psicologia dello sviluppo
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Title of test:![]() psicologia dello sviluppo Description: codice 124 |



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Il metodo scietifico è basato su quattro fasi, queste sono: Concettualizzazione del problema, raccolta delle informazioni, analisi dei dati, derivazione delle conclusioni. Concettualizzazione del problema, studio delle teorie esisitenti, confutazione dei dati di partenza, raccolta di nuovi dati. Studio delle teorie esistenti, focus su un nuovo problema, racolta di dati, formulazione di una nuova teoria. Analisi dei dati, validazione dei dati raccolti, test in laboratorio, conferma della teoria. La definizione di ipotesi nell'ambito della ricerca scientifica è: Supposizione o previsione specifica che può essere verificata. Idea di partenza per procedere allo studio del probelma. Supposizione generale sull'esito della ricerca. Previsione del campione che servirà allo scopo della ricerca. Con validità esterna si intende. Risultati di una ricerca validi solo in ambienti non strutturati. Risultati di una ricerca non generalizzabili a contesti altri rispetto a quello di studio. Risultati di una ricerca generalizzabili solo ad ambienti diversi rispetto a qullo di studio, ma non a soggetti diversi dal campione. Risultati di una ricerca generalizzabili a individui o contesti diversi da quelli considerati per la ricerca stessa. La differenza principale tra il gruppo di controllo e il gruppo sperimentale risiede. Nella variabile dipendente. Nell'età dei soggetti. Nella variabile indipendente. Nel luogo dove avviene la sperimentazione. Nell'approccio trasversale. Gli stessi soggetti vengono studiati in diverse fasi del loro sviluppo. Soggetti di età differenti vengono studiati allo stesso tempo. Soggetti di età estremamente differenti vengono messi a confronto. Soggetti della stessa età, ma con diverso background, vengono messi a confronto. Le attuali norme etiche sono state sviluppate da: AIP. EU. Medici di differenti ambiti. APA. Le fasi previste dal metodo scientifico sono: osservazione, raccolta dei dati, analisi dei dati, revisione della teoria. concettualizzazione del problema, raccolta dei dati, analisi dei dati, interpretazione dei risultati e conclusioni. concettualizzazione del problema, ipotesi, esperimento, conclusioni. osservazione, ipotesi, esperimento, revisione della teoria. L'obiettivo della ricerca descrittiva è: osservare e registrare un comportamento senza manipolare variabili. manipolare variabili per osservare i cambiamenti. descrivere la relazione tra due o più variabili. identificare relazioni causali tra variabili. Il vantaggio principale della ricerca longitudinale è: la durata limitata della raccolta dati. la possibilità di limitare i costi. la possibilità di ricavare informazioni sulla stabilità e il cambiamento nello sviluppo. la necessità di poche risorse in termini di costi e tempo. Le interazioni nel sistema familiare possono essere. uno scambio sincronizzato e una socializzazione reciproca. una socializzazione asincrona e uno scambio reciproco. uno scambio sociale e una sincronia reciproca. nessuna delle precedenti. Le sei categorie individuate da Bornstein rispecchiano. Le tipologie di genitori esistenti. Le attività che i caregiver svolgono nel loro ruolo genitoriale. Le possibili difficoltà che chi accudisce un bambino può incontrare. Il livello di impegno genitoriale in base all'età del bambino. Il concetto di Timing rimanda. A quanto tempo deve passare tra un pasto e l'altro per un neonato. A quando un bambino diventa adolescente. A che ora è corretto far rientrare un adolescente a casa. A quando iniziano i diversi peridi di sviluppo dell'individuo. La causa di un attaccamento irrisolto/disorganizzato è da individuare in: Un'eccessiva preoccupazione da parte dei genitori. Esperienze traumatiche. Abitudini sregolate. Genitori troppo presenti. La fase durante la quale si registra, generalmente, un conflitto maggiore con i genitori è: L'infanzia. La post-adolescenza. La prima adolescenza. La tarda adolescenza. Secondo Erikson, la post-adolescenza, corrisponde a. sesto e settimo stadio dello sviluppo psicosociale. quarto e quinto stadio dello sviluppo psicosociale. quinto e sesto stadio dello sviluppo psicosociale. terzo e quarto stadio dello sviluppo psicosociale. Le relazioni tra fratelli durante l'adolescenza. Sono meno egualitarie che durante l'infanzia. Sono egualitarie se lo sono state anche durante l'infanzia. Sono più egualitarie che durante l'infanzia. Non sono in alcun caso egualitarie. Quando i fratelli litigano, i genitori possono: Prendere le difese di uno dei fratelli, ammonire uno dei fratelli, delegare l'altro genitore a prendere provvedimenti. Intervenire aiutando i fratelli a risolvere il conflitto, ammonire o sgridare entrambi, non fare nulla. Dare punizioni fisiche, dare punizioni emotive, dare punizioni sociali. Osservare, difendere quello che reputano il fratello debole, mitigare il conflitto. L'ordine di nascita influenza. Socialità ed emotività. Personalità e socialità. Emotività e conflittualità con i genitori. Personalità e successo nel raggiungere uno scopo. Nel dominio della reciprocità è implicato: Quando genitore e figlio interagiscono come partner paritetici. Quando genitore e figlio interagiscono solo per soddisfare le richieste l'uno dell'altra. Quando il genitore interagisce con il figlio per soddisfare le sue proprie richieste. Quando tutta la famiglia interagisce con il bambino per soddisfare le sue richieste. Gli stili genitoriali di Baumrind sono: Genitorialità: dominante, influente, educativa, severa. Genitorialità: severa, permissiva, superficiale, assente. Genitorialità: autoritaria, autorevole, negligente, indulgente. Genitorialità: autoritaria, permissiva, educativa, superficiale. Il divorzio può essere un bene se: Il bambino non vede più il genitore causa del divorzio. Il divorzio aumenta i conflitti tra i genitori. I genitori si tasferiscono in luoghi (relativamente) distanti. Il divorzio pone fine a stress e conflitti. I tre strumenti fondamentali per la pianificazione della lezione frontale sono: obiettivi comportamentali, analisi del contesto, tassonomie didattiche. obiettivi comportamentali, analisi del compito, tassonomie didattiche. obiettivi psicologici, analisi del compito, tassonomie didattiche. obiettivi psicologici, analisi del contesto, tassonomie didattiche. Ci sono organizzatori. anticipati, anticipati espositivi, anticipati comparativi. anticipatori, anticipati espositivi, anticipati comparativi. espositivi e comparativi. anticipati e espositori. La didattica frontale permette di. essere meno organizzati nella pianificazione degli obiettivi didattici. essere maggiormente coinvolti nei compiti a casa. essere meno coinvolti nella creazione di obiettivi didattici. essere maggiormente organizzati nella pianificazione e nella creazione di obiettivi didattici. Nell'apprendimento cooperativo gli studenti sono: indipendenti. isolati dai compagni di classe. allontanati dalla classe. interdipendenti. Nell'apprendimento collaborativo. la divisione dei compiti non risulta rigida e specifica. la divisione dei compiti non può variare mai. gli studenti sono isolati dai compagni di classe. l'insegnante dirige la lezione. Tra le diverse strategie centrate sull'allievo non rientra. l'apprendimento basato sui