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Rap italiano 2024/2025

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Rap italiano 2024/2025

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Storia del rap italiano

Creation Date: 2024/10/08

Category: Others

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1. All’interno del pensiero di Duns Scoto, l’articolazione tra filosofia e teologia: A. Non è equilibrata: la ragione è estremamente limitata rispetto alla fede, poiché si occupa solo del sensibile e non riesce a giungere agli enti immateriali se non per astrazione, mentre la fede considera il trascendente causa prima di tutti gli enti (materiali e immateriali). Trova equilibrio in virtù di una preliminare distinzione di metodo e oggetto d’indagine, che Duns Scoto fa per poter accogliere le istanze positive di entrambe che, prese separatamente sarebbero insufficienti. La teologia è subordinata alla filosofia che può conoscere Dio per astrazione dall’ente materiale, dal momento che il mondo è specchio del Creatore e l’uomo analogia di esso.

2. Per Aristotele il Primo Motore Immobile è: A. Atto puro. B. Pura potenza. C. Sinolo di materia e forma.

3. Termine Archè e in che senso?. A. Anassimandro di Mileto, sarebbe stato il primo ad avere introdotto, il termine archè conferendo alla parola il significato accolto dalla riflessione filosofica: principio materiale, illimitato, indefinito. Anassagora, sarebbe stato il primo ad aver introdotto il termine archè conferendo alla parola il significato accolto dalla riflessione filosofica: principio materiale, illimitato, indefinito. Solo Aristotele introduce il termine Principio, attribuendolo ai filosofi precedenti.

Per S. Agostino dal punto di vista ontologico, il male è: Il principio che si oppone all’essere e quindi al bene che, dopo la Caduta, rende l’uomo mortale. Carenza di essere (bene) che pertanto non ha consistenza ontologica. Una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene e male.

Cos’è l’Anima per Aristotele?. L’ anima è in potenza ciò che il corpo è in atto. L’anima è l’atto puro primo di un corpo che ha la vita in potenza. L’anima cade in corpo che ne è la prigione.

Cos’è la Dossografia?. Sono le opinioni che un filosofo si fa dei suoi predecessori a partire dal proprio modello di filosofia. La tradizione dossografica è rappresentata dalle vite, le opinioni sui grandi autori. Una delle più significative opere dossografiche è quella di Aristotele. La tradizione dossografica è rappresentata dalle vite, le opinioni sui grandi autori. Una delle più significative opere dossografiche e quella di Teofrasto.

Nella Lettera VII Platone afferma che la verità sulle cose più alte: “Non si può in alcun modo comunicare (...)nasce d’improvviso nell’anima dopo un lungo periodo di discussioni sull’argomento e una vita vissuta in comune”. “Non si può in alcun modo comunicare (...), nasce d’improvviso nell’anima attraverso un percorso interno all’anima stessa”. “Si deve comunicare a tutti (...), nasce d’improvviso nell’anima dopo un lungo periodo di discussioni sull’argomento e una vita vissuta in comune”.

Secondo Plotino l’uomo: Ha un corpo che però segue la caduta dell’anima nella materia, dopo la quale quest'ultima si sdoppia. Ha un corpo che preesiste all’anima all’interno del quale questa cade restando unita in sé, e riprendendo la definizione platonica, come in un carcere. Non ha corpo ma solamente l’anima che anela di tornare all’Uno e ad esso si ricongiunge tramite la reminiscenza.

Lo Stoicismo con il termine “pronoia” traducibile in “provvidenza”, indica: Un finalismo universale immanente; da tale formulazione trae origine quella cristiana. L’azione di un Dio personale e trascendente nel mondo; da tale formulazione trae origine quella cristiana. Un finalismo universale immanente che quindi si distingue dalla Provvidenza cristiana riferita ad un Dio personale e trascendente.

Quali sono le origini di Aristotele?. Aristotele era di origine ateniese, sempre vissuto ad Atene. Aristotele proviene da Siracusa ed era italiano. Aristotele era di origine Macedone.

Secondo Meister Eckhart quale parte dell’uomo consente di definirlo “a immagine e somiglianza di Dio”: L’intelletto. Il corpo. Non una parte ma la totalità del suo essere in quanto spirituale e materiale.

