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Psicologia della salute nuovo 25-48

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Psicologia della salute nuovo 25-48

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Simox
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Creation Date: 09/09/2024

Category: Others

Number of questions: 79
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Seguire i consigli: strategia attuata da persone con elevato bisogno di chiusura e scarsa consapevolezza. Si mettono nelle mani degli altri, non affrontano il processo decisionale in modo responsabile, delegano agli altri le proprie decisioni; atteggiamento di dipendenza. Mindless strategia attuata da persone con elevato bisogno di chiusura e elevata consapevolezza. Si mettono nelle mani degli altri, affrontano il processo decisionale in modo responsabile, non delegano agli altri le proprie decisioni; atteggiamento di dipendenza. Mindless strategia attuata da persone con basso bisogno di chiusura e scarsa consapevolezza.. Si mettono nelle mani degli altri. Affrontano il processo decisionale in modo responsabile, delegano agli altri le proprie decisioni; atteggiamento di dipendenza. Mindless Strategia attuata da persone con elevato bisogno di chiusura e scarsa consapevolezza. Si mettono nelle mani degli altri, non affrontano il processo decisionale in modo responsabile, non delegano mai agli altri le proprie decisioni; atteggiamento di dipendenza. Mindful.
Sono definiti ………... gli individui che si rendono protagonisti delle proprie decisioni e che decidono in autonomia, riflettendo ed esplorando in modo attivo possibilità alternative mindless mindful nessuna delle alternative è corretta mindself.
Elaborare informazione: Decidono sulla base delle info rmazioni di cui già dispongono tutte le alternative sono corrette valutano autonomamente la situazione e le conseguenze della decisione strategia usata da persone con elevato bisogno di chiusura ed elevata consapevolezza.
…………….. descrivono due tipi di euristiche: l'euristica della disponibilità e l'euristica della rappresentatività: Tversky e Kahneman (1974) Bandura e Rogers (2001) Prochaska e Clemente (1975) Bakker e Demerouti (2007).
La prospettiva olistica del modello biopsicosociale: viene molto utilizzato anche perché è più semplice per il medico nessuna delle alternative è corretta Richiede meno attenzione alle richieste del paziente ha apportato un ripensamento relativo alle modalità di comunicazione e relazione tra professionisti della salute e pazienti.
Il bisogno di chiusura cognitiva: è un costrutto multidimensionale composto da cinque componenti può variare da persona a persona e da situazione a situazione tutte le alternative sono corrette esigenza che la persona avverte di giungere a una conclusione sulla base delle info che possiede, chiudendo il processo di elaborazione evitando di esplorare possibili alternative.
Nell'ambito del processo decisionale, il medico, in qualità di esperto, utilizza la strategia del procedimento in avanti, ovvero: tutte le alternative sono corrette questo procedimento viene utilizzato sia in fase diagnostica che quando deve essere scelta la terapia più adeguata. questo procedimento richiede una conoscenza approfondita del problema e una quantità consistente di info organizzate sul caso specifico ha già a disposizione rappresentazioni mentali delle possibili soluzioni alternative.
Quali sono le strategie comportamentali per decidere, basate sull’interazione tra la quantità di informazioni che la persona ritiene sufficiente per decidere, e la sua partecipazione più o meno attiva e consapevole al processo decisionale? nessuna delle alternative è corretta Ricercare informazione; Elaborare informazione; Rimuginare; Seguire i consigli Ricercare informazione; Rimuginare; Affrontare i problemi; Elaborazre informazione; Rimuginare; riesaminare le informazioni passate.
L'euristica della rappresentatività: utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza Tutte le altre alternative sono corrette si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l’ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine).
L'euristica della disponibilità: si verifica quando, dovendo emettere dei giudizi in condizioni di incertezza, le persone riducono l’ambiguità ancorandosi ad un punto di riferimento stabile per poi operare degli aggiustamenti ed infine raggiungere una decisione finale utilizzata quando si deve stimare la probabilità che un dato evento rientri in una determinata categoria più ampia, o che un certo evento si verifichi a partire da casi noti in precedenza consiste nel decidere in base alla facilità con cui si richiamano alla memoria esempi della situazione specifica (perché molto frequenti, emotivamente coinvolgenti, o accaduti a persone care o vicine). Tutte le altre alternative sono corrette.
