PSICOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO pt1
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Title of test:![]() PSICOLOGIA DELL'APPRENDIMENTO pt1 Description: CANTOIA Creation Date: 2022/06/10 Category: Others Number of questions: 175
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L’introspezione è il metodo che permette di: accedere a contenuti inconsci. rilevare l’esperienza immediata. rievocare ricordi passati. recuperare ricordi lontani. Il metodo dell’introspezione adottato da Wundt: supera il concetto filosofico di introspezione. applica il concetto filosofico di introspezione. sostituisce il concetto filosofico di introspezione con il metodo sperimentale. Sistematizza il concetto filosofico di introspezione, grazie al metodo sperimentale. Il pensiero della Gestalt è caratterizzato da tre dimensioni fondamentali: atteggiamento fenomenologico; Teoria di campo; Postulato dell’isomorfismo. atteggiamento filosofico; Teoria di campo; Postulato dell’isomorfismo. Elementarismo; Teoria di campo; Postulato dell’isomorfismo. Introspezionismo; Teoria di campo; Postulato dell’isomorfismo. James applica l'introspezione. compensata dal metodo comparativo. non utilizza l'introspezione. seguendo il metodo di Wundt. seguendo il metodo di Titchener. Per Dewey e il Funzionalismo, il comportamento deve essere studiato: in funzione del significato che ha per l’individuo che lo mette in atto, ma non necessariamente del contesto nel quale si manifesta. in funzione del significato che ha per l’individuo che lo mette in atto. in funzione del significato che ha per l’individuo che lo mette in atto e del contesto nel quale si manifesta. in funzione del contesto nel quale si manifesta. Tra le regole dell'introspezione di Wundt c'è: si devono studiare anche le situazioni di variazione dell’intensità, della qualità e della sequenza degli stimoli presentati. si devono studiare anche situazioni di variazione dell’intensità, ma non della qualità e della sequenza degli stimoli presentati. si devono studiare le situazioni di variazione dell’intensità, della qualità e della sequenza degli stimoli presentati per poter fare riferimento ad un "evento medio". non si devono studiare le situazioni di variazione dell’intensità, della qualità e della sequenza degli stimoli presentati. La metafora utilizzata per analizzare l'organizzazione del processo di apprendimento prevede i seguenti punti: luogo, senso, impalcature, attori. luogo, sfondo, strutture, attori. dove, cosa, come, chi. luogo, sfondo, impalcature, attori. Per il costruttivismo l’apprendimento è: un processo di progressivo adeguamento delle strutture cognitive alle nuove situazioni che si presentano. un processo di rapido adeguamento delle strutture cognitive alle nuove situazioni che si presentano. nessuna delle precedenti. un processo di adesione delle strutture cognitive alle nuove situazioni che si presentano. L’apprendimento può essere definito in modo completo come: un processo individuale realizzato per via esperienziale o teorica. un processo basato sull’esperienza. un processo esperienziale che produce comportamenti stabili. un processo esperienziale che produce comportamenti stabili, realizzati in modo autonomo. Il fondatore del Funzionalismo è: Skinner. Wertheimer. Dewey. Wund. Un ricercatore, nel corso di un esperimento, presenta un training di potenziamento dell'attenzione a una classe di bambini della Scuola Primaria. Somministra alcuni test attentivi prima dell'inizio e al termine del percorso, per testare i cambiamenti che si sono verificati a seguito del training. Sembra che in questo studio manchi: la formulazione di un'ipotesi chiara. l'operazionalizzazione delle variabili. la presenza di una variabile dipendente e di una variabile indipendente. un gruppo di controllo. I questionari devono essere somministrati in condizioni. costanti. continue. costanti e confrontabili. confrontabili. Se il risultato di un esperimento è significativo, le differenze tra i gruppi (sperimentale e di controllo) sono: nessuna delle opzioni proposte. il più possibile ampie. non devono esserci differenze tra i gruppi. il più possibile minime. Le domande chiuse di un questionario possono essere: a scelta multipla o a scala graduata. dicotomiche, a scelta multipla, a scala graduata. dicotomiche o a scelta multipla. dicotomiche. Il termine “variabile indipendente” indica: il fattore manipolato dallo sperimentatore. l’effetto che lo sperimentatore misura. un effetto non preventivabile che può verificarsi nel corso di un esperimento. il fattore che cambia in funzione del comportamento del soggetto. I dati comportamentali si rilevano attraverso: gli indici fisiologici. l'osservazione. l'osservazione e i tempi di reazione. i verbal report. La funzione del gruppo di controllo è di: Aiutare lo sperimentatore nella somministrazione delle prove. Rendere possibili ulteriori dimostrazioni della validità delle ipotesi formulate dallo sperimentatore. Bilanciare i soggetti. Escludere spiegazioni alternative dei risultati. L'osservazione del comportamento può registrare: a) eventi; b) intervalli di tempo; c) presenza/assenza; d) cause/effetti. a, b, c. a, d. b, c, d. a, b. Quando in una ricerca vengono presi accorgimenti tali da escludere che i dati raccolti siano viziati dall’intervento di variabili estranee. validità esterna. validità di costrutto. validità ecologica. validità interna. Il metodo osservativo: opera un controllo delle variabili indipendenti. indaga relazioni funzionali realmente esistenti nell’evento o nel gruppo. opera un controllo delle variabili dipendenti. indaga relazioni causali. Quando i risultati di una ricerca possono essere generalizzati ad una più ampia