Cos’è l’idea per Platone / Cosa è l’idea per Platone?. È il prodotto dell’astrazione del nostro intelletto. È una realtà assolutamente inconoscibile. È la realtà puramente conoscibile e fondamento delle cose.

La categoria storiografica di Neoplatonismo: È di origine moderna, nata sotto l’influsso di Jacob Brucker. È di origine medievale, formulata dalla Scolastica. Ci è stata indicata per la prima volta da Plotino nelle Enneadi.

Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?. Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non essere; l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire. L’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l’esistenza degli enti determinati. L’essere comprende anche il non essere.

Che valore ha l’arte per Platone?. È soltanto positiva perché esprime il bello che è il principio delle cose. Ha scarso valore, poiché è copia di una copia. È superiore alla filosofia perché esprime il bello del mondo.

La prima sofistica: Si occupa dell’uomo che diviene soggetto assoluto. Riprende ed amplia la tematica della physis. È solamente eristica quindi interessata al “retto argomentare”.

In riferimento al pensiero di Avicenna, è possibile parlare di: Una fedele riproposizione del neoplatonismo. Aristotelismo puro. Un neoplatonismo con molteplici elementi derivanti dall’aristotelismo.

Quanti gradi e livelli di conoscenza riscopre Platone?. P. distingue mondo dei sensi e mondo dell’intelletto e possiamo ulteriormente distinguere quattro gradi: a livello più basso sta l’immaginazione (eikasia), poi c’è la credenza (pistis), poi passiamo al livello più alto delle realtà intellegibili e troviamo la conoscenza matematica (dianoia) e la filosofia (noesis). P. distingue mondo dei sensi e mondo dell'intelletto: solo il primo livello è conoscibile dall’uomo, nel quale viene distinta l’immaginazione (eikasia) dalla credenza (pistis), poi passiamo al livello delle realtà intellegibili ma inconoscibili propriamente dall’uomo e troviamo la conoscenza matematica (dianoia) e la filosofia (noesis). P. ritiene sia conoscibile soltanto il mondo delle idee il resto come per Parmenide non è conoscibile perché semplicemente non è.

Quali tra queste affermazioni, circa i filosofi presocratici è corretta?. I presocratici non si interrogano sull’arché ma sull’uomo. Talete che viene comunemente considerato il primo dei filosofi naturalisti, ritiene che l’archè sia il fuoco. Anassimandro individua l’arché nell’apeiron.

Meister Eckhart come definisce l’uomo che può pervenire alla contemplazione e alla conoscenza di Dio?. Uomo separato: colui che rinuncia all’attività dell’intelletto passivo e attivo, quindi diviene indipendente dall’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il mistico. Uomo naturale: colui che conosce razionalmente, attraverso l’illuminazione che l’intelletto agente opera in quello passivo, quindi mantenendo il rapporto con l’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il filosofo. Secondo Eckhart nessun uomo può giungere né alla contemplazione né alla conoscenza di Dio poiché solo agli angeli è riservato questo privilegio.

All’interno della filosofia ellenistica: Il fulcro della riflessione è identificato con la polis e le relazioni interne ad essa. Emerge e assume una nuova centralità il concetto di “individuo” e la sua “cura. Emerge e diviene immediatamente centrale il concetto di “persona” e la sua radice teologica.

Nel dialogo platonico “Apologia” Socrate dice che il “bene maggiore” per l’uomo consiste nel…. Compiere ogni giorno un’azione che arrechi un bene all’umanità. Praticare la rinuncia ai piaceri effimeri e la mortificazione del corpo. Ragionare ogni giorno della virtù e degli altri.

Quali tra questi filosofi sostiene che non vi è un unico principio ma “quattro elementi” (acqua, aria, terra, fuoco)?. Empedocle, per uscire dall’aporia parmenidea. Democrito, al fine di rafforzare la teoria parmenidea. Parmenide per dimostrare il divenire dell’essere.