problemi. la lezione frontale. le domande essenziali. l'apprendimento per scoperta. I passi del problem solving sono: rappresentazione del problema, generazione, valutazione e attuazione delle strategie e, infine, monitoraggio e ridefinizione delle soluzioni. generazione, valutazione e attuazione delle strategie, rappresentazione del problema e, infine, monitoraggio e ridefinizione delle soluzioni. previsione delle competenze necessarie, pianificazione del piano di azione, monitoraggio su quanto si sta svolgendo e, infine, valutazione del risultato. orientamento, organizzazione dei mezzi, assistenza nell'ottenere informazioni adeguate, sviluppo e presentazione e, infine, analisi e valutazione delle strategie usate. L'apprendimento basato sui progetti. è un'attività diretta ad un obiettivo preciso ed è personale sia nell'individuazione del problema che della strategia messa in atto. riguarda in particolare situazioni non di routine la cui soluzione non è scontata e non può essere trovata nelle azioni quotidiane. mira a sviluppare la capacità degli studenti di applicare le conoscenze acquisite a situazioni reali di vita quotidiana e a promuovere la loro capacità di pensiero critico e risoluzione dei problemi. mira a fornire agli studenti un'esperienza pratica e significativa tramite la creazione di prodotti tangibili, promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo delle competenze di collaborazione, problem solving e pensiero critico. Quali di questi non è un tipo di transfer. transfer lontano. transfer retrovisionale. transfer proattivo. transfer per via alta. L'approccio sociocostruttivista. ritiene marginale il ruolo dei contesti sociali nell'apprendimento. definisce la conoscenza come innata. sostiene la centralità dei contesti sociali dove ha luogo l'apprendimento. considera le esperienze nei contesti sociali come un meccanismo superfluo per lo sviluppo del pensiero degli studenti. La discussione tra pari. è un processo mediante il quale gli studenti non si incontrano mai. impedisce lo scambio reciproco di informazioni. favorisce lo scambio solo tra studente e insegnante. è un processo mediante il quale gli studenti si incontrano per condividere idee, opinioni e conoscenze in merito ad uno specifico argomento. I peer educators. sono i docenti della classe. sono studenti che forniscono supporto e istruzioni ai pari su argomenti specifici. sono studenti che hanno bisogno di supporto da pari su argomenti specifici. non devono trasmettere informazioni o supportare gli altri studenti nel processo di apprendimento. Con il termine Tecnologia intendiamo. l'uso di strumenti per qualsiasi scopo. il processo di raggiungere obiettivi con l'ausilio di risorse. l'insieme di strumenti, processi e risorse mirati a obiettivi specifici. il termine per indicare qualsiasi tipo di innovazione. Secondo il Modello TPCK creato da Koehler e Mishra è necessario considerare i collegamenti tra: conoscenza tecnologica, conoscenza dei contenuti e conoscenza pedagogica. conoscenza dei contenuti. conoscenza pedagogica e conoscenza dei contenuti. conoscenza dei contenuti e conoscenza tecnologica. L'Internet Society for Technology in Education ha sviluppato degli standard sugli aspetti tecnologici e tra questi rientra: cittadino del mondo. studente svogliato. collaboratore globale. comunicatore digitale. L'utilizzo delle tecnologie utilizzando scenari ludici e di apprendimento incoraggia la crescita di abilità: cognitive. lessicali. di disegno. di canto. Con il termine Assistive Technology si intende: qualsiasi tecnologia che viene usata per testare le capacità di un individuo affetto da disabilità. qualsiasi tecnologia che viene usata per migliorare le capacità di un individuo affetto da disabilità. qualsiasi tecnologia ludica. qualsiasi tecnologia che prevede dei suoni. Tra le caratteristiche che lo psicologo deve possedere per utilizzare adeguatamente le tecnologie supportive ritroviamo: buona conoscenza della lingua inglese. pessime competenze in informatica. pessima conoscenza della teoria dell'apprendimento. buona conoscenza delle teorie dell'apprendimento. Individua la normativa che definisce le tecnologie compensative per i DSA. La Legge 8 ottobre 2010, nº 170. La legge 104. La direttiva Miur sui Bes del 2012. La consensus conference del 2007. Definisci le attività considerate come una misura dispensativa. Tutte le attività che dispensato dalla fruizione delle lezioni. Le attività che evitano di leggere ad alta voce in classe. Tutte le attività che proibiscono qualsiasi tecnologia ludica. Tutte le attività che contemplano l'uso di pc. Individua gli strumenti compensativi per la dislessia: Mouse con impugnatura speciale. Ingranditore. Paint o strumento di pittura. Reader digitale o sintesi vocale. I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono: non innati. modificabili con interventi didattici mirati. resistenti all'intervento e all'automatizzazione. automatizzabili (anche se i tempi sono dilatati). La tipologia di disturbo specifico dell'apprendimento maggiormente frequente nella popolazione è: disgrafia. dislessia. disortografia. discalculia. Un criterio di inclusione per la diagnosi è: sensibile interferenza della difficoltà sulle attività della vita quotidiana. deficit delle capacità cognitive. svantaggio linguistico. deficit visivi. La triade sintomatologica dell'ADHD è: inattenzione, egocentrismo, iperattività. impulsività, deficit sensoriali, inattenzione. rispetto delle regole, iperattività, inattenzione. inattenzione, iperattività e impulsività. modelli neuropsicologici sono: 3. 5. 2. 6. Secondo il DSM-5 per la diagnosi di ADHD occorre che. siano soddisfatti almeno cinque dei nove sintomi di inattenzione e/o iperattività/impulsività. siano soddisfatti almeno tre dei nove sintomi di inattenzione e/o iperattività/impulsività. siano soddisfatti almeno sei dei nove sintomi di inattenzione e/o iperattività/impulsività. siano soddisfatti almeno sette dei nove sintomi di inattenzione e/o iperattività/impulsività. Le fasi dell'apprendimento della lettura sono. logografica, alfabetica, ortografica e lessicale. sintattica, semantica, fonologica e morfologica. percessiva, espressiva, cognitiva e linguistica. logografica, alfabetica, fonologica e lessicale. Le caratteristiche principali della lettura di un bambino con dislessia sono: velocità e bassa accuratezza. lentezza e bassa accuratezza. rapidità e elevata precisione. rapidità e bassa precisione. La diagnodi di dislessia avviene. solo alla fine della prima elementare. solo alla fine della terza elementare. all'inizio della seconda. solo alla fine della seconda elementare. Il disturbo della comprensione del testo: non riguarda la capacità di decodificare il testo, ma l'abilità di cogliere efficacemente il significato. non riguarda la capacità di cogliere efficacemente il significato di un testo, ma la capacità di decodificarlo. riguarda la velocità di lettura di un testo. riguarda la correttezza di lettura di un testo. Il ragionamento logico-matematico è: la capacità di riconoscere e comprendere i numeri. la capacità di memorizzare i fatti aritmetici di base. la capacità di manipolare mentalmente i numeri. la capacità di formulare ipotesi, dedurre conclusioni e seguire sequenze logiche di pensiero durante la risoluzione di problemi. Quando il riconoscimento delle parole ha luogo rapidamente. spesso la comprensione del significato