psicometria 29-33
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Title of test:![]() psicometria 29-33 Description: psicometria 29-33 Creation Date: 2023/06/18 Category: Others Number of questions: 48
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I punti z indicano. quante deviazioni standard il punteggio si discosta dalla media. La media dei punteggi di diversi soggetti ad un test. la differenza interquartile. i punteggi dei test in relazione alla distribuzione binomiale. I punti z fanno riferimento: alla curva normale standardizzata. alla curva normale. alla distribuzione binomiale. alla distribuzione ipergeometrica. i punti z vengono calcolati usando: moda e deviazione standard. mediana e moda. mediana e varianza. media e deviazione standard. Lo scopo della standardizzazione dei punteggi grezzi è: capire la relazione casuale tra le variabili. rendere dati diversi direttamente confrontabili. confrontare punteggi ottenuti allo stesso test da soggetti diversi. capire la relazione causale tra le variabili. Il campionamento può essere: probabilistico. entrambi. non probabilistico. nessuno dei due. Nel campionamento casuale la selezione può essere fatta: senza ripetizione. con ripetizione. nessuna delle due alternative. entrambe le alternative. Quando applichiamo la selezione senza ripetizione al campionamento casuale: la probabilità che ogni elemento venga estratto cambia ad ogni estrazione. la probabilità che ogni elemento venga estratto rimane costante ad ogni estrazione. già prima delle estrazioni ogni elemento ha una probabilità diversa di essere estratto. non è possibile conoscere la probabilità delle diverse estrazioni. Il campionamento casuale semplice ha il limite di: fornire un campione non rappresentativo della popolazione. richiedere elevati costi e tempi di realizzazione. raggiungere un limitato numero di soggetti. richiedere limitati costi e tempi di realizzazione. Il campionamento casuale può essere applicato se: entrambe le alternative. la popolazione è statisticamente omogenea. le unità statistiche sono individuabili mediante un numero. nessuna delle due alternative. Nel campionamento probabilistico ogni unità della popolazione ha. la stessa probabilità di fare parte del campione. una probabilità casuale e diversa di fare parte del campione. un probabilità che non può essere stimata di far parte del campione. una diversa probabilità di fare parte del campione. L'obiettivo del campionamento è: ottenere un campione rappresentativo della popolazione. ottenere un soggetto che riproduca le caratteristiche della popolazione. ottenere una popolazione rappresentativa del campione. ottenere solo un numero limitato di soggetti. Fare esperimenti sulla popolazione ha lo svantaggio di: richiedere tempi e costi molto elevati. richiedere tempi lunghi ma costi contenuti. richiedere tempi e costi molto limitati. coinvolgere pochi soggetti. La verifica delle ipotesi permette: basandosi sulla popolazione, di decidere se l'ipotesi fatta è accettabile anche a livello del campione. di stimare dal campione alcuni parametri della popolazione. basandosi sul campione, di decidere se l'ipotesi fatta è accettabile anche a livello della popolazione. di capire se il soggetto analizzato appartiene o meno alla popolazione. La stima campionaria permette: basandosi sulla popolazione, di decidere se l'ipotesi fatta è accettabile anche a livello del campione. di stimare della popolazione alcuni parametri del campione. di stimare dal campione alcuni parametri della popolazione. di capire se il soggetto analizzato appartiene o meno alla popolazione. L'inferenza statistica può riguardare: la verifica delle ipotesi. la stima campionaria. entrambe le alternative. nessuna delle due. L'inferenza statistica può essere definita come il procedimento che permette di: analizzare le risposte del gruppo di controllo per avere informazioni sul gruppo sperimentale. analizzare il campione per ottenere conclusioni circa la popolazione. analizzare la popolazione per ottenere conclusioni circa il campione. analizzare le risposte dei singoli soggetti per avere informazioni sulla distribuzione. Usando l'inferenza statistica può possiamo: usare i dati ottenuti dal campione per avere informazioni sulla popolazione. analizzare la distribuzione della popolazione per avere informazioni sui singoli soggetti. analizzare la distribuzione del campione per avere informazioni sui singoli soggetti. usare i dati ottenuti dalla popolazione per avere informazioni sul campione. Il campionamento probabilistico comprende: il campionamento standardizzato. il campionamento stratificato e a più stadi. il campionamento a scelta ragionata. tutti i precedenti. Stratificare una popolazione vuol dire: selezionare solo i soggetti volontari. dividerla in sottopopolazioni. rimuovere alcuni elementi perché non idonei. ordinare i membri secondo criteri prestabiliti. Nel campionamento stratificato l'estrazione casuale si applica: all'intero campione. ad ogni sottogruppo della popolazione. all'intera popolazione. non può essere applicata. Il campionamento stratificato si applica: a popolazioni molto piccole. a popolazioni molto ampie. a campioni molto ristretti. a campioni ampi. Il campionamento a più stadi prevede: la selezione di soggetti volontari. la divisione della popolazione in stadi sempre più piccoli. la divisione della popolazione in stadi sempre più grandi. la divisione della popolazione in gruppi secondo criteri casuali. Nel campionamento a più stadi è necessario che. le differenze tra i gruppi primari siano evidenti. non ci siano differenze tra i gruppi. non vengono prese in considerazione le differenze tra gruppi primari. le differenze tra i gruppi primari siano limitate. Durante le procedure di campionamento sistematico la popolazione: viene ordinata e numerata viene selezionare e le unità sono estratte ad intervalli regolari. viene estratta casualmente dal campione. viene dividere