Nell’Etica Eudemia, Aristotele afferma: “Principio della razionalità non è la ragione (Logos), ma qualcosa di superiore: e dunque che cosa potrebbe essere superiore alla scienza e all’intelligenza se non il Dio”. “Principio della razionalità e la ragione (logos) che sta nella casualità degli eventi”. “Principio della razionalità è l’intelletto”.

Seguendo i modelli Aristotelici proposti leggendo la Metafisica I, a quale Modello è riconducibile la ricerca del Principio in Anassagora?. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce la causa finale. Anassagora introduce un ente che è la causa finale che muove le cose, una causa intelligente che è infine il nous. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce le idee: intelligenze che stanno a fondamento delle cose e riconducibili al quarto modello aristotelico. LA filosofia di Anassagora è la prima che introduce una pluralità di principi per spiegare il movimento e dar ragione alla molteplicità delle cose. Così è considerabile nel secondo modello proposto seguendo lo schema aristotelico.

Massimo il Confessore quando parla di “immagine di Dio nell’uomo” a quale parte di quest’ultimo si riferisce?. All’uomo nella sua interezza di Nous, anima e corpo, seguendo fedelmente la tradizione ireniano-antiochena: non è possibile individuare l’immagine di Dio, o stesso uomo, in una sola di queste parti ad esclusione delle altre. Al Nous: non per ciò che è ma per quanto permette di operare, quindi come mediatore tra Grazia divina e natura umana, attraverso il corpo e l’anima. All’anima e non al corpo, seguendo fedelmente la tradizione alessandrina: l’immagine di Dio, deve situarsi nell’anima, che è la parte divina e spirituale dell’uomo, e non nel corpo materiale e contingente.

Socrate scrive e indica con chiarezza i momenti e le tappe della Dialettica?. Non vi è una formulazione della dialettica in Socrate, tuttavia possiamo individuare due momenti: Ironia e Maieutica. In Socrate vi è una chiara formulazione della dialettica, chiaramente indicata da Platone in due momenti: Ironia e Maieutica. Nell’ Apologia Socrate indica con chiarezza le vie della dialettica.

Tommaso D’Aquino definisce l’anima come “forma del corpo”, in tal modo riprende la definizione: Di Aristotele. Di Platone. Di Plotino.

Può essere definito “gnostico” un pensiero che: Individua nel mondo e nella materia, frutto del caso, l’unica realtà esistente e che l’uomo può conoscere, pur indicando la conoscenza come l’attività più alta. Individua nel mondo e nella materia, creati da un Demiurgo malvagio, il principio del male dal quale l’uomo può salvarsi solo attraverso la conoscenza. Individua nel mondo e nella materia, creati da un Demiurgo sapiente, il principio del bene in quanto riflesso della perfezione e dell’ordine dell’Iperuranio.

In cosa consiste la Virtù per i sofisti?. La virtù è la verità che l’uomo perviene sulle cose ultime, sebbene essa sia relativa. La virtù è abilità intellettuale che può essere insegnata. La virtù è sconfiggere l’avversario per imporre la propria verità che ha valore universale.

Aristotele nella Metafisica afferma che in molti punti Platone segue i Pitagorici distanziandosi in alcuni ad es. si differenzia dai pitagorici perché: “Platone pone i numeri al di fuori dei sensibili, mentre i pitagorici affermavano che i numeri sono le cose stesse e non pongono gli Enti matematici come intermediari fra quelli e queste”. “Platone considera i numeri come enti reali mentre i pitagorici ritengono siano al di fuori dei sensibili”. “Platone ritiene che soltanto i numeri siano e nega che il mondo sensibile esista, al contrario dei pitagorici”.

Qual è / Quale il primo autore che avrebbe fatto uso filosofico della Dialettica?. Sia Platone che Aristotele, ritengono che le origini della Dialettica siano rintracciabili in Zenone di Elea. Sia Platone che il suo allievo Aristotele, ritengono che le origini della Dialettica siano rintracciabili in Socrate. Parmenide è il primo a far uso della Dialettica.

