nel manicomio La Bicetre?. L’abolizione delle catene e della coercizione fisica. La diffusione dell’ipnosi come metodo terapeutico. L’uso di farmaci sperimentali a base di oppiacei. La classificazione scientifica delle psicosi. Quale trattamento sperimentale introdotto da Sakel negli anni Trenta si basava sull’induzione di un coma ipoglicemico?. Terapia elettroconvulsivante. Lobotomia prefrontale. Coma insulinico. Terapia cognitivo-comportamentale. Quale scoperta confermò per la prima volta l’origine biologica di un disturbo mentale?. La paresi generale era causata dalla sifilide. La schizofrenia era causata da traumi infantili. La depressione era dovuta dalla familiarità. Le fobie derivavano da ereditarietà. Cosa rivelò uno dei primi studi empirici condotti nel 1810 all’ospedale di Bethlehem?. Circa metà dei disturbi mentali aveva cause biologiche e metà cause psicologiche. Tutti i disturbi mentali erano di origine esclusivamente genetica. I disturbi mentali derivavano solo da fattori ambientali. L’ansia era l’unico disturbo riconosciuto come reale. Chi fu uno dei primi studiosi a sostenere l’ereditarietà dei processi psicologici attraverso studi sui gemelli?. Francis Galton. Emil Kraepelin. Sigmund Freud. Jean-Martin Charcot. Quale trattamento introdotto da Egas Moniz nel 1935 consisteva nel distruggere le connessioni nervose tra i lobi frontali e altre aree cerebrali?. Lobotomia prefrontale. Terapia elettroconvulsivante. Coma insulinico. Psicoanalisi. Quale teoria propose Franz Anton Mesmer per spiegare l’isteria?. Il magnetismo animale, ossia un’anomalia nella distribuzione di un fluido magnetico universale. La degenerazione delle cellule nervose. L’influenza delle fasi lunari sul comportamento. La predisposizione genetica trasmessa per via ereditaria. Quale fu il contributo principale di Josef Breuer nel caso di Anna O.?. L’introduzione del metodo catartico basato sul rilascio della tensione emozionale relativa a eventi traumatici rimossi. La fondazione della psicologia individuale. La scoperta della schizofrenia come malattia biologica ereditaria. L’elaborazione del concetto di inconscio collettivo. Cosa introdusse Carl Gustav Jung nella sua psicologia analitica?. Il concetto di inconscio collettivo e archetipi universali. L’analisi del comportamento attraverso rinforzi e punizioni. La teoria della realizzazione personale attraverso il bene comune. La classificazione delle psicosi endogene ed esogene. Quali sono le tre componenti principali della mente secondo Freud?. Inconscio, Preconscio, Coscienza. Es, Io, Super-Io. Archetipi, Sogni, Io. Ragione, Emozione, Volontà. Secondo Anna Freud, cosa sono i meccanismi di difesa?. Strategie inconsce per ridurre l’angoscia derivante dal conflitto tra Es e Super-Io. Strumenti di persuasione usati dall’analista per orientare il paziente. Tecniche terapeutiche utilizzate per guarire i pazienti con isteria. Espressioni consapevoli di sentimenti repressi. . Cosa dimostrò l’esperimento del Piccolo Albert condotto da Watson e Rayner?. Che le fobie possono essere acquisite tramite condizionamento classico. Che la paura è un costrutto innato proprio dell'individuo. Che i bambini non sviluppano apprendimenti relativi alla paura. Che l’ansia è causata solo da fattori genetici. Su cosa si concentra il comportamentismo?. Sullo studio del comportamento osservabile. Sullo studio dei contesti relazionali. Sulla misurazione delle emozioni soggettive. Sull’analisi dell’inconscio profondo. Quale principio introdusse Edward Thorndike con i suoi studi?. La legge dell’effetto. La teoria della catarsi. L’ipotesi dell’attaccamento. Il concetto di inconscio collettivo. Quale tipo di rinforzo, secondo Skinner, rende un comportamento più resistente all’estinzione?. Rinforzo intermittente. Rinforzo negativo. Rinforzo positivo. Rinforzo continuo. Su cosa si basa la terapia cognitivo-comportamentale sviluppata a partire dagli anni Sessanta?. Sulla modifica dei pensieri negativi per migliorare emozioni e comportamenti. Sul condizionamento classico per eliminare. Sul rinforzo sistematico di abitudini socialmente accettate. Sull’uso di ipnosi per accedere all’inconscio. In che modo lo stress può influenzare il sistema immunitario?. Alterandone il funzionamento e favorendo disturbi come depressione e schizofrenia. Aumentando la produzione di anticorpi contro i virus. Rendendo il sistema immunitario indipendente da fattori ambientali. Potenziando sempre la capacità di difesa dell’organismo. Cosa indica il concetto di interazione geni-ambiente?. L’assenza di effetti ambientali sui geni. La combinazione tra predisposizioni genetiche e fattori ambientali nel determinare la vulnerabilità alla psicopatologia. L’influenza esclusiva dei geni sulla comparsa di disturbi mentali. Il fatto che i disturbi siano ereditati direttamente dai genitori. Cosa rappresenta il rischio del riduzionismo nelle neuroscienze?. Ridurre le complesse risposte mentali ed emozionali alla sola attività cerebrale. Negare l’esistenza dei processi biochimici nel cervello. Concentrarsi sugli aspetti socioculturali dei disturbi. Eliminare l’uso della ricerca scientifica nello studio della psicopatologia. Qual è la funzione principale dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA)?. Stabilizzare il ritmo circadiano del sonno. Regolare la risposta allo stress tramite il rilascio di cortisolo. Coordinare la memoria a lungo termine. Controllare i processi digestivi attraverso i neuroni enterici. Cosa si intende per epigenetica?. Cambiamenti nell’espressione dei geni senza modifiche nella sequenza del DNA. Mutazioni genetiche permanenti causate dallo stress. La riduzione del numero di geni in seguito a traumi. La trasmissione diretta di tratti psicologici da genitori a figli. Cosa sono gli schemi cognitivi secondo le scienze cognitive?. Strutture mentali attraverso cui le persone interpretano la realtà. Tracce mnestiche biologiche immutabili. Sequenze di comportamenti appresi tramite condizionamento. Emozioni innate non modificabili dall’esperienza. Qual è l’obiettivo della ristrutturazione cognitiva nella terapia cognitivo-comportamentale?. Identificare e sostituire pensieri automatici negativi con interpretazioni più adattive. Eliminare completamente le emozioni negative dal vissuto del paziente. Sostituire le esperienze infantili con ricordi più positivi. Bloccare l’influenza dei processi inconsci sul comportamento. Su quale concetto si basa la tecnica dell’esposizione per i disturbi d’ansia e le fobie?. Abituazione. Razionalizzazione. Catarsi. Rinforzo negativo. A cosa mira uno degli obiettivi principali della terapia di Beck?. Cancellare le memorie legate a traumi passati. Limitarsi a discutere delle convinzioni senza modificarle. Fornire al paziente esperienze positive che contrastino schemi mentali negativi. Evitare ogni confronto con le convinzioni disfunzionali del paziente. Quale delle seguenti è una nuova direzione della terapia cognitivo-comportamentale?. Migliorare le capacità di regolazione emozionale dell'individuo. Ipnosi regressiva. Focalizzarsi sugli stili di attaccamento. Interpretazione sistematica dei sogni. Cos’è la validità di costrutto?. Il grado in cui uno strumento misura un costrutto psicologico all’interno di un quadro teorico di riferimento. La capacità del test di mantenere risultati coerenti nel tempo. La rappresentatività delle domande rispetto a un sintomo specifico. La concordanza tra punteggi ottenuti da valutatori diversi. Quale affermazione è corretta sul rapporto tra affidabilità e validità?. Una misura non affidabile non può essere valida. Un test può essere valido anche se non è affidabile. Validità e affidabilità sono concetti indipendenti e non collegati. Una misura affidabile è automaticamente anche valida. A cosa si riferisce la validità di contenuto?. Alla rappresentatività delle domande rispetto al costrutto che si vuole misurare. Alla relazione tra il test e le ipotesi teoriche di partenza. Alla concordanza dei risultati con quelli di altri test simili. Alla stabilità dei punteggi nel tempo. Cosa misura l’affidabilità interrater?. Il grado di concordanza tra due valutatori indipendenti. La stabilità di un test somministrato in tempi diversi. La capacità del test di prevedere un criterio esterno. La correlazione tra item all’interno dello stesso test. Cosa indica l’affidabilità di uno strumento psicodiagnostico?. La coerenza delle misurazioni nel tempo. La capacità di misurare più costrutti contemporaneamente. L’accuratezza del linguaggio usato nelle domande. La validità delle ipotesi teoriche di riferimento. Cosa contiene tipicamente la sezione “Quesito di invio” nel report psicodiagnostico?. Le osservazioni comportamentali del paziente. Il motivo dell’invio e l’obiettivo clinico o valutativo dell’esame. La sintesi dei dati familiari e biografici. L’elenco dei test somministrati. Cosa caratterizza la fase finale del colloquio clinico?. L’esplorazione delle aspettative sul trattamento. La restituzione e la condivisione dei risultati con il paziente. L’analisi del comportamento non verbale. L’approfondimento dei sintomi mai trattati prima. Quale delle seguenti è una delle tre funzioni fondamentali del colloquio clinico?. Analisi della relazione e costruzione dell’alleanza terapeutica. Rilevazione esclusiva dei dati anagrafici. Somministrazione di test standardizzati. Restituzione immediata dei risultati. Qual è la funzione principale del colloquio clinico nell’esame psicodiagnostico?. Fornire esclusivamente informazioni testistiche. Costituire l’asse portante dell’intero processo valutativo. Limitarsi alla raccolta passiva dei dati del paziente. Definire la diagnosi senza considerare la storia di vita. Nella fase di apertura del primo colloquio, quale strategia è preferibile per introdurre la conversazione?. Una domanda aperta che eviti termini come “disturbo” o “malattia”. Un confronto diretto sui sintomi principali. Una domanda chiusa che richieda un sì o no. L’uso di termini tecnici per spiegare la patologia. Quali sono i tre canali informativi tradizionalmente considerati nel modello multidimensionale?. Sociale, culturale e ambientale. Verbale, osservativo/comportamentale e psicofisiologico. Cognitivo, affettivo e motivazionale. Espressivo, simbolico e creativo. Cosa richiede oggi una valutazione psicodiagnostica efficace secondo il modello multidimensionale?. L’uso esclusivo dei questionari autovalutativi. La capacità di integrare piani diversi di osservazione, riconoscendo la parzialità di ciascuno. L’adozione di un unico canale privilegiato di indagine. L’esclusione dei dati fisiologici per la loro scarsa rilevanza. Quale contributo fornì Jung con il suo metodo sperimentale di associazione di parole?. L’introduzione del metodo dell’ipnosi suggestiva. L’elaborazione dei test di intelligenza standardizzati. L’integrazione di stimolazione verbale, osservazione comportamentale e misurazioni fisiologiche. La creazione delle scale di personalità a scelta multipla. Quale dimensione non rientra tra quelle considerate dalla valutazione multidimensionale attuale?. L’intuizione spirituale dell’esaminatore. Le emozioni soggettive e vissuti introspettivi. L’attivazione fisiologica agli stimoli. Il comportamento manifesto osservabile. Perché negli anni ’70 si è affermata la necessità di un approccio autenticamente multidimensionale?. Perché le correlazioni tra i diversi canali erano basse salvo in presenza di stati di forte attivazione emozionale. Perché i test psicometrici non erano più disponibili. Perché le tecniche proiettive erano considerate obsolete. Perché il colloquio clinico era ritenuto poco attendibile. Qual è il vantaggio principale dell’osservazione clinica rispetto alla sola narrazione verbale del paziente?. Permette di raccogliere campioni reali e contestualizzati del comportamento umano. Consente solo di confermare ipotesi già formulate a priori. Sostituisce la necessità di colloqui clinici e test standardizzati. Elimina del tutto la reattività del paziente alla presenza dello psicologo. Come viene definita la modifica del comportamento del paziente dovuta al fatto di sentirsi osservato?. Distorsione cognitiva. Reattività comportamentale. Ansia anticipatoria. Disattenzione selettiva. . Cosa caratterizza l’uso delle griglie di osservazione in ambito clinico?. La registrazione sistematica, organizzata e replicabile di comportamenti. La raccolta di impressioni soggettive dello psicologo. La sostituzione dell’osservazione diretta con questionari scritti. L’uso esclusivo in contesti di ricerca e non clinici. In quali casi l’automonitoraggio si rivela particolarmente utile?. Quando l’osservazione esterna non è praticabile, o per eventi interni soggettivi. Esclusivamente per i comportamenti osservabili in ambienti scolastici. Quando si vuole eliminare del tutto il coinvolgimento del paziente. Solo nei disturbi alimentari. Qual è lo scopo principale delle interviste cliniche strutturate?. Esplorare solo le emozioni consce del paziente. Sostituire completamente il colloquio clinico tradizionale. Ridurre l’influenza dei bias cognitivi del clinico e garantire valutazioni replicabili. Rendere superflua la formazione specialistica del professionista. Quale caratteristica distingue le interviste strutturate dal colloquio clinico tradizionale?. La sequenza fissa di domande e la standardizzazione della somministrazione. La completa assenza di griglie di valutazione. L’attenzione alla libera associazione di pensieri e ricordi. La focalizzazione esclusiva sulle emozioni soggettive. Quale strumento è specificamente utilizzato per valutare la gravità dei sintomi ossessivo-compulsivi?. Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS). Type-A Structured Interview. Adult Attachment Interview (AAI). Camberwell Family Interview (CFI). La Kiddie-SADS (K-SADS-PL) è progettata per quale popolazione clinica?. Bambini e adolescenti dai 6 ai 17 anni. Adulti con disturbo ossessivo-compulsivo. Familiari di pazienti con schizofrenia. Pazienti con rischio cardiovascolare di tipo A. Quale bias cognitivo descrive la tendenza a fermare prematuramente il processo diagnostico senza esplorare altre ipotesi?. Premature closure. Confirmation bias. Overconfidence bias. Anchoring bias. Quale test è considerato uno dei più noti e diffusi per la valutazione della personalità?. State-Trait Anxiety Inventory (STAI). Millon Clinical Multiaxial Inventory (MCMI-III). Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI-II). Beck Depression Inventory (BDI-II). Qual è il nucleo centrale della batteria Cognitive Behavioral Assessment (CBA-2.0)?. La cartella autobiografica standardizzata. Una serie di scale solo per i disturbi d’ansia. Un questionario di tipo esclusivamente proiettivo. La misurazione delle abilità cognitive con test di intelligenza. Quale strumento distingue tra ansia di stato e ansia di tratto?. State-Trait Anxiety Inventory (STAI). Beck Depression Inventory (BDI-II). Beck Anxiety Inventory (BAI). Millon Clinical Multiaxial Inventory (MCMI-III). Quale test di personalità è stato sviluppato da Theodore Millon e prevede scale di validità, personalità e cliniche?. Millon Clinical Multiaxial Inventory (MCMI-III). Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI-II). Cognitive Behavioral Assessment (CBA-2.0). Beck Anxiety Inventory (BAI). Quale logica guida l’uso dei test psicodiagnostici autovalutativi nell’esame clinico. Una logica gerarchica: da strumenti generici ad ampio spettro a test più mirati. Una logica esclusivamente statistica, indipendente dal caso clinico. Una logica centrata specialmente sul tempo a disposizione del clinico. Una logica casuale: i test vengono scelti senza ordine prestabilito. Qual è un esempio tipico di osservazione naturalistica nei disturbi alimentari?. Osservare il paziente durante un pasto in mensa. Discutere delle preferenze alimentari in colloquio. Registrare la dieta giornaliera tramite automonitoraggio. Somministrare un questionario sulle abitudini alimentari. Quale di questi strumenti appartiene alle tecniche proiettive?. Thematic Apperception Test (TAT). CPM per bambini e anziani. Scala WAIS-IV. Matrici Progressive di Raven. Su quale ipotesi si basano le tecniche proiettive?. Che di fronte a stimoli ambigui l’individuo proietti vissuti, desideri e tratti della personalità. Che ogni risposta sia sempre cosciente e volontaria. Che la valutazione debba avvenire solo con strumenti standardizzati. Che la percezione sia completamente indipendente dai contenuti interni. Quale caratteristica distingue le scale di Wechsler dagli altri test di intelligenza?. Forniscono un QI con intervallo di confidenza per tener conto del margine di errore statistico. Si limitano alla valutazione della memoria a breve termine. Non prevedono subtest distinti ma solo un punteggio unico. Sono basate solo su prove non verbali indipendenti dalla cultura. Nell’età avanzata, quale componente dell’intelligenza è più vulnerabile al declino?. Le conoscenze linguistiche acquisite. L’intelligenza cristallizzata, basata sulla cultura e sull’esperienza. L’intelligenza fluida, legata all’adattamento e al ragionamento astratto. Le abilità scolastiche già consolidate. Perché non basta stimare l’intelligenza globale nella valutazione cognitiva clinica?. Perché le funzioni cognitive non hanno relazione con le lesioni cerebrali. Perché un individuo può presentare deficit selettivi in specifiche aree cognitive. Perché i test di intelligenza sono ormai superati in ambito clinico. Perché l’intelligenza globale non ha alcuna validità scientifica. Quale funzione viene principalmente esplorata dal Test della figura complessa di Rey?. La pianificazione e l’inibizione delle risposte. La flessibilità cognitiva e il problem solving. La memoria visiva e la capacità di organizzare informazioni complesse. La memoria prospettica nella vita quotidiana. . Quale strumento valuta la flessibilità mentale e la capacità di cambiare strategia?. Wisconsin Card Sorting Test (WCST). Torre di Londra. Span di memoria attiva (Digit Span Backward). Rivermead Behavioural Memory Test (RBMT). Qual è uno dei vantaggi principali delle valutazioni cognitive specifiche?. Sostituiscono interamente gli esami neurologici strumentali. Consentono una diagnosi più precisa e la localizzazione della disfunzione cognitiva. Permettono di evitare l’uso di altri dati anamnestici. Escludono la necessità di considerare i fattori ambientali. Quale limite riguarda molti test neuropsicologici rispetto a quelli di intelligenza generale?. Non sempre dispongono di norme italiane aggiornate e richiedono un uso critico dei risultati. Non hanno validità clinica e sono usati solo a scopo sperimentale. Non possono essere somministrati a pazienti con patologie neurologiche. Non consentono valutazioni ripetute nel tempo. Quali furono tra i primi esperimenti pionieristici in psicofisiologia?. Quelli di Féré (1888) e Tarchanoff (1878) sull’attività elettrodermica. Quelli di Binet (1905) sull’intelligenza. Quelli di Pavlov (1897) sul condizionamento classico. Quelli di Piaget (1926) sullo sviluppo cognitivo. Quale concetto introdusse Marion Wenger negli studi psicofisiologici?. Equilibrio autonomo (autonomic balance). Intelligenza cristallizzata. Attaccamento sicuro. Condizionamento operante. Quale fu il contributo della Society for Psychophysiological Research (SPR), fondata nel 1960?. Promuovere la psicofisiologia come disciplina autonoma attraverso la ricerca e una rivista scientifica dedicata. Sviluppare strumenti di neuroimaging. Introdurre i primi test di intelligenza standardizzati. Definire i criteri diagnostici ufficiali del DSM-III. . Quale peculiarità caratterizza l’Italia rispetto alla psicofisiologia clinica?. È stata sempre marginalizzata rispetto ad altri paesi. È diventata disciplina obbligatoria nei corsi di Psicologia dagli anni Novanta. È rimasta confinata ai soli ambiti di ricerca medica. Non ha mai avuto spazio nella formazione universitaria. Qual è l’obiettivo del progetto Research Domain Criteria promosso dal National Institute of Mental Health?. Superare le categorie diagnostiche rigide del DSM e proporre dimensioni transdiagnostiche integrate. Eliminare l’uso di interviste e colloqui clinici tradizionali. Introdurre un sistema di classificazione esclusivamente genetico. Semplificare la diagnosi riducendola a un singolo indicatore fisiologico. Quale test viene utilizzato per valutare la reattività allo stress sociale?. Trier Social Stress Test (TSST). Beck Depression Inventory (BDI-II). Thematic Apperception Test (TAT). Wisconsin Card Sorting Test (WCST). Quali sono i tre canali fondamentali dell’assessment psicofisiologico?. Esperienziale, comportamentale e fisiologico. Sociale, culturale e ambientale. Cognitivo, affettivo e motivazionale. Espressivo, simbolico e creativo. Qual è un vantaggio principale dell’approccio multimodale nell’assessment psicofisiologico?. Permette una valutazione più accurata e personalizzata dei disturbi psicologici. Sostituisce la psicoterapia evidence-based. Elimina del tutto la necessità di colloqui clinici. Evita l’uso di misure fisiologiche. . Qual è uno dei limiti attuali dell’assessment psicofisiologico?. L’esclusione delle informazioni soggettive del paziente. La scarsa diffusione di protocolli evidence-based e la mancanza di standardizzazione clinica. La completa irrilevanza delle osservazioni comportamentali. L’impossibilità di raccogliere dati fisiologici affidabili. . Quale caratteristica presenta il potenziale evento-relato P300 negli individui con schizofrenia?. Riduzione dell’ampiezza rispetto ai controlli. Aumento della frequenza di comparsa. Incremento dell’attività nelle aree motorie. Assenza totale di risposta corticale. Perché la scelta degli indici fisiologici dipende dal tipo di disturbo?. Perché ogni disturbo coinvolge sistemi e meccanismi diversi e richiede indici specifici. Perché la scelta è basata anzitutto sulla disponibilità tecnica del laboratorio. Perché esiste un unico indice universale valido per tutti i disturbi. Perché gli indici fisiologici sono poco informativi. . Quali indici vengono tipicamente registrati nei laboratori del sonno per diagnosticare l’insonnia?. Elettroencefalogramma, elettrooculogramma ed elettromiogramma. Valutazione della memoria a breve termine. Frequenza respiratoria e misurazione della temperatura corporea. Questionari soggettivi di autovalutazione. Quale anomalia fisiologica è stata riscontrata nei disturbi d’ansia?. Aumento della pressione arteriosa a riposo. Ridotta abituazione della risposta elettrodermica a stimoli ripetuti e neutri. Amnesia retrograda selettiva dopo stimoli stressanti. Incremento permanente dei potenziali evocati evento-relati. Perché in psicofisiologia clinica gli indici fisiologici non possono essere considerati biomarcatori diagnostici diretti come in medicina?. Perché assumono significato clinico solo se integrati con dati soggettivi e comportamentali. Perché sono sempre troppo instabili per qualsiasi uso clinico. Perché non hanno una reale relazione con i disturbi psicologici. Perché non possono essere registrati in setting di laboratorio. Qual è l’obiettivo principale del test di Rorschach?. Valutare il livello di ansia stato-tratto. Misurare esclusivamente l’intelligenza fluida. Offrire un quadro globale della personalità e supportare la diagnosi differenziale. Rilevare specifici disturbi dell’apprendimento. . In quale periodo si afferma ufficialmente la psicofisiologia come disciplina autonoma?. Negli anni Novanta del Novecento. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Alla fine dell’Ottocento. Negli anni Venti del Novecento. Qual è uno dei principali obiettivi dell’assessment psicofisiologico in ambito clinico?. Comprendere come i processi psicologici interagiscono con le risposte corporee per orientare diagnosi e trattamento. Dimostrare che i disturbi psicologici hanno solo una base genetica fissa. Sostituire la valutazione psicologica tradizionale con misure biologiche. Eliminare la necessità di raccogliere dati soggettivi ed esperienziali. In che cosa si differenzia un laboratorio psicofisiologico da uno medico-ospedaliero?. Ha come unico obiettivo la diagnosi medica specialistica. Si limita a valutare un unico parametro fisiologico, come ECG o EEG. Mira a cogliere l’interazione tra corpo, mente e vissuti soggettivi, non solo anomalie di singoli segnali. Utilizza esclusivamente strumenti invasivi per le registrazioni. Quale elemento rimane centrale nell’organizzazione di un laboratorio psicofisiologico?. La sincronizzazione tra presentazione degli stimoli e registrazione delle risposte fisiologiche. La riduzione totale delle variabili ambientali senza controllo clinico. L’eliminazione di qualsiasi strumento di autovalutazione soggettiva. L’esclusivo utilizzo di tecniche di neuroimaging avanzato. Quale vantaggio hanno introdotto le nuove tecnologie di rilevazione ecologiche?. Consentono il monitoraggio fisiologico anche fuori dal laboratorio, integrato con autovalutazioni soggettive. Rendono superfluo il contributo del clinico nell’interpretazione dei dati. Sostituiscono del tutto la registrazione in laboratorio. Eliminano la necessità di qualsiasi controllo sugli artefatti. Qual è un esempio di semplificazione delle rilevazioni biochimiche in ambito psicologico?. La misurazione del cortisolo tramite saliva o capelli, meno invasiva del prelievo ematico. L’uso esclusivo di risonanza magnetica funzionale per valutare lo stress. L’abbandono della registrazione di catecolamine per scarsa rilevanza clinica. La sostituzione degli indici ormonali con questionari soggettivi. Quali sono i tre criteri principali per la scelta dei biosegnali da includere in un assessment psicofisiologico?. Preferenza soggettiva del clinico, età del paziente, durata del colloquio. Base neurofisiologica, processo psicofisiologico riflesso, informazioni cliniche fornite. Grado di accettazione culturale, popolarità in letteratura, numero di canali disponibili. Facilità di registrazione, costo economico, tempo di somministrazione. Quale sequenza caratterizza tipicamente un protocollo di test di attivazione?. Solo fase di attivazione senza registrazioni basali o recupero. Intervista clinica, valutazione anamnestica, restituzione dei risultati. Colloquio iniziale, questionario autovalutativo, osservazione naturalistica. Registrazione basale, fase di attivazione, recupero fisiologico. Che cosa distingue gli individui “non dippers” dai “dippers”?. Mancanza di calo pressorio notturno fisiologico, con maggiore rischio di danni vascolari. Assenza di differenze clinicamente rilevanti rispetto alla norma. Maggiore capacità di ridurre l’attivazione fisiologica durante il sonno. Risposte fisiologiche più lente ma sempre adattive. Quale test standardizzato combina public speaking e sottrazione mentale per indurre stress sociale?. Trier Social Stress Test. Step Test. Stroop Test. Cold Pressor Test. Quale modello teorico è alla base dell’uso di immagini emotigene per valutare la paura?. Il modello bio-informazionale di Peter Lang. La teoria della dissonanza cognitiva di Festinger. La teoria gerarchica dei bisogni di Maslow. Il modello trifattoriale di Eysenck. Quale potenziale lento è legato all’anticipazione di un compito tra stimolo di avvertimento e stimolo imperativo?. La variazione contingente negativa. La componente N100. La variazione negativa di preparazione. Il potenziale positivo a lungo termine (LPP). Quale fu il contributo di Hans Berger alla psicofisiologia clinica?. Fu il primo a registrare l’attività elettrica cerebrale umana con l’elettroencefalogramma. Introdusse i test di intelligenza standardizzati. Scoprì la componente P300 dei potenziali evento-relati. Sviluppò il modello bio-informazionale della paura. Quale sistema standardizzato viene più comunemente usato per il posizionamento degli elettrodi nell’EEG?. Sistema italiano 10-20. Scala WAIS-IV. Sistema internazionale 10-20. Sistema DSM-5. Quale banda EEG è tipicamente osservata nel sonno profondo e in condizioni