PSICOLOGIA GENERALE p-z 60-64
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Un paziente con afasia di Wernicke tipicamente presenta un linguaggio... Lento, faticoso e sgrammaticato, simile a un "linguaggio telegrafico". Fluente e grammaticalmente corretto, ma privo di significato, simile a un'"insalata di parole". Completamente assente, con il paziente che non è in grado di produrre alcun suono verbale. Perfettamente normale sia nella produzione che nella comprensione, ma con una grave incapacità di ripetere le frasi. L'ipotesi della relatività linguistica di Whorf, nella sua versione "debole", suggerisce che... Tutte le lingue del mondo hanno la stessa struttura grammaticale di base, portando a un modo di pensare universale per tutti gli esseri umani. La lingua che parliamo determina completamente il nostro pensiero, rendendo impossibile pensare concetti che non esistono nel nostro vocabolario. Il pensiero è universale e completamente indipendente dal linguaggio, che serve solo come etichetta per concetti preesistenti. La lingua che parliamo influenza il nostro pensiero, indirizzando la nostra attenzione verso certi aspetti della realtà. Cosa si intende per "linguaggio egocentrico" nella teoria di Lev Vygotskij?. È il fenomeno per cui i bambini parlano a sé stessi ad alta voce mentre risolvono problemi, usando il linguaggio come strumento di pensiero. È un disturbo del linguaggio in cui il bambino non è in grado di comprendere il punto di vista dell'interlocutore. È la tendenza dei bambini a usare il linguaggio solo per esprimere i propri bisogni, senza alcun interesse a comunicare con gli altri. È la fase iniziale dello sviluppo in cui il linguaggio è puramente imitativo e privo di qualsiasi funzione intellettuale. Qual è la funzione principale dell'Area di Broca, situata nel lobo frontale sinistro?. È responsabile della produzione linguistica, in particolare dell'assemblaggio grammaticale delle parole in frasi corrette. Elabora gli aspetti emotivi e prosodici del linguaggio, come l'intonazione e il ritmo del discorso. È deputata alla comprensione del linguaggio, in particolare all'elaborazione del significato delle parole. Collega l'area della produzione e quella della comprensione, permettendo la ripetizione di parole e frasi. . Secondo la teoria innatista di Noam Chomsky, i bambini sono in grado di acquisire il linguaggio così rapidamente perché... Il pensiero determina completamente il linguaggio, e la maturazione cognitiva permette automaticamente lo sviluppo linguistico. Il linguaggio è una facoltà puramente culturale che viene insegnata esplicitamente dai genitori attraverso istruzioni formali. Nascono con un "Language Acquisition Device" (LAD), un meccanismo pre-programmato con i principi di una "grammatica universale". Imparano attraverso un processo di imitazione e rinforzo, venendo premiati dagli adulti per le loro produzioni corrette. La frase "Vieni qui" può essere un ordine, un invito o una preghiera. Cosa determina questa differenza di significato?. Il sistema paralinguistico, che modifica radicalmente il messaggio comunicato pur mantenendo le stesse parole. La struttura grammaticale della frase, che in questo caso rimane invariata e quindi non produce differenze. Esclusivamente il contesto verbale, ovvero le frasi che precedono e seguono l'enunciato. Il significato letterale delle parole, che è l'unico elemento che conta per l'interpretazione. Cosa sono gli "emblemi vocali"?. Suoni non verbali che hanno un significato preciso e convenzionale all'interno di una cultura. Le pause "piene", come "uhm" o "ehm", che segnalano universalmente che una persona sta pensando a cosa dire. Le caratteristiche uniche e individuali della voce di una persona, che permettono di riconoscerla. Le variazioni di intonazione che, in alcune lingue come il mandarino, cambiano il significato letterale di una parola. Il dibattito "natura vs. cultura" nella comunicazione non verbale vocale suggerisce che... L'uso della voce è interamente determinato dalla genetica, e le differenze culturali sono minime e irrilevanti. Esiste una base biologica universale per le espressioni delle emozioni di base, su cui la cultura modella regole specifiche di esibizione. Tutti gli