Nelle Enneadi il mondo: È l’ultima ipostasi in ordine discensivo, dal punto di vista formale non commisto con la materia; per questo il mondo è ordine e non è male in sé. È al di sotto delle ipostasi e coincide con la materia, la quale preesiste all’anima e ne costituisce il principio oppositivo, per questo il mondo è caos ed è male in sé. È al di sotto delle ipostasi e coincide con la materia, che prescindendo dall’anima è fantasma in atto, per questo il mondo è ordine e non è male in sé.

Lo stoicismo reintroduce nella visione dell’uomo la centralità del bene: Perché il bene non ha a che fare con la volontà ma con una riscoperta di un principio che ci trascende e al quale dobbiamo adeguarci. Perché la volontà di fare il bene è la cittadella interiore che ognuno di noi può edificare e rendere inespugnabile. Perché fa del bene un'esperienza, ma un’esperienza riservata a pochi eletti e frutto di qualcosa di eccedente la ragione.

L’idea in Platone è: Nel Parmenide Platone afferma che l’idea è identica solo a se stessa e diversa da altro da sé. Nel Parmenide Platone afferma che l’idea è il particolare che trovo a partire dalle cose. Nel Parmenide Platone afferma che l’idea è l’universale che trovo a partire dalle cose.

A chi è attribuibile la prima definizione di persona come “sostanza individuale di natura razionale”?. Boezio. Agostino. Tommaso.

Considerando la riflessione agostiniana intorno al problema del male è possibile affermare che: Non vi è nessun ordine ontologico, poiché dopo il Peccato l’umano è in preda al disordine totale che la concupiscenza e il vizio causano. Vi è un ordine ontologico buono, creato da Dio, al quale può corrispondere un possibile disordine etico e politico, conseguenza della scelta umana. Vi è un ordine ontologico che garantisce la realizzazione un corrispondente ordine storico, pertanto il disordine non esiste dal momento che Dio stesso non lo ha creato.

Il Quadrifarmaco di Epicuro rappresenta il rimedio a quali paure?. La paura della morte, la paura degli dei, la paura di non provare piacere, la paura del dolore. La paura della morte, la paura degli dei, la paura di essere ingiusti, la paura del dolore. La paura della morte, la paura della tirannia politica, la paura di non provare piacere, la paura del dolore.

Nelle Enneadi il Nous: È un’ipostasi nella quale il Pensiero coincide con l’Essere ed in tal modo è datore delle forme (idee). È un’ipostasi al di sopra di Essere e Pensiero, che in quanto unità è principio primo. Non è un’ipostasi perché non deriva da altre ipostasi.

Aristotele, nell’Etica Nicomachea afferma che: La sua concezione del Bene è la stessa che avevano i platonici. È preferibile seguire la via platonica del Bene inteso in un solo senso per evitare di concepirlo in maniera equivoca. È doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in diversi sensi.

L’Accademia è la scuola fondata da: Platone. Socrate. Aristotele.

In Bonaventura l’“itinerario della mente in Dio”: Può essere compiuto soltanto dai mistici poiché riguarda la genesi del creato ad opera di Dio: parte dalle “ragioni seminali” in Dio e, passando per l’uomo quale “immagine di Dio”, giunge fino al mondo creato nel quale si colgono le “vestigia di Dio”. Comincia dalla ricerca delle “vestigia di Dio” nel mondo creato e passando per quella “dell'immagine di Dio” nell’anima dell’uomo giunge fino a riposare in Dio. È un percorso vissuto nell’intimità dell’anima che non può cominciare dal mondo esteriore ma necessariamente dall’interiorità dell’uomo; comincia con le prove dell’esistenza di Dio e prosegue con la contemplazione mistica di Dio stesso.

Secondo Tommaso D’Aquino, dopo la morte del corpo qual è la sorte dell’anima?. Anche l’anima muore, in quanto legata indissolubilmente al corpo. L’anima è immortale e, una volta liberatasi dalla prigione del corpo, può esprimere al massimo grado le sue funzioni. L’anima è immortale, ma senza il suo corpo ha solo esperienze e percezioni confuse e indistinte; dovrà perciò attendere la resurrezione del corpo per ripristinare pienamente le proprie facoltà.

Cos’è / Cosa è la virtù per Socrate?. La virtù ha a che fare con le passioni e per raggiungerla l’uomo deve seguirle. La ricerca della doxa e di una verità condivisa da più. LA virtù è una forma di sapere.