avviene più lentamente. spesso anche la comprensione del significato avviene rapidamente. raramente anche la comprensione del significato avviene rapidamente. la comprensione del significato non viene influenzata. Il modello della letto-scrittura secondo Frith prevede lo stadio logografico, alfabetico, ortografico e: sociale. lessicale. emotivo. attentivo. La disgrafia si manifesta in difficoltà nella. correttezza ortografia. velocità di lettura. realizzazione grafica. correttezza di lettura. Tra gli errori fonologici rientra. l'omissione. l'aggiunta di doppie. l'aggiunta di h. l'omissione di apostrofo. La disabilità intellettiva è una condizione con esordio. successivo ai 18 anni. precedente ai 18 anni. compreso tra i 18 anni e i 30 anni. compreso tra i 19 anni e i 30 anni. La disabilità intellettiva è classificata in: lieve, moderata, grave. lieve e grave. lieve e profonda. lieve, moderata, grave, profonda. La malnutrizione rientra tra i fattori determinanti di tipo: ambientale. genetico. psicologico. cognitivo. Il modello di McCloskey prevede che il Sistema del calcolo: usi la rappresentazione dei numeri come input, per poi "manipolarla" attraverso tre componenti: il sistema di comprensione, il sistema di produzione e la rappresentazione semantica centrale. usi la rappresentazione dei numeri come input, per poi "manipolarla" attraverso tre componenti: i segni delle operazioni, i fatti aritmetici, le procedure del calcolo. usi la rappresentazione dei numeri come input, per poi "manipolarla" attraverso tre componenti: i meccanismi lessicali, sintattici e semantici. rappresenti l'output del sistema del calcolo, fornendo le risposte numeriche in codice uditivo o arabico. La discalculia evolutiva. è un disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini che hanno subito danni neurologici. è caratterizzata da omogeneità nella manifestazione delle difficoltà nel calcolo. si presenta sempre associata a dislessia evolutiva. comporta difficoltà nei compiti numerici e aritmetici di base, come ad esempio leggere e scrivere correttamente numeri o eseguire calcoli a mente e per iscritto con sufficiente rapidità e precisione. Si considera l'ipotesi di discalculia solo in presenza di: punteggi che si collocano sopra il cut-off del 5 percentile o 2 ds, in almeno il 50% delle prove in una batteria rappresentativa delle abilità di numero e calcolo, dalla fine della terza elementare. punteggi che si collocano sotto il cut-off del 5 percentile o 2 ds, in almeno il 50% delle prove in una batteria rappresentativa delle abilità di numero e calcolo, dalla fine della terza elementare. punteggi che si collocano sotto il cut-off del 5 percentile o 2 ds, in almeno il 50% delle prove in una batteria rappresentativa delle abilità di numero e calcolo, dalla fine della prima elementare. punteggi estremamente severi in prove significative, ad esempio accuratezza o velocità nel calcolo scritto. I Bisogni Educativi Speciali (BES): racchiudono solo la disabilità e i disturbi specifici d'apprendimento (DSA). sono svariati e racchiudono, oltre alla disabilità e ai disturbi specifici d'apprendimento (DSA), anche difficoltà che però non sono determinate dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana. sono svariati e racchiudono, oltre alla disabilità e ai disturbi specifici d'apprendimento (DSA), anche difficoltà dovute a svantaggio sociale, culturale o determinato dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana. racchiudono la disabilità o difficoltà dovute a svantaggio sociale, culturale non determinato dalla non conoscenza della lingua e della cultura italiana. Quale di queste affermazioni sul PDP è falsa. il PDP è un documento ufficiale e alleato per l'apprendimento e il successo scolastico dello studente con DSA. indica tutti gli interventi necessari (in particolare gli strumenti compensativi e le misure dispensative) per arrivare al successo scolastico. nel corso dell'anno scolastico, insegnanti e famiglia possono rivedere e modificare il PDP in qualsiasi momento ce ne sia bisogno per adeguarlo alle necessità dello studente. la famiglia dello studente non è coinvolta nel processo di strutturazione del PDP, per evitare che possano intralciare il corretto svolgimento dell'iter. Gli strumenti dispensativi e le misure compensative: consentono allo studente di compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo e non svolgere alcune. prestazioni che, risultando particolarmente difficoltose, intralciano l'apprendimento abbassano il livello di difficoltà, permettendo di concentrare il lavoro solo sull'essenziale. consentono allo studente di compensare lo studio con altre attività e non svolgere alcune prestazioni che, risultando particolarmente difficoltose, intralciano l'apprendimento. consentono allo studente di compensare le carenze funzionali e di non svolgere alcune prestazioni, privilegiandolo. Con il termine apprendimento intendiamo. i comportamenti presenti fin dalla nascita. un cambiamento che si manifesta per effetto dell'esperienza. un cambiamento dovuto alla maturazione biologica. un cambiamento che non è determinato dall'esperienza. La risposta condizionata è: una risposta non appresa che segue automaticamente lo stimolo incondizionato. uno stimolo che non elicita nessun tipo di risposta specifica. uno stimolo che elicita automaticamente una risposta. una risposta appresa tramite condizionamento che segue lo stimolo condizionato. Le tre reazioni emotive innate sono: paura, collera e amore. paura, amore e gioia. amore, gioia e tristezza. amore, gioia e collera. Secondo Skinner, i comportamenti operanti: sono risposte semplici a stimoli specifici. operano in maniera attiva sull'ambiente, piuttosto che subirne semplicemente l'azione. seguono i principi del condizionamento classico. non possono essere appresi tramite nessuna procedura. Il rinforzo negativo: è uno stimolo gratificante che segue il comportamento desiderato. diminuisce la probabilità che un comportamento venga ripetuto. è l'eliminazione di uno stimolo spiacevole. non ha alcun effetto sul comportamento futuro. Il rinforzo continuo: segue sempre il comportamento. segue il comportamento solo in alcuni casi. ha un'attuazione semplice a scuola. è caratterizzato da persistenza e resistenza all'estinzione. Secondo la teoria sociocognitiva di Bandura, i fattori che giocano un ruolo centrale nell'apprendimento sono: solo i fattori sociali. solo i fattori cognitivi. solo il comportamento. i fattori sociali,i fattori cognitivi e il comportamento. L'apprendimento osservativo: si limita alla ripetizione esatta di ciò che è stato osservato. include l'imitazione, ma comporta l'applicazione personale e creativa di strategie e modelli di comportamento osservato. richiede il frazionamento dei comportamenti in sequenze semplici. dipende esclusivamente dal processo di prove ed errori. Nell'ottica di Bandura, per promuovere l'apprendimento nel contesto scolastico. gli studenti devono osservare modelli che mettono in atto comportamenti desiderati senza ricevere gratificazione. si può contare solo sugli insegnanti, che sono gli unici a poter fungere da modelli. è necessario osservare modelli che ricevono gratificazioni per i comportamenti desiderati. si può contare solo sui compagni, perché solo i coetanei possono fungere da modelli. La codifica: è il processo attraverso il quale le informazioni entrano in memoria. riguarda la