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psicologia scolastica

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psicologia scolastica

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prof marsicotevere vincenzo

Creation Date: 2025/03/17

Category: Others

Number of questions: 320

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in quale paese ha avuto origine la psicologia scolastica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Canada. Finlandia. Stati Uniti. Italia.

con quale riforma, del 1923, la psicologia venne espulsa dalle scuole di ogni ordine e grado nel 1923. Gentile. Casati. Bottai. Coppino.

in quale regione italiana, e per conto di quale ordine professionale, è stata svolta la ricerca "la presenza ed il ruolo dello psicologo nelle strutture scolastiche della regione". Lazio. Toscana. Campania. Lombardia.

La scuola non è solo una struttura educativa ma anche. tutte le risposte sono corrette. struttura che tratta dati personali. pubblica amministrazione. luogo di lavoro.

quale DM estende a tutti gli studenti con difficoltà il diritto alla personalizzazione dell'apprendimento. DM 27 dicembre 2012. nessuna risposta è corretta. DM 53 del 2023. DM 8 del novembre 2013.

con l'acronimo BES indichiamo. bisogni emergenti scolastici. bisogni educativi speciali. bisogni evolutivi specifici. bisogni educativi specifici.

................. è la modalità di elaborazione dell'informazione che la persona adotta in modo prevalente, che permane nel tempo e si generalizza a compiti diversi. lo stile cognitivo. l'apprendimento. la memoria. l'attenzione.

come definiamo quella sindrome che comporta il ritiro sociale dei ragazzi (avvalorata dall'evoluzione della tecnologia) che vivono reclusi nelle loro stanze evitando ogni rapporto sociale, rimanendo iperconnessi all'interno della realtà dei social media. Hikkomori. ludopatia. Klinefelter. Asperger.

di chi è la seguente definizione "la musica altro non è che un insieme di suoni organizzati nel tempo, ma è anche sentimento, è rabbia, è dolore, è tristezza e può diventare qualsiasi altra cosa noi desideriamo". Jad Abumrad. Clifford Madsen. Mary Priestley. Jean Piaget.

Secondo Watzlawick P., Beavin J. H., Jackson D. D., quali tra questi non è un livello di comunicazione. verbale. aumentativa. paraverbale. non verbale.

01. la capacità di dedicare completa attenzione all’altro sospendendo i propri giudizi e cercando di acquisire il punto di vista dell’altro per comprendere appieno ciò che vuole comunicare, è. l'ascolto attivo. l'ascolto passivo. la risposta. l'osservazione.

il linguista statunitense, Roman Jakobson, ha descritto il processo comunicativo indicando sei elementi essenziali ricorrenti in qualsiasi tipo di comunicazione. Quali tra questi non è uno dei sei elementi. canale. rete. contesto. emittente.

…………………. e ………………, come agenzie educative, hanno un ruolo prioritario nell’educazione e possono essere considerate i pilastri della formazione del soggetto. la scuola e il gruppo dei pari. i media e la famiglia. la famiglia e la scuola. i coetanei e i media.

la teoria ecologica è di. Bronfenbrenner. Bruner. Erikson. Montessori.

Secondo i dati, riportati sul sito del MIUR, nell'AS 2017/2018, gli alunni con DSA frequentanti le scuole italiane di ogni ordine e grado sono pari sul totale a quale percentuale. 0,032. 0,05. 0,071. 0,007.

Il ……………………... ha difficoltà a realizzare processi matematici come la codifica dei simboli numerici e la loro corrispondenza con le quantità, la realizzazione degli algoritmi del calcolo e la comprensione dei problemi aritmetici. disgrafico. disortografico. discalculico. dislessico.

Con il termine .......................... s’intende, nello specifico, «un disturbo qualitativo del processo di trasformazione dei fonemi nei corrispondenti grafemi; il disgrafico è colui che ha una calligrafia compromessa, disordinata, poco chiara, manifestando una minore fluenza e qualità dell’aspetto grafico della scrittura accompagnata da difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno». dislessico. disgrafia. disortografia. mancinismo.

Le caratteristiche individuali di ogni soggetto ……….. possono essere molto diverse ma tutti presentano due condizioni: a. deficit nella comunicazione e nell'interazione sociale; b. comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi. autistico. dsa. bes. iperattivo.

la nuova linea guida sulla gestione dei DSA è stata pubblicata dall'ISS. 20 gennaio 2022. 000000.

quale tra i seguenti film è riportato nelle slide in riferimento ai DSA. inside out. stelle sulla terra. il piccolo principe. il piccolo friedrich.

Il Disturbo dell’Attenzione e Iperattività ADHD dall’inglese Attention Deficit Iperactivity Disorder, è classificato dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali V (DSM 5) in Italia ha come acronimo. IDDH. DDAI. DADI. DDAH.

è uno strumento che viene adottato nei casi di soggetti con DSA, così come indicato nella legge 170/2010 e delle linee guida seguenti. PEI. POF. PDP. GLO.

il disturbo ADHD non è caratterizzato da. depressione. impulsività. iperattività. disattenzione.

tra gli interventi psicoeducativi che risultano essere particolarmente efficaci per i ragazzi con ADHD possiamo indicare. peer training. parent training. training group. classroom training.

Il Coping Power, protocollo per ragazzi con Disturbi Comportamentali, è stato ideato da. Lochman. Bowlby. Goleman. Skinner.

la letteratura scientifica concorda che un trattamento maggiormente efficace con ragazzi ADHD sia. approccio individuale. approccio comportamentale. approccio multimodale. la sola terapia farmacologica.

Nei compiti di falsa credenza (Baron- Cohen, Leslie e Frith, 1985) emerse che l’80% dei bambini autistici falliva nel compito. Ciò dimostrava che i bambini autistici non possedevano. una media intelligenza. un pensiero matematico. buona memoria. una teoria della mente.

................................................ è il metodo che permette di analizzare la relazione fra due variabili e la funzione comunicativa del comportamento, in altri termini cosa la persona voleva ottenere e cosa voleva evitare attraverso quella specifica condotta comportamentale e corrisponde alla prima fase della diagnosi comportamentale. Per indagare la funzione di un comportamento risulta indispensabile, infatti, analizzare le relazioni di contingenza fra l’ambiente ed il comportamento che vogliamo osservare. Queste relazioni ci dicono qual è lo scopo per il quale il comportamento si ripresenta con regolarità.”. la ripetizione del comportamento. l'esercizio. l'osservazione. l'analisi funzionale.

il metodo ABA, applicato per la prima volta da Lovaas nel 1969, è l'acronimo di. animal behavioral analysis. adult behavioral analysis. nessuna delle risposte. applied behavioral analysis.

La Comunicazione.................................. è uno strumento che consente di diminuire, limitare, compensare le difficoltà temporanee e/o durature di soggetti con dei gravi disturbi della comunicazione sia a livello espressivo sia recettivo, mediante il potenziamento delle abilità preesistenti, l’esaltazione delle modalità naturali e l’impiego di modalità speciali. alternativa ausiliaria. verbale. analitica comportamentale. aumentativa alternativa.

quale tra le seguenti, rappresenta i BES?. possono essere transitori. hanno natura persistente. tutte le risposte sono corrette. possono avere una diagnosi.

lo sviluppo del bambino è strettamente connesso (come sostengono le teorie di Beatrice e John Whiting): alle condizioni sociali e culturali che contraddistinguono e caratterizzano l'ambiente in cui il bambino è immerso. alle condizioni economiche che contraddistinguono e caratterizzano l'ambiente in cui il bambino è immerso. alle condizioni santrologogiche in cui il bamhino è immerso. nessuna delle altre risposte.

quale, tra le seguenti, NON è compresa nei DSA?. autismo. disgrafia. dislessia. discalculia.

quante strategie volte all'inclusione dello studente disabile identifica Ianes?. 3. 6. 4. 5.

con la teoria ecologica Urie Bronfenbrenner vuole sottolineare: nessuna delle altre risposte. il ruolo delle interazioni tra genitori e figli. il ruolo della continua evoluzione che connota lo stato sociale. il ruolo delle interazioni fra individuo e ambiente sottolineando la continua evoluzione che connota entrambi.

Vygotskij parla della. zona di sviluppo distale. zona di sviluppo prossimale. zona di sviluppo etnocentrica. zona di sviluppo trasversale.

Per Vygotskij, il bambino, attraverso il gioco. nessuna delle risposte. elabora una risposta casuale a seconda dell'oggetto di gioco. mette in atto gesti che sottointendono lo sviluppo distale. elabora una risposta per soddisfare i propri bisogni espressi con la fantasia.

la qualità di una scuola dipende. dall'importanza di porre al centro dell'attenzione tutti gli allievi e la partecipazione di ognuno nelle attività scolastiche. dalle conoscenze di base dei discenti. dalla preparazione dei docenti. nessuna delle risposte.

nel processo di socializzazione la scuola. fornisce le conoscenze basilari per lo sviluppo della cultura. fornisce gli strumenti necessari per crescere culturalmente, psicologicamente e socialmente, per formare un buon cittadino. fornisce le nozioni culturali che permettono di accedere al grado superiore di istruzione. fornisce il diploma.

l'acronimo ECEC significa. Early Child Education and Care. nessuna delle risposte. Easy Child Education and Care. E-learning Child Education and Care.

alla base della qualificazione e della diffusione di buoni servizi educativi è necessario che vi siano dei principi ben definiti, tra i quali. l'accessibilità e l'inclusione. la cura e l'osservazione. nessuna delle risposte. l'ingresso e l'apertura.

i servizi educativi della prima infanzia devono. cercare di livellare il gap che può generarsi dalla condizione sociale. cercare di allargare il gap che può generarsi dalla condizione sociale. cercare di concentrarsi sulla condizione sociale. nessuna delle risposte.

l'utilità del potenziamento cognitivo può essere considerata: come un'azione indiretta. come un'azione diretta. come un'azione trasversale. come un'azione parallela.

le capacità mentali rientrano nel processo che. esprime la capacità generale di affrontare i problemi e di riorganizzarsi sulla base delle dinamiche tra organismo e ambiente. esprime la capacità di riorganizzarsi partendo dalla psicobiologia. esprime la capacità di riorganizzarsi sulla base della cultura umanistica.

che cos'è la Flipped Classroom?. la lezione capovolta. i giochi da svolgere nella classe. un nuovo approccio ai videogiochi. l'impostazione dell'aula.

cosa spinse Bergmann e Sams a creare la Flipped Classroom?. l'alto tasso di assenteismo dei loro studenti. l'esperienza di uno studente. un video visto su youtube. un'idea di un collega.

che introdusse il concetto di classe capovolta per primo in Italia?. De Mauro. De Cesare. sorelle Agazzi. Caporale.

il "cono dell'apprendimento". delinea i meccanismi fondamentali del corvello. ci spiega com'è fatta la nostra memoria. sostiene che, per mantenere la memoria, gli studenti dovrebbero compiere varie azioni come tenere un discorso o discutere. spiega che la memoria si costruisce leggendo e ripetendo.