Platone designa con il termine “idea”. La forma. La materia. Ciò che Aristotele definirà successivamente “sinolo”.

La categoria storiografica di “ellenismo” dal punti di vista storico, fa riferimento: Al periodo che va dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C) fino a quella di Cleopatra d’Egitto e la conquista romana del regno tolemaico (31 a.C.). Al V sec a.C. che può essere considerato il “secolo d’oro” della filosofia e della cultura greca. Al periodo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) fino all’anno 1000.

Cosa si intende con il termine “Aletheia”?. Opinione. Falsità. Verità.

Per Aristotele, il Primo Motore Immobile è: Causa materiale dell’universo. Causa efficiente dell’universo. Causa finale dell’universo.

Le idee Platone: Esistono perché pensato da Dio, sono pensieri di Dio. Esistono perché pensato dall’uomo. Esistono indipendentemente dall’essere pensato.

In Aristotele c’è un’anima sola o più anime?. L’uomo non ha tre anime (e non vi sono tre principi) ma una sola Anima, quella intellettiva, la quale è capace di svolgere tutte le funzioni sia quella dell’anima nutritiva, sia quelle dell’anima sensitiva, sia le proprie. L’uomo ha tre anime: quella intellettiva, quella nutritiva, quella sensitiva. L’uomo ha una sola anima e per Aristotele non ha senso distinguere parti o funzioni.

Averroè, in riferimento alla tradizione araba si pone lo scopo di: Depurare il neoplatonismo dagli influssi aristotelici e dimostrarne la piena coincidenza con la teologia islamica. Depurare l’aristotelismo dagli influssi neoplatonici e articolarlo assieme alla teologia islamica. Depurare la teologia islamica da ogni influsso filosofico, sia aristotelico che neoplatonico, dimostrandone l’incongruenza.

Come conosciamo i presocratici?. Principalmente attraverso testimonianze, le più significative filosoficamente sono quelle che vengono soprattutto da Platone e Aristotele. Principalmente attraverso testimonianze, le più significative filosoficamente sono quelle che vengono soprattutto da Parmenide. Attraverso frammenti e testimonianze, provenienti da Parmenide e dalle scuole pitagoriche.

La felicità per l’epicureismo: È mancanza di dolore e turbamento, che l’uomo può raggiungere facendo ricorso solo a se stesso. È la conseguenza di un retto agire nei confronti dell’altro ed all’interno di istituzioni giuste, che implica la possibilità del dolore ed il turbamento. È mancanza di dolore e turbamento che l’uomo può………….?.

All’interno del pensiero di Duns Scoto l’articolazione tra filosofia e teologia: Non è equilibrata: la ragione è estremamente limitata rispetto alla fede, poiché si occupa solo del sensibile e non riesce a giungere agli enti immateriali se non per astrazione, mentre la fede considera il trascendente causa prima di tutti gli enti (materiali e immateriali). Trova equilibrio in virtù di una preliminare distinzione di metodo e oggetto d’indagine, che Duns Scoto fa per poter accogliere le istanze positive di entrambe che prese separatamente sarebbero insufficienti. La teologia è subordinata alla filosofia che può conoscere Dio per astrazione dell’ente materiale, dal momento che il mondo è specchio del Creatore e l’uomo analogia di esso.

In quale opera Platone espone la sua teoria su Eros indicando una scala di Eros?. Leggi. Simposio. Fedro. Lachete.

Quale scopo voleva raggiungere Diogene il Cinico attraverso il suo stile di vita?. Prendendosi gioco delle convenzioni e suscitando sgomento nei suoi osservatori, voleva spingere le persone a interrogarsi sui propri giudizi morali, per mostrare come molte delle loro idee erano il semplice frutto di abitudini e convenzioni sociali. Prendendosi gioco delle convenzioni e suscitando sgomento nei suoi osservatori, voleva sovvertire l’ordine costituito, per istruire una nuova, monarchia retta da filosofi illuminati. Attraverso vita frugale e povera, voleva dimostrare la miseria dell’umanità mettendo in luce le estreme disuguaglianze della società greca.

