PSICOLOGIA SOCIALE DE GREGORIO L-Z 45-48
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I comportamenti di altruismo puro: sono comportamenti prosociali a base empatica. sono comportamenti prosociali a base egoistica. sono comportamenti prosociali motivati a non ottenere compensi per sé. non devono mai comportare un beneficio per chi mette in atto il comportamento prosociale. La credenza a vivere in un mondo giusto (Lerner, 1980). porta le persone a credere che tutti prima o poi riceveranno aiuto. può limitare la messa in atto di comportamenti prosociali. porta le persone ad aspettarsi che gli altri mettano in atto comportamenti prosociali a loro vantaggio. spinge le persone a mettere in atti comportamenti prosociali. Secondo la teoria dello scambio sociale, le persone: effettuano un calcolo costo-benficio quando si trovano nella condizione di poter mettere in atto un comportamento prosociale. porta le persone a credere che tutti prima o poi riceveranno aiuto. spinge le persone a mettere in atto comportamenti prosociali. indipendentemente dalla tipologia dello scambio sociale, tendono a mettere in atto comportamenti prosociali. L'effetto spettatore: fa riferimento al mancato intervento di aiuto nei confronti di una persona in una situazione di emergenza dovuto all'assenza di altre persone. avviene solo nel caso in cui la vittima e una persona consociuta al soggetto. fa riferimento al mancato intervento di aiuto nei confronti di una persona in una situazione di emergenza dovuto alla presenza di altre persone. avviene solo nel caso in cui la vittima e una persona sconsociuta al soggetto. Secondo la definizione di Batson (1991), il comportamento prosociale indica: un insieme di attività che un individuo mette in atto per scopi personali ma che portano un beneficio a un'altra persona o gruppo. una gamma di attività che portano un beneficio a un'altra persona e anche a se stessi. una gamma di attività che hanno l'obiettivo di portare un beneficio a un'altra persona o gruppo. una gamma di attività che hanno l'obiettivo di portare un beneficio all'individuo che la mette in atto. L'ipotesi empatia-altruismo (Batson et al., 1981) sostiene che: provare empatia per qualcuno che versa in uno stato di bisogno evoca una motivazione di evitamento. provare empatia per qualcuno che versa in uno stato di bisogno evoca una motivazione altruistica all'aiuto. il raggiungimento dell'obiettivo altruistico non deve portare alcun vantaggio alla persona che aiuta. la risposta empatica verso un membro di un gruppo stigmatizzato è limitata a quel soggetto e non può estendersi ad altre categorie sociali. Tra le motivazioni egoistiche che portano le persone a mettere in atto comportamenti prosociali c'è: tutte le altre risposte sono corrette. l'evitamento di sanzioni. la ricerca di vantaggi di tipo materiale, personale o sociale. la riduzione dello stato di tensione interno. Atti di altruismo che hanno l'obiettivo di sostenere il legame di coloro che appartengono alla comunità rientrano nella forma di: altruismo normativo. altruismo comunitario. altruismo fiduciario. altruismo partecipativo. L'arousal cost-rewarded model (Piliavin, Dovidio, Gaertner e Clark, 1981) sostiene che: il processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici associati al prestare o non prestare aiuto e indipendente dai fattori situazionali e dalla caratteristiche di personalità dell'individuo. il grado di arousal è inversamente correlato alla gravità e all'evidenza dell'emergenza. il processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici è determinato dalla messa in atto del comportamento prosociale. la messa in atto di un comportamento prosociale è influenzata dall'arousal e dal processo cognitivo di valutazione dei costi-benefici associati al prestare o non prestare aiuto. Nell'esperimento di Latanè e Darley (1969) denominato la Smoke Situation: la variabile indipendente è il tempo che intercorre tra il momento in cui i partecipanti si accorgono del fumo e quello in cui lasciano la stanza per segnalare quanto sta accadendo. la variabile dipendente è il tempo che intercorre tra il momento in cui i partecipanti si accorgono del fumo e quello in cui lasciano la stanza per segnalare quanto sta accadendo. le condizioni sperimentali vengono create manipolando la quantità di fumo che entra nella stanza. nessuna delle risposte precedenti è corretta. L'ignoranza pluralistica: indica l'utilizzo di forma di aiuto non appropriate alla natura dell'emergenza. nasce da un mancato interesse a offrire aiuto agli altri. è innescata dal comportamento degli spettatori di fronte a una situazione di emergenza. è innescata dal comportamento della vittima di fronte a una situazione di emergenza. L'effetto spettatore indica un effetto in virtù del quale una persona: non fornisce aiuto nei contesti rurali o semi-rurali in cui la probabilità che vi siano molte persone nella stessa situazione è minore. non fornisce aiuto perché la vittima presenta delle caratteristiche che inibiscono la risposta di aiuto. non fornisce aiuto perché disinteressata a quanto sta accadendo. non fornisce aiuto perché la situazione in cui si trova presenta delle caratteristiche che inibiscono la risposta di aiuto. Nell'albero decisionale di aiuto di Latanè e Darley (1970): il primo passo da compiere per innescare il processo di aiuto è interpretare l'evento come un'emergenza. una volta che l'individuo riconosce l'evento come un'emergenza assume in maniera automatica la responsabilità di agire. il primo passo da compiere per innescare il processo di aiuto è notare che sta accadendo qualcosa. l'ignoranza pluralistica agisce nella scelta della forma di aiuto da fornire. Il volontariato organizzato. viene esplicitamente richiesto all'individuo al fine di contribuite al benessere sociale. non rientra tra le forme di comportamento prosociale in quanto comporta benefici per chi lo mette in atto. viene considerato un comportamento prosociale solo nel caso in cui i costi che comporta per l'individuo che lo mette in atto superano benefici. indica una ricerca individuale volontaria e libera di aiuto a persone in difficoltà. Al fine di favorire il comportamento prosociale è possibile. assumere la responsabillità dell'aiuto. promuovere la consapvolezza circa il fenomeno della del comportamento prosociale è possibile. promuovere nelle persone l'osservazione di ciò che sta accadendo attono a loro. tutte le risposte precedenti sono corrette. La norma della responsabilità impone: agli individui di prestare attenzione ai segnali ambigui presenti nell'ambiente. agli individui di basarsi sulle reazioni degli altri prima di intervenire. agli individui di aiutare le persone in difficoltà quando esplicitamente richiesto. di aiutare chi si trova in difficoltà per il semplice fatto che si trova in difficolt. |