Rimuginare è il comportamento: tutte le alternative sono corrette delle persone mindless, poco consapevoli e poco capaci di attuare strategie cognitive adeguate che caratterizza le persone con basso bisogno di chiusura e scarsa consapevolezza degli eterni indecisi, non riescono a giungere a conclusioni, raccolgono molte info ma hanno sempre dubbi sul cosa fare.
Il bisogno di chiusura è un costrutto multidimensionale che ha varie componenti: nessuna delle alternative è corretta il bisogno di ordine e strutturazione, la tolleranza dell'ambiguità, la tendenza a prendere decisioni con calma l’intolleranza dell’ambiguità, la tendenza a prendere decisioni lentamente, il bisogno di prevedibilità, l'apertura mentale il bisogno di ordine e strutturazione, l’intolleranza dell’ambiguità, la tendenza a prendere decisioni rapidamente, il bisogno di prevedibilità, la chiusura mentale. .
Ricercare informazione: è tipica delle persone con basso bisogno di chiusura e poca consapevolezza che poi decidono con l'aiuto degli altri è tipica solo delle persone con alto bisogno di chiusura nessuna delle alternative è corretta è tipica delle persone con basso bisogno di chiusura ed elevata consapevolezza. Prima di prendere una decisione allargano il più possibile le proprie conoscenze sull’argomento, e decidono poi in autonomia.
Sono definiti mindless persone che: non partecipano in modo consapevole alle decisioni che li riguardano eprendono decisioni affidandosi alle opinioni altrui tutte le alternative sono corrette non si sforzano di immaginare alternative si conformano a soluzioni già preformate.
Il modello centrato sul paziente: è il riferimento ideale cui ogni relazione terapeutica dovrebbe ispirarsi va considerato solo con pazienti con patologie particolari va assolutamente evitato è sconsigliato utilizzarlo con gli anziani.
Quale tra queste NON è una dimensione fondamentale della patient-centredness secondo Mead e Bower (2000)? alleanza terapeutica prospettiva biomedica prospettiva biopsicosociale condivisione di potere e responsabilità.
Indica l'affermazione errata. Il modello paternalistico biomedico: è centrato sull’autonomia di scelta del paziente, dopo che il medico ha presentato dati statistici sulle probabilità di successo di una terapia, i suoi costi/benefici e gli effetti collaterali ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana.
Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello consumistico: affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione. è centrato sull’autonomia di scelta del paziente, il medico dovrebbe rispondere alle sue domande ma senza influenzare le sue decisioni.
Considerando i modelli relazionali medico/paziente, il modello centrato sul paziente: ha caratterizzato per decenni la medicina e il rapporto medico-paziente in cui il medico sa, diagnostica, decide e prescrive affonda le sue radici nella tradizione scientifica dualistica occidentale e cartesiana. Si tratta di un costrutto ampio che include diversi aspetti della relazione con il medico e del percorso terapeutico vede il corpo come un oggetto che se non funziona bene richiede manutenzione e riparazione.
L’aderenza terapeutica è: l’approccio adottato dal medico influenzata da variabili socio-economiche, sistema di cura, condizione medica, tipo di terapia il contrario di compliance sinonimo di compliance.
L'alleanza terapeutica è: Tutte le risposte sono corrette è promossa da tre aspetti dell’atteggiamento del medico: empatia, coerenza, disponibilità e apertura incondizionate nei confronti del paziente scaturisce dalle caratteristiche emotivo/affettive della relazione medico-paziente. è una delle cinque dimensioni individuate da Mead e Bower del modello centrato sul paziente.
Il Protocollo Spikes di Baile e collaboratori: è un protocollo a sei fasi per la comunicazione di cattive notizie postula l'importanza della partecipazione attiva, consapevole e prolungata nel tempo all’iter terapeutico e alle prescrizioni. include strategie focalizzate a risolvere, minimizzare o riconcettualizzare il problema include la distrazione o la distrazione cognitiva.