gamma di situazioni rispetto a quella specifica indagata nella ricerca, si parla di: validità esterna. validità interna. validità ecologica. validità statistica. La validità di uno strumento di misurazione è funzione della sua efficacia nel: valutare gli individui rispetto al criterio considerato. differenziare gli individui rispetto al criterio considerato. misurare gli individui rispetto al criterio considerato. rilevare il criterio considerato. Tra i passaggi del processo di networked flow ci sono: persistenza, riduzione delle distanze. networked flow, revisione. creazione dell'artefatto, valutazione. liminalità, associazione. Le funzioni esecutive sono funzioni neuro-cognitive che controllano e gestiscono il funzionamento della mente e hanno un ruolo centrale nei processi di attenzione, ragionamento e memoria. sì, ed evolvono con la crescita. no. sì, ma non intervengono nei processi di attenzione e memoria. sì, e sono innate. I fattori biologici innati sono generali, non sono deterministici e sono legati a specifici comportamenti e apprendimenti che compariranno più tardi. sì, è corretto. non sono generali. non sono legati a specifici comportamenti e apprendimenti successivi. sono deterministici. Tra i nove indicatori empirici dello stato di Flow ci sono: coscienza di sé e concentrazione totale sul compito. obiettivi chiari, esperienza autotelica e paradosso del controllo. Integrazione tra azione e consapevolezza e coscienza di sé. Feedback inequivocabili, esperienza autotelica e coscienza del tempo. La comprensione della distinzione ontologica tra mente e corpo si rileva da: a) il riconoscimento dell’esistenza di caratteristiche modificabili e non modificabili; b) la comprensione della necessità di intervenire sul corporeo/mentale con strategie diverse; c) la comprensione della dipendenza del funzionamento degli organi interni dall’intenzionalità del soggetto. c e b. a, b, c. a e c. a e b. Le Funzioni Esecutive sono costituite da tre sottocomponenti indipendenti regolate dall’attenzione: sì, ma non sono regolate dall’attenzione. no, sono due sottocompenenti: l’inibizione e la flessibilità cognitiva. sì, l’inibizione, la flessibilità cognitiva e la memoria di lavoro. sì, l’inibizione, la flessibilità cognitiva e la memoria a lungo termine. Lo stato di consapevolezza di stimoli esterni e interni provati in un dato momento è detto: coscienza. sé. io. consapevolezza. I processi di verbalizzazione possono essere: simultanei, orientati. concomitanti, a posteriori. simultanei, anticipati. concomitanti, anticipatori. Il Thinking aloud è una tecnica è una tecnica di verbalizzazione concomitante: in cui vengono esplicitati i processi che le persone generalmente applicano attraverso una serie di autoistruzioni. non è una tecnica di verbalizzazione concomitante. che si applica nel caso di problemi e compiti meno strutturati, per i quali il modo di procedere viene definito analizzando le variabili e le risorse contingenti. nessuna delle opzioni proposte. Gli studi sulla Torre di Hanoi hanno dimostrato il ruolo della verbalizzazione nel favorire: strategie rapide. tutte le precedenti opzioni di risposta. strategie economiche. alti livelli di qualità delle regole. I resoconti introspettivi riguardano: anche i processi mentali consapevoli. soltanto processi mentali consapevoli. anche i processi mentali inconsci. soltanto i processi mentali inconsci. Gli assunti del thinking aloud sono: la verbalizzazione è affidabile. i processi cognitivi sono controllabili e accessibili. la verbalizzazione non impatta sui ragionamenti in corso. tutte le opzioni di risposta. I criteri di affidabilità dei verbal report indicano che: devono essere concomitanti. tutte le opzioni proposte. devono indagare l'interpretazione e l'analisi del processo. devono richiedere informazioni presenti nella memoria a lungo termine. L'impressione soggettiva, immediata, semplice che corrisponde ad una data intensità dello stimolo fisico è detta: sensazione. percezione. percetto. soglia sensoriale. La soglia assoluta è: Il livello minimo di energia fisica universalmente necessaria per l’evocazione di uno stimolo. Il livello minimo di energia fisica necessaria per l’evocazione di uno stimolo con una probabilità del 75%. L’ordine di grandezza per il quale la differenza tra due stimoli viene avvertita. la quantità minima di energia fisica necessaria per produrre un’esperienza sensoriale rilevata nel 50% dei casi dei soggetti. La percezione è: L'elaborazione attiva e costruttiva dell’informazione. L'elaborazione cognitiva attiva e costruttiva dell’informazione sensoriale. L'elaborazione cognitiva dell’informazione sensoriale. L'elaborazione sensoriale dell’informazione. I processi di elaborazione Top–down: sono appresi nel corso dell'infanzia. sono guidati da alti livelli di conoscenza, da aspettative e motivazione. chiamano in gioco i processi di attenzione. guidano il riconoscimento dei pattern e delle caratteristiche delle singole componenti degli stimoli. I processi Bottom up: si basano sul riconoscimento dei pattern e delle caratteristiche delle singole componenti degli stimoli. si basano sul riconoscimento delle caratteristiche generali degli stimoli, considerati nel loro insieme. si realizzano quando lo stimolo non permette di acquisire sufficienti informazioni sensoriali. non colgoo la forma più stabile dello stimolo. Le costanze percettive riguardano: proporzioni, forma e luminosità. grandezza, spazio e luminosità. grandezza, forma e altezza. grandezza, forma e luminosità. All’interno di un negozio con tanti modelli diversi di scarpe, attraverso quale strategia si potrebbero organizzare gli stimoli in modo più efficace?. Costanza percettiva. Continuità. Figura e