Da chi fu messo a punto il metodo Cornell?. Smith. Richmond. Khan. Pauk.

con quale altro nome è conosciuto il metodo Cornell?. 6P. 6R. 3P. 3C.

Nel metodo Cornell lo strumento principale è. il video. quiz. smartphone. foglio di carta.

cos'è il brainstorming?. ciò che accade durante la lezione cooperativa, dove le idee in libertà costruiscono un flusso di conoscenza. tempesta di cervelli. ciò che accade durante la lezione cooperativa, dove ognuno espone la propria idea e l'insegnante ha potere decisionale. discussione di idee dove prevale la maggioranza per le scelte.

quali sono le regole che stabilisce Osborn per il brainstorming?. tutte le idee vengono accolte. prima si da importanza alla quantità poi alla qualità. nessuna critica alle idee altrui. tutte le risposte sono corrette.

la pubertà. non corrisponde all'adolescenza. corrisponde all'infanzia. corrisponde all'adolescenza.

nel periodo dell'età scolastica gli schemi motori di base acquisiti vengono. sempre più affinati. dispersi. concretizzati.

la crescita nel periodo che va dai 6 agli 11 anni è. veloce. lenta e costante. veloce e incostante.

i modelli di crescita sono. uguali in ogni individuo. diversi da individuo a individuo. genetici.

la mailing list è una tendenza tecnologica comunicativa di tipo. push. pull. push e pull. nessuna risposta corretta.

quale dei seguenti, NON è un modello di apprendimento. modello studio collettivo. modello time independent. modello simultaneo. modello di apprendimento.

il concetto di "usabilità" fonda le sue radici in quale tipo di ergonomia?. stabile. cognitiva. costruttiva. funzionale.

in quale approccio dell'apprendimento rientra la teoria del condizionamento operante di Pavlon?. comportamentista. cognitivista. innatista. metacognitivo.

quali, tra le seguenti affermazioni circa il concetto di lode, risulta corretta?. tutte le risposte esatte. se usate in maniera inadeguata, possono non avere l'effetto desiderato sull'apprendimento. è una forma di rinforzo positivo. è una conseguenza efficace per l'istruzione.

cosa sta a significare l'acronimo HIP?. high internet processing. high information processing. human information psichology. human information processing.

quale nozione ritroviamo nella psicologia cognitivista?. teorie. schema. procedure. strutture complesse.

quale, tra quelle che seguono, NON compaiono nelle abilità costituenti l'intelligenza individuate da Thurtstone?. calcolo. comprensione verbale. fluenza verbale. analisi grammaticale.

il "funzionamento dell'hardware" delineato da Campione e Brown, è caratterizzato da. comprensione, durata ed efficienza. capacità, durata ed efficienza. capacità, valutazione ed efficienza. capacità, durata e misurazione.

il termine attitudine ha significato di. adattamento. apprendimento. conoscenza. conversione del sapere.

qual è l'assunto di base del modello dell'efficienza neurale?. è presente un'alta correlazione tra l'attività elettrica del cervello e il quoziente intellettivo dei soggetti. l'intelligenza muta in relazione ai contesti. l'intelligenza è innata e statica. il cuore dell'intelligenza è rappresentato dalla mente.

quale, tra i seguenti, NON rappresenta i 4 livelli gerarchici di contesto in relazione all'intelligenza?. emotivo. esperenziale. ecologico. accertamento.

"abilità di compensazione della propria vita interiore, quindi affetti, desideri, emozioni, risorse e debolezze". a quale intelligenza di Garner si riferisce questa definizione?. intrapersonale. corporeo-cinestetica. interpersonale. naturalistica.

di quale altra intelligenza, oltre le sette delineate, parla Gardner?. spirituale. sovraumana. materiale. esperenziale.

chi è stato uno dei primi e più importanti studiosi della metacognizione?. Flavell. Pavlov. Bronfebrenner. Thornidike.

quale, tra i processi metacognitivi individuati da Brown, NON è presente. sensibilizzazione. predizione. pianificazione. monitoraggio.

cosa si intende con l'acronimo EOL. giudizi di facilità del materiale di apprendimento. la facilità oggettiva dell'attività di studio. nessuna delle risposte. e-learning of learners.

il "metodo dei loci" e il "metodo del concatenamento" cosa sono?. menmotecniche. strumenti per l'e-learning. basi della flipped classroom. strategie di memorizzazione rivolte alle scuole primarie.

quale, tra le seguenti, NON rientra nelle strategie di ripetizione?. schematizzazione. leggere e rileggere. memorizzare. sottolineare.

Quale questionario ha messo a punto Cornoldi per valutare l'abilità di studio?. AMOS. QSA. MSLQ. LASSI.

la nozione di competenza esperta di Ajello, da quali elementi viene caratterizzata. organizzazione, articolazione, contestualizzazione e flessibilità. organizzazione, schematizzazione, contestualizzazione e valutazione. organizzazione, articolazione, contestualizzazione e valutazione. acquisizione, organizzazione, articolazione e flessibilità.

il Model of Domain Learning (MDL) cos'è. un modello di apprendimento. una caratteristica dell'e-learning. uno spazio di cultura. un prototipo di lezione online.

Byrnes e Fox elencavano quattro aree di ricerca di particolare rilevanza per l'apprendimento nella psicologia dell'educazione. Quale NON rientra tra le quattro?. lettura. attenzione. memoria. strategie di apprendimento.

che cos'è il brain imaging?. tecniche di visualizzazione dell'attività celebrale. apprendimento nei bambini. nessuna risposta corretta. neuroni specchio.

chi era considerato uno dei pionieri della ricerca della psicologia dell'educazione?. Piaget. Pavlov. Thorndike. Freud.

quale autore si occupò di sfatare i neuromiti. Goswami. White. Bruner. Byrnes e Fox.

le 3 modalità tipiche del pensiero umano sono. euristiche, ragionamento, intuizioni immediate. stili di pensiero, ragionamento, euristiche. euristiche, modelli mentali, ragionamento analitico. modelli mentali, intuizioni immediate, euristiche.

il sistema esperienziale, detto anche tacito o sistema 1, si caratterizza per. essere un sistema veloce, orientato all'azione immediata, inconsapevole, basato su connessioni per associazioni e tendente all'errore. essere un processo lento, consapevole, intenzionale, sequenziale, guidato dalla logica e dalle regole. essere un'organizzazione cognitiva struttrata per interpretare correttamente la realtà. essere un sistema di reazione agli stimoli, soprattutto emotivi, poco logico ma che richiede tempo, impegno e sforzo.

per euristica si intende. scorciatoia di pensiero che riduce la complessità del compito e porta più velocemente alla soluzione del problema. Essendo una strategia economica è più frequente la possibilità di errore. sistema di controllo del comportamento, finalizzato alla consapevolezza delle azioni e delle loro conseguenze. scorciatoia di pensiero orientata all'azione, basata su intuito, velocità e processi olistici. E' un processo non consapevole e non intenzionale. rappresentazione analogica della realtà che preserva un rapporto di corrispondenza tra gli elementi della realtà stessa.

cosa intende Johnson Laird (1988( per modelli mentali. i modelli mentali sono rappresentazioni analogiche della realtà che preservano un raporto di analogia e corrispondenza tra gli elementi. i modelli mentali sono micro-teorie che gli individui gli aspetti del mondo in cui vivono. i modelli mentali sono delle modalità attraverso cui si guarda al mondo e che riescono a stabilire connessioni tra gli individui che ne fanno parte. i modelli mentali sono schemi collettivi che vengono utilizzati per identificare i canoni e comprendere meglio il mondo.

un modello mentale può entrare in crisi quando. si riceve un'informazione che non è coerente con il proprio modello mentale. due persone condividono idee e punti di vista differenti su uno stesso fatto della realtà. un modello mentale non può mai entrare in crisi. non appare più corrispondenza alla realtà e le inferenze che si fanno a partire dal modello vengono smentite dai fatti.

secondo il modello di Flavell e Wellmann, quali sono i 4 aspetti della conoscenza metacognitiva. strategie, caratteristiche del compito, attributi personali, caratteristiche delle condizioni. attributi personali, caratteristiche del compito, problematizzazione, monitoraggio. caratteristiche del compito, caratteristiche delle condizioni, consapevolezza, predizione. predizione, attributi personali, strategie, caratteristiche del compito.

sapere stimare le difficoltà che si potranno incontrare nello studio, prevedere come andrà un compito in classe, monitorare la propria azione di studio e nel caso intervenire per aggiustarla, sono aspetti che appartengono. controllo metacognitivo. conoscenza metacognitiva. entrambi. nessuno dei due.

per metacognizione si intende. la conoscenza circa i propri stili cognitivi. la conoscenza circa il proprio funzionamento cognitivo e le strategie che si mettono in atto per controllare questo processo. la conoscenza circa il proprio modo di comprendere ed interpretare la realtà. la conoscenza circa il proprio modo di apprendere.

E' importante per un insegnante e per un alunno prendere consapevolezza del proprio e altrui modo di intendere l'intelligenza per i seguenti motivi. per impostare una didattica centrata sulla riflessione metacognitiva. le convinzioni circa la propria intelligenza influenzano il modo in cui gli studenti apprendono. le convinzioni circa la propria intelligenza influenzano le prestazioni scolastiche. tutte le risposte corrette.

un insegnante che pone ad uno studente la seguente domanda: "quali sono le caratteristiche di uno studente intelligente?", che cosa vuole indagare. le concezioni dell'intelligenza. convinzioni di autoefficacia. stili di pensiero. stili di apprendimento.

il concetto di stile cognitivo si è affermato in opposizione ed in contrasto a. tutte le risposte sono corrette. l'idea che il valore di una persona sia definito in base al grado di presenza/assenza di certe capacità. l'idea che l'intelligenza debba essere misurata. l'idea che le abilità mentali beddano essere quantificate.

uno studente che si definisce in accordo con l'affermazione "la tua intelligenza è qualcosa di te che non puoi cambiare", presenta. una visione entitaria dell'intelligenza. una visione tacita della propria intelligenza. una buona teoria implicita sulla propria intelligenza. una visione incrementale dell'intelligenza.

perchè per un insegnante è importante conoscere lo stile cognitivo dei propri alunni. tutte le risposte corrette. consente di comprendere meglio le difficoltà che gli alunni incontrano di fronte a compiti di apprendimento. consente di proporre una metologia di insegnamento che valorizza le inclinazioni personali. consente di rileggere il successo e l'insuccesso scolastico alla luce delle diverse modalità di elaborazione delle informazioni.

l'analisi delle differenze legate agli stili cognitivi sposta l'attenzione. dalla qualità delle abilità alla qualità delle abilità. verso le dinamiche emotive-motivazionali sottese ai processi di apprendimento. dalla qualità delle abilità alla quantità delle abilità. verso le abilità dimostrate dagli alunni nei diversi compiti di apprendimento.