in stadi ed il campione è estratto casualmente all'interno di ogni stadio. viene esclusa completamente dallo studio. Il campionamento sistematico permette di: ordinare e numerare una popolazione e selezionare ad intervalli regolari le unità. selezionare solo i soggetti volontari. dividere la popolazione in stadi ed estrarre casualmente all'interno di ogni livello. estrarre casualmente i soggetti dalla popolazione. Nel campionamento non probabilistico a scelta ragionata: tutti i soggetti hanno la stessa probabilità di essere selezionati. il campione è formato solo da volontari. il campione è estratto in maniera casuale. vengono scelti elementi che rispondono a specifiche esigenze. Nel campionamento non probabilistico: non è possibile conoscere la probabilità di inclusione nel campione di ogni unità. tutti i soggetti hanno la stessa probabilità di essere selezionati. la probabilità di inclusione nel campione è dipende dal numero di livelli in cui è stata divisa la popolazione. è possibile conoscere la probabilità di inclusione nel campione di ogni unità. Nel campionamento sistematico il passo di campionamento è: il criterio con cui vengono divisi i livelli della popolazione. il salto che si compie nella selezione tra 2 unità. il criterio con cui vengono divisi gli stadi. la fase del processo in cui vengono selezionati i soggetti. Uno stimatore si dice distorto quando: la media calcolata sul campione è diversa dal corrispondente parametro della popolazione. all'aumentare del campione aumenta la probabilità che il parametro stimato coincida con quello della popolazione. non è possibile calcolare la simmetria tra campione e popolazione. la media calcolata sul campione è uguale al corrispondente parametro della popolazione. Uno stimatore si dice corretto quando: la media di tutte le stime di tutti i campioni è uguale al parametro della popolazione. non è possibile calcolare la simmetria tra campione e popolazione. è meno disperso attorno al valore del parametro. la media calcolata sul campione è diversa dal corrispondente parametro della popolazione. Uno stimatore si dice efficiente quando: non è possibile calcolare la simmetria tra campione e popolazione. la media di tutte le stime di tutti i campione è uguale al parametro della popolazione. è meno disperso attorno al valore del parametro. all'aumentare del campione aumenta la probabilità che il parametro stimato coincida con quello della popolazione. Uno stimatore si dice consistente quando: è meno disperso attorno al valore del parametro. la media di tutte le stime di tutti i campione è uguale al parametro della popolazione. all'aumentare del campione aumenta la probabilità che il parametro stimato coincida con quello della popolazione. non è possibile calcolare la simmetria tra campione e popolazione. Più aumentiamo la numerosità del campione più la distribuzione della nostra variabile: si avvicinerà ad una distribuzione ipergeometrica. si avvicinerà ad una distribuzione normale. si discosterà dalla distribuzione normale. non sarà valutabile. Il parametro può essere definito con la lettera: theta. delta. alfa. beta. Il parametro è: una funzione delle variabili campionarie. il valore della funzione delle variabili campionarie. la media del campione. una costante della popolazione. Lo stimatore è: una costante della popolazione. una funzione delle variabili campionarie. la media del campione. il valore della funzione delle variabili campionarie. La stima è: il valore della funzione delle variabili campionarie. la media del campione. una costante della popolazione. una funzione delle variabili campionarie. Uno stimatore dovrebbe essere: distorto e consistente. corretto e inconsistente. corretto, efficiente e consistente. coretto, distorto ed efficiente. L'errore medio di campionamento si calcola a partire: dalla varianza corretta. dalla mediana corretta. dalla moda corretta. dalla media corretta. Ho stimato un parametro della popolazione da un campione di 72 casi e da uno di 270 , dove avremo il minor l'errore medio di campionamento?. entrambi avranno lo stesso errore medio di campionamento. campione di 72 casi. non è possibile conoscere a priori l'errore. campione di 270 casi. Per ridurre l'errore medio di campionamento è necessario: aumentare il campione. usare soggetti singoli. diminuire il campione. eliminare il campione. Quando indichiamo la stima puntuale di un parametro nei risultati del nostro esperimento indicheremo anche: il parametro originale. la deviazione standard. l'errore di campionamento medio. l'intervallo del parametro. La stima puntuale può essere calcolata: solo conoscendo informazioni sulla popolazione. senza conoscere informazioni sulla popolazione. senza conoscere informazioni sul campione. solamente a partire dai parametri da stimare della popolazione. Possiamo parlare di stime di intervallo di un parametro quando: la stima si esprime con un valore numerico preciso. si determina un intervallo che contiene il parametro. si determina un intervallo da cui è escluso il parametro. non è possibile definire un valore. L'errore medio di campionamento indica: l'ampiezza dell'errore relativo all'uso della popolazione per stimare un parametro del campione. l'errore in cui incappiamo quando non assegniamo il campione in maniera casuale alle diverse condizioni sperimentali. l'errore standard. l'ampiezza dell'errore relativo all'uso del campione per stimare un parametro della popolazione. Possiamo parlare di stime puntuali di un parametro quando: si determina un intervallo che contiene il parametro. non è possibile definire un valore. si determina un intervallo da cui è escluso il parametro. la stima si esprime con un valore numerico preciso. La stima di un parametro della popolazione può essere: nessuna delle due. entrambe. puntuale. di intervallo. I parametri della popolazione sono: dipendono dal campionamento. costanti. dipendono dall'esperimento. dipendono dal campione. |