sfondo. Somiglianza. Le leggi che regolano l’organizzazione figura – sfondo sono: inclusione, spazio, orientamento, convessità. inclusione, area relativa, orientamento, convessità. inclusione, area relativa, orientamento, concavità. inclusione, area relativa, completamento, convessità. I principi di raggruppamento percettivo della Gestalt agiscono sulla base dei fattori di: vicinanza, somiglianza, costanza, continuità e simmetria. vicinanza, somiglianza, buona continuazione, chiusura, contiguità, ragione comune. prossimità, somiglianza, chiusura, continuità, contrasto cromatico. vicinanza, somiglianza, buona continuazione, chiusura, contiguità e contrasto cromatico. Guardando in rapida sequenza molte immagini di un gattino, alla piccola Maria sembra di vederlo muoversi. Questo è un esempio di: costanza di forma. movimento autocinetico. movimento apparente. prospettiva di movimento. L’organizzazione figura-sfondo riguarda: La visione dei colori. La percezione visiva e uditiva. Tutti i sensi. La percezione visiva. Secondo la Teoria del filtro attenuato: si possono elaborare informazioni provenienti da più fonti significative contemporaneamente. si può destinare la propria attenzione solo ad una voce o due per volta, a seconda della tipologia di stimolo che proviene dalla seconda voce. una piccola porzione di attenzione è destinata a fonti minori nell'ambiente, soprattutto nel caso di stimoli ad elaborazione automatica. la propria attenzione segue solo ad una voce per volta, qualunque sia lo stimolo che proviene dalla seconda voce. L'effetto che fa riferimento al rallentamento dei tempi di risposta nelle condizioni spaziali non corrispondenti, rispetto a quelle corrispondenti, prende il nome di: effetto Stoop. effetto Posner. effetto Simon. effetto flankers. Tra i processi attentivi possiamo citare: shift attentivo, fuoco attentivo. attenzione mantenuta, attenzione divisa, attenzione retroattiva. shift attentivo, attenzione divisa, attenzione binoculare. shift attentivo, shift mantenuto. L'effetto cocktail party è stato identificato da: Broadbent. Cherry. Treisman. Posner. L’effetto Stroop spiega. un processo di elaborazione dei colori. la capacità di porre attenzione solo a certi aspetti di uno stimolo. l'aumento dell’attenzione selettiva. la tendenza all' elaborazioni completa delle informazioni. Le tre fasi dell'attenzione sono: percezione, selezione, gestione. attivazione, focalizzazione, gestione. codifica, immagazzinamento, recupero. attivazione, selezione, organizzazione. La teoria del filtro precoce è stata proposta da: Posner. Broadbent. Deutsch. Treisman. i tempi di multitasking SMM a 18 mesi e uno stile genitoriale positivo tra i 3-5 anni predicono: le difficoltà di comportamento nella scuola primaria. le performance cognitive a 4 anni. le difficoltà di comportamento a 4 e 6 anni. le difficoltà di comportamento a 4 e 6 anni e le performance cognitive a 4 anni. Le notifiche degli smartphone influiscono su: la continuità dell'impegno. la disattenzione. i sintomi di iperattività. la disattenzione e i sintomi di iperattività. A 3-4 anni, "fare attenzione" è compreso: come regola educativa e come processo cognitivo. non è ancora compreso. come processo cognitivo. come regola educativa, non come processo cognitivo. I tempi di SMM predicono le performance cognitive a 4 anni: maggiore il multitasking, maggiori le prestazioni. maggiore il multitasking, minori le prestazioni. dipende dai dispositivi utilizzati nel multitasking. no, non ci sono effetti del multitasking sulle prestazioni. Secondo l'ipotesi del time displacement, i media avrebbero un effetto distrattore, con ricadute sulla continuità dell'impegno e sull’efficacia dell'apprendimento. Sì. Sì, e anche sui risultati accademici. No, non hanno effetto sulla continuità dell'impegno. No, non hanno effetto sull’efficacia dell'apprendimento. “Ieri sono andata a correre nel parco del mio paese con Giulia”. Si tratta di un'affermazione che si riferisce a: la conoscenza procedurale. la conoscenza semantica. la conoscenza paradigmatica. la conoscenza episodica. La memoria a lungo termine si organizza in: memoria dichiarativa e memoria procedurale. memoria ecoica e memoria iconica. memoria episodica e memoria semantica. memoria procedurale e memoria semantica. “Le castagne maturano d'autunno nei boschi”. È una conoscenza di tipo: a) dichiarativo; b) semantico; c) procedurale. a, b. c. b. a. Quando si ricorda qualcosa senza averne avuto l'intenzione, si attiva la memoria: esplicita. implicita. fotografica. ricostruttiva. Quali dei seguenti elementi rientrano nella memoria procedurale: pensiero sintagmatico e management. plan e interpretazioni. goal e schemi. schemi, routine e script. Dopo aver incontrato un gruppo di persone, Lucia riesce a ricordare solo il nome dell'ultima persona con cui ha parlato. Questo è un esempio di: interferenza. specialità della codifica. effetto primacy. effetto recency. Il "chunking" è un processo: di raggruppamento di elementi in base a informazioni già note. di memoria visiva per i dettagli. utile a comprendere meglio le informazioni. per favorire la reiterazione delle informazioni. In riferimento alla memoria a breve termine, si può affermare che: ha capacità di immagazzinamento illimitata e potenzialità di rappresentazione completa. ha capacità di immagazzinamento illimitata e potenzialità di rappresentazione incompleta. ha capacità di immagazzinamento limitata e potenzialità di rappresentazione completa. ha capacità di immagazzinamento limitata e potenzialità di rappresentazione incompleta. In riferimento alla memoria sensoriale, si può affermare che: ha una capacità di rappresentazione completa dell'informazione, ma rapidissimo