psicologia sociale lipari 20-24
|
|
Title of test:
![]() psicologia sociale lipari 20-24 Description: psicologia sociale lipari 20-24 |



| New Comment |
|---|
NO RECORDS |
|
Secondo la teoria della Personalità Autoritaria di Adorno (1950), le persone più inclini a formare pregiudizi verso le minoranze manifestano: Una visione condivisa che colloca l'origine del pregiudizio in un meccanismo strettamente cognitivo. La credenza che ogni società debba essere strutturata gerarchicamente (orientamento alla dominanza sociale). Adesione a valori conservatori, intolleranza verso le ambiguità e atteggiamento servile nei confronti delle autorità. Un'educazione genitoriale non repressiva e flessibile. Quale approccio caratterizzò lo studio del pregiudizio tra gli anni '20 e gli anni '50?. L'approccio individuale, in cui il pregiudizio era visto come espressione di particolari caratteristiche di personalità, come la personalità autoritaria. La Teoria del Conflitto Realistico di Sherif, incentrata sull'interdipendenza negativa. La teoria dell'identità sociale, incentrata sulla valorizzazione dell'ingroup. L'approccio sociocognitivo, basato sul normale processo psicologico della categorizzazione sociale. La discriminazione è definita come: La componente di comportamento del pregiudizio, ovvero un trattamento iniquo rivolto agli individui di un determinato gruppo sociale. Un processo che avviene a priori, prima della vera conoscenza della persona. Un atteggiamento generale che comprende anche la componente emotiva. La credenza di inferiorità genetica di un gruppo rispetto al proprio. Quali sono le tre componenti che il pregiudizio, in quanto atteggiamento, comprende al suo interno?. Componente cognitiva (lo stereotipo), componente emotiva e componente comportamentale (la predisposizione all'azione/discriminazione). Valenza, polarizzazione e stima della varianza. Stereotipo, sessismo e pregiudizio sessuale. Autostima, stigma sociale e minaccia dello stereotipo. La Teoria dell'Identità Sociale (Tajfel & Turner) aggiunge un fattore motivazionale al pregiudizio, ovvero: La tendenza a voler valorizzare positivamente il proprio gruppo di appartenenza (ingroup) per difendere ed incrementare la propria autostima. La competizione per risorse limitate. La credenza che ogni società debba essere strutturata gerarchicamente (orientamento alla dominanza sociale). L'adesione a valori conservatori e la sottomissione all'autorità. . L'approccio teorico che colloca l'origine del pregiudizio in un meccanismo strettamente cognitivo, ordinario e universale che riguarda tutti gli individui, è quello... Sociocognitivo (basato sulla categorizzazione sociale). Individuale (basato sui tratti di personalità). Dell'Identità Sociale (motivazionale). Del Conflitto Realistico (intergruppi). Secondo Sherif, come può essere risolto o attenuato il pregiudizio?. Cambiando l'interdipendenza negativa in positiva, ovvero quando i gruppi devono collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune. Mettendo in luce i tratti di personalità autoritaria dell'individuo. Aumentando la competizione per risorse territoriali ed economiche. Valorizzando i membri dell'outgroup a discapito della propria autostima. La Teoria del Conflitto Realistico di Sherif (1966) ascrive la nascita del pregiudizio a: Situazioni di interdipendenza negativa tra gruppi, in competizione per l'acquisizione di risorse limitate. Un processo psicologico ordinario e universale come la categorizzazione sociale. Fattori di personalità come l'autoritarismo. La tendenza a voler valorizzare i membri dell'ingroup per incrementare l'autostima. Il pregiudizio riluttante si manifesta quando persone che si vedono come aperte e senza pregiudizi... Possiedono sentimenti e credenze negative inconsapevoli che causano disagio, e razionalizzano gli atti discriminatori con spiegazioni non legate alla natura intergruppi. Accettano apertamente di avere sentimenti e credenze negative nei confronti degli altri gruppi. Rifiutano il contatto intergruppi in ogni situazione. Sostengono l'uguaglianza sociale, ma rifiutano ogni forma di sostegno istituzionale. La teoria degli stereotipi ambivalenti attribuisce stereotipi ai gruppi su quali due principali dimensioni?. Competenza (legata allo status/potere) e Calore (legata a estroversione/socialità). Differenze etniche e differenze di genere. Assiomi culturali e credenze pseudo-biologiche. Valenza (positivo/negativo) e Polarizzazione (estremo/moderato). Il pregiudizio sottile è una forma di pregiudizio che si esprime in modo più socialmente accettabile, ad esempio... Enfatizzando le differenze tra il proprio gruppo e l'altro (es. valori non conciliabili). Non sopprimendo l'effetto dello stereotipo anche in presenza di risorse cognitive. Rifiutandosi di aiutare la persona del gruppo di minoranza. Attraverso vere e proprie azioni violente. Il pregiudizio manifesto è una forma di pregiudizio che: Si manifesta in una discriminazione palese, che la persona non cerca affatto di nascondere e viene espressa in maniera plateale. Si basa sull'idea che la discriminazione non esista più. Viene espresso in una maniera più socialmente accettabile. Si basa sulla credenza che la propria autostima non sia legata al proprio gruppo di appartenenza. Quali sono le quattro condizioni ottimali necessarie affinché il contatto intergruppi sia più efficace nella riduzione del pregiudizio, secondo Allport?. Che avvenga tra gruppi con lo stesso status, che sia cooperativo, che abbia il fine di raggiungere obiettivi comuni e che sia presente un sostegno istituzionale. Che avvenga tra gruppi con lo stesso status, che sia casuale, che sia basato su informazioni sull'outgroup e che sia supportato dalle istituzioni. Che avvenga in loro assenza, dato che studi successivi hanno dimostrato l'efficacia del contatto a prescindere dalle condizioni. Che avvenga tra gruppi di status diverso, che sia competitivo, che non sia supportato dalle istituzioni e che sia basato su fattori cognitivi. La minaccia dello stereotipo è definita come: La correlazione tra l'essere afroamericani e livelli di stress cronico. L'attribuzione delle cause del proprio svantaggio a fattori esterni di discriminazione sociale (strategia di coping). La paura dei membri di un determinato gruppo di confermare lo stereotipo negativo che gli viene attribuito, con ricadute negative sulle loro prestazioni. L'identificazione nello stigma assegnato, negando la possibilità di far cambiare opinione (interiorizzazione dell'inferiorità). . Lo stigma sociale è definito come: Una caratteristica della persona appartenente a una minoranza, che comporta la percezione di essere denigrata e discriminata socialmente. La paura di un membro di un gruppo di confermare lo stereotipo che gli viene attribuito. La tendenza a credere che ogni società debba essere strutturata gerarchicamente. L'attribuzione delle cause dello svantaggio sociale a cause interne disposizionali. |