conservazione delle informazioni nel tempo. è la capacità di richiamare le informazioni dall'archivio mnestico. implica la capacità di eliminare informazioni irrilevanti dalla memoria. La memoria iconica. è destinata alla conservazione dei suoni e dura diversi secondi. conserva le immagini per circa un quarto di secondo. conserva le immagini per diversi minuti. è destinata alla conservazione dei suoni e dura circa un quarto di secondo. L'effetto recenza: riguarda la maggiore facilità a ricordare gli elementi alla fine di una lista o di una sequenza di eventi. riguarda la maggiore facilità a ricordare gli elementi al centro di una lista. riguarda la maggiore difficoltà a ricordare gli elementi all'inizio di una lista. riguarda la difficoltà a ricordare qualsiasi elemento di una lista o sequenza di eventi. L'attenzione: permette di elaborare tutte le informazioni sensoriali disponibili. è responsabile dell'elaborazione simultanea di tutte le informazioni sensoriali. seleziona le informazioni sensoriali rilevanti, escludendo quelle non necessarie. consente di portare a termine un solo compito alla volta. Il ragionamento induttivo. va dallo specifico al generale. va dal generale allo specifico. porta sempre a conclusioni certe. partendo dall'osservazione di pochi elementi trae conclusioni riguardanti solo quegli elementi. Le disposizioni nel pensiero critico. implicano evitare di mettere in discussione le proprie convinzioni. riguardano l'utilizzo delle abilità con maturità, apertura e sforzo. sono finalizzate a cogliere quello che di implicito c'è in un ragionamento. servono a valutare la solidità delle basi di un ragionamento. Per quale scopo è stata costruita la prima versione del test di Binet. per identificare diverse tipologie di intelligenza. per misurare l'intelligenza negli adulti. per individuare i bambini che non erano in grado di apprendere come gli altri. per calcolare il QI di bambini e adulti. Secondo la teoria delle intelligenze multiple di Gardner, l'intelligenza corporeo cinestetica è connessa a particolari capacità di: pensare con riferimento alle tre dimensioni dello spazio. svolgere operazioni matematiche e utilizzare il ragionamento logico. pensare utilizzando le parole e usare il linguaggio per esprimere pensieri e idee. manipolare oggetti e muoversi in maniera armonica e coordinata. Tra le strategie principali utilizzate nella creazione di test culture-fair ritroviamo: utilizzare esclusivamente domande in forma verbale. evitare domande in forma verbale. valutare solo abilità pratiche e quotidiane. testare solo competenze specifiche di una cultura. La componente motivazionale delle emozioni. identifica e monitora il vissuto soggettivo. è legata all'espressione e alla comunicazione delle emozioni attraverso espressioni facciali e configurazioni posturali. è legata all'attivazione del sistema nervoso. è legata alla tendenza all'azione. La gioia di apprendere rientra tra le emozioni: connesse all'apprendimento. connesse ai risultati. prospettiche. restrospettive. L'educazione socio-emotiva ha dimostrato di avere: un effetto positivo molto forte sulle capacità sociali ed emotive. un effetto positivo, anche se di entità ridotta, sulle capacità sociali ed emotive. un effetto negativo, anche se di entità ridotta, sulle capacità sociali ed emotive. nessun effetto significativo sulle capacità sociali ed emotive. Gli incentivi sono: stimoli o eventi con valenza esclusivamente positiva che aiutano a motivare. stimoli o eventi con valenza esclusivamente negativa che aiutano a motivare. stimoli o eventi con valenza positiva o negativa che aiutano a motivare. stimoli o eventi con valenza positiva o negativa che diminuiscono la motivazione. La motivazione intrinseca. deriva dalla prospettiva di una ricompensa esterna. nasce dal piacere e dall'interesse personale nel compiere un'attività. si basa sull'evitamento di una punizione. dipende dalle aspettative di ottenere un riconoscimento sociale. Le motivazioni sociali per gli studenti si traducono in: desiderio di essere popolari e stabilire molte amicizie. desiderio di ottenere buoni voti e riconoscimenti accademici. preoccupazione riferita principalmente alla reputazione accademica, non alle relazioni interpersonali. indifferenza alla valutazione dei compagni e degli insegnanti. L'obiettivo di prestazione-evitamento fa riferimento. all'apprendimento finalizzato alla crescita personale. all'evitamento di situazioni in cui si potrebbe percepire di essere incompetenti. al cimentarsi per ottenere risultati migliori degli altri. all'evitamento di situazioni in cui si potrebbe percepire di essere inferiori agli altri. Gli studenti con alta autoefficacia: tendono a evitare compiti difficili e preferire quelli semplici. associano le attività scolastiche a esperienze negative e hanno aspirazioni scolastiche inferiori. tendono a scegliere compiti sfidanti e hanno aspirazioni scolastiche più elevate. sono meno motivati a dedicare tempo ai compiti e a impegnarsi nelle attività scolastiche. In riferimento alle aspettative è stato evidenziato che: le aspettative degli studenti e degli insegnanti non hanno alcun effetto sulla motivazione degli studenti. le aspettative degli insegnanti e degli studenti possono influenzare significativamente la motivazione degli studenti. le aspettative degli studenti possono influenzare la loro motivazione, ma le aspettative degli insegnanti non hanno alcun impatto. le aspettative degli insegnanti influenzano solo le performance degli studenti, mentre le aspettative degli studenti non hanno effetto. Lo stile di apprendimento visivo-verbale privilegia l'accesso alle informazioni tramite. la lettura di materiale scritto. materiali non verbali presentati tramite il canale visivo. l'ascolto. l'impegno in attività concrete. Secondo il modello di Honey e Mumford lo stile pragmatico. è tipico di studenti che imparano soprattutto attraverso il problem solving e il coinvolgimento in esperienze e attività. è tipico di studenti che hanno bisogno di tempo per pensare, analizzare ed elaborare le informazioni necessarie alla risoluzione di un problema. è tipico di studenti che prediligono argomentazioni logiche e hanno un approccio analitico e sistematico all'apprendimento. è tipico di studenti che necessitano di trovare un legame tra concetti da apprendere e attività legate al loro quotidiano. Conoscere gli stili di apprendimento negli ambienti educativi: non è considerato rilevante, perché il costrutto ha dimostrato di essere poco affidabile e valido. consente all'insegnante di proporre il materiale didattico attraverso una varietà di canali e strategie, adattandosi alle preferenze degli studenti. può essere confondente per l'insegnante, che dovrebbe sempre scegliere un'unica modalità di presentazione del materiale didattico. non favorisce l'autoregolazione dell'apprendimento. L'attività di studio consiste nel: selezionare le informazioni, elaborarle e integrarle nella memoria di lavoro, per poi archiviarle nella memoria a lungo termine. selezionare le informazioni, elaborarle e integrarle nella memoria a lungo termine, per poi archiviarle nella memoria di lavoro. ripetere le informazioni apprese, elaborarle nella memoria di lavoro e archiviarle nella memoria a lungo termine. manipolare, monitorare l'attività e usare strategicamente le informazioni. Le tre fasi dell'apprendimento sono. codifica, reiterazione e