aspetti del paralinguaggio sono puramente appresi e variano completamente da una cultura all'altra senza alcuna base comune. La cultura determina la base biologica, modificando l'apparato fonatorio delle persone in base alle esigenze comunicative locali. Se dico "IO voglio andare al cinema", sto usando una variazione paralinguistica specifica per cambiare il significato della frase. Quale?. Altezza (pitch), per indicare uno stato di agitazione o di tranquillità mentre parlo. Accento ed enfasi, per sottolineare quale parola è più importante e chiarire la mia intenzione. Volume, per esprimere sicurezza o aggressività nel manifestare il mio desiderio. Ritmo e tempo, per comunicare un senso di urgenza o di calma nella mia richiesta. Nel contesto della comunicazione non verbale, cosa si intende per "prosodia"?. L'insieme di variazioni di altezza (tono), volume, ritmo e intonazione che accompagnano le parole. L'insieme dei gesti compiuti con le mani e le braccia per illustrare o enfatizzare il contenuto di ciò che si dice. La qualità specifica della voce, come il timbro (es. roco, squillante), che dipende dalle caratteristiche fisiche dell'apparato fonatorio. L'uso delle pause (piene o vuote) all'interno di una conversazione per dare ritmo o indicare esitazione. . Nella classificazione dei gesti di Ekman e Friesen, qual è la funzione dei gesti "illustratori"?. Accompagnare e illustrare visivamente il discorso verbale, mimando azioni, indicando direzioni o descrivendo forme. Avere un significato simbolico e convenzionale traducibile in parole, come il gesto di "OK". Gestire stati di disagio o ansia, spesso in modo inconsapevole, come toccarsi i capelli o giocare con un anello. Regolare il flusso della conversazione, indicando i turni di parola o segnalando attenzione. . Secondo la teoria della prossemica di Edward T. Hall, la "distanza personale" è tipicamente riservata a... Conversazioni informali con amici e familiari, permettendo un'interazione ravvicinata ma non intima. Contatti intimi come abbracci e sussurri, riservati a partner e familiari strettissimi. Interazioni formali e impersonali, come quelle con colleghi o in contesti professionali. Discorsi pubblici e lezioni, dove esiste una chiara separazione tra l'oratore e il pubblico. Cosa si intende per "aptica" nel campo della comunicazione non verbale?. Lo studio della comunicazione attraverso il contatto fisico (il tocco). Lo studio degli aspetti vocali non verbali del parlato (tono, ritmo, volume). Lo studio dei movimenti del corpo e del viso (gesti ed espressioni). Lo studio dell'uso dello spazio e della distanza interpersonale. Perché lo sguardo è considerato uno strumento di comunicazione così potente e complesso?. Perché è un canale completamente volontario, che possiamo controllare perfettamente per nascondere le nostre vere emozioni. Perché può regolare i turni di parola, esprimere intimità o minaccia, e il suo significato varia enormemente tra le culture. Perché il suo significato è universale e identico in tutte le culture, eliminando ogni possibilità di fraintendimento. Perché è un canale puramente ricettivo, che serve solo a raccogliere informazioni visive dall'ambiente. Un medico che visita un paziente o un sarto che prende le misure utilizzano un tipo di contatto definito... Funzionale/Professionale, perché è impersonale e finalizzato al compimento di un'azione tecnica. Amichevole/Caloroso, perché serve a stabilire un legame di affetto e simpatia. Amoroso/Intimo, perché comunica un attaccamento emotivo profondo. Sociale/Convenevole, perché segue un rito culturale come la stretta di mano. . L'Atto Comunicativo Globale è un concetto che descrive la comunicazione come un evento... Olistico e multistrato, che è contemporaneamente sistemico, pragmatico, multilivello e multimodale. Molecolare e isolato, analizzabile scomponendo ogni singola parola o gesto. Esclusivamente conscio e intenzionale, escludendo ogni forma di comunicazione involontaria. Puramente verbale, in cui gli aspetti non verbali sono considerati accessori e irrilevanti. Qual è la distinzione fondamentale tra "livello di notizia" e "livello di comando" nella pragmatica della comunicazione della Scuola di Palo Alto?. La notizia è il