quali tra queste caratteristiche NON si riferisce al concetto di stile cognitivo. ha natura dicotomica. non è trasversale per dominio. è stabile e costante nel tempo. esprime preferenze cognitive globali.

cosa si intende per stile di insegnamento. insieme di modalità, strategie e metodologie preferenziali con cui il docente trasmette le informazioni. insieme di modalità con cui l'insegnante entra in relazione con gli alunni. insieme di modalità con cui l'insegnante approccia e si pone di fronte a situazioni di apprendimento. insieme di modalità piuttosto stabili con cui l'insegnante elabora le informazioni.

quale di queste definizioni NON è valida per il concetto di abilità. rappresenta una dimensione con due polarità estreme. mira alla misurazione di compotenze in termini di accuratezza e concretezza di risposta. è specifica. è legata ad uno specifico contesto a livello di cognizione.

nello studio degli stili cognitivi, il modello di Miller pone le sue basi su tre processi cognitivi, quali. percezione, memoria, pensiero. attenzione, ragionamento deduttivo, coscienza. percezione, attenzione, memoria. memoria, pensiero, apprendiemnto.

se una persona, nel memorizzare un numero di telefono, si raffigura mentalmente le cifre, sembrerebbe essere. prevalentemente visualizzatore. prevalentemente verbalizzante. prevalentemente globale. prevalentemente intuitivo.

un alunno prevalentemente verbalizzatore, potrebbe riscontrare difficoltà nel. fare uno schema con disegni. fare cruciverba e giochi linguistici. cercare parole nel vocabolario. scrivere un testo.

secondo Kirton le persone si differenziano tra loro nel modo in cui rispondono alle novità, affrontano sfide e problemi nuovi. Secondo l'autore questa differenza sarebbe riconducibile a quali stili cognitivi?. analatico-globale. globale-analatico. dipendenti-indipendenti nel campo. adattatore-innovatore.

l'idea secondo cui esiste un'analogia tra il modo di funzionare della nostra mente e le diverse forme di governo, è alla base di quale teoria?. teoria dell'autogoverno mentale di Sternberg. teoria di Kolb. teoria dei tipi psicologici di Myers e Myers. teoria dell'attività cognitiva di Miller.

il gioco della settimana enigmistica "trova le differenze", sarà di più facile esecuzione per una persona con stile. analitico. verbalizzatore. campo-dipendenti. globali.

secondo Torrance, quale dei seguenti aspetti non appartiene a una persona caratterizzata prevalentemente da "pensiero sinistro". uso di un codice visivo-motorio. sequenzialità. pianificazione e organizzazione. uso di un codice verbale-astratto.

per conoscenza metacognitiva s'intende. conoscere strategie di apprendimento e il contesto di uso. tutte le risposte sono vere. conoscere il proprio funzionamento mentale. essere consapevole del proprio modo di porsi di fronte alle novità e difficoltà.

l'insegnante di geografia di una scuola primaria desidera proporre ai propri alunni di classe V un progetto che si sviluppa lungo il corso dell'anno sul tema delle regioni italiane e che prevede la formazione di gruppi di lavoro che si manterranno per tutto l'anno. Che tipologia di gruppi è più opportuno che l'insegnante crei. gruppi eterogenei. gruppi sia eterogenei che omogenei. una prevalenza di gruppi omogenei rispetto a quelli eterogenei. gruppi omogenei.

quali tra i seguenti strumenti di assessment degli stili cognitivi è uno strumento di rilevazione a "freddo". report verbali concomitanti. questionario narrativo. l'osservazione. tutte le risposte sono corrette.

qual è un importante accorgimento per costruire questionari narrativi efficaci. la presenza di personaggi maschili e femminili per favorire l'identificazione. preferire l'uso di animali o personaggi inventati per evitare influenze di genere. mantenere lo stesso ordine nelle opzioni di risposta. attribuire ai personaggi della narrazione una stessa polarità di stile.

affinché l'osservazione sia uno strumento efficace di assessment degli stili cognitivi, è necessario. osservare lo studente in un compito di problem-solving. osservare lo studente mentre studia individualmente. osservare lo studente in una situazione di riflessione e discussione di gruppo. nessuna delle altre risposte è corretta.

Marco è chiamato alla lavagna per eseguire una complessa espressione matematica e mentre la esegue, esprime ad alta voce tutti i passaggi di calcolo che sta compiendo. Marco sta utilizzando la tecnica del. talking aloud. verbalizzazione concomitante. thinking aloud. self talk.

qual è un limite dei verbal report a posteriori/ricostruzioni. a distanza di tempo le ricostruzioni possono non essere affidabili. non sono strumenti in grado di discriminare sufficientemente i diversi stili cognitivi. sono strumenti che coinvolgono poco lo studente. non indagano cosa il soggetto ha pensato o fatto.

secondo il modello di Schmeck, gli alunni che studiano a memoria il materiale di apprendimento si caratterizzano per uno stile. superficiale. elaborativo. olistico. profondo.

secondo la classificazione di Kolb, per quale stile di apprendimento si caratterizza un alunno che enfatizza l'azione piuttosto che la riflessione, il fare piuttosto che l'osservare. sperimentazione attiva. esperienza concreta. osservazione riflessiva. concettualizzazione astratta.

com'è possibile sostenere l'apprendimento con i bambini o ragazzi sentiti come difficili. l'apprendimento e la modifica è possibile attraverso la relazione. non è possibile. l'apprendimento e la modifica è possibile attraverso il lavoro con i loro genitori. l'apprendimento e la modifica attraverso la punizione e il rinforzo.

secondo Morin, uno dei principali teorici dell'epistemologia della complessità, la complessità si ha quando... "vi è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra l'oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro". "vi è un'impermeabilità tra individuo e ambiente, che porta a vivere con serenità le relazioni". "vi è un tessuto dipendente, individuale e proattivo tra l'oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro". "vi è uno scambio reciproco tra le parti del sistema, senza interazione con l'esterno".

secondo Sander come possono essere descritti il processo evolutivo e il processo della vita. possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà discontinue, che si inquadrano nella dinamica di singole polarità naturali. il primo come processo di crescita che dipende dall'esterno e il secondo come processo vitale che dipende da ogni singolo individuo. possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà continue, endogenamente attive, autoorganizzanti. il primo come processo di crescita che può condurre alla patologia, il secondo come processo vitale che può condurre alla morte.

secondo Atkinson il comportamento è l'esito. della stima di probabilità di successo che ciascuno di noi fa di fronte a un compito. di una pulsione rivolta al raggiungimento del successo e una opposta rivolta all'evitare il fallimento. nessuna delle risposte. dell'autostima.

Martina è un insegnante che pone regole ferme e chiare ma contemporaneamente incoraggia l'autonomia, rimprovera fermamente ma con rispetto. Per quale stile di insegnamento si caratterizza Martina. permissivo. lazy-fair. autoritario. autorevole.

Giuseppe è un insegnante che pone molte regole alla vita di classe senza giustificarle agli allievi; se tali norme non vengono rispettate interviene con punizioni o richiedendo l'intervento sanzionatorio del dirigente. Per quale stile di apprendimento si caratterizza maggiormente Giuseppe?. autoritario. autorevole. nessuna delle risposte. permissivo.

Perchè è importante per un insegnante utilizzare metodi di insegnamento differenti?. perchè altrimenti insegnare sarebbe troppo noioso. per assecondare le preferenze associate ai diversi stili cognitivi e di apprendimento. per favorire alunni con difficoltà. per rendere le lezioni più interessanti e coinvolgenti.

quale tra le seguenti frasi è più efficace a livello comunicativo. parlate piano. perchè non capite mai quello che dico?. mi raccomando, non portate la matita HB ma la 2B. non urlate.

affinchè una comunicazione sia di successo occorre. porre attenzione al feedback di ritorno. tutte le alternative sono corrette. ricordare che l'interlocutore ha una prospettiva diversa dalla propria. discriminare le caratteristiche specifiche dell'interlocutore.

quale tra i seguenti feedback è più funzionale per sostenere la motivazione e percezione di competenze di un alunno?. sei proprio bravo!. bravo, ti sei impegnato!. bravo, hai svolto proprio bene la prova!. bravo, sono contento di te!.

le minacce e le punizioni sono strumenti. di natura demotivanti. motivanti per l'alunno. di natura motivanti. demotivanti per l'insegnante.

secondo Norton, quale caratteristica contraddistingue un insegnante efficace dal punto di vista comunicativo?. Lavorare cosa attrae ed attira gli alunni. rimarcare comportamenti errati al fine di correggerli. ironizzare frequentemente. mantenere serietà e compostezza in aula.

si può trasmettere la motivazione ad apprendere. si, ogni insegnante "trasmette" prima di tutto la propria persona e i propri stati emotivi e motivazionali. si, continuando a spronare gli alunni a raggiungere ottimi risultati. si, ma tutto dipende dalla motivazione dell'alunno e l'insegnante non può fare molto. no, la motivazione ad apprendere è una componente innata.

Matteo studia storia con grande interesse, è molto appassionato e spesso dice che da grande vorrebbe fare l'archeologo. Matteo si caratterizza per una motivazione. di tipo intrinseco. motivazione all'evitamento. amotivazionale. di tipo estrinseco.

in classe, spesso Martina risponde alle sue compagne usando questa frase "Devo prendere un bel voto altrimenti mia mamma non mi compra il nuovo cellulare". Quale tipo di motivazione elicita la frase di Martina. motivazione estrinseca. amotivazionale. motivazione intrinseca. entrambe.

gli stili attributivi sono. schemi di attribuzione piuttosto stabili che vengono utilizzati come modello per spiegare la realtà. modalità preferenziali di spiegare l'insuccesso scolastico. schemi percettivi rispetto alla controllabilità di un evento. modalità individuali e preferenziali di apprendere.

Silvia spiega la sua insufficienza nel compito di matematica dichiarando che il compito era troppo complesso e che alcuni argomenti non erano stati ben spiegati dall'insegnante. Silvia sta utilizzando un'attribuzione causale basata su. impegno. abilità. caso/fortuna. natura del compito.

Marco ripete spesso, prima di affrontare un compito di matematica, di non essere affatto portato per quella materia, affronta la verifica con rassegnazione e i voti non sono affatto brillanti. Questo atteggiamento di Marco sembra essere espressione di. una teoria enteritaria della propria intelligenza. impotenza appresa. motivazione estrinseca. una teoria incrementale della propria intelligenza.

Luca dichiara che i suoi insuccessi scolastici sono causati dalla sua mancanza di abilità. Chiara invece dichiara che i suoi insuccessi scolastici sono causati dallo scarso impegno nello studio. Chi è più a rischio di sviluppare impotenza appresa secondo il modello di DeBeni e Moè. Luca. Martina. nessuno dei due. entrambi.