cliniche come il coma?. Onde delta (<4 Hz). Onde alfa (8–13 Hz). Onde theta (4–7 Hz). Onde beta (14–30 Hz). Cosa riflette la componente positiva a 300 millisecondi (P300)?. L’elaborazione di stimoli rilevanti e l’impiego di risorse attentive. La risposta automatica a stimoli sensoriali neutri. L’attivazione motoria immediata di fronte a stimoli imperativi. L’attività spontanea legata al rilassamento corticale. Quale caratteristica distingue l’attività elettrodermica rispetto ad altri indici periferici?. È controllata esclusivamente dalla branca simpatica del sistema nervoso autonomo. Dipende principalmente dalla gittata cardiaca. È generata dalla combinazione di simpatico e parasimpatico. Viene registrata solo durante il sonno profondo. Che cosa misura l’elettromiografia di superficie in psicofisiologia clinica?. L’attività elettrica spontanea della corteccia cerebrale. L’attività elettrica dei muscoli scheletrici durante contrazioni e rilassamento. La conduttanza cutanea in risposta a stimoli emotivi. La pressione esercitata dal sangue sulle pareti arteriose. . Quale indice riflette l’interazione tra la branca simpatica e quella parasimpatica del sistema nervoso autonomo?. La variabilità della frequenza cardiaca. L’ampiezza del tono muscolare basale. La P300. L’attività elettrodermica spontanea. Quale tecnica consente la misurazione della frequenza cardiaca tramite un sensore a infrarossi sul dito?. Fotopletismografia. Elettrocardiografia. Elettroencefalogramma. Elettromiografia. Quali muscoli facciali sono comunemente utilizzati per registrare risposte emotive?. Zigomatico maggiore e corrugatore. Massetere e temporale. Orbicolare e platisma. Trapezio e sternocleidomastoideo. In che modo l’assessment psicofisiologico contribuisce alla diagnosi differenziale tra disturbi con sintomi simili?. Permettendo di osservare pattern fisiologici distinti che arricchiscono l’interpretazione clinica. Basandosi sull’autovalutazione soggettiva del paziente. Eliminando la necessità di test psicologici e colloqui. Considerando i dati genetici come predittori. Quale vantaggio deriva dall’uso di misure multiple (es. frequenza cardiaca, elettroderma, muscolatura) nello stesso protocollo?. Aumentano la completezza del quadro clinico riducendo il rischio di interpretazioni riduttive. Servono esclusivamente a confermare diagnosi già stabilite. Sono utili solo in ambito di ricerca e non clinico. Rendono superflua la registrazione di parametri soggettivi. Cosa si intende per validità ecologica nell’assessment psicofisiologico?. La possibilità di rilevare gli indici fisiologici in contesti di vita reale. La capacità del clinico di interpretare i dati senza protocolli standardizzati. L’esclusiva applicazione dei test in laboratorio. La dipendenza dei risultati dal tipo di software utilizzato. Perché l’analisi della latenza di risposta è clinicamente rilevante?. Perché indica la rapidità con cui l’organismo reagisce a stimoli interni o esterni. Perché misura unicamente la componente volontaria della risposta. Perché sostituisce la necessità di analizzare ampiezza e durata. Perché non varia mai tra individui sani e con sintomi clinici. In quali situazioni cliniche è particolarmente utile utilizzare protocolli di induzione endogena?. Soltanto per indagare la risposta motoria a compiti di forza muscolare. Nei disturbi caratterizzati da pensieri ricorrenti e intrusivi, come depressione o ansia generalizzata. Quando si vuole valutare esclusivamente la risposta a stimoli esterni fisici. Nei casi in cui il paziente non è in grado di evocare ricordi o immagini. Perché è complesso distinguere tra fase transitoria dello sviluppo e disturbo psicologico vero e proprio?. Perché l’età non influisce sul manifestarsi dei sintomi. Perché alcuni comportamenti sono tipici di determinate età e si risolvono spontaneamente. Perché ogni comportamento infantile è sempre segnale di psicopatologia. Perché tutti i bambini manifestano le stesse difficoltà allo stesso modo. Secondo Freud, cosa caratterizza la fase anale dello sviluppo psicosessuale?. Il compito del controllo sfinterico. Il piacere legato all’allattamento e alla bocca. Il riconoscimento delle differenze sessuali. Lo sviluppo dell’identità sessuale adulta. Quale vantaggio offre l’osservazione clinica non strutturata in età evolutiva?. Fornire una valutazione comprensibile anche a genitori e insegnanti. Misurare solo i comportamenti con strumenti standardizzati. Sostituire completamente i modelli teorici psicoanalitici. Garantire una diagnosi immediata senza ulteriori approfondimenti. . Quale disturbo tende a manifestarsi già nei primi anni di vita?. Disturbi del sonno e disturbi pervasivi. Disturbi da uso di sostanze. Disturbi dell’alimentazione. Disturbi dell’umore. . Quale criterio aiuta a stabilire se un comportamento infantile è indice di anomalia?. La marcata differenza rispetto ai pari o l’interferenza con il benessere e il funzionamento. La durata di più di una settimana. Il semplice fatto che non soddisfi le aspettative degli adulti. La presenza di conflitti con i fratelli. Quale approccio riduce il rischio di patologizzare comportamenti infantili nella norma?. L’uso della classificazione sindromica, che valuta l’insieme ricorrente di sintomi. L’attenzione esclusiva ai comportamenti più insoliti. La valutazione basata solo sull’osservazione degli insegnanti. L’applicazione di parametri rigidi tipici delle malattie fisiche. Quale criterio statistico viene talvolta considerato per definire un comportamento anomalo?. Frequenza inferiore al 2,5% della popolazione (due deviazioni standard dalla media). Frequenza superiore al 50% della popolazione. Frequenza basata sul giudizio soggettivo dei genitori. Frequenza che varia settimanalmente. Quale elemento è centrale per valutare correttamente un disturbo psicologico in età evolutiva?. Il contesto di riferimento (età, sesso, cultura, ambiente familiare e sociale). Il confronto con modelli generici di comportamento adulto. L’esperienza personale del clinico. La presenza di un singolo comportamento raro. Perché la distinzione tra normalità e disturbo in età evolutiva non è mai netta?. Perché alcuni comportamenti sono parte di fasi fisiologiche dello sviluppo e non sempre indicano patologia. Perché i disturbi psicologici infantili si manifestano solo in adolescenza. Perché in età scolare non si può fare diagnosi. Perché i disturbi psicologici sono sempre accompagnati da malattie fisiche. Quando un comportamento iperattivo nei bambini può essere considerato una condizione psicopatologica?. Quando compare solo tra i 6 e i 10 anni. Quando interferisce significativamente con la vita quotidiana e non è gestibile dal bambino né dall’ambiente. Quando è osservato dagli insegnanti in classe. Quando si manifesta in contesti ludici o sportivi. Quale vantaggio offrono le scale dimensionali come la Child Behavior Checklist rispetto alle diagnosi categoriali tradizionali?. Permettono di misurare la gravità e la frequenza dei sintomi lungo un continuum. Consentono di diagnosticare solo un singolo disturbo per volta. Escludono le differenze di età e di genere nella valutazione. Eliminano la necessità di colloqui clinici. Quale concetto è alla base del modello dimensionale?. I sintomi psicopatologici si distribuiscono in modo continuo nella popolazione. I bambini devono rientrare in categorie nette per essere valutati. Ogni disturbo è separato rigidamente dagli altri. La diagnosi si basa solo su soglie arbitrarie. . Qual è uno dei limiti del modello categoriale in età evolutiva?. Non sempre i disturbi sono chiaramente distinguibili e spesso si presentano sintomi multipli (comorbidità). Non consente la comunicazione tra professionisti. È basato esclusivamente su valutazioni statistiche. Non prevede l’uso di manuali come DSM o ICD. Quale vantaggio principale offre l’approccio categoriale ai disturbi psicologici?. Fornisce chiarezza clinica, facilitando diagnosi e trattamento. Non comporta rischi di etichettamento. Elimina la necessità di strumenti standardizzati. Evita del tutto fenomeni di comorbidità. Qual è una delle implicazioni cliniche più rilevanti del modello multifattoriale nello studio dei disturbi evolutivi?. Considerare simultaneamente fattori biologici, psicologici e ambientali nella diagnosi e nell’intervento. Eliminare la valutazione del contesto familiare. Semplificare la diagnosi riducendola a una sola causa prevalente. Limitarsi alla sola osservazione dei sintomi comportamentali. Qual è la posizione più condivisa nel dibattito “nature vs nurture” riguardo ai disturbi psicologici evolutivi?. L’integrazione tra fattori genetici e ambientali, entrambi determinanti in misura variabile. L’influenza esclusiva dell’ambiente familiare e sociale. L’assenza di qualsiasi componente biologica nello sviluppo dei disturbi. La totale prevalenza dei fattori genetici sul contesto esperienziale. Quale metodologia è usata per valutare la componente ereditaria nei disturbi psicologici?. Studi di familiarità e studi sui gemelli monozigoti e dizigoti. Osservazione clinica spontanea del comportamento. Analisi dei tratti di personalità in adolescenza. Questionari autovalutativi sulla percezione dei sintomi. Secondo le teorie dello stress, quando una predisposizione genetica può tradursi in patologia?. In assenza di qualsiasi influenza ambientale. In presenza di intensi fattori stressogeni ambientali. Quando non si verificano eventi stressanti. Solo durante l’età adulta. Quale contributo principale offre la teoria dell’attaccamento di Bowlby e Ainsworth alla comprensione dei disturbi psicologici?. Mostra come le prime relazioni affettive influenzino lo sviluppo emotivo e le future capacità di regolazione affettiva. Dimostra che i disturbi derivano esclusivamente da fattori genetici. Considera l’attaccamento come un meccanismo esclusivamente biologico. Si concentra solo sulle interazioni sociali tra pari. Quale ruolo svolge il gruppo dei pari nel fenomeno del bullismo?. Può rinforzare o inibire il comportamento della persona che esercita bullismo, fungendo da cassa di risonanza o da barriera. Determina il bullismo solo nei contesti scolastici. Ha un ruolo marginale rispetto alla relazione tra chi opera atti di bullismo e vittima. È irrilevante ai fini dell’intervento educativo. Come definisce Menesini (1999) il bullismo?. Un comportamento aggressivo e sistematico in cui un individuo esercita potere coercitivo e ripetuto su un altro incapace di difendersi. Una forma di competizione sociale utile alla crescita individuale. Un episodio isolato di aggressività fisica o verbale. Un comportamento esclusivamente legato a disturbi psicopatologici. Quale obiettivo principale devono perseguire gli interventi di prevenzione del bullismo e della devianza giovanile?. Promuovere competenze socio-emotive, empatia e senso di responsabilità nel gruppo dei pari. Limitarsi a punire severamente i comportamenti devianti. Isolare chi pratica bullismo per evitare il contagio comportamentale. Concentrare gli interventi esclusivamente sulla vittima. Quale tra i seguenti è un fattore individuale associato al disturbo da uso di sostanze in adolescenza secondo Gelfand, Jenson e Drew (1988)?. Desiderio di adultizzazione precoce e curiosità verso la trasgressione. Successo scolastico e rispetto delle regole. Assenza di curiosità e tendenza alla conformità. Alta autostima e forte adesione ai valori tradizionali. Quale fattore familiare aumenta il rischio di dipendenza da sostanze nei giovani?. Stile educativo permissivo e modelli genitoriali disfunzionali. Controllo genitoriale adeguato. Comunicazione aperta e regole chiare. Buona coesione familiare. Secondo Achenbach, quali sono le due grandi aree di sintomi identificate tramite la Child Behavior Checklist?. Sintomi transitori e sintomi permanenti. Sintomi internalizzanti e sintomi esternalizzanti. Sintomi cognitivi e sintomi affettivi. Sintomi biologici e sintomi ambientali. Secondo Moffitt (1993), quale variabile è cruciale per la prognosi del Disturbo della Condotta (DC)?. L’età di esordio dei comportamenti antisociali. Il livello di intelligenza del bambino. La presenza di disturbi del linguaggio associati. Il genere del soggetto. Secondo gli studi di Thomas e Chess (1977), quale profilo temperamentale è maggiormente associato al rischio di disturbi del comportamento?. Il temperamento “facile”, caratterizzato da regolarità e buon tono dell’umore. Il temperamento “estroverso”, con forte curiosità e socievolezza. Il temperamento “difficile”, caratterizzato da irregolarità, bassa adattabilità e umore negativo. Il temperamento “lento ad adattarsi”, con bassa attività e timidezza. Quale distinzione propone la classificazione OMS tra menomazione, disabilità e svantaggio?. Menomazione = danno organico o funzionale; Disabilità = difficoltà nell’attività; Svantaggio = limitazione nella partecipazione sociale. Menomazione = difficoltà relazionali; Disabilità = carenza affettiva; Svantaggio = deficit cognitivo. Menomazione = ritardo evolutivo; Disabilità = assenza di competenze; Svantaggio = isolamento fisico. Menomazione = problema temporaneo; Disabilità = permanente; Svantaggio = psicologico. Quale differenza fondamentale distingue ADHD, DOP e Disturbo della Condotta (DC)?. Il DC è sempre conseguenza diretta dell’ADHD. Il DOP si manifesta solo in adolescenza, mentre gli altri in età adulta. L’ADHD è legato a deficit di autoregolazione, il DOP a oppositività verso l’autorità e il DC a comportamenti antisociali gravi. L’ADHD comporta solo iperattività fisica, mentre gli altri sono disturbi emotivi. Quale ruolo svolgono gli insegnanti nella diagnosi di ADHD secondo Cornoldi et al. (1999)?. Possono diagnosticare formalmente il disturbo in base al rendimento scolastico. Devono esclusivamente segnalare i casi più gravi senza partecipare alla valutazione. Possono osservare il bambino in contesti sociali complessi, evidenziando difficoltà di pianificazione e autoregolazione. Devono evitare qualsiasi osservazione per non