deccadimento. l'informazione viene conservata meno a lungo nella memoria ecoica rispetto alla memoria iconica. l'informazione conservata nella memoria iconica è meno precisa rispetto a quella conservata nella memoria ecoica. l'informazione è conservata per sempre, ma in modo impreciso. L’informazione viene conservata attraverso un processo di: Ritenzione. rievocazione. Reiterazione. Ricodificazione. La concezione della memoria che prevede un registro sensoriale, una memoria a breve termine e una a lungo termine è di tipo: Multisensoriale. Multistadiale. Multiprocesso. Multiprospettica. La conoscenza episodica è costituita da proposizioni in cui: si considerano le coordinate spazio temporali delle esperienze soggettive. le coordinate spazio temporali non vengono considerate. si considerano le informazioni a livello generale. gli episodi si riferiscono a eventi accaduti nei primissimi mesi di vita del bambino. Lo script è: Un bacino di memoria proposizionale. Un deficit di memoria. Uno schema mentale sintetico che descrive una sequenza di azioni. L’unità minima del linguaggio scritto. Al livello più profondo dell'elaborazione mnestica, l'informazione viene analizzata nei termini di: previsione degli impieghi futuri. rappresentazione mentale. significato. significato sensoriale. Rispondere alla domanda: «Quella è Maria?», significa svolgere un compito di: Riconoscimento. rievocazione. reiterazione. ricostruzione. Chi non riesce a ricordare le informazioni acquisite prima di un trauma cerebrale, ha un disturbo di: amnesia psicogena. amnesia anterograda. degenerazione traumatica della memoria. amnesia retrograda. L’interferenza di uno stimolo precedentemente appreso sulla rievocazione di uno stimolo appreso successivamente è chiamata: Prospettica. Interattiva. Proattiva. Retroattiva. Quale di queste non è una funzione del processo della memoria?. L’interferenza. Il recupero. La codifica. L’immagazzinamento. Il modello di categorizzazione di Roch prevede due dimensioni di analisi: sovraordinata e subordinata. verticale e orizzontale. primaria e secondaria. superficiale e profonda. Il sillogismo è un ragionamento: controfattuale. analogico. deduttivo. induttivo. Le immagini mentali: a) attivano aree cerebrali simili a quelle della percezione visiva, ma con input interni; b) sono bidimensionali; c) sostengono i processi di memorizzazione, pianificazione, presa di decisione e problem solving; d) rappresentano una capacità innata che può essere educata e raffinata in età adulta. a, c. a, c, d. a, b, d. a, b, c, d. Il ragionamento induttivo segue una linea di pensiero che va: Dal generale al particolare. Dalle premesse alle conclusioni. Dal particolare al generale. Da un caso particolare ad un altro caso particolare. L’euristica della rappresentatività è usata per: Determinare la disponibilità di strategie per la soluzione di un problema. Stimare l’efficacia di strategie per la soluzione di un problema. Fare stime di probabilità. Stimare la frequenza relativa degli eventi. La tendenza a cercare dei dati a favore di una ipotesi è detta: Bias della conferma. Impetus della falsificazione. Script della verifica. Errore di ipotesi. Il ragionamento induttivo: può portare a conclusioni false. non permette di definire regolarità. si basa su processi di pensiero che vanno dal generale al particolare. si fonda su regolarità e generalizzazione, funzioni che non conducono all’errore. Per la teoria dei modelli mentali, la risoluzione di un sillogismo prevede quattro fasi: verifica delle premesse; confronto delle premesse; ricerca di contro esempi; conferma delle conclusioni. comprensione delle premesse; confronto delle premesse; estrazione delle conclusioni; ricerca di conferme. comprensione delle premesse; integrazione delle premesse; ipotesi delle conclusioni; ricerca di conferme. comprensione delle premesse; integrazione delle premesse; estrazione delle conclusioni; ricerca di contro esempi. Un tipo di impostazione è: l’insight. la meccanizzazione. il bias della conferma. la ridondanza. Quale delle seguenti affermazione è vera?. Le euristiche sono strategie semplici, economiche e approssimative. Le euristiche sono strategie semplici ed economiche, che non inducono mai ad errore. A differenza dell’algoritmo, le euristiche non inducono mai ad errore. A differenza dell’algoritmo, le euristiche applicano regole empiriche di tipo deduttivo. L’insight si verifica più facilmente quando una persona: è altamente concentrata. ha flessibilità cognitiva. è molto motivata al successo. conosce bene l’ambito del problema. Quali delle seguenti affermazioni sugli algoritmi è errata?. riguardano il procedimento che permette di ottenere un risultato eseguendo una sequenza di operazioni secondo un ordine dato. sono un insieme finito di regole che conducono alla soluzione di un problema. non possono essere applicati ad alcune tipologie di problemi. possono essere applicati a qualsiasi tipo di problema. Carlo è sotto un acquazzone. A un certo punto si rende conto che può utilizzare un grosso manuale che ha nello zaino per ripararsi. Ha superato: la fissità funzionale. la meccanizzazione. un’autoistruzione implicita. l’assetto mentale. Kohler ha definito l’intuito come: un processo per tentativi ed errori che permette il graduale avvicinamento alla soluzione. un’euristica specie-specifica degli scimpanzé. il cogliere all’improvviso la relazione che lega alcuni elementi che fino a quel momento sembravano tra loro scollegati. una soluzione diretta e tempestiva recuperata velocemente dalla memoria a lungo termine. L’utilizzo delle analogie consiste nel: scomporre un problema in più sotto-problemi. interpretare dei fatti alla luce di contesti simili. assumere il punto di