recupero. attenzione, ritenzione e memoria. codifica, ritenzione e recupero. codifica, ritenzione e oblio. Le strategie di ripetizione servono a: trasformare e integrare le informazioni tra loro. selezionare le informazioni più importanti di un testo, senza riorganizzarle o trasformarle. elaborare a un livello profondo e semantico le informazioni. organizzare nuove informazioni in una struttura logica, ad esempio raggruppandole in categorie. La metacognizione è composta da: conoscenze metacognitive (monitoraggio e riflessione su propri pensieri) ed attività metacognitive (adattamento e gestione consapevole delle strategie durante la soluzione dei problemi). attività metacognitive (monitoraggio e riflessione su propri pensieri) e conoscenze metacognitive (adattamento e gestione consapevole delle strategie durante la soluzione dei problemi). abilità cognitive di prim'ordine e di second'ordine, perché implica la conoscenza del proprio sapere pianificazione, monitoraggio ed autoregolazione. Uno stile di scrittura superficiale è determinato da. la strategia Knowledge transforming, che richiede la rielaborazione delle informazioni in modo efficace e incisivo, tenendo conto dell'argomento e del lettore. la credenza che la scrittura sia un mezzo per costruire un testo in modo personale e critico e una strategia Knowledge Telling, ossia dire tutto quello che si sa di un argomento tramite una lista di contenuti. la credenza che la scrittura sia un mezzo di trasmissione di informazioni e la strategia Knowledge Telling , ossia dire tutto quello che si sa di un argomento tramite una lista di contenuti. la credenza di transazione, ossia che un testo vada costruito in modo personale e critico. La variabile psicologica che definisce la consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti del proprio funzionamento psicologico o sociale è: il locus of control. lo stile di attrubizione. l'autostima. l'autoefficacia. L'autoregolazione, a differenza della metacognizione. consente di esaminare ciò che si sa su come la propria mente elabora le informazioni, non tanto sull'azione e sul controllo pratico. riguarda la consapevolezza e la comprensione dei processi cognitivi coinvolti nell'apprendimento. è influenzato da una serie di fattori, come l'immagine di sé, l'autostima, l'autoefficacia e le attribuzioni causali. si concentra sull'azione e sul controllo pratico durante il processo di apprendimento. L'interesse motivato: riguarda il controllo della volontà nello svolgimento del compito, della frustrazione e delle sollecitazioni esterne o interessi alternativi. riguarda la valutazione delle cause che hanno conseguito a raggiungere i risultati conseguiti, siano essi positivi o negativi. consente di vedere lo studio come una sfida e come una vicenda appassionante, utile per poter crescere ed affermarsi, non come un compito noioso, da svolgere esclusivamente per dovere. consente di utilizzare più efficacemente le conoscenze pregresse in nuove situazioni, governando il cambiamento e le circostanze imprevedibili. Il modello di Miyake per le Funzioni Esecutive prevede. i processi di inibizione, updating e pianificazione, l'attenzione selettiva alla base e lo shifting come funzione esecutiva di ordine superiore. i processi di inhibition, updating e shifting, l'attenzione selettiva alla base e la pianificazione come funzion esecutiva di ordine superiore. i processi di inibizione, attenzione e shifting, l'updating alla base e la pianificazione come funzione esecutiva di ordine superiore. i processi di inibizione, attenzione e pianificazione, l'updating alla base e la shifting come funzione esecutiva di ordine superiore. Il modello cognitivo-evolutivo si fonda. sull'idea che sviluppo cognitivo e sviluppo morale procedano in modo indipendente. sui principi di interdipendenza tra sviluppo cognitivo e sviluppo morale e stadialità dello sviluppo morale. sull'idea che la morale si sviluppi in modo progressivo, non stadiale. sui principi di indipendenza tra sviluppo cognitivo e sviluppo morale e sviluppo progressivo (non stadiale) della morale. Secondo Piaget, il bambino tra i 4-5 anni e i 9-10 anni rientra nella fase: non morale. premorale. del realismo morale. del soggettivismo morale. Nella fase del realismo morale: i bambini fanno riferimento ad una concezione soggettiva della responsabilità. i bambini fanno riferimento ad una concezione oggettiva della responsabilità. i bambini non riconoscono il concetto di responsabilità. i bambini valutano la responsabilità in base al danno e all'intenzione. I dilemmi morali sono: scenari ipotetici in cui l'individuo è chiamato a scegliere tra due principi morali. situazioni in cui l'individuo deve scegliere tra due soluzioni pratiche. questioni che riguardano esclusivamente le norme legali. problemi che coinvolgono la scelta tra due opzioni di uguale valore economico. La moralità convenzionale. compare in età adulta. giunge al termine nella media infanzia. compare nella media adolescenza. compare a partire dalla media infanzia e prima adolescenza. Un individuo al sesto e ultimo stadio di sviluppo morale: segue sempre le leggi e le convenzioni sociali senza eccezioni. assume una prospettiva morale matura che guida tutte le sue scelte e le sue azioni. compie scelte basate esclusivamente sui benefici personali. segue i principi morali solo quando non sono in conflitto con le leggi. bambini a 2-3 anni. ignorano completamente le differenze tra situazioni morali e convenzionali. comprendono pienamente e fanno scelte mature in situazioni morali o convenzionali. distinguono rudimentalmente situazioni con caratteristiche morali o convenzionali e fanno considerazioni appropriate. confondono situazioni morali con quelle convenzionali. Le norme convenzionali sono. obbligatorie. universali. non contingenti né rispetto all'autorità né rispetto al contesto. contingenti rispetto all'autorità e rispetto al contesto. In ambito morale tra i 12 e i 14 anni: avviene il superamento della logica do ut des. l'autorità e le convenzioni sociali sono percepite come un limite alla libertà. c'è piena consapevolezza del carattere arbitrario delle convenzioni. il giudizio morale comincia a fondarsi sui concetti di reciprocità e di giustizia ed equità. L'empatia affettiva è: la consapevolezza cognitiva delle emozioni dell'altra persona. una risposta emotiva vicaria in linea con quella sperimentata dall'altra persona. la risposta del sistema nervoso autonomo agli stimoli emotivi. la risposta fisiologica agli stimoli emotivi. Secondo Hoffman. gli stadi immaturi includono il pianto reattivo del neonato, il distress empatico quasi-egocentrico e il distress empatico in risposta alla situazione dell'altro. gli stadi maturi includono il distress empatico egocentrico e il distress empatico in risposta alla condizione esistenziale dell'altro. gli stadi immaturi sono caratterizzati da parziale distinzione tra sé e l'altro, egocentrismo e assenza della mediazione linguistica. gli stadi maturi includono il pianto reattivo del neonato e il distress empatico in risposta alla situazione dell'altro. Secondo la teorizzazione di Eisenberg, il ragionamento morale-prosociale. riguarda questioni di giustizia, equità e cura, applicate specificamente alle situazioni lavorative. implica l'applicazione di leggi e regole formali per risolvere conflitti tra bisogni individuali. si occupa delle questioni di giustizia ed equità nella