influenzare il comportamento del bambino. Quale criterio diagnostico è previsto dalla Consensus Conference italiana (2007) per i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)?. Prestazioni inferiori al quinto percentile o a 2 deviazioni standard nei test standardizzati. Presenza di difficoltà temporanee di attenzione o motivazione. QI inferiore a 70 con compromissione globale. Frequente assenza da scuola per cause ambientali. Quale profilo cognitivo è tipico della Sindrome di Williams?. Buona competenza verbale e sociale ma difficoltà visuospaziali. Deficit generalizzato delle abilità cognitive. Iperattività e disturbi della condotta. Marcato deficit linguistico e buona coordinazione motoria. In base al DSM-5, quali sono le due aree principali di compromissione nel Disturbo dello Spettro dell’Autismo (ASD)?. Difficoltà linguistiche e deficit motori. Deficit nella comunicazione e interazione sociale; comportamenti ripetitivi e interessi ristretti. Ansia sociale e ritiro affettivo. Iperattività e oppositività. Quale fattore può contribuire all’aumento delle diagnosi di autismo negli ultimi decenni?. Maggiore sensibilizzazione e ampliamento dei criteri diagnostici. Errori sistematici nella valutazione psicometrica. Incremento dei casi dovuto a peggioramento ambientale. Riduzione delle diagnosi di altri disturbi. Quale tra le seguenti caratteristiche distingue la disabilità intellettiva dai DSA?. È un deficit globale delle abilità cognitive e adattive, non limitato a singole funzioni scolastiche. Non comporta compromissioni nel funzionamento quotidiana. Si manifesta solo in specifiche aree come lettura o calcolo. È dovuta unicamente a carenze educative. Quale elemento è necessario per la diagnosi di Disturbo di Tourette?. Presenza di tic motori e vocali multipli e persistenti. Presenza esclusiva di tic vocali transitori. Presenza di un solo tic motorio occasionale. Tic dovuti a fattori ambientali reversibili. Quale principio terapeutico è alla base della tecnica “pad and bell” per il trattamento dell’enuresi?. Condizionamento classico, che associa il segnale di minzione a uno stimolo di risveglio. Desensibilizzazione sistematica per ridurre l’ansia. Rinforzo negativo per ridurre i comportamenti indesiderati. Apprendimento per imitazione di modelli di controllo vescicale. Quale caratteristica distingue l’ansia adattiva dall’ansia patologica nei bambini?. L’ansia patologica è eccessiva e interferisce con il funzionamento quotidiano. L’ansia adattiva si manifesta solo in età scolare. L’ansia non ha alcuna funzione adattiva. L’ansia patologica è priva di sintomi fisici. Qual è la principale differenza sintomatologica tra depressione in età evolutiva e depressione adulta?. Nei bambini prevalgono irritabilità e sintomi somatici, negli adulti tristezza e ritiro sociale. Negli adulti è assente la componente cognitiva del disturbo. Nei bambini non si manifestano mai alterazioni del tono dell’umore. Nei bambini la depressione è sempre di origine organica. Quale caratteristica distingue l’anoressia nervosa dalla bulimia nervosa?. La bulimia si manifesta solo in età adulta. Nell’anoressia è presente una marcata restrizione alimentare, nella bulimia abbuffate seguite da condotte compensatorie. Nell’anoressia prevale l’iperfagia, nella bulimia il digiuno completo. L’anoressia è associata a eccesso di peso corporeo. Perché è importante considerare le norme sociali nel riconoscimento dei disturbi mentali. Perché i comportamenti ritenuti patologici possono variare in base al contesto culturale e valoriale. Perché la psicopatologia è determinata esclusivamente dalle regole morali della società. Perché le norme sociali sono uguali in tutte le culture e forniscono criteri universali. Perché le norme sociali definiscono i disturbi in modo oggettivo e stabile. . In che modo il concetto di disfunzione viene inteso nel DSM-5?. Come alterazione di processi psicologici, psicofisiologici o biologici che compromettono l’adattamento. Come incapacità di rispettare le norme sociali del gruppo di appartenenza. Come perdita di motivazione dovuta a fattori esterni. Come sintomo secondario di disturbi fisici organici. Perché il disagio personale non è sempre un indicatore sufficiente di disturbo mentale?. Perché può derivare da esperienze normali come un lutto o uno stress transitorio. Perché è sempre legato a fattori culturali. Perché è sempre accompagnato da una disabilità fisica. Perché non è misurabile con strumenti psicodiagnostici. Secondo il DSM-5, quale tra i seguenti elementi non rientra nella definizione di disturbo mentale?. Alterazioni clinicamente significative nei processi cognitivi, affettivi e comportamentali. Disagio o disfunzionalità personale, sociale o lavorativa. Comportamenti di devianza sociale o conflitto con la giustizia, se non accompagnati da disfunzione psicologica. Disfunzione nei processi psicologici, evolutivi o neurobiologici. Qual è lo scopo principale della diagnosi di disturbo mentale secondo il DSM-5?. Guidare il clinico nella formulazione della prognosi e nella pianificazione del trattamento. Etichettare l’individuo per fini statistici. Semplificare la classificazione sociale dei comportamenti devianti. Stabilire automaticamente la necessità di intervento terapeutico. Quale obiettivo principale ha guidato la creazione dei sistemi di classificazione come DSM e ICD?. Standardizzare la diagnosi e migliorarne l’affidabilità. Limitare l’uso della diagnosi ai contesti di ricerca. Ridurre la complessità dei disturbi mentali a un unico modello teorico. Eliminare la soggettività dell’esperienza psicologica. Qual è una caratteristica condivisa da DSM e ICD?. Un’impostazione ateoretica, basata su criteri descrittivi e non su teorie psicopatologiche. L’uso esclusivo per finalità statistiche. L'integrazione dei disturbi organici. La dipendenza da una teoria psicoanalitica unificata. Quale differenza principale distingue DSM-5 e ICD-11?. Il DSM-5 è più dettagliato e utilizzato in ambito accademico; l’ICD-11 è più sintetico e impiegato a livello amministrativo. Il DSM-5 è scritto in linguaggio accessibile, mentre l’ICD-11 usa terminologia tecnica. Il DSM-5 è usato solo in Europa, mentre l’ICD-11 è americano. L’ICD-11 è fondato su teorie dinamiche, il DSM-5 su teorie biologiche. Quale rischio può derivare dall’approccio categoriale della classificazione diagnostica?. La perdita di valore statistico delle categorie diagnostiche. L’impossibilità di confrontare le diagnosi tra clinici diversi. L’iperdiagnosi e la riduzione della complessità psichica a semplici liste di sintomi. La totale assenza di criteri oggettivi. Quale tra le seguenti non rappresenta una finalità della classificazione diagnostica dei disturbi mentali?. Etichettare rigidamente l'individuo sulla base del comportamento disadattivo. Valutare l’efficacia dei trattamenti nel tempo. Facilitare la comunicazione tra professionisti. Stimare la prognosi e pianificare l’intervento terapeutico. Quale obiettivo principale ha guidato la creazione dei sistemi di classificazione come DSM e ICD?. Standardizzare la diagnosi e migliorarne l’affidabilità. Eliminare la soggettività dell’esperienza psicologica. Limitare l’uso della diagnosi ai contesti di ricerca. Ridurre la complessità dei disturbi mentali a un unico modello teorico. Quale rischio può derivare dall’approccio categoriale della classificazione diagnostica?. L’iperdiagnosi e la riduzione della complessità psichica a semplici liste di sintomi. La totale assenza di criteri oggettivi. L’impossibilità di confrontare le diagnosi tra clinici diversi. La perdita di valore statistico delle categorie diagnostiche. . Quale tra le seguenti non rappresenta una finalità della classificazione diagnostica dei disturbi mentali?. Stimare la prognosi e pianificare l’intervento terapeutico. Etichettare rigidamente l'individuo sulla base del comportamento disadattivo. Valutare l’efficacia dei trattamenti nel tempo. Facilitare la comunicazione tra professionisti. Quale funzione svolgono oggi le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS)?. Fornire sostegno psicologico alle vittime dei reati. Sostituire le carceri comuni come misura detentiva per i reati più gravi. Garantire la cura del disturbo mentale e la tutela della collettività in caso di pericolosità sociale. Ospitare temporaneamente individui in osservazione civile. Quale principio guida la figura dello psicologo o psichiatra forense nella valutazione della capacità di intendere e volere?. Stabilire se il disturbo mentale era effettivo e presente al momento del reato. Determinare la colpevolezza indipendentemente dallo stato mentale. Applicare criteri standard senza valutazione individuale. Considerare anche il giudizio morale sulle azioni dell’imputato. Cosa si intende per “capacità di intendere” in ambito giuridico?. La facoltà di comprendere il significato e le conseguenze delle proprie azioni in relazione al contesto morale e sociale. La capacità di esprimere emozioni in modo adeguato. La disponibilità a sottoporsi a valutazioni psichiatriche. L’attitudine a rispettare le norme. Quale condizione può determinare l’annullamento di un contratto per incapacità di intendere e volere?. Intossicazione acuta da sostanze psicoattive o stato confusionale al momento della firma. Eccessiva lunghezza del documento legale. Conflitto familiare tra le parti contraenti. Mancanza di testimoni durante la stipula. Cosa prevede la legge italiana in caso di “vizio totale di mente” al momento di un reato?. L’imputato mantiene la piena responsabilità penale. La pena viene sostituita da un risarcimento economico. L’imputato riceve una pena ridotta ma non esclusa. L’imputato non è punibile, ma può essere soggetto a misure di sicurezza come il ricovero in Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS). Quali sono le tre condizioni necessarie per l’attivazione di un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO)?. Grave alterazione psichica, rifiuto delle cure e impossibilità di misure extraospedaliere idonee. Presenza di rischio suicidario e richiesta dei familiari. Diagnosi psichiatrica generica, disoccupazione e conflitto familiare. Stato confusionale, carenza di personale medico e urgenza giudiziaria. Qual è la principale finalità del Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) secondo la legge Basaglia del 1978?. Tutelare la salute del paziente che rifiuta le cure per gravi alterazioni psichiche. Controllare il comportamento antisociale di individui con condizioni psicopatologiche significative. Sostituire il ricovero volontario con procedure standardizzate. Garantire la sicurezza pubblica e l’ordine sociale. Chi è competente a disporre e convalidare il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) secondo la normativa italiana?. Proposta di un medico, convalida di un secondo medico del servizio sanitario locale e autorizzazione del sindaco come autorità sanitaria. Solo il giudice tutelare dopo richiesta dei parenti. Un medico di base con l’assenso della polizia locale. Il direttore del reparto psichiatrico. Cosa ha denunciato Goffman nel suo concetto di “istituzione totale”?. I meccanismi di spersonalizzazione e alienazione prodotti dalla vita in ambienti chiusi e controllati. Il bisogno di un controllo costante sui pazienti dimessi. La mancanza di cure farmacologiche efficaci nei manicomi. La necessità di mantenere le strutture ospedaliere per la sicurezza pubblica. Quale fu il principale obiettivo della legge 180/1978 (legge Basaglia)?. Chiudere i manicomi e promuovere un sistema territoriale di assistenza psichiatrica basato sui diritti del paziente. Potenziare la rete degli ospedali psichiatrici e aumentarne la capacità ricettiva. Centralizzare la gestione della psichiatria in strutture statali. Introdurre pene più severe per i medici che non operassero secondo regolamento sanitario. Quale rischio viene evidenziato come limite del modello Evidence-Based Medicine?. L’eccessiva standardizzazione che può trascurare la specificità del singolo paziente. L’assenza di criteri metodologici per valutare le evidenze. La soggettività nelle scelte terapeutiche. La mancanza di dialogo tra clinico e paziente. Quali sono i tre pilastri fondamentali dell’Evidence-Based Medicine?. Evidenze scientifiche, esperienza clinica e valori del paziente. Analisi statistica, consenso sociale e standard legali. Regole amministrative, tradizione medica e giudizio del primario. Ricerca teorica, intuizione professionale e giudizio morale. Qual è uno degli obiettivi principali dell’Evidence-Based Medicine?. Promuovere standard di cura più elevati e decisioni basate su dati verificabili. Escludere i pazienti dal processo decisionale terapeutico. Eliminare la necessità di consenso informato. Limitare la libertà decisionale del medico per motivi metodologici. . Quale funzione svolge la Cochrane Collaboration nel campo della salute?. Raccoglie e revisiona sistematicamente studi clinici per fornire sintesi affidabili delle evidenze. Esegue sperimentazioni farmacologiche di trattamento. Supervisiona la formazione universitaria di medici e operatori della salute mentale. Pubblica linee guida vincolanti per le politiche sanitarie nazionali. Chi è considerato il pioniere della medicina basata sulle evidenze?. Archibald Cochrane. Sigmund Freud. B.F. Skinner. Aaron Beck. . Qual è la funzione principale delle linee guida in ambito sanitario?. Orientare il processo decisionale clinico attraverso raccomandazioni basate su evidenze scientifiche. Limitare la libertà terapeutica soggettiva del paziente. Sostituire il giudizio professionale del medico. Stabilire regole obbligatorie per ogni caso clinico. Quali sono le tre principali finalità delle linee guida?. Migliorare la qualità dell’assistenza, ridurre le disuguaglianze e ottimizzare le risorse. Eliminare la variabilità clinica e uniformare i trattamenti. Stabilire protocolli fissi per tutte le patologie. Incrementare la burocrazia sanitaria, controllare i medici e ridurre i costi pubblici. Che