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Psicometria ina

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Psicometria ina

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psicometria 1-10

Creation Date: 2023/06/09

Category: Others

Number of questions: 89

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Le variabili psicologiche sono anche dette: manifeste. latenti. osservabili. invariabili.

Le grandezze intensive sono: sono sommabili. direttamente misurabili. divisibili. misurabili indirettamente.

Le variabili latenti: rappresentano una piccola parte delle variabili psicologiche. sono variabili che non esistono in psicologia. sono direttamente osservabili. non sono direttamente osservabili.

Le grandezze estensive sono: sono graduabili. misurabili indirettamente. direttamente misurabili. sempre indivisibili.

Una misura si dice fondamentale quando: consente di compiere le operazioni di addizione e sottrazione. non consente di compiere le operazioni di addizione e sottrazione. consente di compiere solo sottrazioni. consente di compiere solo addizioni.

I valori di riferimento nella misurazione si basano: caratteristiche decise dal ricercatore. caratteristiche arbitrarie. caratteristiche ingenue. le caratteristiche di una popolazione di riferimento.

I valori di riferimento nella misurazione. devono essere arbitrariamente stabili dal ricercatore. permettono di scegliere gli item di un test. non possono essere arbitrariamente stabili dal ricercatore. si basano sul senso comune.

Le variabili manifeste. rappresentano una piccola parte delle variabili psicologiche. non sono direttamnte osservabili. sono direttamente osservabili. sono variabili che non esistono in psicologia.

Affinchè ci possa essere una misura è necessario: un sistema di riferimento almeno bidimensionale. un sistema di riferimento almeno tridimensionale. non serve nessun sistema di riferimento. un sistema di riferimento almeno unidimensionale.

Quando misuriamo: rappresentiamo le proprietà di un sistema numerico tramite le proprietà d'altri sistemi numerici. rappresentiamo le proprietà di oggetti o eventi tramite le proprietà di altri sistemi di oggetti o eventi. rappresentiamo le proprietà degli oggetti e degli eventi tramite le proprietà del sistema numerico. rappresentiamo le proprietà del sistema numerico tramite le proprietà degli oggetti e degli eventi.

Nella misurazione la relazione tra sistema empirico e numerico deve essere: a due vie. monodirezionale. univoca. imprecisa.

Durante il processo di misurazione. facciamo corrispondere ad ogni valore empirico un valore empirico. troviamo la relazione causale tra le variabili. facciamo corrispondere ad ogni valore empirico un valore numerico. rappresentiamo le proprietà di un sistema numerico tramite le proprietà d'altri sistemi numerici.

Misurare significa. trovare un valore per ogni oggetto seguendo il buonsenso. assegnare valori alfanumerici ad oggetti o eventi secondo dele regole. assegnare valori numerici ad oggetti o eventi secondo dele regole. associare due numerici seguendo delle regole.

In psicologia per misurare è possibile usare: il sistema numerico formato da numeri reali. il sistema numerico basato su etichette. tutte le alternative sono corrette. il sistema numerico basato su etichette.

Il sistema empirico comprende: tutti i dati possibili relativi all'oggetto di studio. l'insieme di dati raccolti e disponibile. convenzioni matematiche e astrazioni numeriche relative ai dati. l'insieme di valori assegnati ai dati raccolti.

Il sistema numerico fa riferimento. all'insieme di dati raccolti e disponibile. all'insieme di valori assegnati ai dati raccolti. all'insieme di valori assegnati ai dati che non sono stati raccolti. a tutti i dati possibili relativi all'oggetto di studio.

Spesso, nel processo di misurazione di costrutti non osservabili è necessario: usare come riferimenti sistemi arbitrari. usare strumenti che non hanno valori di riferimento. far riferimento alle teorie preesisteti. far riferimento solo ai dati raccolti.

Quando analizziamo il comportamento la durata indica: il numero delle volte in cui si presenta un determinato evento. tutte le alternative sono corrette. l'intervallo di tempo che intercorre tra la presentazione di uno stimolo e la risposta ad esso. la quantità di tempo in cui un singolo comportamento viene mantenuto.

L'osservazione senza misurazione. sono due concetti che non possono essere messi in relazione. è sempre possibile. non è mai possibile. sono due concetti che non possono essere messi in relazione.

Quando analizziamo il comportamento la frequenza indica: l'intervallo di tempo che intercorre tra la presentazione di uno stimolo e la risposta ad esso. la quantità di tempo in cui un singolo comportamento viene mantenuto. nessuna delle alternative. il numero delle volte in cui si presenta un determinato evento.