distribuzione delle risorse economiche. si riferisce ai dilemmi in cui i bisogni di un individuo sono in conflitto con quelli di un altro e non ci sono leggi o regole formali che indicano cosa è più giusto fare. L'innovazione degli approcci intuizionisti è stata: affermare che il ragionamento non fosse la base del giudizio morale. affermare che i ragionamenti intuitivi fossero quelli più importanti per il giudizio morale. affermare che il risultato del ragionamento morale fossero le intuizioni e non i giudizi. comprendere che le persone potessero intuire i giudizi degli altri ed esserne influenzati. Le intuizioni: sono processi lenti e consapevoli. sono processi lenti, che avvengono in maniera automatica. sono processi rapidi e automatici. sono processi rapidi ma consapevoli. Secondo gli approcci intuizionisti, il ragionamento. è un processo rapido e automatico, che nella maggiorana dei casi interviene solo dopo il giudizio, per giustificarlo. è un processo lento e consapevole che nella maggiorana dei casi interviene solo in un secondo momento, per giustificare il giudizio. è in ogni caso la base del giudizio morale. è un processo lento, che in maniera automatica e inconsapevole porta al giudizio morale. Secondo la Moral Foundations Theory, i cinque fondamenti della morale sono. Cura, Giustizia, Lealtà, Autorità, Santità. Cura, Giustizia, Legalità, Autorità, Santità. Cura, Giustizia, Lealtà, Autorità, Castità. Cura, Giustizia, Carità, Autorità, Castità. La preoccupazione principale del fondamento morale Cura è: il proprio benessere. la contaminazione e il contagio. il tradimento del gruppo cui si appartiene. il dolore o la sofferenza dell'altro. Secondo la teoria dei fondamenti morali, le intuizioni morali si sviluppano. esclusivamente attraverso la socializzazione da parte degli adulti. per effetto della maturazione biologica. attraverso un processo di esternalizzazione assistita. per effetto dell'influenza dei coetanei. Le caratteristiche personali. non hanno alcun ruolo nella genesi della morale dell'individuo. contribuiscono, insieme alla socializzazione, a determinare la specifica morale che l'individuo svilupperà. sono le uniche vere responsabili della morale che l'individuò svilupperà. contribuiscono, insieme ai valori, a determinare la specifica morale che l'individuo svilupperà. I giudizi utilitari: pongono l'enfasi sulle conseguenze. pongono l'enfasi sulle regole morali. non mettono mai in discussione i principi morali. mettono in discussione i principi se questo è utile alla persona. Secondo la dual process theory, la variante dell'uomo grasso: come il dilemma del trolley, richiede un'azione impersonale. a differenza del dilemma del trolley, richiede un'azione personale e ravvicinata. come il dilemma del trolley, richiede un'azione personale e ravvicinata. a differenza del dilemma del trolley, richiede un'azione impersonale. Secondo la dual process theory, gli scenari personali: non determinano negli individui reazioni differenti rispetto agli scenari impersonali. nonostante siano emotivamente salienti, consentono all'inidviduo di analizzare costi e benefici delle proprie scelte. non determinano reazioni emotive negative dominanti. determinano una forte reazione emotiva negativa. Tra le forme di bullismo: il bullismo diretto include l'esclusione sociale e il mettere in giro voci su qualcuno. il bullismo indiretto è caratterizzato dall'uso di offese e minacce verbali. il bullismo indiretto si manifesta attraverso l'esclusione sociale e la diffusione di voci. il bullismo diretto è caratterizzato da comportamenti come l'aggressione fisica e l'esclusione sociale. Tra le caratteristiche della vittima di bullismo ritroviamo. elevata assertività e capacità di comunicazione efficace. strategie di difesa efficaci. autostima elevata ed estroversione. scarse abilità sociali e livelli elevati di ansia. in merito alle conseguenze psicologiche del bullismo è possibile affermare che. le vittime di bullismo presentano livelli maggiori di disturbi internalizzanti e sintomatologia simile al disturbo post-traumatico da stress. le vittime di bullismo sviluppano principalmente problemi di condotta e comportamenti oppositivo-provocator. i bulli tendono ad avere livelli elevati di ansia, stress e vissuti di solitudine e isolamento. i bulli sviluppano esclusivamente problematiche esternalizzanti e non presentano disturbi di carattere internalizzante. Il cyberbullismo. non è vero bullismo. utilizza le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per mettere in atto prepotenze. non è un fenomeno di gruppo come il bullismo tradizionale. non prevede la possibilità di identificare ruoli, come nel bullismo tradizionale. Una delle specificità del cyberbullismo rispetto al bullismo tradizionale è che. le prepotenze nel cyberbullismo avvengono sempre faccia a faccia. il cyberbullismo si limita ai confini fisici della scuola. i contenuti prepotenti non si diffondono molto e possono essere eliminati in maniera semplice senza lasciare tracce permanenti. nel cyberbullismo l'identità del molestatore è spesso sconosciuta o nascosta. Nell'impersonificazione nel contesto del cyberbullismo. il cyberbullo pubblica informazioni private della vittima sui social media. il cyberbullo invia messaggi minacciosi direttamente alla vittima dal proprio account. il cyberbullo crea un'identità fittizia usando il nome e la foto di un'altra persona per inviare messaggi offensivi o ottenere informazioni personali dai suoi amici/cari. il cyberbullo eslcude la vittima da gruppi sociali online, come chat di gruppo o forum. Le caratteristiche principali del bullismo sono: intenzionalità, ripetizione, asimmetria di potere. intenzionalità e asimmetria di potere. intenzionalità, ripetizione, asimmetria di potere, confronto faccia a faccia. ripetizione e asimmetria di potere. Nella prevenzione primaria del bullismo: si interviene sulle prepotenze che si sono già verificate. si interviene su gruppi classe a rischio. si interviene sulle relazioni per prevenire a monte l'instaurarsi di dinamiche di bullismo. si interviene sui gruppi classe a rischio e su quelli in cui si sono già verificate prepotenze. Diversi studi hanno evidenziato che il bullismo produce conseguenze sul piano psicologico e comportamentale: solo per la vittima. solo per il bullo. solo per bullo e vittima. per tutti gli attori coinvolti. Tra gli interventi che si sono dimostrati più significativi a livello di scuola ritroviamo. conferenze scolastiche, formazione dei docenti e di altro personale e miglioramento della supervisione. informazione, partecipazione, collaborazione, partnership. conferenze scolastiche, partecipazione e collaborazione. conferenze scolastiche, formazione dei docenti e partnership. Le azioni universali del programma Kiva includono. discussioni con vittima, bullo e gruppi di bulli. lezioni con le classi e utilizzo di discussioni, filmati, role playing, etc. discussioni con bulli, vittime e compagni prosociali. individuazione di tutti i casi di bullismo della scuola e coinvolgimento di tutti i bulli e le vittime in trattamenti specifici. I principi di base degli interventi a livello di comunità sono. metafora ecologica, informazione e collaborazione. ottica proattiva, collaborazione e partecipazione. metafora ecologica, informazione e partecipazione. metafora ecologica, ottica proattiva, empowerment. I principali vantaggi dell'approccio