psicometria da 10-14
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Title of test:![]() psicometria da 10-14 Description: psicometria da 10-14 |




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Qual è la frequenza assoluta del numero 7 nella seguente distribuzione 4, 6, 7, 5, 3, 5, 5, 7, 9, 5, 7. 7x3. 7. 11. 3. La frequenza è: il numero di volte in cui si presenta un determinato soggetto. il numero di volte in cui si presenta un determinato "evento" o modalità. il numero di volte in cui si presenta un determinato sperimentatore. il numero di volte in cui si presenta un determinato test psicologico. Qual è la frequenza assoluta del numero 9 nella seguente distribuzione 4, 6, 9, 7, 5, 3, 5, 5, 7, 9, 5. 2. non può essere calcolata. 1. 5. Solitamente si calcolano le frequenze per: ogni soggetto. ogni possibile modalità di risposta. ogni esperimento. tutte le alternative. Le modalità sono: regole di somministrazione dello stesso test. tipologie di disegno sperimentale. valori numerici o gli attributi che un carattere può assumere. procedure di campionamento. La somma delle frequenze assolute: deve essere pari alla numerosità del campione. deve essere uguale al totale della popolazione. è uguale al numero di modalità della variabile. deve essere pari a cento. Le frequenze assolute e quelle relative: non sono tra loro legate. sono una diversa espressione dello stesso valore. sono indicative della frequenza della popolazione. sono la stessa rappresentazione di due valori diversi. Le frequenze relative si calcolano: trasformando il valore assoluto in percentuale. trasformando la percentuale in valore assoluto. trasformando i dati relativi in dati cumulati. trasformando i dati grezzi in dati corretti. Qual è la frequenza assoluta del numero 2 nella seguente distribuzione 4, 6, 2, 7, 5, 2, 3, 5, 2, 7, 9, 5. 30%. 5%. nessuna delle alternative. 3. Qual è la frequenza assoluta del numero 7 nella seguente distribuzione 4, 6, 7, 5, 3, 5, 2, 7, 9, 5. 2. 7. 7%. 20%. Le righe di una tabella di frequenza rappresentano: le varie modalità. rappresenta la media del campione. i vari soggetti. le varie tipologie di frequenze calcolate. La somma delle frequenze relative: deve essere uguale al totale della popolazione. deve essere pari alla numerosità del campione. è uguale al numero di modalità della variabile. deve essere pari a cento. Le colonne di una tabella di frequenza: le varie modalità. rappresenta la media del campione. le varie tipologie di frequenze calcolate. i vari soggetti. Le classi usate per calcolare le frequenze devono essere: disgiunte, esaustive, chiuse a destra. disgiunte, esclusive, chiuse a destra. congiunte, esclusive, chiuse a sinistra. non ordinate. Per la variabile "punteggio ad un test di ansia" posso calcolare: nessuna delle due alternative. le frequenze cumulate. le frequenze assolute. entrambe le alternative. Per la variabile "genere" posso calcolare: nessuna delle due alternative. le frequenze assolute. entrambe le alternative. le frequenze cumulate. Le frequenze cumulate non dovrebbero essere calcolate: per variabili ordinali. per variabili quantitative. per variabili nominali. per tutte le precedenti. Le frequenze cumulate vengono calcolate a partire da: nessuna delle due. frequenze relative. frequenze assolute. entrambe. Le frequenze cumulate sono: la somma delle frequenze di una categoria e delle precedenti. la somma totale di tutte le categorie. la somma delle frequenze di una categoria e delle successive. la somma di tutti i soggetti analizzati. Le frequenze cumulate possono essere calcolate anche su dati: organizzati in classi. non organizzati. organizzati in grafici. organizzati in slide. In un grafico a barre, le barre: fanno parte degli elementi strutturali. fanno parte degli elementi decorativi. rappresentano i dati. nessuna delle alternative. L'unità di misura dei dati in un grafico fa parte: degli elementi strutturali. nessuna delle due. degli elementi decorativi. entrambe. Gli elementi decorativi di un grafico: non sono legati ai dati. sono la rappresentazione dei dati. sono rappresentati in barre, linee, aree o punti. consentono la comprensione dei dati. I grafici possono includere: elementi decorativi. i dati. elementi strutturali. tutte le alternative. Gli elementi strutturali di un grafico: sono la rappresentazione dei dati. non sono legati ai dati. sono rappresentati in barre, linee, aree o punti. consentono la comprensione dei dati. In una tabella di contingenza le frequenze marginali sono: le intestazioni delle righe. gli elementi presenti in ogni cella. le intestazioni delle colonne. le frequenze per ciascuna riga o colonna. Le tabelle di contingenza servono per condurre: un'analisi della varianza. un'analisi fattoriale. un'analisi bivariata. un'analisi univariata. Nelle celle interne di una tabella di contingenza sono rappresentate: le frequenze marginali. nessuna delle alternative. le frequenze congiunte. il totale dei casi. Nelle ultime righe e colonne di una tabella di contingenza sono rappresentate: le frequenze congiunte. le frequenze marginali. le frequenze di ogni soggetto. nessuna delle alternative. Le tabelle di contingenza possono essere fatte usando: entrambe. le frequenze assolute. le frequenze relative. nessuna delle due. Le etichette degli assi in un grafico fanno parte: nessuna delle due. degli elementi decorativi. degli elementi strutturali. entrambe. |