Che cosa valuta il questionario di "Problems in Schools Questionnaire" (PIS). nessuna delle risposte. il questionario valuta se insegnanti e genitori sono orientati verso il sostegno all'autonomia rispetto al controllo del comportamento dei bambini/ragazzi. il questionario valuta se gli insegnanti sono in grado di risolvere i problemi relazionali con i loro alunni. il questionario valuta se i genitori sono orientati a sostenere nello studio i propri figli e in che modo.

in merito alle esperienze soggettive dello studente relative al valore di impegno nel compito, cosa si prova quando il compito è valutato positivamente. si prova piacere, gioia e il fare questo compito è considerato già una ricompensa in sè. lo si svolge con concentrazione. tutte le risposte. si può provare l'esperienza di flusso.

quale atteggiamento comunicativo può sostenere la motivazione dello studente. dare l'idea che quando si impara è normale fare errori. minimizzare gli errori o far finta di niente, per non minare l'autostima dello studente. tutte le risposte. concentrarsi sul voto preso e capirne il perchè.

quale affermazione è riferita a obiettivi orientati all'apprendimento. ritengo che lo studio serva per apprendere e sviluppare le proprie capacità. preferisco che i miei studenti facciano un compito facile e riescano correttamente, piuttosto che un compito impegnativo in cui non ottengo buoni risultati. non si devono fare errori a scuola. voglio che i miei alunni studino per ottenere un buon voto.

un'insegnante efficace cosa deve saper fare. dare importanza alle emozioni nel processo di apprendimento, consapevole che influenzano il singolo alunno e l'intera classe. parlare ad alta voce, scandendo bene le parole. essere gentili con gli studenti che sono gentili. concentrarsi sulle emozioni negative degli alunni con bisogni speciali.

a cosa ci si riferisce quando si parla di capacità scolastiche calde. a processi di apprendimento che hanno luogo nei mesi più caldi dell'anno. alle emozioni, che hanno un ruolo chiave nei processi di apprendimento. a processi che avvengono quando si è molto arrabbiati. nessuna delle risposte.

l'iper-mentalizzazione. si ha quando la mentalizzazione è inadatta al contesto, come può accadere ai soggetti che hanno il disturbo borderline. è un disturbo della mentalizzazione, che si manifesta con l'incapacità dei genitori di rispondere le emozioni del figlio. è tipico degli psicotici, che mentalizzano, ma in maniera "fredda". è tipica dei soggetti con disturbo dello spettro autistico.

lo sguardo e la voce. forniscono indicazioni sullo stato mentale sottostante. ci fanno comprendere lo stato mentale anche degli animali. difficilmente possono dare indicazioni sugli stati mentali sottostanti. sono indicatori di benessere o malessere mentale.

qual è una caratteristica dell'atteggiamento mentalizzante. l'atteggiamento del far finta di... l'atteggiamento di sapere ma fare finta di non sapere. suggerire delle interpretazioni vere che spieghino un determinato comportamento. l'atteggiamento del non sapere.

le parole "ovviamente" o "chiaramente". meno vengono utilizzate e meno l'altro si sente a proprio agio nel raccontare di sè. sostengono la mentalizzazione nel nostro interlocutore. più vengono utilizzate e più si riesce a cogliere lo stato mentale dell'altro. minano la mentalizzazione.

le tre regole di lavoro enunciate da Einstein e utili per qualsiasi lavoro sono. esci dalla confusione e trova la semplicità, dalla discordia trova armonia, nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole. utilizza in maniera corretta il respiro, abbi fiducia in te, esci dalla confusione e trova la semplicità. nel pieno delle difficoltà meglio fuggire che attaccare, cercare di trovare il positivo in tutto ciò che osservi, esci dalla confusione e trova la semplicità. cerca di trovare il lato positivo in ciò che osservi; abbi fiducia in te, alimentati in modo corretto.

cosa si intende con il termine "comunicare". mettere in comune. parlare correttamente in modo da facilitare la comprensione. utilizzare il canale verbale per farsi capire. parlare, scrivere e gesticolare verso un ricevente.

quali processi si ritrovano tra gli elementi costitutivi della comunicazione. codifica e decodifica. ascolto attivo e feedback. feedback e interpretazione. assimilazione e omologazione.

"il contesto è la matrice dei significati", a chi si deve tale conclusione. U. Eco. G. Bateson. C. Galimberti. P. Watzlawick.

Qual è la funzione dei filtri. indirizzare l'attenzione, scegliendo cosa trascurare e cosa considerare. fare in modo che la comunicazione sia sgombra da ogni pregiudizio. organizzare al meglio il messaggio che si vuole trasmettere. condividere la propria mappa del mondo.

quali tipi di filtri permettono al soggetto di raccogliere dall'esterno degli elementi che contribuiscono alla creazione della propria mappa del mondo. filtri neurologici, sociali e individuali. filtri di riferimento interno ed esterno. filtri di dimensione. filtri verbali e non verbali.

"si riferisce alla quantità delle informazioni che un individuo è in grado di considerare prima di farsi un'opinione e decidere": questa è la definizione di quale tipologia di filtro. filtro di chiusura delle informazioni. filtro di tempo. filtro di possibilità/necessità. filtro di dimensione.

"il modello lineare della comunicazione" da chi è stato elaborato. Shannon e Weaver. P. Grice. R. Jakobson. Scuola di Palo Alto.

Secondo la trattazione di Jakobson, la funzione fatica a quale elemento costitutivo della comunicazione si riferisce. canale. destinatario. codice. emittente.

quale studioso parla di "atto illocutorio". J. Austin. R. Ghiglione. P. Grice. N. Wiener.

cosa si intende per sintassi. la scienza che si occupa delle regole su cui si basa la codifica e la decodifica dei messaggi. la scienza dei significati destinati a essere definiti e cristallizzati da parole. scienza che si occupa del linguaggio scritto. scienza che si occupa del linguaggio verbale umano e delle sue strutture.

su quale concetto si basano la sintassi e la semantica. convenzione. comprensione. innovazione. interpretazione.

qual è la scienza che si occupa non solo degli aspetti sonori del linguaqggio orale ma anche di quali sono i mezzi che permettono l'uscita del suono. fonologica. audiologia. fonetica. foniatria.

a cosa si deve la nascita della scrittura. comparsa dei segni convenzionali. volontà di lasciare un ricordo. uso dell'inchiostri. sviluppare abilità manuali degli individui.

cosa si afferma con la teoria dei primi 5 minuti. se si ottiene una impressione favorevole, le relazioni future saranno orientate positivamente nel 50% dei casi. se si ha una buona impressione del proprio interlocutore, le relazioni future saranno orientate positivamente nel 90% dei casi. se si ha un'impressione sfavorevole, le relazioni future saranno improntate positivamente nel 35% dei casi. se si ha un'impressione sfavorevole, le relazioni future saranno improntate negativamente nel 70% dei casi.

qual è la caratteristica del linguaggio non verbale dell'azione. comunicare pur non cercando destinatari. manifesta correttamente le intenzioni dell'emittente. è inintenzionale. è, nella maggior parte dei casi, bidirezionale.

cosa è il "colore vocale". timbro. argomento della conversazione. tono. stile comunicativo utilizzato.

il tono è... una modulazione intenzionale della propria voce. relativo alla velocità della comunicazione. l'intensità con cui vengono pronunciate le parole. la cadenza personale dell'individuo.

quale studioso identificò le emozioni primarie. Ekman. Morris. Warzlawick. Hall.

cosa indica la postura con la gamba a squadra e le mani che tengono la caviglia. rigidità. superiorità. indifferenza. rilassatezza.

quali tra i seguenti atteggiamenti indicano desideri di affermazione. sguardi tesi a squadrare, assenza di sorriso, maggior numero di interruzioni. assenza di sorriso, vicinanza più stretta e timbro più vivace. bravi pause, sopracciglia aggrottate, maggior frequenza di sguardi. tono di voce grave, tendenza a occupare più spazio, ricerca di maggior contatto corporeo.

cosa caratterizza il linguaggio degli oggetti. è il destinatario a generare l'esistenza di una comunicazione. emittente e ricevente coincidono. la manipolazione degli stessi. non c'è bisogno di decodifica.

secondo Morris, a cosa è necessario porre attenzione per smascherare eventuali menzogne dell'interlocutore. segnali automatici. gesti emblematici. postura. ritmo della voce.

cosa si intende per competenze comunicative. capacità nel padroneggiare appropriatamente i codici verbali, non verbali, paraverbali, di natura semiotica, appartenenti alla cultura della comunità di riferimento. capacità di eloquio. capacità di cogliere tutti i feedback che l'interlocutore manifesta. capacità di trasmettere verbalmente un messaggio complesso.

quale competenza viene anche definita "segmentale". paralinguistica. socio-culturale. cinesica. pragmatica.

in riferimento alle fasi di apprendimento della competenza comunicativa, a quale fase corrisponde il seguente enunciato: "non posso non sapere". competenza consapevole. competenza inconsapevole. incompetenza consapevole. incompetenza consapevole.

cosa si intende per competenza performativa. capacità di usare la lingua in modo efficace per raggiungere uno scopo specifico e comprendere la lingua nel contesto in cui viene prodotta. la capacità di usare correttamente tutti quegli elementi verbali e non verbali. riguardo il saper utilizzare intenzionalmente atti linguistici o non linguistici per agire sugli altri, spingerli all'azione al fine di realizzare il proprio obiettivo. la capacità di saper utilizzare gli spazi per delimitare la propria zona intima.

a quale competenza si riferiscono i concetti di variabilità, adattabilità e negoziabilità. pragmatica. socio-culturale. prossemica. cinesica.

cosa si intende per ascolto attivo. cooperare attivamente alla riuscita dell'impresa comunicativa. ascolto parziale del messaggio. ascolto, immedesimazione e totale accordo con ciò che afferma l'interlocutore. l'ascolto che si riferisce alle sole comunicazioni pragmatiche.

nell'ambito della comunicazione educativa, come viene definito il feedback. cognitivo/emotivo. implicito/esplicito. primario/secondario. verbale/non verbale.

cosa si intende per "role taking". assunzione di un ruolo dal punto di vista dell'altro. assunzione di un ruolo per esercitazione. assunzione di un ruolo da leader. assunzione di un atteggiamento empatico concordante.

a quale tipo di apprendimento corrisponde la seguente definizione "avviene dall'interno come conquista autonoma dell'individuo e permette un apprendimento significativo (analitico, complesso, coglie l'essenza dei significati) quindi è conoscenza intellettiva". apprendimento per scoperta. apprendimento cognitivo. apprendimento per ricezione. apprendimento implicito.

quali dei seguenti termini caratterizza "la comunicazione ecologica" elaborata da Liss. risorse, sostenibilità, competenze. individualità, competenze socio-culturali. risorse, crescita, totalità. crescita, globalità, sistematicità.