Quando analizziamo il comportamento la latenza indica: la quantità di tempo in cui un singolo comportamento viene mantenuto. il numero delle volte in cui si presenta un determinato evento. tutte le alternative sono corrette. l'intervallo di tempo che intercorre tra la presentazione di uno stimolo e la risposta ad esso.

Il comportamento può essere misurato usando: Latenza, Assenza, Durata e numerosità. Latenza, Frequenza, Durata e Intensità. Luogo, Tempo, Causa, Effetto. nessuna delle alternative.

L'osservazione del comportamento ha come obiettivo: quantificare le osservazioni del comportamento oggetto di studio. solamente manipolare direttamente in comportamento. produrrre solo un report descritto del comportamento. trovare la relazione causale tra le variabili.

Quando misuriamo un costrutto psicologico. dobbiamo scegliere solo una tipologia di misura. possiamo scegliere tra diverse possibili misure. ogni costrutto ha una tipologia di misura adatta. i costrutti non possono essere misurati.

Nella procedura di campionamento causale stratificato. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Si selezionano soggetti volontari. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento causale. vengono selezionati solo soggetti appartenenti al gruppo di contollo.

Nel campionamento causale senza reinserimento: il soggetto estratto dalla popolazione viene reinserito prima dell'estrazione successiva. tutte le alternative. il soggetto estratto dalla popolazione non viene reinserito prima dell'estrazione successiva. il soggetto estratto dalla popolazione non farà parte del campione.

Nel campionamento causale con reinserimento: il soggetto estratto della popolazione viene reinserito prima dell'estrazione successiva. tutte le alternative. il soggetto estratto dalla popolazione non farà parte del campione. il soggetto estratto dalla popolazione non farà parte del campione.

Il campione dovrebbe essere. estraneo alla popolazione. più grande della popolazione. rappresentativo della popolazione. composto da individui che non appartengono alla popolazione.

Nella procedura di campionamento ad hoc. vengono selezionati solo soggetti appartenenti al gruppo di controllo. ogni elemento di un insieme ordinato di n elementi di una della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. si selezionano solo soggetti volontari. la popolzione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento causale.

Il campionamento causale. può essere con o senza gruppo di controllo. può essere fatto con o senza rimodellamento. può essere fatto con o senza probabilità. può essere fatto con o senza reinserimento.

Nella procedura di campionamento causale. ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. i sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. si selezionano soggetti volontari. la popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento causale.

Con il termine campione intendiamo. tutti gli eventi di interesse cui s rivolge la sperimentazione. tutti gli eventi che non interessano allo sperimentatore. tutti i volontari che presentano la caratteristica che lo sperimentato vuole studiare. un piccolo insieme di eventi tratto dalla popolazione.

Con il termine popolazione intendiamo. tutta la popolazione mondiale. tutti gli eventi che non interessano allo sperimentatore. tutti gli eventi di interesse cui si rivolge lo sperimentatore. un insieme di eventi tratto dal gruppo che comprende tutti i soggetti che vogliamo studiare.

Il campionamento comprende. la modalità che il ricercatore adotta per individuare i soggetti che prenderanno parte all'esperimento. procedure per il calcolo delle probabilità. le modalità che il ricercatore adotta per individuare tutti i soggetti che hanno la caratteristica che vuole studiare. le modalità usate per individuare i soggetti che non hanno le caratteristiche che interessano allo sperimentatore.

Una variabile può essere considerata come: l'evento che viene considerato durante l'esperimento. un costrutto. il gruppo di controllo. la proprietà che è stata misurata rispetto a un evento reale.

Uno strumento di misura accurato: nessuna delle alternative. misura in modo preciso il costrutto indagato. misura il costrutto per cui è stato progettato. entrambi.

Uno strumento di misura affidabile: misura in modo preciso il costrutto indagato. misura il costrutto per cui è stato progettato. nessuna delle alternative. entrambi.

Uno strumento di misura dovrebbe essere: entrambi. affidabile. accurato. nessuna delle alternative.

Misurare permette di: definire una corrispondenza tra due sistemi empirici. nessuna delle alternative. definire una corrispondenza tra due sistemi numerici. definire una corrispondenza tra un sistema empirico a un sistema numerico.

Il processo di misurazione nella costruzione di una variabile prevede: il passaggio dalla variabile al valore. il passaggio dal significato alla variabile. il paggio dal costrutto alla variabile. il passaggio dal costrutto al significato.