vista altrui. considerare il contrario del concetto che si deve analizzare. Taylor distingue 5 forme di creatività: espressiva, applicativa, inventiva, innovativa, naturale. tutte le opzioni proposte. espressiva, riproduttiva, creativa, innovativa, emergente. espressiva, produttiva, inventiva, innovativa, emergente. Nella prima metà del Novecento la creatività era: assimilata all’iperdotazione mentale. considerata come un'abilità cognitiva attraverso la quale risolvere problemi. considerata innata. considerata come un potenziale intellettivo comune a tutti. Secondo Rhodes la creatività può essere studiata dal punto di vista: dell'analisi del prodotto finale. dell'analisi del processo ideativo. dell'analisi della persona creativa e dell'ambiente creativo. tutte le opzioni proposte. Non è vero che il Test ACR: può essere somministrato a bambini di 6-12 anni di età. prevede più versioni in base all'età. nella versione junior prevede solo prove figurali. prevede due diverse modalità di somministrazione (risposta chiusa/aperta). La capacità di produrre tante idee che si basa su un flusso di pensiero ricco e vario è detta: originalità. flessibilità. fluidità. elaborazione. Miriana usa un barattolo di conserve e una candela per creare una lampada da tavolo. È un esempio: dell’operazione mentale riorganizzare. tutte le precedenti. dell’operazione mentale collegare. dell’operazione mentale ampliare. Dovendo definire il “giornale” in termini di pensiero divergente, si potrebbe dire che: Lo si compra in edicola. Lo si legge. Lo si usa per lavare i vetri. Lo si compra al mattino. Il pensiero divergente: si oppone al pensiero creativo. si riferisce ai comportamenti devianti. corrisponde all’abilità di generare risposte inusuali. è una componente del pensiero convergente. i test ACR si fonda sulle operazioni di: ampliamento, collegamento, riorganizzazione. ampliamento, contatto, riorganizzazione. assessment, collegamento, riflessione. assessment, creazione, ristrutturazione. Secondo Guildford, tra i 5 fattori del pensiero divergente ci sono: originalità, flessibilità, continuità. fluidità, flessibilità, valutazione. nessuna delle opzioni rpoposte. originalità, elaborazione, quantità. L'analogia di proporzione: non va confusa con l'analogia classica. non è applicabile in molte manifestazioni del pensiero. consiste solamente di rapporti tra sistemi concettuali. combina processi deduttivi e induttivi. Il completamento di analogie classiche è un esempio di: problema di sistemazione. problema di trasformazione. compito. ragionamento deduttivo e induttivo. Secondo il modello del contrasto, l'analogia è una sovrapposizione di attributi: maggiore è il numero delle proprietà/caratteristiche che due entità hanno in comune, maggiore è il grado di analogia esistente tra tali due entità. minore è il numero delle proprietà/caratteristiche che due entità hanno in comune, maggiore è il grado di analogia esistente tra tali due entità. maggiore è il numero delle proprietà/caratteristiche che due entità hanno in comune, minore è il grado di analogia esistente tra tali due entità. minore è il numero delle proprietà/caratteristiche che due entità hanno in comune, minore è il grado di analogia esistente tra tali due entità. "Una conoscenza precedente permette di comprendere (proiezione) una nuova realtà". Si tratta del procedimento di: analogical problem solving. analogia di proporzione. proiezione analogica. nessuna delle opzioni proposte. 05. "Si coglie il rapporto tra i primi due termini e si trasferisce sulla seconda coppia per ricavare quello mancante". Si tratta del procedimento di: analogical problem solving. analogia di proporzione. nessuna delle opzioni proposte. proiezione analogica. 06. Secondo Sternberg, il ragionamento sotteso alle analogie di proporzione prevede sei passaggi: codifica, associazione, mapping, applicazione, giustificazione, risposta. codifica, inferenza, mapping, applicazione, giustificazione, confronto. codifica, inferenza, mapping, svolgimento, giustificazione, risposta. codifica, inferenza, mapping, applicazione, giustificazione, risposta. 07. Il modello pragmatico: è applicabile nel caso di analogie di tipo comportamentale, ma non socio-affettivo. è applicabile nel caso di analogie di tipo socio-affettivo, ma non comportamentale. permette di concettualizzare anche le analogie di tipo comportamentale e socio-affettivo. non è applicabile nel caso di analogie di tipo comportamentale e socio-affettivo. Il ragionamento per analogia è: tutte le opzioni proposte. fondamento delle attività cognitive. elemento distintivo dell’intelligenza. un incentivo del pensiero creativo. 10. Secondo il Modello strutturale: maggiore è il grado di connessione tra i predicati di un dominio, minore è la probabilità che la struttura venga trasferita a un altro dominio. contano le connessioni che si stabiliscono tra gli elementi dell'analogia. minore è il grado di connessione tra i predicati di un dominio, maggiore è la probabilità che la struttura venga trasferita a un altro dominio. contano le caratteristiche intrinseche dei singoli elementi dell'analogia. 01. Le teorie implicite: incidono sul comportamento, gli atteggiamenti e le valutazioni delle persone. hanno validità ecologica. tutte le opzioni proposte. sono conoscenze metacognitive circa una funzione cognitiva, organizzate coerentemente in concetti. 