Il Protocollo Spikes di Baile e collaboratori significa: Setting, Perception, Invitation, Knowledge, Emotions, Strategy and Summary Settlement, Perspective, Involvement, Knowledge, Empathy, Stratification and Suggestion Situation, Preparation, Innovation, Knowledge, Entertainment, Sale and Skill. Tutte le precedenti risposte sono errate.
Quale, tra le seguenti alternative, NON è una reazione del medico alla malattia e al paziente L'ansia La depressione La negazione L'introiezione.
Il paziente direttivo: Desidera avere il controllo costante della situazione, esprime chiaramente quello che vuole e non esita a porsi in contrapposizione con il medico o l’infermiere se non è d’accordo con lui suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso.
Il paziente ansioso: è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente difficile, che al tempo stesso può essere molto richiedente. I casi estremi sono rappresentati dagli ipocondriaci che si precipitano al pronto soccorso ogni volta che provano un minimo dolore, convinti che si tratti di un sintomo di una grave malattia.
Il paziente richiedente: è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza persoanle. è un paziente che suscita nel medico una risposta istintiva altrettanto aggressiva, che rende la situazione ancor più difficile sia per il paziente che per il medico o l'infermiere.
Il paziente psicosomatico: è problematico in quanto i sintomi che lamenta sono reali, ma difficilmente diagnosticabili, nonostante il paziente sia sottoposto a svariati approfondimenti diagnostici è un paziente che cerca costanti attenzioni e insiste perché il medico effettui tutta una serie di azioni e di procedure che possono essere non necessarie o che potrebbero essere fatte dal paziente stesso. è un paziente che sa come ottenere quello che desidera, indipendentemente dal fatto che sia o no vantaggioso per lui. è un paziente che non segue le indicazioni terapeutiche e tende a sfidare apertamente il personale medico e infermieristico, sostenendo la validità superiore della propria esperienza personale.
Il più diffuso strumento per la rilevazione delle 3 dimensioni di base del burnout è: il Maslach Burnout Report (MBR) il Burnout Test il Maslach Burnout Inventory (MBI): nessuna delle alternative è corretta.
Nel burnout, la ridotta realizzazione personale consiste in: declino del senso di competenza e produttività sul lavoro un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza la percezione che le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo siano eccessive rispetto alle risorse che si hanno a disposizione per affrontarle.
Il burnout è costituito da tre dimensioni: 1. Esaurimento emotivo, 2. Depersonalizzazione, 3. Scarsa realizzazione personale. 1. Scarsa realizzazione personale, 2. Depersonalizzazione, 3. Esaurimento fisico. 1. Depersonalizzazione, 2. elevata realizzazione personale, 3. Esaurimento emotivo. Nessuna delle precedenti risposte è corrett.
Nel burnout, l'esaurimento emotivo consiste in: investimento negativo sull'utente, investimento caratterizzato da insensibilità e indifferenza un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima Sensazione di aver esaurito le proprie risorse emotive. La persona si sente svuotata e sfinita, senza energie per affrontare un nuovo giorno di lavoro considerare gli utenti in un modo cinico e distaccato che impedisce all'operatore di rivolgere un'adeguata attenzione ai loro bisogni.
Nel burnout, la depersonalizzazione consiste in: un senso pervasivo di inadeguatezza professionale, che porta a un crollo dell'autostima la percezione che le richieste provenienti dall'ambiente lavorativo siano eccessive rispetto alle risorse che si hanno a disposizione per affrontarle. atteggiamento caratterizzato da distacco e ostilità nella relazione professionale di aiuto, vissuta con fastidio, freddezza e cinismo. L’individuo cerca di non farsi coinvolgere. un sovraccarico emozionale che porta la persona a sentirsi svuotata e non più in grado di aiutare gli altri.
Negli anni ‘90 a seguito della ricerca sul burnout: il concetto non è stato più utilizzato il concetto di burnout è stato esteso a tutte le professioni, non solo quelle di aiuto nessuna delle alternative è corretta non sono state effettuate ricerche sul burnout.
Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo: si fonda sulla relazione tra sforzi e ricompense ha origine nell'ambito della sociologia medica Tutte le risposte sono corrette Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera).