Il processo di operazionalizzazione nella costruzione di una variabile prevede: il paggio dal costrutto alla variabile. il passaggio dal costrutto al significato. il passaggio dal significato alla variabile. il passaggio dalla variabile al valore.

Il processo di definizione nella costruzione di una variabile prevede: il paggio dal costrutto alla variabile. il passaggio dalla variabile al valore. il passaggio dal costrutto al significato. il passaggio dal significato alla variabile.

Il passaggio dal costrutto al significato di una variabile viene identificato come: misurazione. operazionalizzazione. validazione. definizione.

il passaggio dalla variabile ai valori numerici viene identificato come: operazionalizzazione. definizione. misurazione. validazione.

Il passaggio dal significato alla variabile viene identificato come: validazione. operazionalizzazione. misurazione. definizione.

Le costanti devono: riguardare i soggetti esclusi dall'esperimento. assumere più valori. restare costanti a seguito di una manipolazione. assumere un solo valore.

Le variabili devono: assumere più valori. riguardare i soggetti esclusi dall'esperimento. assumere un solo valore. restare costanti a seguito di una manipolazione.

nella scala ordinale i numeri rappresentano: solo una relazione d'ordine tra le quantità. esprimano quantità e le distanze tra valori sono definite in termini quantitativi. tutte le alternative. numeri reali e si comportano come tali.

una variabile qualitativa può essere: nominale e a rapporti. nominale e ad intervalli. ordinale e nominale. a rapporti e ad intervalli equivalenti.

Le costanti: sono l'oggetto di studio principale della ricerca. esprimono valori alfanumerici. vengono analizzate durante una ricerca. non vengono analizzate durante una ricerca.

In ricerce diverse una stessa caratteristica può essere: una variabile. una costante. entrambe. nessuna delle alternative.

Una variabile quantitativa può essere: ordinale e nominale. a rapporti e ad intervalli equivalenti. nominale e a rapporti. nominale e ad intervalli.

nella scala nominale i numeri rappresentano: solo una relazione d'ordine tra le quantità. etichette con nomi diversi. tutte le alternative. numeri reali e si comportano come tali.

La variabile ''Tipo di alloggio'' può essere definita: a rapporti. ordinale. nominale. a intervalli.

la variabile ''indosso/non indosso lo smalto'' può essere definita: a rapporti. a intervalli. ordinale. nominale.

la variabile '' classifica della gara di sci'' può essere definita: a intervalli. a rapporti. nominale. ordinale.

le operazione possibili sulla scala ordinale sono: nessuna delle alternative. entrambe. uguaglianza/ disuguaglianza. maggiore di/minore di.

Le operazioni possibili sulla scala nominale sono: entrambe. nessuna delle alternative. uguaglianza/disuguaglianza. maggiore di/minore di.

in una scala ad intervalli equivalenti : è presente uno zero assoluto. i valori non possono essere ordinati. non è presente uno zero assoluto. i valori devono essere per forza diversi da zero.

la variabile ''numero di abitanti del centro abitato'' può essere definita: ordinale. a intervalli. a rapporti. nominale.

la variabile ''ore settimanali dedicate allo studio'' può essere definita: nominale. a rapporti. a intervalli. ordinale.

usando variabili quantitative è possibile: svolgere operazioni matematiche. nessuna delle alternative. solamente ordinare i valori. solamente etichettare i diversi livelli della variabile.

la variabile '' punteggio ad un test di ansia'' può essere definita: a rapporti. ordinale. nominale. a intervalli.

con variabili su scala ad intervalli equivalenti: entrambe le alternative. possono sommare e sottrarre i valori che la variabile assume. nessuna delle alternative. posso moltiplicare e dividere i valori che la variabile assume.

con variabili su scala a rapporti equivalenti: posso sommare e sottrarre i valori che la variabile assume. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. posso moltiplicare e dividere i valori che la variabile assume.

in una scala a rapporti equivalenti: i valori non possono essere ordinati. i valori devono essere per forza diversi da zero. è presente uno zero assoluto. non è presente uno zero assoluto.

i risultati della statistica descrittiva vengono presentati usando: tabelle. nessuna delle due. entrambi. grafici.

la statistica descrittiva è applicabile a variabili: nessuna delle due. quantitative. entrambe. qualitative.