nell'ambito del "colloquio non diretto" di C. Rogers, in quale tipo di "riformulazione" è possibile trarre delle deduzioni. riformulazione figura-fondo. riformulazione semplice. riformulazione di rielaborazione. riformazione di commento.

gli ambiti principali dell'aiuto che la psicologia può dare delineati da Bombi si soffermano sugli aspetti di. tutte le risposte sono corrette. aiuto nella gestione delle difficoltà, interventi sulla salute, aiuto all'insegnante per la gestione della classe. formazione, supporto e valutazione e sperimentazione. gestione delle problematiche organizzative, collaborazione nella gestione del rapporto scuola-famiglia.

per Health Provider si intende. operatore capace di migliorare la salute e il benessere delle persone coinvolte nel contesto scolastico. operatore capace di salvaguardare tutti i sistemi informatici. nessuna delle risposte è corretta. fornitore di materiale per la salute e la salvaguardia di tutto il personale docente e ATA.

lo psicologo scolastico. tutte le risposte sono corrette. offre a bambini e adolescenti in difficoltà di parlare dei propri problemi, in un rapporto di condifenzialità e fiducia. è sempre disponibile nella scuola a tempo pieno per chiunque ne faccia richiesta. offre ai docenti e tutto il personale scolastico di parlare dei propri problemi e delle conflittualità riscontrate nei rapporti con i propri colleghi.

lo sportello si rivolge a 3 tipologie di destinatari. studenti, insegnati, genitori. studenti, insegnanti e ai soli fratelli e/o sorelle. solo agli studenti e ai genitori. studenti, insegnanti, personale ATA.

per un buon funzionamento dello sportello psicologico. è necessaria la complicità tra psicologia e staff scolastico. nessuna delle risposte è corretta. è fondamentale che gli insegnanti non si intromettano nel rapporto studenti-psicologo e li lascino liberi di decidere se usufruire oppure no. è necessario che si ricevano gli studenti in uno studio privato dopo il primo approccio avvenuto all'interno della scuola.

le terze parti coinvolte dallo psicologo e/o dallo studente sono. la rete scolastica, la famiglia, il territorio. il comune, il provveditorato e l'ufficio provinciale. i compagni di classe, i genitori e il personale ATA e in fine psicologi esterni. i compagni di classe, i professori più vicini ai ragazzi e i rappresentanti di classe.

a differenza di altri contesti, in cui lo psicologo, attende nel suo studio di essere attivamente ricercato da pazienti bisognosi di aiuto, a scuola gli adolescenti hanno bisogno di. essere trovati e informati. conquistati. rassicurati. tutte le risposte sono corrette.

i bambini con bisogni educativi speciali sono. quelli che hanno bisogno di una considerazione specifica individualizzata, perchè rischiano di non farcela se seguiti con le normali prassi scolastiche. nessuna delle risposte è corretta. quelli che necessitano di una educazione speciale per il rispetto delle norme di comportamento negli ambienti scolastici. quelli che vengono hanno la necessità di avere dei servizi igienici riservati, in quanto presentano problematiche fisiche.

il MIUR ha cercato di precisare quali possano essere le tipologie principali di bambini con BES. nella direttiva ministeriale 27 dicembre 2012. nella legge 107/2017. nel D.Lgs 297/94. nella direttiva ministeriale 104/92.

all'interno del termine generale "BES" le grandi sotto categorie di. disabilità generale, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. bisogni, educazione, pro-socialità. disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico e linguistico. disturbi generale, disturbi evolutivi specifici.

nelle abilità/capacità individuali (life skills) vengono considerate. tutte le risposte sono corrette. il pensiero critico. capacità relazionali. empatia e problem solving.

un programma ispirato alle Life Skills e ai modelli psicologici relativi all'eziologia dei comportamenti a rischio in adolescenza è. informazione + competenza psicosociale = protezione. nessuna delle risposte è corretta. diagnosi + competenza sociale = protezione. diagnosi + competenza sociale relazionale = protezione.

dalla definizione di Bullismo e Cyberbullismo, emergono importanti caratteristiche quali. l'intenzionalità, la smania di potere, la periodicità temporale. l'intenzionalità, la persistenza nel tempo, l'asimmetria di potere. l'impulsività, la poca durata nel tempo ma molto incisiva, la premeditazione. nessuna delle risposte è corretta.

la disponibilità emotiva si riferisce. alla capacità di saper riconoscere le emozioni e di rispondervi in modo coerente e adeguato. alla capacità dell'insegnante di promuovere un contesto classe dove le emozioni più temute vengono rimosse e non ascoltate per non creare scompiglio. alla capacità di veicolare i messaggi in modo più lento rispetto al linguaggio non verbale. alla capacità di creare vissuti per gli alunni capaci di non attivare o reprimere risorse cognitive non partecipative.

l'index for inclusion è. un indice che serve a promuovere un approccio inclusivo, diverso in dimensioni e sezioni. un indice che riporta in ordine alfabetico tutte le normative ministeriali da rispettare per rendere un ambiente scolastico inclusivo. un indice a disposizione degli insegnanti, di tutti gli atteggiamenti da evitare per rendere inclusivo l'ambiente scolastico. un indice a carattere prescittivo che rappresenta una proposta non flessibile per stimolare l'analisi e il pensiero riflessivo.

secondo Cigala (2016) le dimensioni fondamentali per una scuola inclusiva sono. tutte le risposte sono corrette. creare culture inclusive. creare politiche inclusive. sviluppare pratiche inclusive.

in un ottica di inclusione l'apprendimento cooperativo. tutte le risposte sono corrette. prevede un lavoro insieme a compagni più o meno competenti sul piano degli apprendimenti o delle relazioni, tale da essere osservati e da essi imparare di conseguenza. promuovere situazioni per affrontare le quali, gli studenti sono tenuti a interagire tra loro, negoziando continuamente decisioni e scelte. rappresenta un valido ausilio per il miglioramento in particolare degli alunni che presentano qualche difficoltà scolastica.

secondo l'index for inclusion, affermare valori inclusivi significa. promuovere il rispetto dei diritti di tutti, valorizzare gli alunni in modo uguale, sviluppare valori inclusivi condivisi. rispettare i diritti dei più deboli, valorizzare soprattutto gli alunni con diversità, sviluppare valori incisivi condivisi. promuovere atteggiamenti di difesa e di risposta adeguata a tutte le situazioni che portino lo studente ad essere escluso dal contesto scolastico. che nessuno deve rimare indietro ad altri e per fare questo si dovrà spingere gli alunni che necessitano di aiuto a richiederlo in maniera sempre più spontanea.

le emozioni sono risposte a stimoli che includono componenti. neurofisiologiche, biochimiche, comportamentali, cognitive. socio-relazionali, endocrine, posturali. neurofisiologiche, biochimiche, socio-relazionali. nessuna delle risposte è corretta.

secondo l'approccio funzionale, nelle primissione fasi della vita sarebbe presente un organizzazione emotiva rudimentale che si perfezionerebbe sotto diversi aspetti. tutte le risposte sono corrette. si amplia la gamma di emozioni sperimentate, così come il ventaglio di situazioni in grado di suscitarle. aumenta la capacità di leggere le emozioni altrui e anche quella di comprendere il ruolo delle proprie azioni nel provocarle. cresce la regolazione emotiva, grazie all'attivarsi di processi che consentono di minimizzare gli stati d'animo spiacevoli e accrescere quelli positivi.

emotional readiness sta per. prontezza emotiva. lettura emozionale. lettura emotiva. facile emozione.

nella scuola d'infanzia disegni e racconti, potrebbero essere focalizzati. sulla manifestazione, le cause e le conseguenze di emozioni primarie. sulla manifestazione, le cause e le conseguenze di emozioni terziarie. sulla descrizione di ciò che è accaduto nelle ultime 24 ore nell'ambiente familiare. nessuna delle risposte è corretta.

Salovey e Mayer sostenevano che le abilità implicate nell'intelligenza emotiva siano riconducibili a. tutte le risposte sono corrette. accurate percezioni delle emozioni proprie e altrui; regolazione delle emozioni sia negative che positive, accettandole o rifiutandole dopo averne valutato l'ultima. utilizzo delle emozioni per facilitare il pensiero, traendo il massimo beneficio dai propri stati d'animo. comprensione delle informazioni che le emozioni forniscono, grazie alla combinazione tra emozioni diverse e al variare degli stati d'animo.

la fase di diagnosi del PIOP. fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, sia indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo. prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richiesta e risorse lavorative. prevede l'inteficazione delle principali criticità/problematiche rilevate e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervenyo, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. prevede il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo per capire come meglio procedere durante il piano d'azione.

la fase di valutazione del PIOP. fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, sia indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo. prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richiesta e risorse lavorative. prevede l'identificazione delle principali criticità/problematiche rilevate e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervento, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. prevede il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo per capire come meglio procedere durante il piano d'azione.

la fase di avvio del PIOP. prevede la formazione di un gruppo di lavoro, chiamato steering group, e il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo. prevede l'identificazione delle principali criticità rilevate e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervento, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, sia indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo. prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richieste e risorse lavorative.

il training mindfullness. tutte le risposte sono valide. è un intervento per il potenziamento del capitale psicologico. riduce significativamente i sintomi psicologici e porta a una maggiore soddisfazione per il proprio lavoro. fornisce un set di risorse che aiuta i professionisti ad affrontare più efficacemente le situazioni difficili e le sfide cognitive e socioemotive che derivano dal loro mestiere.

negli interventi di sviluppo del capitale psicologico sono previste sessioni relative alle quattro dimensioni che lo caratterizzano. speranza, ottimismo, efficacia e resilienza. prevenzione, monitoraggio, supporto e affronto. speranza, ottimizzazione, strategia ed efficentamento. eliminazione delle negatività, potenziamento delle risorse, abbandono e prosecuzione.

tra i processi decisionali più frequenti e riferibili alla maggioranza dei contesti scolastici attualmente rientrano certamente quelli di. autovalutazione e miglioramento. strategia e azione. nessuna delle risposte. diagnosi, pianificazione e azione.

i modi in cui lo psicologo può favorire la valutazione e la ricerca in ambito scolastico sono. nessuna delle risposte. studiare gli insegnanti e gli alunni durante il loro lavoro quotidiano, coinvolgere attivamente e formare gli insegnanti. analizzare e studiare i comportamenti di tutte le abitudini familiari dei ragazzi e del personale docente, e coinvolgere tutti attivamente in eventi formativi di gruppo e famiglia. analizzare tutte le abitudini quotidiane di alunni e docenti per poi sottoporre tramite test generici domande conoscitive e successivamente stilare un piano di intervento.

perchè la ricerca sia metodologicamente valida occorre. che i gruppi siano equivalenti sia rispetto ai trattamenti sia rispetto alle possibili variabili di disturbo. assegnare in maniera non randomizzata i soggetti al gruppo sperimentale e di controllo. procedere all'appaiamento 2 a 2 dei soggetti rispetto alle variabili che si vogliono tenere sotto controllo. occorre procedere mediamente lo spareggiamento dei soggetti nei gruppi, rendendo i gruppi più diversi possibili tra di loro.