cosa indica una raccomandazione di tipo “A” nelle linee guida?. Un livello di evidenza scientifica alto, basato su studi controllati randomizzati. Un’indicazione esclusivamente teorica. Un’opinione soggettiva del gruppo di esperti. Una raccomandazione di valore limitato e non supportata da prove. . Qual è la differenza tra linee guida e protocolli diagnostico-terapeutici?. Le linee guida sono flessibili e generali, i protocolli sono più rigidi e operativi. I protocolli includono prove scientifiche, le linee guida i pareri clinici. Le linee guida si applicano solo alla psichiatria, i protocolli a tutte le altre discipline sanitarie. Le linee guida sono obbligatorie, i protocolli solo orientativi. Quale é il rischio viene associato all’applicazione troppo rigida delle linee guida?. Il miglioramento della collaborazione tra professionisti. La perdita di personalizzazione delle cure e la riduzione della relazione medico-paziente. L'aumento dei casi di errore diagnostico. L’aumento della libertà decisionale del clinico. Quale limite metodologico è stato riconosciuto nello studio ESEMeD?. La sovrastima dei tassi di prevalenza nei paesi mediterranei. L’uso di un campione troppo ampio per trarre conclusioni significative. L’esclusione di alcuni disturbi come ossessivo-compulsivo, alimentari e di personalità. La mancanza di confronto con studi locali preesistenti. Quale gruppo di disturbi risulta più frequente in Italia secondo i dati ESEMeD?. Disturbi del comportamento alimentare. Disturbi legati all’uso di sostanze. Disturbi d’ansia e disturbi depressivi. Disturbi psicotici e disturbi di personalità. Qual è una delle principali caratteristiche dello studio ESEMeD promosso dall’OMS e dall’Università di Harvard?. Ha coinvolto sei paesi europei e oltre 21.000 partecipanti per analizzare la diffusione dei disturbi mentali. Si è concentrato specificamente sui disturbi psicotici gravi. È stato condotto interamente in Italia su campioni della popolazione generale. Ha escluso i disturbi d’ansia e depressivi dai risultati finali. Cosa si intende per comorbidità in ambito psicopatologico?. La successione di disturbi diversi nel corso della vita. L’interazione tra fattori genetici e ambientali. La coesistenza di sintomi fisici e psicologici. La presenza contemporanea di più disturbi mentali nello stesso individuo. Cosa misura il tasso di prevalenza in epidemiologia?. La percentuale di persone affette da un disturbo in un determinato momento o periodo di tempo. Il numero totale di casi diagnosticati in un ospedale. La percentuale di guarigione dopo un intervento terapeutico. La durata media di un trattamento psichiatrico. 01. Qual è una delle principali componenti dello stigma sociale secondo Goffman?. La difficoltà nel comprendere i trattamenti psicoterapeutici. La discrepanza tra identità sociale reale e identità sociale virtuale attribuita. La mancanza di diagnosi clinica del soggetto. La dipendenza economica dell’individuo stigmatizzato. 02. Quale approccio risulta più efficace per ridurre lo stigma a livello sociale?. Campagne pubblicitarie occasionali. Evitamento del problema. Isolamento dei soggetti affetti da disturbi mentali. Interventi di contatto diretto e programmi educativi continuativi. 03. Quale effetto psicologico può avere lo stigma sulle persone con disturbi mentali?. In ogni caso prevede un necessario incremento della resilienza. Riduzione dell’autostima e aumento della tendenza all’isolamento sociale. Diminuzione dell’ansia e rafforzamento dell’autoefficacia. Maggiore motivazione al trattamento e senso di appartenenza. 04. Quale ruolo hanno i mass media nella diffusione dello stigma?. Tendono a promuovere rappresentazioni neutre. Sono vincolati a linee guida che impediscono la diffusione di pregiudizi. Possono rinforzare stereotipi negativi associando la malattia mentale a pericolosità o devianza. Hanno un’influenza minima sulla percezione pubblica. 05. Cosa si intende per “auto-stigma” nei disturbi mentali?. Il rifiuto di riconoscere la propria diagnosi. L’interiorizzazione dei pregiudizi sociali da parte della persona stessa che li subisce. L’isolamento imposto dalle istituzioni sanitarie. La discriminazione subita dal proprio nucleo familiare. 01. Cosa distingue un delirio bizzarro da uno non bizzarro?. La presenza di una base razionale nelle convinzioni. La durata più breve del delirio. La sua origine in esperienze traumatiche reali. Il contenuto totalmente implausibile rispetto all’esperienza comune. 02. Quale tra i seguenti è un esempio di sintomo negativo?. Allucinazioni uditive. Eloquio disorganizzato. Appiattimento dell’affettività. Deliri di persecuzione. 03. Qual è la principale differenza tra sintomi positivi e negativi nei disturbi psicotici?. I sintomi positivi sono un’esagerazione di funzioni normali, mentre i negativi indicano una perdita o riduzione di tali funzioni. I sintomi positivi riguardano l’affettività, i negativi solo la motricità. Entrambi si riferiscono alla stessa categoria diagnostica. I sintomi negativi sono più gravi ma più facili da trattare. 04. Quale tra le seguenti opzioni rappresenta un delirio di controllo?. L'individuo crede che i propri pensieri o azioni siano guidati da una volontà esterna. L'individuo ritiene che i propri pensieri possano essere letti da altri. L'individuo è convinto di possedere doti eccezionali. L'individuo interpreta eventi neutri come riferiti a sé. 05. Cosa caratterizza un’allucinazione secondo la definizione clinica?. Un’esperienza percettiva vissuta come reale in assenza di stimoli esterni. Una falsa interpretazione di uno stimolo reale. Una distorsione cognitiva legata all’affettività. Una credenza infondata ma plausibile. 01. Quale sottotipo di schizofrenia è caratterizzato da deliri significativi, allucinazioni uditive e funzioni cognitive in gran parte preservate?. Tipo paranoide. Tipo residuo. Tipo catatonico. Tipo disorganizzato. 02. In quale fase del decorso schizofrenico i sintomi psicotici si attenuano ma apatia e scarsa motivazione permangono?. Fase residuale. Fase attiva. Fase iniziale. Fase prodromica. 03. Quale teoria neurobiologica associa l’eccessiva attività dopaminergica ai sintomi positivi della schizofrenia?. La teoria serotoninergica. La teoria dopaminergica. La teoria noradrenergica. La teoria gabaergica. 04. Quale evidenza genetica supporta la componente ereditaria della schizofrenia?. Concordanza del 17% tra gemelli monozigoti. Concordanza del 48% tra gemelli monozigoti. Assenza di familiarità significativa. Concordanza del 48% tra fratelli. 05. Quale aspetto può rendere complessa la diagnosi di schizofrenia. La costanza dei sintomi in tutti i pazienti. La mancanza di diagnosi clinica del soggetto. La sua età di esordio. L’elevata eterogeneità dei sintomi e la sovrapposizione con altri disturbi psicotici. 01. Quale tipo di intervento è raccomandato per la bulimia nervosa secondo le linee guida NICE?. Counseling motivazionale. Interventi farmacologici. Terapia familiare a lungo termine. Terapia cognitivo-comportamentale mirata e trattamento delle comorbidità ansioso-depressive. 02. Secondo Hilde Bruch e Mara Selvini Palazzoli, quale ruolo può avere la famiglia nell’anoressia nervosa?. Famiglia disorganizzata e conflittuale con rifiuto del controllo genitoriale. Assenza di coinvolgimento emotivo dei genitori. Contesto apparentemente perfetto che limita l’autonomia della persona con anoressia e favorisce il perfezionismo. Presenza di fattori esclusivamente genetici senza influenza familiare. 03. Quale tra le seguenti caratteristiche è tipica della distorsione dell’immagine corporea nell’anoressia nervosa?. Accettazione della propria immagine corporea associata alla paura costante di assumere cibo. Percezione alterata delle dimensioni corporee e paura patologica di prendere peso. Consapevolezza oggettiva del proprio peso. Relazione con il peso corporeo nella norma. 04. Qual è la differenza principale tra anoressia nervosa e bulimia nervosa?. L’anoressia compare solo in età adulta. La bulimia non implica alterazioni dell’immagine corporea. L’anoressia è caratterizzata da abbuffate, la bulimia da digiuno intermittente. Nell’anoressia prevale la restrizione alimentare e il sottopeso, nella bulimia le abbuffate e le condotte compensatorie. 05. Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente una crisi bulimica?. Episodio di fame momentanea dovuto a restrizione calorica. Ingestione in un periodo di tempo definito di una quantità di cibo eccessiva con relativa perdita di controllo. Desiderio di cibo in condizioni di stress. Comportamento alimentare consapevole e pianificato. 01. Quale delle seguenti affermazioni descrive il sintomo della tolleranza?. Assenza di risposta fisiologica alla sospensione della sostanza. Sensibilità crescente alla sostanza dopo brevi periodi di uso. Necessità di dosi progressivamente maggiori per ottenere lo stesso effetto. Diminuzione spontanea dell’effetto della sostanza senza ripetute assunzioni. 02. Quale tra le seguenti definizioni descrive l'abuso di sostanze?. Assunzione occasionale di sostanze per scopi ricreativi. Uso controllato di sostanze con effetti limitati e temporanei. Uso patologico e ripetitivo che comporta conseguenze dannose e persistenti in ambito sociale, lavorativo o familiare. Dipendenza esclusivamente fisica senza compromissione psicologica. 03. Cosa caratterizza il disturbo da uso di sostanze (rispetto al semplice abuso)?. L’assenza di craving. L’uso in contesti sociali. La presenza di tolleranza, astinenza e perdita di controllo sull’uso. Il consumo circoscritto. 04. Qual è l’obiettivo principale delle comunità terapeutiche per persone con disturbo da uso di sostanze?. Offrire un trattamento medico di breve durata. Fornire un ambiente protetto e riabilitativo che favorisca astinenza e reinserimento sociale. Garantire l’isolamento permanente del paziente. Somministrare una terapia farmacologica sostitutiva. 05. Quale sostanza non provoca una vera e propria sindrome di astinenza fisica ma sintomi psicologici rilevanti?. Nicotina. Oppiacei. Cannabinoidi. Alcol. 01. Cosa caratterizza la depersonalizzazione?. Allucinazioni visive ricorrenti. Sensazione di distacco dal proprio corpo o dai propri processi mentali. Amnesia retrograda parziale. Perdita del contatto con la realtà oggettiva. 02. Quale funzione mentale è maggiormente alterata nei disturbi dissociativi?. Le capacità logico-matematiche. L’integrazione tra coscienza, memoria, identità e percezione dell’ambiente. Le abilità linguistiche. Le funzioni motorie e sensoriali primarie. 03. Quale tra le seguenti affermazioni descrive l’amnesia dissociativa?. Difficoltà a mantenere l’attenzione prolungata. Incapacità di ricordare informazioni personali rilevanti, spesso legate a traumi. Deficit di memoria dovuto a lesioni cerebrali organiche. Ricordi distorti di eventi immaginari. 04. Quale caratteristica distingue la fuga dissociativa?. Ritiro sociale e mutismo selettivo. Allontanamento improvviso con perdita dell’identità e possibile assunzione di una nuova. Stato di coscienza alterato con visioni oniriche. Perdita della memoria a breve termine. 05. Nel disturbo dissociativo dell’identità, le diverse identità possono: Condividere completamente ricordi e percezioni. Derivare esclusivamente da simulazione volontaria. Presentarsi solo in situazioni di sonno o incoscienza. Avere età, sesso e tratti di personalità differenti. 01. In cosa consiste il disturbo da travestitismo?. Eccitazione sessuale derivante dall’uso di oggetti inanimati. Eccitazione sessuale derivante dal vestirsi con abiti del sesso opposto. Eccitazione sessuale nel provocare dolore a un partner. Eccitazione sessuale nel guardare persone che si spogliano. 02. Quale tra le seguenti è una causa psicologica comune delle disfunzioni sessuali?. Ansia da prestazione e bassa autostima. Uso cronico di antidepressivi. Lesione midollare o sclerosi multipla. Ipertensione arteriosa. 03. Quale tra i seguenti disturbi è classificato come disturbo parafilico?. Eiaculazione precoce. Desiderio sessuale ipoattivo. Disturbo erettile. Esibizionismo. 04. Qual è la caratteristica principale del disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione?. Presenza di dolore o contrazioni involontarie durante il rapporto e paura anticipatoria. Assenza di desiderio e di eccitazione fisica. Persistente ritardo dell’orgasmo. Mancanza di lubrificazione dovuta a fattori ormonali. 05. Qual è l’obiettivo principale dell’intervento psicologico nelle disfunzioni sessuali?. Ridurre il desiderio sessuale per diminuire la tensione emotiva. Ridurre l’ansia da prestazione e favorire una comunicazione più efficace nella coppia. Evitare il confronto con la dimensione relazionale del problema. La promozione di interventi farmacologici e ormonali. 01. Qual è la differenza tra “sesso” e “genere”?. Il genere indica l’orientamento sessuale di una persona. Il sesso riguarda indicatori biologici, il genere il ruolo e l’identità sociale e psicologica. Il sesso è appreso socialmente, il genere è determinato biologicamente. Entrambi si riferiscono esclusivamente agli organi genitali. 02. Quale delle seguenti affermazioni descrive correttamente la disforia di genere?. È un orientamento sessuale non conforme alle norme sociali. È una condizione esclusivamente fisica legata alla presenza di tratti sessuali ambigui. È sinonimo di identità transgender. È il disagio affettivo e cognitivo derivante dall’incongruenza tra sesso assegnato alla nascita e genere percepito. 03. Quali sono gli interventi medici più richiesti da persone con disforia di genere?. Terapie ormonali e interventi chirurgici di riassegnazione sessuale. Programmi di riabilitazione cognitiva. Psicoterapia con focus sull’eliminazione del desiderio sessuale. Trattamenti farmacologici per la depressione. 04. Che cosa si intende per omofobia interiorizzata?. L’interiorizzazione dei pregiudizi sociali che porta vergogna o disprezzo verso il proprio orientamento o identità. L’odio attivo verso gli altri in base all’orientamento sessuale. Un disturbo psicotico legato alla percezione del genere. Una condizione clinica diagnosticata nel DSM-5. 