Nelle successive revisioni del modello sforzo/ricompensa è stata data maggiore enfasi alla componente: dello sforzo fisico definito overcommittment dello sforzo sociale definito overcommittment dello sforzo relazionale definito overcommittment dello sforzo intrinseco definito overcommittment.
Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo: ha origine nell'ambito della sociologia medica Tutte le risposte sono errate Postula che il datore di lavoro esige dai dipendenti sforzi e impegni, che possono essere intrinseci o intrinseci, e allo stesso tempo elargisce ricompense (denaro, stima, opportunità di sicurezza e carriera). consente di identificare differenti tipi di impiego in fuzione di due aspetti cruciali: le richieste lavorative e il grado di controllo riportato dal lavoratore.
Il modello richieste/controllo inerente il benessere lavorativo è stato descritto da: Karasek (1979) Maslache Goldberg (1998) Bakker e Demerouti (2007) Siegrist e collaboratori.
A livello individuale la principale strategia per prevenire e trattare il burnout: nessuna delle alternative è corretta mira allo sviluppo e al rafforzamento di abilità utili ad affrontare lo stress (corsi con tecniche di rilassamento, gestione del tempo, esercizi di assertività, potenziamento dell’autoefficacia, sviluppo di competenze interpersonali) mira all'acquisizione delle conoscenze utili ad affrontare lo stress e con tecniche di memorizzazione veloce mira all'accrescimento della propria autostima e del self-control ma anche allo sviluppo di competenze interpersonali.
Al modello richieste/controllo è stato poi aggiunta la variabile: investimento emotivo fatica fisica sostegno sociale sforzo cognitivo.
ll "moral distress": decisamente non è un costrutto recente riguarda solo i medici nessuna delle alternative è corretta ha una connotazione etica derivante dalla percezione di una violazione dei valori e dei compiti centrali per la persona, accompagnata dalla sensazione di essere costretti a intraprendere azioni eticamente non giustificate.
Il modello dello squilibrio sforzo/ricompensa inerente il benessere lavorativo è stato illustrato da: Karasek (1979) Bakker e Demerouti (2007) Maslache Goldberg (1998) Siegrist e collaboratori.
Jameton distinse due forme di distress: distress iniziale; distress finale distress lieve; distress grave distress iniziale; distress reattivo distress iniziale; distress lavorativo.
L’incertezza morale:. tutte le risposte sono corrette si ha quando la persona si trova in una situazione di ambivalenza rispetto a scelte antitetiche connotate moralmente e non sa quale direzione seguire fa invece riferimento a quelle situazioni in cui è chiaro quale sia l’azione eticamente corretta, ma, a causa di ostacoli istituzionali, non si è in grado di perseguirla si caratterizza per il disagio provato e gli interrogativi che una persona si pone quando non le è chiara la direzione da seguire.
Tra i principali mediatori dell’impatto di un evento stressante sul bambino sono emersi: nessuna delle alternative è corretta i processi attenzionali e la valutazione cognitiva i processi mnestici e la valutazione cognitiva i processi attenzionali e la valutazione emotiva.
Il medico può reagire alla perdita di controllo secondo varie modalità: modalità assertiva positiva; proiezione negativa; resa positiva; resa lieve modalità assertiva positiva; assertività negativa; resa positiva; resa negativa modalità assertiva positiva; assertività neutra; resa positiva; resa negativa modalità assertiva neutra; assertività reattiva; resa positiva; resa negativa.
La capacità dei genitori di accettare la malattia del figlio e di parlarne apertamente ha: conseguenze positive a breve termine ma negative a lungo termine ripercussioni negative a lungo termine sul suo adattamento a essa e sul suo sviluppo psicoemotivo ripercussioni positive a lungo termine sul suo adattamento a essa e sul suo sviluppo psicoemotivo conseguenze negative sullo sviluppo del bambino e nell'interazione con i pari, soprattutto in adolescenza.
Il carico evolutivo del burden: è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del paziente è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei.
Il carico emotivo del burden: considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del paziente è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza.
Il carico sociale del burden: considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del paziente è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei.
Il carico fisico del burden: è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è associato ai sentimenti di vergogna e imbarazzo provati nei confronti dei comportamenti imprevedibili e bizzarri del pazien.