va rilevato che in certi casi un gruppo di controllo è del tutto impossibile utilizzarlo. tutte le risposte sono corrette. per ragioni etiche e motivi tecnici. per non lasciare uno dei due gruppi senza trattamento. se non si riesce a sottoporre il gruppo sperimentale ad un training aggiuntivo.

numerosi fattori possono compromettere la validità della ricerca. come il modo di presentare gli stimoli, il contesto e le condizioni dei partecipanti. come il rilevare dei pre-test le variabili differenti tra i 2 gruppi. come il contributo economico insufficiente e spesso inesistente. come l'interferenza del dirigente scolastico nel voler controllare minuziosamente lo studio.

secondo i criteri indicati da Lewin (220). si cerca di coniugare sperimentazione e finalità applicative. non è necessario verificare gli effetti dell'intervento. nessuna delle risposte è corretta. non si formulano le ipotesi ma si definiscono prima gli obiettivi.

il drop out durante la ricerca è causato da. ansia e demotivazione. tutte le risposte sono corrette. uno scarso rimborso economico. il troppo coinvolgimento diretto di alcuni soggetti.

il così detto Computer Supported Collaborative Learning (CSCL) nasce. all'inizio degli anni 90. all'inizio degli anni 80. alla fine degli anni 80. all'inizio degli anni 2000.

i tipi di orchestrazione strumentale sono. tutte le risposte sono valide. technical demo, Explain The Screen, Link the Screen Board. Not use tech, Discuss the screen. Monitori and guide, Work and walk by.

gli scriptlets sono. nessuna delle risposte è corretta. azioni necessarie per svolgere un'attività. l'insieme delle conoscenze che i giocatori devono possedere per partecipare. pratiche che compongono lo scenario delle attività da svolgere.

il moodle è. una piattaforma che consente di ospitare online un corso completo. nessuna delle risposte è corretta. una piattaforma che consente di verificare come gli studenti utilizzano i social network. la piattaforma che consente di monitorare l'umore della classe.

oggetto di studio della pedagogia è. la formazione e l'educazione dell'uomo. solo la formazione dell'uomo. l'educazione del bambino. solo la formazione del bambino.

il termine Paideia. denota l'arte di formare, con riferimento al sistema educativo ateniese. era la scuola presente in Grecia. era una materia insegnata dal pedagogo. è il sistema formativo vigente nell'antica Grecia.

il compito della pedagogia è. tutte esatte. elaborare nuove teorie da attuare in classe. studiare il rapporto educativo ed i suoi metodi. studiare il rapporto educativo tra gli alunni e insegnanti.

il "decennio dei disabili" viene emanato da. Nazioni Unite. Montessori. Unione Europea. comitato nazionale.

una didattica speciale è caratterizzata da quante dimensioni fondamentali. 4. infinite. dipende dalla classe in cui si lavora. dipende dalle capacità dell'insegnante.

la didattica generale è una idea organizzativa che possiede quali capacità. sia la capacità di modificarsi sia quella di mantenere ben salde le strutture fondanti. in assoluto, la capacità di modificarsi. la capacità di restare ferma alle teorie iniziali. la capacità di mantenere ben salde le strutture fondanti.

in quale scienza, la didattica ha. un oggetto, un campo e un metodo. nessuno dei 3 elementi. l'oggetto di studio. solo il campo di indagine.

Didasko, termine che deriva dal greco e significa. didattica. indica la capacità di ogni soggetto di personalizzare il suo apprendimento. pedagogia. arte dell'apprendimento.

con progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta si intende. dopo aver conosciuto attentamente i punti di forza e di debolezza del singolo alunno, si cerca di definire un percorso personalizzato di obiettivi mirati su misura per lui. delineare un percorso personalizzato uguale per tutti gli alunni con la stessa disabilità. creare un progetto che aiuti la famiglia ad inserire il proprio figlio con deficit nella vita sociale. la capacità degli operatori sociali di seguire il ragazzo per tutto il percorso della sua vita.

la didattica. VALORE!. 0. 0. 0.

la Didattica inclusiva. coinvolge tutti i docenti ed è rivolta a tutti gli alunni, e si basa su un percorso di personalizzazione e di individualizzazione tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive. include nel percorso di apprendimento anche i genitori. è utile per elaborare percorsi di inclusione in classe. detta le regole, i metodi e gli strumenti da usare nel percorso personalizzato.

le metodologie attive sono. strategie didattiche che siano in grado di mettere l'alunno al centro del proprio processo di apprendimento, partendo dalle sue iniziative, capacità e abilità. strategie didattiche che non considerano l'alunno al centro del proprio processo di apprendimento, partendo dalle sue iniziative, capacità e abilità. dei metodi da applicare all'interno della classe. strategie che cercano di mantenere attiva l'attività fisica dei soggetti.

la collaborazione tra compagni. i compagni sono una risorsa indispensabile. La collaborazione tra compagni, deve mirare all'aiuto reciproco, alla cooperazione contro competizione e individualismo; all'amicizia e non all'indifferenza, al dialogo, al rispetto. non è un aspetto da considerare in didattica, nè all'interno della classe. può portare all'insorgenza di rivalità all'interno della stessa classe. è da escludere perchè non sono in grado di aiutare l'alunno in difficoltà.

quale legge ha dato avvio al processo di integrazione scolastica per disabili. legge 118/71. legga 517/77. legge n. 521 del 1992. legge n.72 del 1982.

la legge 118 del 30 marzo 1971. tale legge, sia pure in teoria, segna la fine della seprazione scolastica tra alunni normali e alunni portatori di handicap, dando l'avvio al processo della loro integrazione. abolisce le scuole speciali. tale legge, segna l'inizio della separazione scolastica tra alunni normali e alunni portatori di handicap. definisce le finalità del processo di integrazione.

la sentenza della Corte Costituzionale 215/87. si pone come la vera innovazione nella tutela dei diritti degli allievi con handicap. distingue tra handicap grave gravissimo e limita l'iscrizione agli alunni con handicap gravisismo. si rivolge solo ad alunni con handicap fisico. integra la legge 118/71.

Handicap e disabilità sono sinonimi. FALSO. si, possono alternarsi e sostituirsi. dipende dal disturbo. VERO.

un'educazione è inclusiva quando. punta ad un'apprendimento uguale per tutti. non pone differenze. si cerca di superare gli ostacoli. esclude le differenze.

il termine "menomazione". qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione fisiologica, anatomica oppure psicologica. riguarda l'incapacità del soggetto di svolgere dei compiti. è la conseguenza della disabilità. indica l'assenza di un organo.

la legge 104/92 definisce "persona handicappata". colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. colui che presenta un'incapacità fisica, psichica e sensoriale, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. colui che presenta una minorazione fisica e psichica stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà nelle relazioni sociali.

il bambino compie frequentemente, nella lettura e nella scrittura, errori caratteristici come. lettura lenta ed esitante; soppressione di lettere; insufficiente comprensione del testo. comprensione corretta e facile memorizzazione di quanto letto. lettura adeguata all'età e alla classe. lettura veloce.

i sintomi possono. possono cambiare nel tempo e nelle diverse situazioni, possono diminuire, aumentare, essere più frequenti, nascondersi in altre condotte. possono cambiare nel tempo, possono diminuire, aumentare ed essere più frequenti. migliorano con la maturazione e l'apprendimento. vanno peggiorando nel tempo.

la Disgrafia. si riferisce alla realizzazione grafica poco chiara della scrittura, spesso illeggibile e la difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno. è l'incapacità di scrivere dovuta allo scarso apprendimento precedente. si riferisce all'incapacità di comporre testi scritti spesso illeggibili e la difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno. si riferisce alla difficoltà di compiere calcoli matematici, e alle difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno.

la sintomatologia primaria dei DSA è. rappresentata da errori di tipo specifico/primario e qualitativo nel leggere, nello scrivere e nelle abilità matematiche. disturbi motori, visuo-motori, coordinativi, spazio-temporali, della memoria d'ordine. disturbi motori, coordinatici, e specifici nella lettura. errori di tipo specifico e qualitativo nel leggere e nello scrivere.

i primi indicatori di rischio sono rappresentati da. difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare. difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche e visuo-spaziali in età scolare. incapacità di comunicare, e difficoltà motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare. difficoltà nelle capaxità di calcolo, nelle attività motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare.

le difficoltà del disturbo possono essere riscontrate. nella primissima età e quindi nella scuola dell'infanzia e del primo anno della scuola primaria e possono continuare a persistere. solo dopo che il ragazzo inizia la scuola secondaria. è difficile rilevare la presenza di questo disturbo. sin dai primi anni di vita.

esistono normative diverse riguardo il diritto di apprendere tra DSA e BES. Falso. Vero. si, perchè hanno bisogni specifici. dipende dal disturbo.

qual è la differenza tra alunno con disabilità e alunno con DSA. la presenza dell'insegnante di sostegno per gli alunni con disabilità. gli alunni con disabilità hanno diritto a due insegnanti di sostegno. la presenza dell'insegnante di sostegno per gli alunni con DSA. nessuna.

il P.D.P. è previsto anche in casi di BES. no. si. se gli insegnanti vogliono. se lo richiede il medico.