05. Quale cambiamento principale è stato introdotto nel DSM-5 riguardo alla disforia di genere?. È stata reintrodotta la categoria “disturbo dell’identità di genere”. È stato incluso l’orientamento sessuale come criterio diagnostico. È stata eliminata qualsiasi forma di riferimento alle questioni di genere. L’attenzione si è spostata dal concetto di identità al disagio psicologico associato all’incongruenza di genere. 01. Qual è la differenza principale tra un disturbo di personalità e un tratto caratteriale accentuato?. L’origine biologica dei disturbi di personalità. La maggiore intensità emotiva del tratto caratteriale. La presenza di sintomi psicotici nel disturbo di personalità. La stabilità e la pervasività del funzionamento disadattivo nel disturbo di personalità. 02. Quale tra i seguenti disturbi appartiene al cluster B?. Disturbo borderline di personalità. Disturbo evitante di personalità. Disturbo paranoide di personalità. Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. 03. Cosa accomuna i disturbi del cluster C?. La grandiosità e la ricerca di attenzione. La presenza di ansia e bisogno di controllo. Le distorsioni percettive e il pensiero magico. L’aggressività e la violazione dei diritti altrui. 04. Cosa sostiene l’approccio dimensionale rispetto a quello categoriale nella comprensione dei disturbi di personalità?. Che la diagnosi debba basarsi sui comportamenti osservabili. Che ogni disturbo abbia un’unica causa biologica specifica. Che esista un continuum tra comportamento adattivo e disadattivo con i tratti distribuiti lungo dimensioni. Che i disturbi di personalità siano categorie indipendenti. 05. Cosa caratterizza in generale i disturbi di personalità?. Modelli rigidi e pervasivi di percezione, relazione e pensiero che causano disagio e compromissione funzionale. Disturbi cognitivi dovuti a lesioni cerebrali. Sintomi transitori legati a eventi stressanti momentanei. Episodi psicotici intermittenti con perdita di contatto con la realtà. 01. Quale approccio psicoterapeutico è raccomandato come trattamento di elezione per la depressione?. Tecniche di esposizione per la gestione dell’ansia. Terapia centrata sul sintomo farmacologico. Psicoanalisi. Terapia cognitivo-comportamentale. 02. Cosa prevede il modello diatesi-stress nella spiegazione della depressione?. L’esistenza di un gene responsabile dell’umore. L’interazione tra vulnerabilità individuale e eventi stressanti nel determinare il disturbo. La sola influenza di fattori ambientali. L’assenza di predisposizione genetica. 03. Qual è il principale vantaggio clinico degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) rispetto agli antidepressivi triciclici?. Migliore tollerabilità e minori effetti collaterali a parità di efficacia. Assenza totale di effetti avversi. Effetto più rapido e immediato. Maggiore efficacia nelle forme psicotiche. 04. Quali alterazioni cerebrali sono più frequentemente osservate negli episodi depressivi?. Riduzione dell’attività della corteccia motoria. Iperattività del corpo calloso. Iperattività dell’amigdala e ridotta attività della corteccia prefrontale e dell’ippocampo. Aumento del volume della corteccia prefrontale. 05. Quale affermazione descrive meglio l’eziologia della depressione?. È causata esclusivamente da bassi livelli di serotonina. Deriva sempre da esperienze traumatiche infantili. È il risultato dell’interazione tra fattori genetici, biologici, psicologici e sociali. È legata solo a fattori ormonali. 01. Quale tra i seguenti sintomi non è tipico dell’episodio maniacale?. Loquacità eccessiva. Rallentamento psicomotorio. Autostima grandiosa. Ridotto bisogno di sonno. 02. Quale affermazione descrive correttamente il disturbo ciclotimico?. Si manifesta solo in adolescenza e regredisce spontaneamente. Comprende almeno un episodio maniacale e uno depressivo maggiore. È caratterizzato da fluttuazioni croniche dell’umore per almeno due anni, con episodi ipomaniacali e sintomi depressivi subclinici. È una forma di disturbo bipolare psicotico. 03. In cosa differisce l’ipomania dalla mania?. Ha durata più breve e non compromette in modo marcato il funzionamento sociale o lavorativo. Si manifesta solo come forma secondaria a disturbi organici. Richiede sempre ricovero ospedaliero. È sempre accompagnata da sintomi psicotici. 04. Qual è il farmaco di elezione nel trattamento del disturbo bipolare?. Diazepam. Fluoxetina. Clozapina. Litio. 05. Quale rischio clinico è più frequentemente associato alla fase maniacale del disturbo bipolare?. Grave rallentamento psicomotorio e ritiro sociale marcato. Ipercontrollo delle emozioni e tendenza all’isolamento. Diminuzione dell’autostima e sentimenti di colpa persistenti. Comportamenti impulsivi e decisioni rischiose dovute al ridotto senso di giudizio. 01. Quale tra i seguenti trattamenti è raccomandato come prima scelta per il disturbo d’ansia generalizzato (GAD)?. Solo tecniche di rilassamento non supervisionate. Psicoterapia psicodinamica. Terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Uso prolungato di benzodiazepine. 02. Qual è la funzione adattiva primaria dell’ansia?. Indurre il sonno per ridurre l’attivazione fisiologica. Segnalare la presenza di una minaccia e attivare l'organismo di conseguenza. Favorire la memoria episodica durante situazioni stressanti. Aumentare il tono dell’umore in contesti pericolosi. 03. Quando l’ansia diventa patologica?. Quando si manifesta esclusivamente durante il sonno. Quando si accompagna solo a sintomi fisici. Quando è sproporzionata rispetto al contesto o si manifesta senza un pericolo reale. Quando è leggera e transitoria. 04. Quale struttura cerebrale è maggiormente coinvolta nella risposta di paura e ansia?. Corteccia motoria. Corpo calloso. Amigdala. Cervelletto. 05. Cosa afferma il modello diatesi-stress rispetto ai disturbi d’ansia?. Che la sola genetica determina la comparsa dell’ansia. Che l’interazione tra vulnerabilità individuale e fattori stressanti può scatenare il disturbo. Che gli eventi di vita non hanno un ruolo significativo in questo disturbo. Che la predisposizione genetica non influisce sul rischio. 01. Quale differenza distingue gli attacchi di panico provocati da quelli inaspettati?. I primi durano più a lungo dei secondi. I primi si accompagnano sempre a sintomi depressivi. I primi sono legati a stimoli specifici, i secondi insorgono senza causa apparente. I primi si verificano solo durante il sonno, i secondi durante la veglia. 02. Qual è la principale caratteristica dell’attacco di panico?. Episodio improvviso e intenso di paura o terrore accompagnato da sintomi fisici e cognitivi. Episodio di tristezza e perdita di interesse per le attività quotidiane. Sensazione persistente di stanchezza senza causa apparente. Stato prolungato di ansia generalizzata e diffusa. 03. Qual è il trattamento di prima scelta raccomandato dalle linee guida NICE per il disturbo di panico?. Terapia cognitivo-comportamentale e antidepressivi SSRI. Psicoterapia psicodinamica. Trattamento farmacologico con benzodiazepine a lungo termine. Ipnosi e tecniche di rilassamento progressivo. 04. Perché l’uso prolungato di benzodiazepine non è raccomandato nel trattamento del disturbo di panico?. Perché provoca solo sedazione senza influire sull’ansia. Perché migliora solamente i sintomi fisici e non l’umore. Perché non agisce sui sintomi fisiologici. Perché riduce l’efficacia della terapia psicologica e può generare dipendenza. 05. Quale condizione può svilupparsi secondariamente al disturbo di panico?. Agorafobia. Disturbo ossessivo-compulsivo. Disturbo depressivo maggiore. Fobia specifica. 01. Cosa distingue una fobia specifica da una semplice paura?. L’intensità della reazione emotiva durante l’esposizione allo stimolo temuto. La presenza di sintomi disforici associati. La natura dello stimolo temuto che deve essere un animale o una situazione ambientale specifica. Il livello di compromissione funzionale nella vita quotidiana e l’evitamento sistematico delle situazioni temute. 02. Quale reazione fisiologica caratterizza il sottotipo “sangue-iniezioni-ferite”?. Una riduzione dell’attività parasimpatica e aumento dell’adrenalina. Una risposta vasovagale con possibile svenimento. Una reazione di fuga mediata principalmente dall’attività dell'amigdala. Un aumento stabile del battito cardiaco e della tensione muscolare. 03. Quale trattamento è considerato d’elezione per le fobie specifiche?. Approccio psicodinamico centrato sull’interpretazione dei conflitti. Interventi basati sull’ipnosi. Trattamento farmacologico con benzodiazepine. Terapia cognitivo-comportamentale con tecniche di esposizione graduale. 04. Secondo il modello di Clark e Wells, quale meccanismo è alla base della fobia sociale?. L’incapacità di percepire stimoli di pericolo ambientali. L’assenza di consapevolezza dei propri stati emotivi. La mancanza di controllo motorio durante le situazioni sociali. L’attenzione auto-focalizzata sui sintomi fisici e la valutazione distorta delle proprie prestazioni sociali. 05. Qual è il contributo principale di Watson e Mary Cover Jones nella comprensione delle fobie?. Hanno identificato i significati simbolici inconsci alla base delle fobie. Hanno introdotto la distinzione tra fobia sociale e agorafobia. Hanno dimostrato sperimentalmente come la paura possa essere appresa e successivamente disimparata tramite esposizione graduale. Hanno proposto l’uso di benzodiazepine nella terapia comportamentale. 01. Perché è importante un intervento psicoterapeutico specialistico nei disturbi correlati a eventi traumatici?. Per evitare il coinvolgimento emotivo del paziente. Per elaborare il trauma e ridurre i sintomi attraverso tecniche mirate e strutturate. Per limitare il ricorso ai farmaci ansiolitici. Per rinforzare i comportamenti di evitamento. 02. Qual è il sintomo centrale dei disturbi correlati a eventi traumatici?. La tendenza a dimenticare completamente l’evento traumatico. Il rivivere ripetutamente l’evento traumatico sotto forma di ricordi intrusivi, sogni o flashback. L’aumento del desiderio di affrontare situazioni simili al trauma. L’assenza di qualsiasi reazione fisiologica. 03. Cosa caratterizza i sintomi dissociativi legati al trauma?. Ricordo dettagliato del trauma. Aumento del tono dell’umore e iperattività motoria. Alterazioni nella percezione e nella consapevolezza, come derealizzazione e depersonalizzazione. Reazioni esclusivamente motorie e automatiche. 04. Quali sono le esperienze più comuni che possono generare un disturbo correlato a eventi traumatici e stressanti?. Conflitti familiari o stress lavorativi lievi. Piccole delusioni interpersonali. Periodi di studio intensivo o ansia da esame. Violenze, aggressioni, incidenti gravi o catastrofi naturali. 05. Qual è la differenza principale tra disturbo acuto da stress e disturbo post-traumatico da stress (PTSD)?. Il tipo di evento traumatico che li provoca. La presenza di sintomi fisici nel PTSD e psicologici nel disturbo acuto. La durata dei sintomi: entro 4 settimane nel disturbo acuto, oltre un mese nel PTSD. La risposta farmacologica ai trattamenti. 01. Quale affermazione descrive correttamente il disturbo di dismorfismo corporeo?. È una forma lieve di disturbo narcisistico di personalità. È un disturbo alimentare con preoccupazione per il peso corporeo. È caratterizzato da una preoccupazione eccessiva per una o più parti del corpo percepite come difetto fisico con condotte ripetitive di controllo o evitamento. È una forma di depressione secondaria. 02. Quale trattamento psicologico rappresenta la prima scelta per il disturbo ossessivo-compulsivo secondo le linee guida?. Ipnosi e tecniche di rilassamento. Psicoterapia umanistica non direttiva. Terapia psicoanalitica centrata sui conflitti inconsci. Terapia cognitivo-comportamentale basata sull’esposizione con prevenzione della risposta. 03. Cosa caratterizza le compulsioni nel disturbo ossessivo-compulsivo?. Sintomi associati alla perdita di giudizio di realtà. Movimenti involontari dovuti a cause neurologiche. Comportamenti o azioni mentali ripetitivi messi in atto per ridurre l’ansia o prevenire eventi temuti. Pensieri ossessivi che il soggetto tenta di sopprimere. 04. Cosa caratterizza le ossessioni nel disturbo ossessivo-compulsivo?. Sono pensieri, immagini o impulsi intrusivi e indesiderati percepiti come egodistonici. Sono idee razionali ma ripetitive. Sono allucinazioni uditive con contenuto persecutorio. Sono credenze radicate vissute come parte della propria identità. 05. Quali farmaci hanno dimostrato maggiore efficacia nella riduzione dei sintomi ossessivo-compulsivi?. Benzodiazepine a breve emivita. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e clomipramina. Antipsicotici tipici di prima generazione. Stabilizzatori dell’umore come il litio. 01. Quali disturbi rappresentano una delle principali cause di malattia e disabilità negli adolescenti secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)?. Disturbi gastrointestinali e metabolici. Depressione, ansia e disturbi del comportamento. Malattie infettive e carenze nutrizionali. Malattie cardiovascolari e respiratorie. 02. Qual è la terza causa di morte nella fascia di età compresa tra 15 e 29 anni?. Malattie cardiovascolari. Suicidio. Incidenti stradali. Overdose da sostanze psicoattive. 03. Quale condizione aumenta maggiormente la vulnerabilità psicologica degli adolescenti?. Accesso facilitato ai servizi sanitari. Esposizione a violenza, abusi, povertà o discriminazione sociale. Presenza di una rete sociale di pari. Elevato rendimento scolastico. 04. Quale obiettivo principale perseguono le strategie di promozione della salute mentale negli adolescenti proposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)?. Limitare l’uso dei social media. Rafforzare la regolazione emotiva, la resilienza e offrire alternative ai comportamenti a rischio. Incentivare interventi farmacologici precoci. Favorire la competizione scolastica per aumentare l’autoefficacia. 