Lo Zarit Burden Inventory [Zarit e Zarit 1987]è uno strumento che valuta: il livello di burden del caregiver e che al tempo stesso gli permette di riflettere sulla propria esperienza attraverso la compilazione del questionario nessuna delle alternative è corretta esclusivamente il tempo oggettivo impiegato nelle attivit il livello di burden del caregiver, ma solo il carico oggettivo.
Il carico oggettivo del burden è associato all'affaticamento e ai problemi fisici derivanti dal compito di assistenza valuta il tempo che il caregiver dedica alla sua attività di cura considera la percezione di un conflitto interiore di ruolo in ambito familiare o lavorativo è relativo al sentirsi escluso rispetto alle aspettative e alle opportunità di vita dei propri coetanei.
Il termine "burden": L’utilizzo del costrutto di burden in questo ambito è relativamente recente tutte le alternative sono corrette. indica le ricadute psicologiche e fisiche che si manifestano in una serie di sintomi analoghi a quelli dello stress. significa letteralmente «peso/carico», viene utilizzato in campo assistenziale per indicare lo stress percepito dal caregiver e dalla famiglia in seguito alla condizione di malattia o di sofferenza psicofisica di un suo membro.
L'ospedalizzazione: può essere un evento traumatico, soprattutto se riguarda un bambino o un adolescente comporta un cambiamento importante nelle abitudini e nelle relazioni con i coetanei e con la scuola se prolungata può interferire con il fisiologico percorso evolutivo tutte le risposte sono corrette.
Nello specifico di bambini malati di tumore, secondo Spinetta [1990] i genitori e l’equipe sanitaria devono tenere in considerazione le dimensioni: medica e psicologica medica, psicologica e sociale psicologica e sociale non è specificato.
.A quale età i bambini sviluppano il concetto di salute (non semplicemente come assenza di malattia)? 6-7 anni 9-10 anni. 12 anni 5-6 anni.
Il play specialist: tutte le risposte sono corrette è una figura che può essere di aiuto al bambino è una figura che suggerisce modalità più efficaci di interazione con il bambino è una figura che può essere di aiuto sia al bambino che alla famiglia.
Gli studi su adolescenti con malattie croniche di diversa gravità hanno evidenziato che: il concetto di malattia si modifica in funzione dell’età le credenze dipendono dalla qualità di adattamento alla patologia la comparsa della malattia può essere attribuita a varie cause tutte le risposte sono corrette.
Un predittore della risposta all'evento traumatico e al ritorno alla normalità in età evolutiva è: la scuola la società la famiglia nessuna delle risposte è corretta.
E’ opportuno, da parte dei genitori di un bambino malato:. evitare di parlare con il figlio sano della situazione incoraggiare i figli sani a esprimere i propri sentimenti e le proprie preoccupazioni e accoglierle, facilitando il rapporto con il fratello malato fare finta di niente, così da diminuire la preoccupazione nel figlio sano incoraggiare i figli sani a esprimere solo emozioni positive.
Negli adolescenti i livelli di adherence non sono influenzati da: conoscenze biomediche la presenza di fratelli controllo percepito bisogni di autonomia e individuazione.
Il disturbo post-traumatico da stress: nessuna risposta è corretta per la diagnosi devono essere esclusi gli stimoli associati all'evento traumatico, gli incubi, e le allucinazioni consiste in ricordi ricorrenti e inopportuni di un evento traumatico opprimente non viene fatta l'anamnesi.
Nel disturbo da ansia di malattia: Tutte le risposte sono corrette la preoccupazione non è per i sintomi ma per la diagnosi I sintomi somatici, se presenti, sono lievi c'è preoccupazione di avere o poter contrarre una malattia grave non diagnosticata.
Il disturbo fittizio, un tempo era chiamato: sindrome di Munchausen nessuna risposta è corretta sindrome di asperger sindrome di Stendhal.
Nella categoria disturbo da sintomi somatici e i disturbi correlati troviamo: il disturbo da ansia di malattia il disturbo da sintomi somatici tutte le risposte sono corrette il disturbo da sintomi somatici.