curricolare sono: possibilità di dedicare molto tempo alla tematica e di affrontarla con un linguaggio comprensibile e un metodo adeguato all'età. possibilità di sviluppare abilità quali autoconsapevolezza, competenza emotiva ed empatia, gestione dello stress, problem solving, comunicazione efficace. possibilità di lavorare in gruppi con caratteristiche specifiche quali interdipendenza reciproca e leadership distribuita. possibilità di trasmettere i contenuti corretti attraverso le lezioni frontali, senza dover perdere tempo con discussioni infruttuose. Nel supporto tra pari i peer helper. diventano un riferimento per le vittime e per la classe, ma non ricavano alcun vantaggio da questo ruolo. diventano un riferimento per le vittime e per la classe e ricavano a loro volta importanti vantaggi da questo ruolo. diventano un riferimento per la classe, ma non per le vittime per cui ci sono interventi più specifici. diventano un riferimento esclusivamente per le vittime, che devono difendere e segnalare. Al fine di favorire la cooperazione scuola-famiglia, la scuola può. fornire supporto attraverso training parentali. fornire strumenti e strategie educativi generali e specifici. proporre incontri di informazione su bullismo, modalità di intervento della scuola e protocolli per genitori. proporre incontri finalizzati a far sviluppare nei genitori abilità quali autoconsapevolezza, gestione dello stress,problem solving e comunicazione efficace. Tra gli interventi a livello individuale, l'approccio disciplinare: si basa sulla sanzione del comportamento e presenta numerosi limiti. si basa sulla sanzione del comportamento e rappresenta la strategia di intervento migliore. interviene sull'interpretazione della situazione attraverso la stimolazione della riflessione. è un intervento educativo che pone il focus su diversi aspetti, come autostima, autoefficacia e competenze sociali soprattutto delle vittime. Secondo la teoria di Gibson. non tutti gli oggetti hanno delle affordance. tutti gli oggetti hanno delle affordance. le affordance sono le possibilità di non interazione. le affordance non sono le possibilità di interazione. La disabituazione è: la risposta diminuita a uno stimolo dopo ripetute presentazioni dello stesso. un sinonimo di abituazione. il recupero della risposta abitudinaria dopo un cambiamento di stimolo. determinata dal grado di abituazione del bambino. neonati accoppiano le voci ai volti e discriminano tra volti del proprio gruppo etnico e quelli di altri gruppi etnici a partire dai: 3 mesi di età. 2 mesi di età. 20 giorni di età. 30 giorni di età. L'epistemologia genetica: sostiene che la conoscenza è un processo innato. sostiene l'importanza di conoscere e valutare il peso di fattori genetici e culturali nello sviluppo cognitivo. afferma l'importanza dei fattori genetici per quanto concerne lo sviluppo cognitivo. studia le strutture e i processi alla base della costruzione di conoscenza nel corso dello sviluppo. Secondo Piaget, le operazioni. sono strutture mentali che il bambino ha a disposizione fin da piccolo e riguardano azioni mentali. sono acquisite intorno ai 7 anni e sono azioni mentali che consentono al bambino di fare mentalmente quello che prima poteva fare solo fisicamente. sono strutture mentali che il bambino ha a disposizione fin da piccolo e che gli consentono di organizzare la conoscenza relativa alle azioni. sono strutture mentali che il bambino ha a disposizione a partire dai 7 anni circa e che gli consentono di organizzare la conoscenza relativa alle azioni. Secndo Piaget, assimilazione e accomodamento. sono due meccanismi che agiscono in maniera opposta, ma sono interconnessi e tendono naturalmente all'equilibrio. sono due meccanismi che agiscono in maniera indipendente l'uno dall'altro. sono due meccanismi che agiscono in maniera opposta allo scopo di creare disequilibrio nel sistema cognitivo per far progredire lo sviluppo. sono due meccanismi che agiscono secondo modalità differenti ma convergenti, allo scopo di evitare conflitti intrapsichici. La visione costruttivista dello sviluppo in Piaget: si riferisce all'idea che il bambino costruisca attivamente la propria conscenza del mondo grazie all'interazione con gli adulti o altri bambini più competenti. si riferisce al fatto che la conoscenza del bambino si costruisca a piccoli passi. si riferisce all'idea che il bambino costruisca attivamente la sua conoscenza del mondo interagendo con l'ambiente. si riferisce all'idea che la conoscenza del bambino sia costruita dall'ambiente che lo circonda e soprattutto dagli adulti che se ne prendono cura. Il concetto di stadio nella teoria di Piaget. si riferisce a periodi di tempo in cui pensieri e comportamenti del bambino presentano delle caratteristiche specifiche e tra loro coerenti. si riferisce a condizioni momentanee attraversate dal bambino nel corso dello sviluppo. si riferisce a periodi di tempo in cui pensieri e comportamenti del bambino riflettono caratteristiche che variano continuamente rimanendo sempre coerenti. si riferisce a periodi di tempo in cui pensieri e comportamenti del bambino riflettono caratteristiche variabili e poco coerenti. Secondo Piaget, nello stadio delle operazioni concrete. ha finalmente superato la centrazione ma non è ancora in grado di compiere azioni mentali reversibili sugli oggetti. è in grado di usare rappresentazioni mentali di oggetti concreti, ma queste sono ancora separate l'una dall'altra e non reversibili. ha finalmente superato la centrazione ma è in grado di compiere azioni solo in maniera concreta sugli oggetti. ha finalmente superato la centrazione ed è in grado di compiere azioni mentali reversibili sugli oggetti. Secondo l'approccio storico-culturale. i processi mentali, risultato dell'evoluzione, sono diventati via via più complessi per effetto di fattori storici, sociali e culturali. i processi mentali sono di natura biologica e non hanno alcuna relazione con i fattori storici, sociali e culturali. i processi mentali sono stati selezionati dall'evoluzione e nella storia della specie non hanno mai subito modifiche. i contenuti mentali, ma non i processi, hanno subito l'influenza del contesto storico-sociale e culturale. Secondo Vygotskij, la zona di sviluppo prossimale. si riferisce al livello di sviluppo più vicino a quello del bambino. è la distanza tra il livello di sviluppo effettivo del bambino e il suo livello di sviluppo potenziale. è il livello di sviluppo che il bambino può raggiungere risolvendo il compito da solo se si impegna. è un livello di sviluppo che al momento è irraggiungibile per il bambino. Secondo Vygotskij, il linguaggio interiore. è una forma di dialogo in cui il bambino parla con sé stesso, ad alta voce, per gudare il pensiero e il comportamento e aiutarsi nella risoluzione dei problemi. si riferisce al linguaggio idiosincratico che ciascun bambino utilizza quando comincia a parlare. è un dialogo non udibile che il bambino porta avanti con sé stesso per guidare il pensiero e il comportamento e aiutarsi nella risoluzione dei problemi. si riferisce all'insieme delle parole che il bambino utilizza per riferirsi alle sue caratteristiche interiori. Relativamente all'apprendimento, Piaget e Vygotskij. la pensano allo stesso modo: lo sviluppo deve precedere l'apprendimento. la pensano in maniera opposta: Piaget pensa che lo sviluppo debba precedere l'apprendimento, Vygotskij che l 