05. Quale iniziativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove la salute mentale e la prevenzione dei disturbi negli adolescenti in collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF)?. HAT Initiative (Helping Adolescents Thrive Initiative). MindHealth Global Program. YouthSAFE Project. WHO-CARE Plan. 01. Qual è il tratto comune ai disturbi da sintomi somatici, al disturbo di conversione e all’ansia per la salute?. La risposta positiva ai trattamenti farmacologici. La consapevolezza dell’origine psicologica dei sintomi. L’assenza di interferenze nella vita sociale e lavorativa. La convinzione che la causa del disturbo sia esclusivamente fisica e corporea. 02. Cosa distingue il disturbo di conversione dagli altri disturbi da sintomi somatici?. L'assenza di ansia o preoccupazione per la salute. La presenza di sintomi che imitano deficit neurologici senza base organica. L’esordio in età infantile. La presenza di sintomi gastrointestinali cronici e ricorrenti. 03. Cosa caratterizza i disturbi da sintomi somatici?. Presenza di sintomi fisici accompagnati da eccessiva preoccupazione, ansia e comportamenti disfunzionali legati alla salute. Presenza di sintomi organici documentati e diagnosticati. Mancanza di consapevolezza del proprio corpo. Sintomi fisici simulati intenzionalmente. 04. Quale approccio terapeutico è considerato più efficace, seppur con risultati variabili, nei disturbi da sintomi somatici?. Il counseling psicologico. Il trattamento chirurgico dei sintomi fisici. L’uso di ipnosi. La psicoterapia, volta a modificare la relazione del paziente con il corpo e la percezione dei sintomi. 05. Qual è una delle principali difficoltà nel trattamento dei disturbi da sintomi somatici?. L’eccessiva disponibilità del paziente ad accettare un trattamento psicologico. L’elevata efficacia dei trattamenti farmacologici standard. La mancanza di sofferenza percepita dal paziente. La scarsa motivazione interna del paziente e la convinzione che la cura debba essere solo medica. 01. Chi introdusse il concetto di sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome)?. Holmes e Rahe. Richard Lazarus. Franz Alexander. Hans Selye. 02. Quali sono le tre fasi della sindrome generale di adattamento descritte da Selye?. Attivazione, compensazione, recupero. Reazione, rilassamento, equilibrio. Ansia, difesa, adattamento. Allarme, resistenza, esaurimento. 03. Cosa introdusse Richard Lazarus nel modello di comprensione dello stress?. L’idea che lo stress sia sempre patologico. La valutazione cognitiva soggettiva dello stressor e le strategie di coping. La teoria della debolezza somatica. La distinzione tra stress acuto e cronico. 04. Secondo Holmes e Rahe, come si può misurare il carico di stress?. Con test proiettivi sulla percezione degli eventi traumatici. Misurando i livelli di cortisolo salivare durante le 24 ore. Attraverso una quantificazione della qualità del sonno durante il periodo si stress. Attraverso la Social Readjustment Rating Scale, che assegna un punteggio agli eventi di vita stressanti. 05. Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente il ruolo dello stress nella malattia?. Lo stress non ha una relazione causale con la salute fisica. Lo stress comporta sempre l'insorgenza delle malattie cardiovascolari. Lo stress agisce solo sul sistema immunitario senza influire sul comportamento. Lo stress può contribuire allo sviluppo di malattie sia in modo diretto (effetti fisiologici) sia indiretto (modifica di comportamenti e stili di vita). 01. Qual è lo strumento più utilizzato per valutare il comportamento di malattia?. Beck Depression Inventory (BDI). Illness Behavior Questionnaire (IBQ). Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI). Symptom Checklist-90-R (SCL-90-R). 02. Quali diritti sono associati al “ruolo di malato” secondo Parsons?. Nessun obbligo di collaborazione con le figure professionali sanitarie. Scelta autonoma delle terapie. Responsabilità esclusiva del proprio processo di guarigione. Esenzione dagli obblighi sociali e diritto a ricevere cure e sostegno. 03. Cosa comprende il “comportamento di malattia” (illness behavior)?. Tutti i comportamenti e gli atteggiamenti che indicano la percezione e la gestione soggettiva della malattia. Le manifestazioni fisiologiche oggettive della malattia. Le strategie mediche adottate dal personale sanitario. Le reazioni automatiche dell’organismo agli agenti patogeni. 04. Cosa si intende per “vantaggi secondari dell'essere malato”?. Riduzione degli stati di stress e ansia associati alla malattia. Recupero della funzionalità fisica senza sottoporsi ad un trattamento specifico. Benefici indiretti come attenzione, esonero da compiti e supporto, che possono rinforzare il ruolo di malato. Miglioramento spontaneo delle condizioni fisiche. 05. Chi introdusse il concetto di “ruolo di malato” (sick role)?. George Engel. Sigmund Freud. Aaron Beck. Talcott Parsons. Qual è la funzione principale del biofeedback nella gestione dello stress?. Raggiungere la catarsi emotiva tramite il rilascio simbolico della tensione. Indurre uno stato ipnotico per favorire il rilassamento immediato. Permettere al soggetto di modulare volontariamente funzioni fisiologiche involontarie attraverso il monitoraggio dei parametri corporei. Favorire un’analisi cognitiva dei pensieri disfunzionali legati allo stress. Qual è l’obiettivo generale della gestione dello stress (stress management)?. Imparare a modulare e ridurre gli effetti nocivi dello stress, aumentando la consapevolezza di sé. Sostituire le emozioni negative con pensieri positivi. Eliminare le fonti di stress dalla vita quotidiana. Agire sulle manifestazioni fisiologiche dello stress. Chi introdusse il termine “alessitimia”?. George Engel. Hans Selye. Richard Lazarus. Peter Sifneos. Quale tratto caratterizza il comportamento di Tipo A descritto da Rosenman e Friedman?. Competitività, urgenza, ostilità ed eccessivo coinvolgimento nel lavoro. Attenzione eccessiva ai dettagli e perfezionismo. Instabilità emotiva e impulsività. Tendenza al ritiro sociale e passività nelle relazioni. Cosa descrive il “comportamento abnorme di malattia” proposto da Pilowsky?. Modalità disadattive di percepire, valutare e reagire alla malattia anche dopo spiegazioni mediche adeguate. Stati depressivi secondari alla diagnosi medica. Atteggiamenti di completa negazione del ruolo di malato. Reazioni fisiologiche automatiche agli agenti patogeni. Qual è l’innovazione principale introdotta dal DSM-5 nella diagnosi dei disturbi da sintomi somatici e correlati?. Si esclude ogni componente emotiva nella valutazione dei disturbi. La diagnosi si basa sulla percezione soggettiva e sul comportamento del paziente, non sull’assenza di spiegazione medica. La diagnosi richiede l’assenza totale di una base organica. L’attenzione è focalizzata solo sull’origine psicologica dei sintomi. Quale tra i seguenti disturbi rientra nella categoria “Disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati”?. Disturbo da ansia di malattia. Disturbo d’ansia generalizzato. Disturbo depressivo maggiore. Disturbo bipolare di tipo I. Secondo la prospettiva integrata, quale principio guida la comprensione della malattia?. Il trattamento psicologico è necessario solo in assenza di sintomi organici. Ogni disturbo, biologico o psicologico, è il risultato dell’interazione tra fattori fisici, emotivi, cognitivi e sociali. Solo i fattori ambientali determinano l’insorgenza della malattia. Le malattie fisiche e psichiche devono essere trattate separatamente. Qual è il ruolo dello psicologo clinico nella nuova visione psicosomatica della malattia?. Integrare l’intervento psicologico nei diversi momenti del percorso di cura, collaborando con altre figure sanitarie. Limitarsi a gestire i sintomi comportamentali senza considerare quelli fisici. Svolgere valutazioni diagnostiche senza partecipare alla riabilitazione. Intervenire nei casi di malattie prive di base organica. . Cosa indica il passaggio dalla terminoligia “disturbi psicosomatici” a “disturbi psicofisiologici”?. Il riconoscimento dell’interdipendenza tra fattori psicologici e fisiologici senza una suddivisione tra processi mentali e corporei. L’introduzione di una nuova categoria di disturbi di natura medica. La distinzionetra patologie mentali e fisiche. L’abbandono del ruolo della psicologia nella pratica. Qual è un principio fondamentale della medicina comportamentale?. Salute e malattia sono influenzate da comportamenti, emozioni, cognizioni e contesto sociale. Le malattie devono essere spiegate in base a fattori biologici. Le emozioni non hanno un reale impatto sulla salute fisica. La prevenzione riguarda gli aspetti organici della malattia. Qual è uno degli obiettivi principali della medicina comportamentale?. Prevenire e trattare problemi di salute modificando fattori di rischio comportamentali e migliorando l’autoefficacia del paziente. Concentrarsi esclusivamente sul trattamento farmacologico dei sintomi. Analizzare i comportamenti solo per fini di ricerca sperimentale. Limitare la partecipazione del paziente nel processo di cura. Quale intervento rientra tra quelli psicologici per l’insonnia primaria?. Tecniche di rilassamento, igiene del sonno e ristrutturazione cognitiva. Terapia farmacologica a base di ansiolitici. Psicoterapia psicodinamica. Esposizione sistematica al rumore bianco. Chi presiedette nel 1978 la conferenza della National Academy of Sciences che definì ufficialmente la medicina comportamentale?. Neal Miller e David Hamburg. Franz Alexander e George Engel. Hans Selye e Richard Lazarus. Rosenman e Friedman. Quando nasce il termine “medicina comportamentale” (behavioral medicine)?. Nella seconda metà del Novecento, per integrare conoscenze psicologiche e biomediche nella gestione della salute. Negli anni ’30, per indicare l’applicazione della psicoanalisi alla medicina interna. Negli anni ’90, con lo sviluppo della terapia cognitivo-comportamentale. Nei primi del ’900, con l’introduzione della medicina psicosomatica. Quale conseguenza pratica deriva dal nuovo concetto di salute promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)?. La necessità di politiche sanitarie orientate non solo alla cura ma anche alla promozione del benessere complessivo. La riduzione dell’importanza delle variabili sociali e culturali. La centralità del trattamento farmacologico. L’abolizione dei programmi di prevenzione primaria. Come definisce la salute l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dal 1948?. Uno stato di completo benessere fisico, psicologico e sociale. L’assenza di malattie o infermità diagnosticabili. Una condizione di equilibrio biologico. La capacità di adattarsi all’ambiente. Quale cambiamento ha portato la definizione dell’OMS nel modo di intendere la salute?. Il passaggio da una visione monodimensionale e biomedica a una visione multidimensionale e globale. Il passaggio da una visione multidimensionale e globale a una visione monodimensionale e biomedica. L’identificazione della salute con la produttività economica. L’esclusione degli aspetti psicologici e sociali dalla medicina. Quali sono le cinque aree principali della qualità della vita secondo Spilker (1996)?. Stato fisico e funzionale, stato psicologico, relazioni sociali, fattori economici, fattori religiosi/spirituali. Stato fisico e funzionale, stato psicologico, relazioni sociali. Stato fisico, alimentazione, ambiente, cultura e lavoro. Autonomia, stato socio-economico, relazioni sociali, tempo libero e istruzione. Qual è la differenza tra “quantità di vita” e “qualità della vita”?. La prima riguarda la durata dell’esistenza, la seconda il grado di benessere percepito. La prima misura la soddisfazione soggettiva, la seconda la longevità. Sono sinonimi nel linguaggio medico. La qualità della vita dipende esclusivamente dallo stato socio-economico. Quali sono i tre livelli principali di prevenzione?. Prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Prevenzione diagnostica, terapeutica e riabilitativa. Prevenzione individuale, familiare e sociale. Prevenzione cognitiva, affettiva e comportamentale. Secondo la definizione di Matarazzo (1980), qual è l’obiettivo principale della psicologia della salute?. Promuovere e mantenere la salute, prevenire e trattare la malattia e identificare i fattori eziologici e diagnostici legati al benessere e alle disfunzioni. Analizzare i comportamenti patologici e non della prevenzione. Limitarsi a interventi di supporto psicologico in ambito sanitario. Curare i disturbi mentali attraverso interventi clinici. Quale approccio teorico rappresenta il fondamento della psicologia della salute?. Modello biopsicosociale. Modello biomedico. Modello comportamentista. Modello psicoanalitico. Quale competenza è specifica dello specialista in psicologia della salute?. Progettare e valutare interventi di promozione del benessere e di prevenzione dei disturbi nei diversi contesti di vita. Somministrare batterie di test standardizzati. Occuparsi di psicoterapia individuale. Gestire emergenze mediche in ambito ospedaliero. Qual è uno dei principi fondamentali della psicologia della salute?. Centralità della prevenzione e studio dei comportamenti che favoriscono la salute. Focus sul trattamento farmacologico. Attenzione prioritaria alle malattie rare e genetiche. Esclusione degli aspetti sociali dalla cura. Quale caratteristica distingue la psicoterapia breve?. Durata inferiore a un anno e obiettivi specifici e circoscritti. Gli obiettivi che non vengono definiti. Approccio esclusivamente psicoanalitico. Trattamento farmacologico congiunto. In quali situazioni la direttività del terapeuta risulta particolarmente necessaria?. Quando il paziente presenta comportamenti a rischio per la vita, come disturbi alimentari gravi o rischio suicidario. Nei percorsi di crescita personale senza urgenze cliniche. Nelle psicoterapie di gruppo con