02. Quale tra le seguenti è una definizione psicologica di intelligenza largamente riconosciuta?. abilità nel campo delle relazioni sociali. capacità di comprensione del mondo e di relazione interpersonale. abilità nel formare categorie e discutere razionalmente. capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente ed usare le risorse disponibili con efficacia. Le visioni occidentali dell'intelligenza focalizzano: a) problem-solving, categorizzazione e discussione; b) abilità verbale: parlare spesso e rapidamente; c) competenza emotiva; d) competenza sociale. a, b, d. a, b, c, d. a, b. a, b, c. 04. Secondo le teorie implicite, l'intelligenza coinciderebbe con. capacità di problem solving. intelligenza pratica. tutte le opzioni proposte. intelligenza verbale. Rispetto allo studio dell’intelligenza si distinguono le teorie: a) teorie unitarie; b) innatiste; c) teorie multicomponenziali; d) teorie gerarchiche; e) teorie cognitive; f) evoluzionistiche; g) teorie globali-maturative. a, b, c, d, e, f, g. a, b, c, f, g. a, c, d, e, g. c, d, e, f, g. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills nel riconoscere e classificare le specie vegetali e animali e le caratteristiche dell’ambiente caratterizzano l’intelligenza: corporeo-cinestetica. logico-matematica. naturalistica. musicale. Quale autore ha definito l'intelligenza come dell’insieme di capacità creative, analitiche e pratiche per raggiungere i propri obiettivi nella vita, in un determinato contesto socioculturale. Torrance. Sternberg. Guilford. Gardner. 04. L’intelligenza fluida è. l’accumulo di informazioni, abilità e strategie apprese attraverso l’esperienza. la capacità di comprendere il mondo, pensare razionalmente e usare efficacemente le risorse in caso di difficoltà. la capacità di elaborare l’informazione, di ragionare e di memorizzare. nessuna delle precedenti. 05. Nelle persone anziane, l’intelligenza cristallizzata declina, mentre quella fluida no. vero. Dipende dal tipo di capacità. Né vero, Né falso. falso. 06. Il QI è il rapporto tra età: Cronologica e anagrafica. Cronologica e mentale. Mentale e cronologica. Mentale e scolastica. Il “fattore g”: è un fattore unico e misurabile, da cui dipende il risultato di qualsiasi manifestazione di intelligenza. indica la multi-dimensionalità del concetto di intelligenza. indica la multi-dimensionalità e la misurabilità del concetto di intelligenza,. è un fattore unico e non misurabile da cui dipende il risultato di qualsiasi manifestazione di intelligenza. Il concetto di QI è stato introdotto da: Binet. Stern. Stanford. Terman. 09. Secondo il modello di Gardner, le abilità nel ricoscimento del significato, del suono e dell’ordine delle parole caratterizzano l’intelligenza: musicale. logico-matematica. linguistica. intrapersonale. 10. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills del percepire forme e riconoscere elementi in diversi contesti caratterizzano l’intelligenza: corporeo-cinestetica. naturalistica. logico-matematica. spaziale. 11. Secondo il modello di Gardner, le abilità-skills nel stabilire rapporti e formulare regole caratterizzano l’intelligenza: naturalistica. linguistica. logico-matematica. spaziale. 12. Il modello di intelligenza di Carroll prevede 3 strati che culminano con l'abilità di autorealizzazione. no, il culmine è il fattore g. sì, e alla base pone le abilità ristrette. no, culmina riprendendo le intelligenze di Cattell. sì. Il Modello dell’intelligenza a cono di Cornoldi prevede l'interazione tra strutture intellettive di base organizzate gerarchicamente e aspetti legati a fattori esperienziali, motivazionali-culturali, emotivi e metacognitivi. Sì e assume l'intelligenza come costrutto multicomponenziale,. Sì. no. No, le strutture di base non sono gerarchiche. La valutazione delle emozioni varia in base a: a) novità; b) piacevolezza/spiacevolezza intrinseca; c) pertinenza e rilevanza dello stimolo e della situazione; d) coping; e) fascia evolutiva; f) compatibilità con le norme sociali e l’immagine di sé. a, b, c, d, f. a, c, e, f. b, c, d, e. a, b, c, d, e, f. Le emozioni sono processi che: a) hanno valenza adattiva; b) preparano all’azione e modellano il comportamento; c) permettono di interagire con gli altri; d) culminano nell’attivazione fisiologica; e) mediano la relazione organismo-ambIente. a, b, c, d. a, b, c, d, e. a, b. a, b, e, e. 03. Il coping focalizzato sulle emozioni non prevede di: mantenere una prospettiva positiva. mettere in atto abilità di regolazione affettiva. controllare i vissuti emotivi. cercare il supporto sociale. 04. La capacità di resistere e di superare dopo una profonda avversità è detta: resistenza. eustress. coping. resilienza. Secondo Lazarus, la valutazione secondaria riguarda il modo in cui una situazione o un evento vengono valutati rispetto al grado di rilevanza e pertinenza per gli interessi dell'individuo. falso, non è stato affermato da Lazarus. falso. falso, è la valutazione del cambiamento della relazione individuo/ambiente. vero. 06. Secondo le teorie dell'appraisal, l'antecedente emotivo: può essere solo un evento fisico. deve essere rilevante per l’individuo. può non essere particolarmente rilevante per l’individuo. non può essere un ricordo. 07. Rispetto alle emozioni, l’attivazione fisiologica è stata definita dalle diverse teorie come: con-causa. risultato. causa. causa, concausa, risultato. 08. Secondo la Teoria “Controllo – Valore” i due antecedenti cognitivi delle emozioni si rifanno a: il costrutto di autodeterminazione (Controllo); l'importanza e il significato sociale dell'evento (Valore). il costrutto di autoefficacia e di effectance (Controllo); l'importanza e il significato attribuiti all'evento (Valore). il costrutto di autoefficacia e il senso di competenza (Controllo); l'importanza e il significato sociale dell'evento (Valore). il costrutto di autoefficacia e il senso di competenza (Controllo); l'importanza e il significato attribuiti all'evento (Valore). 09. Il TEC è: test of emotion control. test of emotion comprehension. training for empowerment and creativity. test of endorphin calibration. 