Il mini mental state exam: valuta le condizioni fisiche è un test di personalità fornisce una valutazione globale del funzionamento ed è utilizzato per diagnosticare le demenze. è utilizzato per valutare il livello cognitivo dei bambini.
La forma più frequente di demenza è: nessuna risposta è corretta la malattia di Alzheimer la demenza senile la demenza vascolare.
L’aumento della rigidità, dell’egocentrismo, dell’apatia e la compromissione del controllo emotivo sono tipiche modificazioni della personalità: nelle persone anziane nella sclerosi multipla nelle demenze in altre malattie.
Gli stereotipi relativi all’invecchiamento fanno si che: venga attuato un comportamento di cure eccessive, controproducente perché spinge l’anziano ad adottare dei comportamenti più passivi e a convincersi della sua incompetenza e inabilità. gli anziani si sentano più accuditi e meglio compresi, in quanto gli stereotipi relativi al declino cognitivo permettono loro di avere un maggiore contatto con la loro rete sociale. tutte le risposte sono errate i medici propongano terapie più aggressive agli anziani, non preoccupandosi degli effetti collaterali sul fisico, già deteriorato dall’età.
Nell'anziano: i deficit cognitivi sono sempre di natura particolarmente invalidante le capacità di riconoscere i limiti dell’età, di considerare le risorse individuali e sociali non sono importanti Le capacità di porsi nuovi obiettivi non vanno in alcun modo a influire sull'autoefficacia e sull'autostima L’immagine sociale legata alla perdita del ruolo professionale può influire negativamente sull’autostima fino a condurre a vissuti depressivi e all’isolamento.
Il "family burden": tutte le risposte sono corrette è l’insieme delle conseguenze oggettive e soggettive, fisiche e psicologiche, correlate alla presenza e cura di un familiare affetto da una malattia grave o cronica tende a crescere in funzione della riduzione dell’autonomia del paziente e soprattutto della comparsa di sintomi comportamentali e pensiero delirante interessa il caregiver.
I caregivers informali di persone anziane: sono maggiormente fratelli o sorelle sono quasi sempre estranei sono maggiormente uomini sono per la maggior parte figlie femmine.
Gli Alzheimer cafè: sono dedicati unicamente ad attività ricreative per i pazienti Alzheimer. non esistono sono dedicati solo ai parenti sono situazioni conviviali finalizzate a facilitare la socializzazione e favorire la qualità della vita del malato e del caregiver e la relazione con gli operatori sanitari.
Sono state definite "le seconde vittime nascoste della malattia": i caregivers familiari nessuna delle risposte è corretta i caregivers solo nel caso di pazienti con patologie fisiche gli infermieri.
Si parla di "eutanasia non volontaria": nel caso di persone capaci di intendere e di volere può essere solo passiva ma non attiva può essere attiva ma non passiva nel caso di persone non consapevoli, che non possono esprimere il proprio consenso.
Nell'ambito dell'aiuto da offrire a un bambino nell'affrontare un lutto: Non esiste un momento giusto per comunicare a un bambino la morte di una persona cara, ma è opportuno che la comunicazione venga data da un familiare e non da un estraneo la lettura di libri per l'infanzia che affrontano la morte va evitata occorre evitare l'argomento non è opportuno stimolare il bambino al gioco e al disegno per permettergli di raccontare la propria storia ed esprimere le proprie emozioni.
Secondo Ursula Markham (1997) il succedersi delle emozioni a seguito di un lutto è solitamente il seguente: incredulità o rifiuto; ricordo; rabbia; senso di rivalsa; paura; accettazione e pace nessuna risposta è corretta incredulità o rifiuto; dolore; rabbia; senso di colpa; paura; accettazione e pace incredulità o rifiuto; dolore; senso di colpa; gioia; paura; accettazione e pace.
Le ricerche su spiritualità e relgione evidenziano che: La spiritualità e la religione non hanno alcuna influenza sull’esperienza della malattia l’esperienza della malattia suscita il desiderio nelle persone di allontanarsi dalla realtà trascendentale nessuna delle risposte è corretta la spiritualità e la religione riportino effetti positivi sulla qualità della vita, soprattutto in situazioni di malattie gravi e di confronto con la morte.
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