finalità espressive. Nelle terapie di coppia prive di conflittualità. Qual è uno dei prerequisiti fondamentali della relazione terapeutica efficace?. Riservatezza assoluta e sospensione del giudizio sul paziente. Direttività in tutti i contesti clinici. Coinvolgimento personale del terapeuta nella vita del paziente. Utilizzo di un linguaggio tecnico e distaccato. Quale dei seguenti è un fattore comune a tutte le forme di psicoterapia individuato da Frank (1961)?. Relazione terapeutica esclusivamente a beneficio del paziente. Coinvolgimento dei familiari del paziente. Uso di interventi farmacologici di supporto. Durata minima prestabilita del trattamento. Cosa propone David Barlow riguardo all’uso del termine “psicoterapia”?. Abbandonarlo in favore del termine “counseling clinico”. Riservarlo solo agli interventi di lunga durata. Utilizzarlo esclusivamente per la terapia cognitivo-comportamentale. Sostituirlo con “trattamento psicologico”, per indicare interventi con basi teoriche solide, procedure definite ed efficacia scientifica. Quali sono i tre significati principali del termine “psicoanalisi” secondo Freud (1923)?. Metodo di indagine, metodo terapeutico e sistema di conoscenze psicologiche. Tecnica medica, teoria biologica e modello filosofico. Teoria del linguaggio, metodo sociale e pratica clinica. Approccio educativo, disciplina artistica e metodo comunicativo. Qual è l’obiettivo della psicoterapia psicoanalitica secondo il modello freudiano?. Concentrarsi sul sostegno motivazionale del paziente. Portare alla luce e rielaborare i conflitti inconsci che influenzano la vita psichica del soggetto. Intervenire sui processi cognitivi distorti mediante tecniche di ristrutturazione. Eliminare i sintomi attraverso l’apprendimento di nuove abilità comportamentali. Quale elemento caratterizza il setting psicoanalitico classico?. Uso del lettino, neutralità dell’analista e metodo delle libere associazioni. Sedute di gruppo guidate dal terapeuta principale. Colloqui strutturati e questionari standardizzati. Presenza costante dei familiari del paziente. In che cosa si distingue la psicoterapia psicoanalitica dalla psicoanalisi classica?. È più breve, più focalizzata e può non prevedere l’uso del lettino. Si concentra unicamente sull’analisi dei sogni. Esclude l’interpretazione dei conflitti inconsci. Si rivolge solo ai disturbi di personalità. Quale tra le seguenti teorie derivate dalla psicoanalisi pone l’accento sul sentimento di inferiorità e sulla motivazione sociale?. Psicologia individuale di Adler. Analisi transazionale di Berne. Psicologia analitica di Jung. Psicanalisi lacaniana. Quale tra le seguenti è una tecnica tipica della psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) applicata ai disturbi d’ansia?. Esposizione in vivo o flooding. Ipnosi regressiva. Libere associazioni. Interpretazione dei sogni. . Qual è la principale caratteristica distintiva della psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) rispetto agli approcci psicoanalitici e psicodinamici?. È radicata nella psicologia sperimentale e nella ricerca empirica, con un impianto teorico flessibile e non dogmatico. Si basa sull’interpretazione simbolica dei sogni e dei conflitti inconsci. Privilegia il linguaggio metaforico rispetto ai dati empirici. Si focalizza esclusivamente sull’esperienza soggettiva del paziente. Secondo la psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT), quale ruolo svolgono gli schemi cognitivi nel determinare emozioni e comportamenti?. Organizzano automaticamente le informazioni e influenzano la percezione della realtà. Hanno un ruolo marginale rispetto ai fattori genetici. Sono processi casuali privi di struttura e significato. Non intervengono nei disturbi psicologici ma solo in quelli psicofisiologici. Qual è l’obiettivo principale della psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) nel trattamento dei disturbi psicologici?. Identificare e modificare le variabili con maggior peso causale nel mantenimento del disturbo. Esplorare le fantasie inconsce e i simboli del paziente. Promuovere l’insight senza intervenire sul comportamento. Raggiungere la catarsi emotiva attraverso la narrazione autobiografica. Quale delle seguenti terapie rappresenta un’evoluzione della psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) di “terza onda”?. Psicodramma moreniano. Terapia centrata sul cliente. Acceptance and Commitment Therapy (ACT). Terapia sistemico-relazionale. Secondo Carl Rogers, qual è la condizione fondamentale per favorire la crescita personale del cliente?. Un contesto relazionale caratterizzato da congruenza, empatia e accettazione positiva incondizionata. L’applicazione di tecniche strutturate di condizionamento. L’interpretazione dei sogni e dei simboli inconsci. La presenza di regole e direttive nel colloquio terapeutico. . Cosa intende Abraham Maslow con l’espressione “terza forza” nella psicoterapia del Novecento?. Un insieme di approcci accomunati da un orientamento umanistico, in contrasto con psicoanalisi e cognitivismo. Una nuova forma di terapia farmacologica per disturbi gravi. Una corrente che integra psicoanalisi e comportamentismo. Un movimento scientifico basato sulla ricerca sperimentale. Qual è l’obiettivo principale della terapia della Gestalt di Fritz Perls?. Aumentare la consapevolezza personale e favorire l’esperienza autentica nel “qui e ora”. Rimuovere i sintomi attraverso la desensibilizzazione sistematica. Ristrutturare i pensieri disfunzionali attraverso esercizi cognitivi. Analizzare le esperienze infantili tramite l’ipnosi. . Quale tra i seguenti principi appartiene alla prospettiva esistenzialista?. L’essere umano deve accettare la propria libertà, solitudine e responsabilità come condizioni costitutive dell’esistenza. La sofferenza è un sintomo da estinguere. Il terapeuta deve adottare una posizione neutrale e distaccata. L’obiettivo della terapia è conformarsi a norme sociali condivise. Cosa distingue la terapia centrata sul cliente di Rogers dalle psicoterapie più tradizionali?. L’applicazione a disturbi psicotici severi. L’uso sistematico di test psicometrici per la diagnosi. La dipendenza dalle tecniche esperienziali. L’abbandono del termine “paziente” in favore di “cliente”, per sottolineare la responsabilità e l’autonomia della persona. . Qual è una delle innovazioni più caratteristiche del setting della terapia familiare sistemica?. L’uso dello specchio unidirezionale e del lavoro d’équipe tra terapeuti e osservatori. La presenza esclusiva del paziente designato in seduta. L’impiego di test proiettivi per valutare la dinamica familiare. L’analisi individuale preliminare di ciascun membro del nucleo familiare prima della terapia di gruppo. Qual è la principale innovazione introdotta dalla terapia sistemica rispetto agli altri modelli psicoterapeutici tradizionali?. L’analisi dei sogni come principale strumento terapeutico. L’utilizzo di tecniche standardizzate e protocolli rigorosi. Lo spostamento del focus dall’individuo alle relazioni e ai processi comunicativi all’interno del sistema familiare. L’attenzione ai contenuti inconsci del paziente. Cosa si intende per “causalità circolare” nella prospettiva sistemica?. Ogni comportamento influenza e viene influenzato dagli altri, rendendo impossibile individuare un’unica causa iniziale del problema. I sintomi derivano da una sequenza lineare di cause. Esiste sempre un elemento principale che determina il comportamento degli altri. Il terapeuta deve individuare il primo evento che ha scatenato il disturbo. Secondo Salvador Minuchin, come si caratterizza una “famiglia invischiata”?. Da confini troppo permeabili e un’eccessiva fusione emotiva tra i membri. Da un’eccessiva distanza generazionale e mancanza di comunicazione. Da distacco emotivo e confini eccessivamente rigidi. Da ruoli familiari rigidi ma ben differenziati. Cosa introduce la “seconda cibernetica” nella terapia sistemica?. Il riconoscimento che l’osservatore (terapeuta) fa parte del sistema osservato e ne influenza il funzionamento. L’uso di tecniche di ipnosi ericksoniana. L’eliminazione del concetto di feedback dal modello terapeutico. La distinzione netta tra terapeuta e sistema familiare. Qual è l’obiettivo principale del movimento integrativo in psicoterapia?. Costruire una cornice teorica e metodologica unificata che spieghi il cambiamento e guidi la scelta delle tecniche terapeutiche. Applicare tecniche casuali basate sull’intuizione del terapeuta. Sostituire tutti gli approcci tradizionali con un nuovo modello universale. Limitare l’uso di tecniche provenienti da scuole differenti. Qual è il principio di base dell’approccio dei “fattori comuni”?. Le diverse psicoterapie ottengono risultati simili perché condividono elementi trasversali come alleanza terapeutica, empatia e speranza. Ogni terapia è efficace solo per i suoi principi teorici specifici. L’efficacia terapeutica dipende unicamente dalla tecnica utilizzata. L’efficacia è determinata da variabili genetiche del paziente. Cosa caratterizza l’eclettismo tecnico proposto da Arnold Lazarus (1967)?. Un atteggiamento pragmatico in cui le tecniche sono scelte in base alla loro efficacia per il singolo caso, indipendentemente dal modello teorico. L’applicazione casuale di tecniche senza alcuna valutazione empirica. L’uso esclusivo di interventi comportamentali standardizzati. L’integrazione teorica di diversi modelli psicologici. Qual è una delle principali criticità dell’approccio integrativo?. Il rischio di incoerenza teorica se manca una cornice unificante tra le tecniche utilizzate. L’impossibilità di applicarlo ai disturbi lievi. L’eccessiva rigidità metodologica. Il rifiuto delle evidenze empiriche. Cosa distingue l’integrazione teorica dalle altre forme di integrazione psicoterapeutica?. La fusione concettuale tra due o più modelli per creare un impianto teorico coerente e più efficace. L’uso di protocolli standardizzati per specifici disturbi. L’applicazione di tecniche diverse senza alcun riferimento teorico. La concentrazione sui fattori comuni a tutte le terapie. Quale fu la conclusione principale di Hans Eysenck nel 1952 riguardo all’efficacia della psicoterapia?. Tutte le forme di psicoterapia si mostravano efficaci trasversalmente. La psicoterapia non sembrava più efficace delle remissioni spontanee osservate nei pazienti non trattati. La psicoterapia risultava efficace in quasi tutti i casi analizzati. La psicoterapia era utile solo per i disturbi organici. Cosa consente la “ricerca di processo” in psicoterapia?. Di individuare i fattori specifici e comuni che contribuiscono al cambiamento terapeutico. Di stabilire la durata ottimale di ogni trattamento. Di selezionare automaticamente il tipo di terapia più efficace per ciascun paziente. Di eliminare la soggettività del terapeuta nel processo clinico. Cosa introdussero Smith e Glass nel 1977 per valutare scientificamente l’efficacia della psicoterapia?. La metanalisi, che consente di sintetizzare i risultati di più studi calcolando una dimensione dell’effetto. L’applicazione di protocolli farmacologici comparativi. L’uso esclusivo di interviste cliniche per misurare il miglioramento. L’eliminazione dei gruppi di controllo nei disegni sperimentali. . Perché l’effetto placebo rappresenta una sfida nella ricerca in psicoterapia?. Perché paziente e terapeuta devono credere nella terapia, rendendo difficile distinguere tra effetto reale e aspettativa di miglioramento. Perché elimina la necessità di studi controllati. Perché il placebo può essere usato solo in psicofarmacologia. Perché riduce la motivazione del terapeuta. Cosa si intende per “effetto di deterioramento” in psicoterapia?. Un peggioramento dei sintomi o l’emergere di nuovi problemi come conseguenza dell’intervento terapeutico. La diminuzione dell’efficacia a causa della durata eccessiva della terapia. Il progressivo adattamento positivo del paziente al trattamento. La naturale regressione dei sintomi nel tempo in assenza di terapia. Quale obiettivo caratterizza il progetto britannico IAPT (Improving Access to Psychological Therapies)?. Ampliare l’accesso a terapie psicologiche efficaci per ansia e depressione, riducendo lo stigma e migliorando la qualità dei servizi. Introdurre programmi di prevenzione primaria nelle scuole. Sostituire la psichiatria con gli interventi psicologici. Limitare l’erogazione di terapie psicologiche ai soli casi più bisognosi di cure. Cosa introdusse la Divisione 12 dell’American Psychological Association (APA) tra il 1993 e il 1995?. L’obbligo legale di applicare solo terapie cognitivo-comportamentali. La classificazione dei trattamenti psicologici supportati empiricamente (Empirically Supported Treatments, EST). Il divieto di utilizzare trattamenti non manualizzati. La distinzione tra psicologia clinica e psicologia sperimentale. Nei trattamenti cosa distingue l’efficacia teorica (efficacy) dall’efficacia pratica (effectiveness)?. La prima riguarda solo i disturbi gravi, la seconda i disturbi lievi. La prima si riferisce ai risultati in condizioni sperimentali controllate, la seconda all’applicazione in contesti clinici reali. La prima si concentra sugli effetti collaterali, la seconda sui costi. La prima valuta l’efficienza del terapeuta, la seconda la soddisfazione dei pazienti. Quali sono i tre livelli di valutazione dell’efficacia di un trattamento secondo la letteratura scientifica?. Efficacy, Effectiveness, Efficiency. Prevention, Evaluation, Intervention. Rigor, Replication, Reliability. Evidence, Empathy, Empowerment. Qual è il principio fondamentale dei trattamenti psicologici basati sull’evidenza?. Privilegiare solo le psicoterapie di lunga durata. Applicare gli stessi protocolli trasversalmente alle condizioni psicopatologiche. Dimostrare l’efficacia e la sicurezza degli interventi psicologici attraverso dati scientifici solidi, analogamente a quanto avviene per i trattamenti medici. Affidarsi principalmente all’intuizione e all’esperienza clinica del terapeuta. |