10. Secondo la Teoria Cognitivo-Attivazionale, l’emozione è generata dalla connessione tra: una componente fisiologica di arousal indifferenziato e una componente comportamentale. una componente fisiologica e una componente psicologica di riconoscimento dello stimolo/situazione. una componente fisiologica di arousal indifferenziato e una componente psicologica, di percezione e riconoscimento dello stimolo/situazione. una componente fisiologica e una componente psicologica di percezione. 01. Le emozioni morali: sono emozioni scolastiche controllabili. sono dirette verso gli altri, in particolare la vergogna e il rimpianto. non sono associate alle norme sociali. si riferiscono all’abilità e sono dirette verso gli altri. Per Harter le emozioni legate alla costruzione del sé sono: umiliazione, rabbia, senso di colpa, vergogna e imbarazzo. umiliazione, orgoglio, senso di colpa, vergogna e imbarazzo. umiliazione, orgoglio, rimpianto, vergogna e imbarazzo. umiliazione, orgoglio, senso di colpa, ambizione e imbarazzo. 03. Nel contesto scolastico le emozioni sono suscitate in particolare nell’occasione di: interrogazioni e svolgimento dei compiti. lezioni, verifiche e ora di ginnastica. lezioni, verifiche e svolgimento dei compiti. lezioni e discussioni in classe. 04. Le emozioni hanno un effetto sulla quantità e sulla qualità dell'apprendimento: Sì, inoltre sono correlate, sia quelle positive, sia quelle negative, all’autoregolazione e all’utilizzo di procedimenti analitici. No, solo sulla qualità dell’apprendimento. No, solo sulla quantità dell’apprendimento. Sì, ma emozioni positive e negative sono correlate all’utilizzo di strategie differenti. Le emozioni di studenti e docenti sono suscitate dal timore dell'insuccesso e dal desiderio di riuscita, due dimensioni caratterizzate entrambe da: predisposizioni individuali, valutazione cognitiva della probabilità di riuscire o non riuscire e emozioni anticipate. No, le emozioni anticipate non sono dimensioni caratterizzanti. Sì, la valutazione cognitiva della probabilità di riuscire si basa su fatti oggettivi e esperienze passate. Sì, le predisposizioni individuali rappresentano la tendenza oggettiva ad essere stimolati alla riuscita o avere paura di non riuscire. Sì, inoltre incidono il contesto sociale e i modelli di reazione agli eventi. 06. Secondo la Teoria Comunicativa delle emozioni, le emozioni: esprimono le aspettative di risultato e comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione dell’intensità dell’emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione della tipologia di emozione). esprimono le aspettative di risultato e comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione della tipologia di emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione dell’intensità dell’emozione). esprimono le aspettative di risultato (in funzione della tipologia di emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione dell’intensità dell’emozione). comunicano l’avanzamento nel raggiungimento degli obiettivi (in funzione dell’intensità dell’emozione) e il valore che assumono per noi (in funzione della tipologia di emozione). 07. Il modello gerarchico di Rosemberg (1998) distingue l'affettività in: stati affettivi e umori. stati affettivi e emozioni. stati affettivi e tratti affettivi. tratti affettivi e umori. 08. L'ansia da valutazione si riferisce a un tratto di personalità caratterizzato da: - aspetti cognitivi, aspetti fisiologici, aspetti comportamentali. - aspetti cognitivi, aspetti affettivi. - aspetti neurologici, aspetti affettivi, aspetti comportamentali. - aspetti cognitivi, aspetti affettivi, aspetti comportamentali. 09. Non è vero che le emozioni piacevoli: hanno molteplici funzioni. per garantire la persistenza sul compito, devono essere più frequenti di quelle spiacevoli. sono il contrario delle emozioni spiacevoli. possono essere vissute contemporaneamente. 01. Rimé analizza gli effetti del raccontare le proprie emozioni. solo dei vissuti di colpa e vergogna. solo delle emozioni negative,. anche a se stessi,. solo delle emozioni positive. Per una reale trasformazione dell’emozione è necessario: a) il riconoscimento delle emozioni, b) la loro comunicazione: c) la condivisione; d) la loro ri-significazione; e) l’attivazione di pattern comportamentali specifici. a, b, d, e. a, c, e. a, c, d, e. a, b, c, d, e. 03. Il SAM valuta tre dimensioni dello stato emotivo: valenza, attivazione, controllo. valore, attivazione, controllo. valenza, attivazione, regolazione. valenza, rispondenza, controllo. 04. Il PANAS: valuta lo stato emotivo generale dell'individuo. è costituito da 25 termini che descrivono sentimenti ed emozioni. valuta lo stato dell'individuo nel momento presente. valuta lo stato dell'individuo in finestre temporali di diversa estensione. 05. Il Modello Interpersonale analizza l'interazione dell’influenza e della prossimità: falso, riguarda la relazione tra sostegno e partecipazione. falso, riguarda la relazione tra l’influenza e l’appartenenza. vero, l’influenza va dall’oppositività alla cooperazione, la prossimità va dalla sottomissione alla dominanza. vero, l’influenza va dalla sottomissione alla dominanza, la prossimità va dall’oppositività alla cooperazione. Rispetto al costrutto di autocompassione non è vero che: implica il non essere giudicanti prevede tre dimensioni bipolari implica il riconoscersi parte dell'umanità implica l’identificarsi con i propri errori. prevede tre dimensioni bipolari. implica il riconoscersi parte dell'umanità. implica l’identificarsi con i propri errori. La capacità di regolare il proprio vissuto emotivo attiva l’individuo sul piano: affettivo e relazionale. cognitivo, affettivo e sociale-ambientale. cognitivo e affettivo. cognitivo, affettivo e comportamentale. 