'apprendimento preceda e promuova lo sviluppo. la pensano allo stesso modo: l'apprendimento precede e promuove lo sviluppo. la pensano in maniera opposta: Vygotskij pensa che lo sviluppo debba precedere l'apprendimento, Piaget che l'apprendimento preceda e promuova lo sviluppo. In base all'approccio piagetiano, l'insegnante. deve assumere il ruolo di facilitatore dell'apprendimento. deve assumere un ruolo direttivo, dando compiti specifici ai bambini. ha il compito di trasmettere le sue conoscenze attraverso le lezioni. deve proporre ai bambini compiti leggermente al di sopra del livello di sviluppo raggiunto. In base all'approccio di Vygotskij, l'insegnante: deve proporre compiti adeguati al livello di sviluppo raggiunto dal bambino e lasciare che li risolva autonomamente. deve proporre compiti adeguati al livello di sviluppo raggiunto dal bambino e supportarlo nella risoluzione. deve proporre compiti leggermente al di sopra del livello di sviluppo raggiunto dal bambino e fornirgli tutto il supporto di cui ha bisogno. deve proporre compiti leggermente al di sopra del livello di sviluppo raggiunto dal bambino e poi dare solo il sostegno strettamente necessario. L'elaborazione delle informazioni concepisce lo sviluppo come. graduale superamento dei limiti nella capacità e nella velocità di elaborazione delle informazioni e nella disponibilità di strategie adeguate. processo che, attraverso stadi successivi, porta al superamento dei limiti nella capacità e nella velocità di elaborazione delle informazioni e nella disponibilità di strategie adeguate. impresa cooperativa, risultato dell'interazione tra il bambino e un'altra persona più competente. costruzione attiva di conoscenza da parte del bambino che, interagendo con il mondo, sperimenta conflitti cognitivi. Secondo l'elaborazione delle informazioni, le risorse cognitive. sono espressione esclusivamente di fattori biologici. sono determinate esclusivamente dalla cultura. sono la risultante sia di fattori biologici che esperienziali/culturali. sono determinate dalla cultura solo in soggetti predisposti. Il bambino riesce a elaborare le informazioni con poco o nessuno sforzo grazie. al meccanismo della codifica. alla maturazione biologica. all'acquisizione di strategie efficaci. al meccanismo dell'autmatizzazione. La psicologia culturale. sostiene che i processi mentali si sono modificati divenendo sempre più complessi per effetto di fattori storici,sociali e culturali. studia i modi in cui la cultura e la società influenzano lo sviluppo individuale. studia il contributo che gli individui danno alla cultura e all'organizzazione sociale. studia le differenze culturali nelle variabili psicologiche. Secondo Bruner, le immagini interne costruite dal bambino a partire dall'osservazione di oggetti ed azioni e dall'imitazione si definiscono. rappresentazioni iconiche. rappresentazioni esecutive. rappresentazioni simboliche. rappresentazioni esecutivo-imitative. Secondo Bruner il pensiero narrativo. è dipendente dal contesto e organizza gli oggetti e gli eventi in senso verticale e gerarchico. è dipendente dal contesto e organizza gli oggetti e gli eventi in senso orizzontale. è un pensiero generale ed astratto. consente la costruzione di categorie di ordine differente e la costruzione dei concetti. Il principio secondo cui l'energia cerca una scarica diretta e immediata è definito. principio di realtà. principio di piacere. principio di conservazione. principio di trasformazione. La principale fonte di frustrazione durante lo stadio anale è: la mancanza di cibo. la separazione dai genitori. la competizione con i fratelli. l'addestramento alla pulizia e al controllo. Il periodo di relativa calma, in cui le pulsioni sessuali sono rimosse e nessuna area è investita dalla libido, è definito. stadio orale. stadio intermedio. periodo di latenza. stadio alibidico. Il bambino mostra diffidenza verso persone non familiari a partire: dai 5 mesi. dai 7 mesi. dai 9 mesi. dai un anno. genitori restrittivi, punitivi e poco affettuosi rientrano nella genitorialità: autoritaria. autorevole. negligente. indulgente. Il rendimento scolastico dei bambini può essere influenzato da. il numero di studenti in una classe. il valore che i genitori attribuiscono all'istruzione. il coinvolgimento dei genitori nel percorso sportivo. l'interesse che i genitori nutrono per la struttura scolastica. L'emozione è: un sinonimo di stato d'animo. rilevata dall'assenza della manifezione di un comportamento che riflette il piacere o il dispiacere dello stato d'animo. rilevata dalla manifestazione di un comportamento che riflette il piacere o il dispiacere dello stato d'animo priva di modificazioni fisiologiche. Le emozioni primarie compaiono: nei primi sette mesi dello sviluppo del neonato. nei primi sei mesi dello sviluppo del neonato. nei primi tre mesi dello sviluppo del neonato. nei primi due mesi dello sviluppo del neonato. Tra i cambiamenti evolutivi nelle emozioni che si presentano durante il periodo della fanciullezza possiamo ritrovare: un'aumentata abilità nel comprendere le emozioni complesse come orgoglio e vergogna. una ridotta o assente comprensione che in situazioni particolari si possono sperimentare più emozioni. una minore capacità empatica. una maggiore espressione delle emozioni negative, senza alcuna capacità di sopprimerle o nasconderle. I meccanismi dello sviluppo umano sono creati dall'interazione di: due processi chiave. tre processi chiave. quattro processi chiave. cinque processi chiave. La fanciullezza è il periodo che viene chiamato anche. periodo scolare. periodo prescolare. seconda infanzia. prima infanzia. Alcuni studiosi dello sviluppo affermano che il bambino non si sviluppa in maniera ottimale se: non riceve calore e attenzioni tra il secondo e il terzo anno di vita. non viene cullato frequentemente. non viene svegliato più volte durante il giorno. non riceve calore e attenzioni durante il primo anno di vita. Il periodo della fanciullezza presenta una crescita. veloce e costante. lenta e poco costante. veloce e poco costante. lenta e costante. Con il termine pubertà precoce si indica: l'esordio molto precoce e la rapida progressione della pubertà. l'esordio poco precoce della pubertà. l'esordio poco precoce e la lenta progressione della pubertà. l'esordio molto precoce e la lenta progressione della pubertà. Lo scatto di crescita associato alla pubertà nelle ragazze avviene all'incirca: un anno prima che nei ragazzi. un anno dopo che nei ragazzi. due anni prima che nei ragazzi. due anni dopo che nei ragazzi. Secondo la teoria dei sistemi dinamici. per poter sviluppare le capacità motorie i bambini devono percepire qualcosa nel loro ambiente che li motivi ad agire. percezione e azione si presentano separate. i neonati accostano le capacità sensoriali al fine di percepire. per poter sviluppare le capacità motorie i bambini non devono usare le loro percezioni per affinare i propri movimenti. Il riflesso di rooting: avviene quando i neonati cominciano a succhiare automaticamente un oggetto che è stato loro messo in bocca. avviene quando si accarezza la guancia di un bambino o un lato della sua bocca. non ha un valore per la sopravvivenza per i neonati mammiferi. produce il pianto come risposta da parte del neonato. A 4 mesi il bambino: si siede da solo. si siede da solo procede a carponi. sta in piedi da solo. si siede con l'aiuto di altri. |