i risultati emersi dalle analisi descrittive del campione: ci indicano le caratteristiche dei soggetti che non appartengono alla popolazione. non permettono di fare inferenze sulla popolazione. permettono di fare inferenze sulla popolazione. saranno identici a quelli che emergerebbero analizzando la popolazione.

la statistica descrittiva è quella che si propone come scopo: elencare tutti i casi che costituiscono una popolazione per dare poter aver tutti i casi sotto controllo. esprime il grado di accordo fra diverse misure dello stesso costrutto. esplicitare la relazione casuale tra le variabili. descrivere e trovare degli indici di sintesi del campione.

qual è frequenza assoluta del numero 7 nella seguente distribuzione 4, 6,7 , 5,3,5,5,7,9,5,7. 7x3. 7. 11. 3.

la frequenza è : il numero di volte si presenta un determinato soggetto. il numero di volte in cui si presenta un determinato ''evento'' o modalità. il numero di volte in cui si presenta un determinato sperimentatore. il numero di volte in cui si presenta un determinato test psicologico.

qual è la frequenza assoluta del numero 9 nella seguente distribuzione 4,6,9,7,5,3,5,5,7,9,5. 2. non può essere calcolata. 1. 5.

solitamente si calcolano le frequenze per : ogni soggetto. ogni possibile modalità di risposta. ogni esperimento. tutte le alternative.

le modalità sono: regole di somministrazione dello stesso test. tipologie di disegno sperimentale. valori numerici o gli attributi che un carattere può assumere. procedure di campionamento.

I metodi qualitativi. fanno ricorso solamente alla statistica. non fanno ricorso alla quantificazione. producono output numerici. non producono materiale testuale.

L'intervista non strutturata si caratterizza per. una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. l'assenza di domande predeterminate. non permettere allo sperimentatore di partecipare alla rilevazione.

L'intervista strutturata si caratterizza per: l'assenza di domande predeterminate. la possibilità di creare domande sul momento. una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione.

L'intervista semistrutturata si caratterizza per: l'assenza di domande predeterminate. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. l'obbligo di avere una terza persona presente durante la somministrazione.

Durante l'osservazione a distanza il ricercatore. si propone come parte attiva della situazione per modificare l'esito. influenza le situazioni di vita quotidiana che sta sservando. raccoglie solo resoconti da chi ha partecipato alla situazione da indagare. partecipa ed osserva situazioni di vita quotidiana.

L'osservazione a distanza. permette di raccogliere informazioni sul comportamento dei soggetti senza interferire con essi. è molto utilizzato per ricreare fenomeni naturali in laboratorio. viene svolta senza definire unità di misura specifiche. il ricercatore raccoglie dati sul comportamento dei soggetti guidando le loro attività.

Durante l'osservazione a distanza. viene svolta senza definire unità di misura specifiche. permette di raccogliere informazioni sul comportamento dei soggetti interferendo con essi. il ricercatore non guida il comportamento dei soggetti. è molto utilizzato per ricreare fenomeni naturali in laboratorio.

Il focus group: prevedere che l'esaminatore osservi il comportamento spontaneo dei soggetti senza farsi vedere. è un colloquio a due durante il quale vengono discussi specifici argomenti di interesse. è un gruppo all'interno del quale vengono discussi specifici argomenti di interesse. prevede che l'esaminatore lasci che i soggetti arrivino da soli ad affrontare l'argomento che gli interessa.

Il moderatore di un focus group: istruisce i soggetti in merito alle risposte da dare. propone uno specifico argomento da discutere. lascia che i soggetti arrivino da soli ad affrontare l'argomento che gli interessa. osserva il comportamento spontaneo dei soggetti senza farsi vedere.

Nella ricerca quantitativa l'obiettivo generale è quello di: verificare delle ipotesi. generalizzare i risultati. validare una teoria. tutte le alternative sono corrette.

nella ricerca qualitativa l'obiettivo generale è quello di: verificare delle ipotesi. generalizzare i risultati. esplorare e descrivere i fenomeni. validare una teoria.

I metodi di ricerca misti comprendono: metodi qualitativi. metodi quantitativi. metodi qualitativi e quantitativi. metodi qualitativi o quantitativi.

I metodi qualitativi: sono poco usati nella ricerca psicologica. sono il metodo di elezione per tutte le ricerche in psicologia. sono molto usati nella ricerca psicologica. non vengono mai presi in considerazione nella ricerca psicologica.

l'intervista può essere: di tipica e di massima performance. non struttura, strutturata, semistrutturata. solo strutturata. verbale e non verbale.

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