08. Nel modello di Gross l’Emotional Labor attiva due livelli di acting. interno/esterno. superficiale/profondo. antecedente/posteriore. primario/secondario. 09. il Modello di Gross collega l'elaborazione e il controllo delle emozioni a: la possibilità di riflettere su di esse e poterle comunicare. la possibilità di apprendere da esse e poterle comunicare. la possibilità di riflettere su di esse e poterle esprimere. la possibilità di riflettere su di esse. 10. Scegliere la definizione più corretta. In base alla Teoria del focus regolatorio: nella modalità «prudente» le persone non rischiano e agiscono per l’obbligo, nella modalità «audace» osano per ottenere vantaggi anche nell’incertezza. nella modalità «prudente» le persone rischiano se obbligate, nella modalità «audace» osano. nella modalità «prudente» le persone agiscono per l’obbligo, nella modalità «audace» cercano di ottenere vantaggi. nella modalità «prudente» le persone non rischiano, nella modalità «audace» osano solo nell’incertezza. La competenza emotiva consiste nella capacità di. riconoscere e motivare le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto e degli obiettivi. motivare le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione degli obiettivi. riconoscere e motivare le proprie emozioni, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto e degli obiettivi. riconoscere le emozioni proprie e altrui, di esprimerle e regolarle in funzione del contesto. 01. L’eudaimonia distingue benessere e felicità, perché solo il soddisfacimento di alcuni desideri promuove il benessere. Dipende dall'età dei soggetti falso. vero. dipende dal genere dei soggetti. falso. vero. dipende dal genere dei soggetti. 02. Secondo la Broaden-and Build Theory, non è vero che le emozioni positive: costruiscono le risorse di sopravvivenza. ampliano il repertorio di azioni. ampliano le potenzialità cognitive. neutralizzano e alleviano le conseguenze negative a lungo termine delle emozioni negative. 03. Le emozioni positive: comportano un’attivazione del sistema nervoso autonomo. sono dinamiche e hanno un valore adattivo specifico. comportano una specifica tendenza all’azione. sono un segnale esterno che spinge all’esplorazione dell’ambiente, alla prosecuzione di un’esperienza. La felicità: tutte le opzioni proposte. è prodotta da circostanze favorevoli. è un processo necessario per essere motivati, perché la motivazione significa felicità. è prodotta dal significato che diamo alle cose che facciamo, dall’atteggiamento positivo. 05. Chi non si è occupato di psicologia positiva?. Watson. Waterman. Ryff e Singer. Ryan e Deci. Secondo l'ipotesi di neutralizzazione: le emozioni positive hanno una funzione di regolazione delle emozioni negative. le emozioni positive influenzano, ma non modificano gli effetti successivi di emozioni negative. nessuna delle opzioni proposte. le emozioni positive compensano le emozioni negative. Le esperienze di felicità sono: soggettive e temporali. soggettive e transitorie. oggettive, temporali e transitorie. soggettive, temporali e transitorie. La maggior parte delle persone ha un set point per il benessere: basso. elevato. molto elevato. molto basso. 09. La felicità edonica analizza: il piacere come benessere sociale. lo sviluppo e la realizzazione delle potenzialità individuali. il piacere come benessere personale. lo sviluppo delle potenzialità della natura umana. 10. Qual è la differenza tra gioia e piacere?. la gioia un’emozione e il piacere è una sensazione. non ci sono differenze. la gioia è una sensazione temporanea, il piacere è una sensazione duratura. la gioia una sensazione e il piacere è un’emozione. Le persone positive: Sono ottimiste. Hanno alta autostima. Amano frequentare altre persone. Tutte le opzioni proprste. Le emozioni negative: non forniscono energia psichica per affrontare la situazione in atto. tutte le opzioni prorposte. sono dinamiche, ma non adattive, perché non spingono all'azione. quando sono intense, prolungate e ricorrenti possono incidere sulla salute e il benessere della persona. Non è vero che: chi subisce gravi incidenti non riesce a tornare al proprio livello di set point del benessere. il livello di set point di gruppi demografici eterogenei non presenta grandi differenze. per la maggior parte delle persone il set point per il benessere è relativamente elevato. Gemelli monozigoti cresciuti in condizioni palesemente differenti presentano livelli di felicità simili. La psicologia positiva valorizza le esperienze: passate. passate, presenti e future. future. presenti e future, andando oltre quelle passate. Il benessere soggettivo: tende universalmente a essere stabile. è un costrutto multidimensionale di autorealizzazione. non coincide con il benessere psicologico. tutte le opzioni propsote. Il recupero emozionale si riferisce al fatto che: dopo emozioni positive/negative, le persone non tendono a tornare al proprio livello umorale di base. dopo emozioni positive/negative, le persone tendono a tornare al proprio livello umorale di base, determinato dall'educazione e dalle relazioni più prossime. dopo emozioni positive/negative, le persone tendono a tornare al proprio livello umorale di base, predeterminato dal loro genotipo. l’emozione resta, ma la felicità si attutisce. Il livello di benessere e la qualità della vita sono fattori oggettivi. dipende dall'età dei soggetti. Dipende dalle esperienze. falso. vero. La psicologia positiva studia: tutte le opzioni proposte. gli effetti delle emozioni positive. gli effetti della motivazione. il ruolo delle risorse e delle potenzialità dell’uomo. |