A.D.H.D. è l'acronimo di. dall'inglese Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. dall'inglese Disturbo dell'Handicap Definito. nessuna delle risposte. dall'inglese Disturbi Specifici dell'apprendimento.

la Peer Education. costruisce una sorta di laboratorio sociale, in cui sviluppare dinamiche, sperimentare attività, progettare, condividere, migliorando l'autostima e le abilità relazionali e comunicative. costruisce una sorta di laboratorio sociale, in cui sviluppare dinamiche relazionali e progettare attività per l'intera classe. implica la somministrazione del contenuto in unità brevi e finite, è adattabile a tutti gli ambiti dell'apprendimento. la sua applicazione nella didattica in aula offre la possibilità di strutturare percorsi di apprendimento agili, innovativi e multiplatform, in linea con una prospettiva di lifelong learning.

l'unità con EAS è articolata in 3 fasi. preoperatoria, operatoria e ristrutturativa. preoperatoria, operatoria e valutativa. preoperatoria, di svolgimento e finale. iniziale, centrale e conclusiva.

la programmazione individualizzata deve necessariamente tenere conto della programmazione della classe. si, per permettere un'adeguata integrazione degli allievi. si, per permettere un'adeguata integrazione del disabile. per individuare il soggetto a cui è rivolto il programma. per facilitare il compito dell'insegnante.

la Diagnosi funzionale serve a descrivere. analiticamente la compromissione dello stato psico-fisico dell'alunno in situazioni in handicap. analiticamente la compromissione dello stato dell'alunno in situazioni di handicap. analiticamente lo stato psico-fisico dell'alunno in situazioni di handicap. analiticamente la compromissione psichica dell'alunno con handicap.

il Profilo Dinamico Funzionale è frutto del lavoro di chi. di un'equipe. del gruppo docenti. dell'insegnante di sostegno.

la stesura del Profilo Dinamico Funzionale è finalizzata alla stesura di cosa. del Piano Educativo Individualizzato. del documento di valutazione. tutte errate. del Piano Formativo Collettivo.

quando si può definire un P.E.I. dopo aver letto accuratamente, da parte di un'equipe multidisciplinare, la documentazione dell'alunno. quando l'alunno inizia ad avere difficoltà. dopo un periodo iniziale di osservazione sistematica dell'alunno in situazione di handicap. dopo un periodo iniziale di osservazione sistematica dell'alunno.

cosa è l'attenzione. non è una proprietà generale di tutto il cervello, ma il prodotto di reti specifiche che contribuiscono ai vari aspetti del processo. è il prodotto di reti non specifiche che favoriscono a vari aspetti del processo cognitivo. una risposta all'ambiente che ci circonda. una proprietà generale di tutto il cervello.

cosa intende la neuroscienziata Mary Helen Immordino-Yang con l'espressione "il riposo non è ozio". portare l'attenzione all'interno (riflettendo, immaginando, ricordando...) facendo "riposare" il cervello da stimoli esterni, migliora l'attenzione anche verso l'esterno. riposare è utile alla mente e al corpo, si consigliano 8 ore di riposo al giorno. nessuna delle risposte. è importante riposare, senza pensare a nulla, almeno 4 volte al giorno: questo non è oziare ma "ricaricare le pile".

insegnare a scuola le competenze per un'elaborazione produttiva interna e autodiretta può essere utile?. si, sia per il benessere socioemotivo sia per le competenze scolastiche. no, perchè non si riscontrano dei risultati attendibili. non è necessario. si, solo per evitare il bullismo.

perchè è importante esplicitare quali idee abbiamo?. per evitare che esse diventino degli a priori dogmatici che, in maniera inconsapevole, utilizziamo nel nostro lavoro. nessuna delle altre risposte. per far si che esse diventino degli a priori a cui rigidamente far riferimento. per evitare che esse diventino degli a priori diplomatici che, in maniera consapevole, utilizziamo nel parlare con i genitori e gli alunni.

com'è possibile sostenere l'apprendimento con i bambini o ragazzi sentiti come difficili. l'apprendimento e la modifica è possibile attraverso la relazione. l'apprendimento e la modifica è possibile attraverso la punizione e il rinforzo. l'apprendimento e la modifica è possibile attraverso il lavoro con i loro genitori. non è possibile.

la comunicazione e il divertimento mediati digitalmente, quale cambiamento ha causato tra i giovani. mandare SMS ha sostituito tutte le altre forme d'interazione tra gli adolescenti. nessuna delle risposte. acquisizione di competenze per l'interazione sociale. più inclinazione a considerare le implicazioni astratte.

secondo la neuroscienziata Mary Helen Immordino-Yang la riflessione interiore costruttiva può essere determinante per cosa?. determinante per imparare dalle proprie esperienze passate. determinante per apprezzare il valore delle persone che ci circondano. determinante per comprendere e gestire se stessi nel mondo sociale. tutte le risposte sono esatte.

perchè il "movimento" delle emozioni e il movimento della motivazione sono di fatto sempre relazionali. perchè in rapporto con qualcosa o qualcuno che li suscita. perchè in rapporto con le emozioni di base. nessuna delle altre risposte. perchè si basano sulle relazioni tra docenti e discenti.

secondo Morin, uno dei principali teorici dell'epistemologia della complessità, la complessità si ha quando. "vi è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra l'oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro. "vi è un'impermeabilità tra individuo e ambiente, che porta a vivere con serenità le relazioni". "vi è un tessuto dipendente, individuale e proattivo tra l'oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro". "vi è uno scambio reciproco tra le parti del sistema, senza interazione con l'esterno".

cosa significa considerare l'uomo come sistema. considerare tanto il contributo dell'individuo, quanto quello dell'ambiente: entrambi fanno parte dell'organizzazione di ogni essere umano. tutte le risposte. considerare tanto il contributo dello studente nella famiglia: entrambi fanno parte dell'organizzazione di ogni studente, che non viene influenzata dal tipo di docente con cui viene in contatto. considerare l'individuo in una visione oggettiva di conoscenza.

chi è stato uno dei primi studiosi che ha cercato di accostare l'idea di sistema allo sviluppo dell'essere umano. Sander. Bateson. Maslow. Bowlby.

l'adattamento reciproco nelle relazioni passa attraverso. la ritmicità e l'entrare in risonanza reciproca. l'ascolto attento dei bisogni del bambino. la serenità interiore. la capacità di giungere a compromessi accettabili per entrambi.

il processo creativo durante l'interazione. è un processo di incertezza, in cui comunque preserviamo la nostra integrità. è un processo a cui attingono gli artisti. è un momento in cui ci si chiude all'altro, per ritrovare se stessi. è un modo per potenziare il processo razionale.

secondo Sander come possono essere descritti il processo evolutivo e il processo della vita. possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà continue, endogenamente attive, autoorganizzanti. possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà discontinue, che si inquadrano nella dinamica di singole polarità naturali. il primo come processo di crescita che dipende dall'esterno e il secondo come processo vitale che dipende da ogni singolo individuo. il primo come processo di crescita che può condurre alla patologia, il secondo come processo vitale che può condurre alla morte.

nell'esercitazione "i due quadri". si utilizzano delle immagini che rappresentano aspetti di se stessi per riflettere e produrre cambiamenti. si dipingono su un foglio due quadri, che rispecchiano lo stato d'animo dello studente. è in gioco il pensiero razionale e logico-matematico. è in gioco il pensiero musicale e artistico in senso generale.

da chi venne elaborata la £legge dell'effetto". Thorndike. Maslow. Kenrick. Skinner.

quali sono, secondo gli studiosi, le due grandi categorie di motivi che attivano il comportamento. motivi intrinseci e motivi estrinseci. tutte le risposte. motivi personali e motivi familiari. motivi di valutazione e motivi di realizzazione.

quali sono i livelli della "piramide" dei bisogni identificata da Maslow. bisogni fisiologici, di sicurezza, di affiliazione, di stima, di autorealizzazione. bisogni fisici e mentali. bisogni di apprendimento, di relazione e di sicurezza. bisogni basilari, bisogni centrali e bisogni elvati.

come si chiama il modello elaborato da Maslow. Piramide dell'emisfero destro e sinistro. Teoria motivazionale di Maslow. Modello gerarchico vitale (MGV). Piramide dei bisogni di Maslow.

cosa sono le teorie dei bisogni. si tratta di teorie che spiegano i comportamenti umani come risposte ai bisogni sentiti. Ci sono bisogni sia innati che universali (autoconservazione, fame, sete), sia culturalmente appresi (es. bisogno di affiliazione, di potere, di riuscita). si tratta di teorie che enfatizzano il ruolo del processo creativo all'interno dell'apprendimento. si tratta di teorie che studiano gli aspetti intrinseci ed estrinseci della motivazione scolastica. si tratta di teorie che spiegano i comportamenti umani come risposte ai bisogni emotivi e motivazionali che insorgono nelle relazioni.

come può essere descritta la motivazione. la motivazione, in generale può essere descritta come la configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare l'inizio, la direzione, l'intensità e la persistenza di un comportamento diretto a uno scopo. la motivazione, può essere descritta come ciò che sta alla base delle emozioni, della cognizione e della socialità. la motivazione, in generale può essere descritta come la configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare la persistenza di un comportamento. nessuna delle risposte.

qual è lo scopo per cui è stato formulato il questionario QMS. nasce per indagare la motivazione scolastica nei bambini della scuola primaria. nasce per indagare lo stile cognitivo dei bambini della scuola primaria. nasce per indagare la motivazione scolastica nelle sue componenti estrinseche. nasce per indagare lo stile di apprendimento scolastico.

che cosa valuta il questionario "Problems in Schools Questionnaire" (PSI). nessuna delle risposte. il questionario valuta se insegnanti e genitori sono orientati verso il sostegno all'autonomia rispetto al controllo del comportamento dei bambini/ragazzi. il questionario valuta se gli insegnanti sono in grado di risolvere i problemi relazionali con i loro alunni. il questionario valuta se i genitori sono orientati a sostenere nello studio i propri figli e in che modo.

quali sono i limiti della teoria comportamentista e delle teorie delle motivazioni intrinseche. non considerano le percezioni degli studenti circa i propri risultati, le loro aspettative (anche degli insegnanti), le loro convinzioni quando si pongono di fronte ai compiti. considerano poco l'utilizzo dei premi e punizioni e danno troppa enfasi agli aspetti inerenti la famiglia degli studenti. non sono realistiche e applicabili nella quotidianità scolastica. non considerano le autovalutazioni degli studenti.

secondo Atkinson il comportamento è l'esito. di una pulsione rivolta al raggiungimento del successo e una opposta rivolta all'evitare il fallimento. della stima di probabilità di successo che ciascuno di noi fa di fronte a un compito. nessuna delle altre risposte. dell'autostima.

quali sono le principali variabili principali considerate dal modello "aspettativa x valore". credenze dello studente su di sè e sulla difficoltà del compito, aspettative, percezione del valore del compito, percezione delle aspettative dell'adulto. credenze della famiglia su ciò che lo studente riesce (o non riesce ad affrontare), percezione della capacità del docente di valutare adeguatamente lo studente. credenza dell'insegnante su di sè e sulla difficoltà del compito, aspettative sui risultati dello studente e delle reazioni dello studente all'esito del compito. tutte le risposte.

in merito alle esperienze soggettive dello studente relative al valore di impegno nel compito, cosa si prova quando il compito è valutato negativamente. rabbia o paura, alienazione e resistenza. indifferenza. un'esperienza di flusso. voglia di vendetta e ricostruzione dell'identità.

in merito alle esperienze soggettive dello studente relative al valore di impegno nel compito, cosa si prova quando il compito è valutato positivamente. si può provare piacere, gioia e il fare questo compito è considerato già una ricompensa in sè. tutte le risposte. si può provare l'esperienza di flusso. lo si svolge con concentrazione.

avere ogni tanto degli insuccessi cosa insegna agli studenti. insegna che gli ostacoli possono essere superati e che impegno e perseveranza possono aiutare a superare le difficoltà. insegna che non si è in grado di affrontare quegli ostacoli e bisogna provare altre strade. insegna che non si possono superare gli ostacoli. insegna che l'insuccesso, così come il successo, non dipendono da noi.

cosa è bene dire a uno studente. in che cosa lo studente non è andato bene o per quale motivo in specifico lo si sta sgridando. affermazioni come "non hai mai voglia di fare nulla" per incitarlo ad impegnarsi di più. affermazioni come "non ti impegni per fare meglio", per incitarlo ad impegnarsi a fare di meglio. affermazioni come "sei un incapace£ quando ci si rende conto che è svogliato nel portare a termine un compito.