contenuto letterale del messaggio, mentre il comando è il messaggio sulla relazione tra i comunicatori. La notizia è la parte emotiva della comunicazione, mentre il comando è la parte puramente informativa. La notizia è il messaggio verbale, mentre il comando è il messaggio non verbale che lo accompagna. La notizia è l'intenzione del parlante, mentre il comando è l'effetto che il messaggio ha sull'ascoltatore. . L'assioma della Scuola di Palo Alto "Non si può non comunicare" significa che... Poiché ogni comportamento in un contesto interattivo ha valore di messaggio, è impossibile non inviare segnali comunicativi. È obbligatorio usare sempre il linguaggio verbale per evitare fraintendimenti nella comunicazione. Solo il silenzio permette di interrompere la comunicazione e di non inviare alcun messaggio. La comunicazione fallisce sempre, perché è impossibile trasmettere un pensiero in modo fedele. Durante lo sviluppo ontogenetico della comunicazione, cosa si intende per "decontestualizzazione"?. La tendenza a contestualizzare ogni messaggio, legandolo rigidamente alla situazione fisica in cui viene prodotto. La capacità di comunicare riguardo a cose che non sono fisicamente presenti. La capacità di adottare un sistema di segni condiviso e pubblico (il linguaggio) al posto di codici privati e personali. Il passaggio da segni che hanno una somiglianza fisica con il referente (imitazione) a simboli astratti e arbitrari. Un bambino che prima mima l'azione del bere per chiedere acqua e poi impara a usare la parola "acqua" sta compiendo un passaggio evolutivo verso la... Desostanzializzazione. Decontestualizzazione. Convenzionalizzazione. Metacomunicazione. Secondo la prospettiva presentata, qual è il rapporto tra comunicazione ed emozione?. Le emozioni sono un sottoprodotto della comunicazione: proviamo sentimenti principalmente quando ne parliamo con qualcuno. Sono due mondi inseparabili e interdipendenti: la comunicazione è sempre intrisa di emozione e l'emozione è un atto comunicativo. La comunicazione è un sottoprodotto delle emozioni: parliamo principalmente per sfogare i nostri stati d'animo. Sono due ambiti completamente separati: la comunicazione riguarda il trasferimento di informazioni oggettive, l'emozione riguarda stati interiori privati. Perché la comunicazione non verbale è considerata un canale "più onesto" delle parole?. Perché è meno soggetta al controllo cosciente e può rivelare stati emotivi che le parole cercano di nascondere. Perché è l'unico canale attraverso il quale si possono trasmettere informazioni complesse e astratte. Perché è un canale di comunicazione puramente volontario che permette di esprimere con precisione le proprie intenzioni. Perché è un sistema di comunicazione universale che non può mai essere frainteso, a differenza delle lingue. Cosa si intende per "competenza emotiva"?. Una predisposizione genetica che rende alcune persone più emotive di altre in modo innato. Un insieme di abilità comunicative come la consapevolezza, l'espressione e la regolazione delle emozioni. La capacità di provare emozioni molto intense e di esprimerle senza alcun filtro o controllo sociale. L'abilità di sopprimere completamente le proprie emozioni per apparire sempre razionali e controllati. Il concetto di "contagio emotivo" si riferisce al fenomeno per cui... Si può essere contagiati da una malattia attraverso la comunicazione non verbale, come una stretta di mano. Parlare delle proprie emozioni porta a un'intensificazione dello stato d'animo che si sta provando. Si inizia a provare la stessa emozione di un'altra persona quasi automaticamente, creando uno spazio emotivo condiviso. Le emozioni negative, come un virus, si diffondono più rapidamente di quelle positive all'interno di un gruppo. Le "regole di esibizione" (display rules) delle emozioni sono... Modelli di espressione emotiva innati e universali, identici in tutte le culture del mondo. Strategie di comunicazione verbale utilizzate per descrivere i propri stati emotivi agli altri. Disturbi della comunicazione in cui una persona non è in grado di esprimere le proprie emozioni. Norme sociali apprese che indicano quali emozioni è appropriato mostrare, con quale intensità e in quali contesti. |