quale atteggiamento comunicativo può sostenere la motivazione dello studente?. dare l'idea che quando si impara è normale fare errori. minimizzare gli errori o far finta di niente, per non minare l'autostima dello studente. tutte le risposte. concentrarsi sul voto preso e capirne il perchè.

quale affermazione è riferita a obiettivi orientati alla prestazione. quando uno studente prende un voto, tendo a confrontarlo sempre con quello dei suoi compagni. non mi interessa confrontare il voto dello studente con quello degli altri. può accadere che uno studente non va bene a scuola, ma so che può rimediare agli errori e ai brutti voti. l'insegnante è colui che aiuta gli studenti nell'apprendimento.

quale affermazione è riferita a obiettivi orientati all'apprendimento. ritengo che lo studio serva per apprendere e sviluppare le proprie capacità. preferisco che i miei studenti facciano un compito facile e riescano correttamente, piuttosto che un compito impegnativo in cui non ottengono buoni risultati. non si devono fare errori a scuola. voglio che i miei alunni studino per ottenere un buon voto.

nel film "il circo della farfalla" il direttore del circo della farfalla.... è un buon esempio dell'atteggiamento che può avere l'insegnante con i suoi studenti. non è un buon esempio dell'atteggiamento che può avere l'insegnante con i suoi studenti. potrebbe migliorare il suo stile comunicativo per non far sentire "poverino" il protagonista. potrebbe vestirsi meglio.

l'impegno nello studio, la voglia di imparare e l'entusiasmo per ciò che la scuola propone dipendono anche dal modo di intendere l'intelligenza?. si. solo per gli studenti con disabilità. no. solo per i DSA.

chi sono i soggetti ego-centrati. sono coloro che cercano costantemente di dimostrare a se stessi e agli altri la propria competenza. sono colori a cui non interessa il giudizio degli altri. sono persone egoiste. sono persone altruiste.

cosa significa "imparare ad imparare". diventare esperti "guidatori di se stessi" e gestire autonomamente i propri apprendimenti. imparare nuove cose. essere consapevoli di avere bisogno di ripetizioni fuori dalla scuola per imparare meglio. giocare a fare la maestra.

può essere importante. parlare non solo della materia di studio, ma anche dello studio in sè, del processo di apprendimento. far si che gli studenti adottino il metodo di studio che ci appartiene. mandare lo studente dal preside se lo si vede demotivato. parlare con i genitori tutte le volte che c'è un calo dei voti scolastici.

cosa bisogna fare per motivare un bambino/ragazzo. fargli cogliere quanto valore abbia lui stesso. regalare un bel voto. offrire una ricompensa finale. parlare con i suoi genitori.

un'insegnante efficace cosa deve saper fare. dare importanza alle emozioni nel processo di apprendimento, consapevole che influenzano il singolo alunno e l'intera classe. parlare ad alta voce, scandendo bene le parole. essere gentile con gli studenti che sono gentili. concentrarsi sulle emozioni negative degli alunni con bisogni speciali.

a cosa ci si riferisce quando si parla di capacità scolastiche calde. alle emozioni, che hanno un ruolo chiave nei processi di apprendimento. a processi di apprendimento che hanno luogo nei mesi più caldi dell'anno. a processi che avvengono quando si è molto arrabbiati. nessuna delle risposte.

cosa sostiene Mary Helen Immordino Yang. la nostra sopravvivenza sociale e biologica sono estremamente intrecciate. bisogna stare lontano dalle cattive amicizie. i nostri neuroni si attivano solo in presenza di una fonte di paura. è meglio non avere l'interferenza delle emozioni mentre si apprende.

le emozioni conferiscono forza e stabilità nel tempo alla direzione delle decisioni e dei comportamenti di chi apprende?. si. soltanto le emozioni positive. soltanto le emozioni negative. no, se non sono coscienti.

le emozioni rilevanti e irrilevanti rendono l'apprendimento più efficace?. si, ambedue le emozioni sono funzionali per un apprendimento significativo. solo le emozioni rilevanti. no, è meglio escludere le emozioni dell'apprendimento. solo le emozioni irrilevanti.

come si potrebbero incoraggiare le intuizioni esperte. favorendo le connessioni emotive con l'argomento oggetto della lezione. incentivando il cooperative learning. favorendo il brainstorming in classe. attivando laboratori di educazione all'affettività.

che cosa è la pseudo-mentalizzazione?. è una mentalizzazione non "genuina", messa in atto per manipolare l'altro o per controllarne il comportamento e non perchè realmente interessati allo stato interiore altrui. è l'incapacità a mentalizzare, come accade nell'autismo. è un sinonimo per indicare la capacità di mentalizzare nei bambini piccoli. è il contrario di mentalizzazione.

l'iper-mentalizzazione. si ha quando la mentalizzazione è inadatta al contesto, come può accadere ai soggetti con disturbo borderline. è tipica dei soggetti con disturbo dello spettro autistico. è un disturbo della mentalizzazione, che si manifesta con l'incapacità del genitore di rispecchiare le emozioni del figlio. è tipico degli psicopatici, che mentalizzano ma in maniera "fredda".

lo sguardo e la voce... forniscono indicazioni sullo stato mentale sottostante. ci fanno comprendere lo stato mentale anche degli animali. difficilmente possono dare informazioni sugli stati mentali sottostanti. sono indicatori di benessere o malessere mentale.

che cos'è lo psico-gergo. si ha quando si fanno tante ipotesi mentalizzanti, ma in realtà non connesse alla verità dei fatti. un linguaggio colloquiale. un linguaggio mentalizzante accurato, accompagnato da gesti coerenti. un linguaggio formale.

qual è una caratteristica dell'atteggiamento mentalizzante. l'atteggiamento del non sapere. l'atteggiamento del far finta di... l'atteggiamento di sapere ma fare finta di non sapere. suggerire delle interpretazione vere che spieghino un determinato comportamento.

le parole "ovviamente" o "chiaramente". minano la mentalizzazione. meno vengono utilizzate e meno l'altro si sente a proprio agio nel raccontare di sè. sostengono la mentalizzazione nel nostro interlocutore. più vengono utilizzate e più di riesce a cogliere lo stato mentale dell'altro.

che cosa è la chiarificazione. la chiarificazione consente di provare a mettere ordine in ciò che viene raccontato, stabilendo quali sono i fatti importanti e cogliendo i rapporti tra fatti ed emozioni e relazioni. chiarire al compagno che non si è disposti a cedere. chiarirsi dopo una lite con il compagno. trovare un punto di incontro con la persona con cui si è discusso.

costruire storie a partire da stimoli proiettivi. è un buon esercizio per stimolare la mentalizzazione. è un gioco che ha utilità specialmente con i bambini fino ai 3 anni. è un esercizio letterario che permette di maneggiare meglio certi stili testuali. rende difficile l'emergere della mentalizzazione.

la storia di Mrs Jones e Billy. è una storia che riguarda le difficoltà in classe dell'insegnante e dell'alunno. è una metafora per stimolare il cambiamento. è un gioco di mentalizzazione. è un racconto che stimola la motivazione scolastica.

che cosa è la mindsight. è un'attenzione focalizzata e consapevole sul proprio processo mentale. un particolare tipo di yoga, che si è rivelato efficace all'interno delle classi problematiche. uno stile di comportamento tipico delle arti marziali. ci permette di inserire il pilota automatico di comportamenti e di fornire risposte rapide, risparmiando tempo.

ci sono tre capacità che costituiscono la mindsight, quali sono. apertura, osservazione e obiettività. inclusione, segregazione e integrazione. chiusura, partecipazione, riflessione. soggettività, inclusione, partecipazione.

essere aperti, nella prospettiva della mindsight, vuol dire. essere ricettivi e non giudicanti verso ciò che arriva alla nostra consapevolezza. essere curiosi rispetto alle varie discipline scolastiche, per favorire i collegamenti tra le materie. essere fermi e contenitivi verso i comportamenti problematici degli studenti. tutte le altre risposte.

è una meta-consapevolezza (una consapevolezza della consapevolezza di come funzioniamo). Questa è una frase... che rappresenta piuttosto efficacemente cosa sia la mindsight. che rappresenta piuttosto bene cosa sia la motivazione scolastica. che ha come soggetto la mindblindness. che si riferisce alla capacità dei soggetti con disturbo borderline di cogliere gli stati mentali.

quando si perde la pazienza... si può adottare un atteggiamento supportivo e amorevole verso di sè, per poter poi riflettere. è auspicabile che si spieghi all'alunno perchè si è persa la pazienza e lo si faccia sentire in colpa. è giusto che ci si senta in colpa, per non commettere più lo stesso errore. è importante recuperarla subito, per evitare di fare danni peggiori.

come potresti rispondere efficacemente di fronte a un alunno che aggressivamente di fronte ad un compagno dice "la voglio io questa cosa", riferendosi a qualcosa che non gli appartiene ma appartiene al compagno?. so che lo vorresti, ma come si sentirebbe l'altro a non avere più questo oggetto?. mi stai provocando...ti accorgi che ti stai cacciando nei guai?. smettila di fare lo stupido!. questo non è tuo, lascialo subito!.

che cosa si intende per sincronia. indica lo stare all'interno di un processo emotivo che accomuna, che permette di vibrare insieme, ciascuno con la sua soggettività, i suoi pensieri e le sue emozioni specifiche. indica la capacità di evitare il conflitto. significa andare d'amore e d'accordo sempre. è la capacità di avere lo stesso pensiero su ciò che accade.

le tre regole di lavoro enunciate da Einstein e utili per qualsiasi lavoro sono. esci dalla confusione e trova la semplicità; dalla discordia trova armonia; nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole. utilizza in maniera corretta il respiro, abbi fiducia in te, esci dalla confusione e trova la semplicità. nel pieno delle difficoltà meglio fuggire che attaccare, cerca di trovare il positivo in tutto ciò che osservi, esci dalla confusione e trova la semplicità. cerca di trovare il lato positivo in ciò che osservi, abbi fiducia in te, alimentati in modo corretto.

gli interventi didattici hanno bisogno di creatività?. si. no. solo nelle ore di educazione artistica. solo per progetti come teatro o arteterapia.

le esercitazioni proposte nella Lezione 92. sono utili per stimolare il pensiero creativo. fanno riflettere sulle emozioni e la loro regolazione. sono utili per stimolare la mentalizzazione. favoriscono la motivazione.

che cosa significa apprendimento per Sigman. un processo dato dalla convergenza tra la nostra predisposizione ad assimilare conoscenze e ciò che ci viene presentato e insegnato. il modo in cui impariamo ciò che ci interessa. il modo in cui mentalizziamo sulla nostra esperienza di apprendimento. un processo in cui si riempie la mente, intesa come una spugna o un vaso vuoto.

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