Secondo Eckhart quale parte dell’uomo consente di definirlo “a immagine e somiglianza di Dio”?. Intelletto. Corpo. Non una parte ma la totalità del suo essere in quanto spirituale e materiale.

Per S. Agostino dal punto di vista ontologico, il male è: Un principio che si oppone all’essere e quindi al bene che, dopo la Caduta rende l’uomo mortale. Carenza di essere (bene) che pertanto non ha consistenza ontologica. Una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene e male.

Massimo il Confessore riprende l’immagine unitiva dell’uomo di matrice biblica, in che senso?. L’uomo è Nous, anima e corpo, ed è l’elemento primo a guidare il divenire degli altri due. L’uomo è anima e corpo e diviene nel suo essere composto, inscindibilmente. L’uomo è anima e corpo, ma quest'ultimo è strumento della prima che lo guida.

Nel “Fedone” di Platone qual è il rapporto tra anima e corpo?. Il corpo è la prigione dell’anima e in accordo con l’orfismo, l’anima deve imparare a distaccarsene. Il corpo è un peso per l’anima, ma finché è in vita deve assecondarne il più possibile i bisogni. Il corpo e l'anima sono un connubio indissolubile, l’anima non può sopravvivere senza un corpo e viceversa.

Che Cos’è la virtù per Platone?. La corrispondenza delle proprie azioni. La virtù consiste nell’attività politica, finalizzata alla presa di potere da parte dei filos gli unici in grado di ordinare razionalmente la città-stato. La vita conforme alla nostra natura di animali razionali e politici.

In Parmenide, che rapporto c’è tra Pensiero ed Essere?. C’è identità tra pensiero ed essere, è lo stesso pensare ed essere. Il pensiero presuppone l’essere. Il pensiero pone l’essere come un’altra realtà.

Dal punto di vista storiografico cosa si intende con “filosofi naturalisti”?. Gli autori riconducibili all’epicureismo. Tutti gli autori riconducibili all’ecosofia. I pensatori presocratici che si occuparono della physis tra il VII e V sec a.C.

Quale tra le seguenti opere NON è stata scritta da Platone?. Simposio. Confutazioni sofistiche. Repubblica.

Nella classificazione proposta da Aristotele nella “Metafisica” dei filosofi precedenti com’è considerato Eraclito?. Filosofo monista che spiega l’universo a partire da una causa prima naturale: il fuoco. Come filosofo che intuisce, ma senza argomentarlo adeguatamente, la necessità di una causa finale per spiegare l’universo. Come pluralista, che spiega l’universo a partire da una molteplicità di cause naturali: acqua, aria, fuoco, vento.

Per Gadamer indagine storica e accertamento di un dato culturale, sono sufficienti a dare conto del senso del principio (Inizio) della filosofia?. L’indagine storica insieme a quella culturale definiscono con precisione il problema degli inizi. Soltanto l’indagine storica, restituisce il problema della riflessione sulle origini della filosofia. Per Gadamer, né un’indagine storica, né la rilevazione delle conseguenze e dell’accadimento di un fatto culturalmente rilevanti per le sorti dell’Occidente, danno conto del Senso del Principio e per questo l’indagine diviene immediatamente di tipo speculativo sul significato del “Principio”.

Per Aristotele cosa sono le passioni?. Pulsioni di natura fisica, totalmente estranee al logos. Afferiscono alla parte irascibile (thymos) della nostra anima. Sono fenomeni psichici strettamente legati ai nostri giudizi.

Sul piano puramente teoretico, per Aristotele è superiore la forma o il sinolo?. E’ superiore il sinolo, in quanto è composto da materia e forma, dunque comprende in sé l’altra. E’ superiore la forma in quanto è ciò che empiricamente percepiamo nella quotidianità. E’ superiore la forma, che in quanto atto è il principio che non deve il suo essere ad altro, mentre il sinolo per essere tale, ha concettualmente bisogno della forma.

La questione antropologica proposta da Gregorio di Nissa è interessante a chiarire. Esclusivamente la natura del corpo, al fine di chiarire che questo rientra nella volontà divina del Creatore e che non è male in sé ma lo diviene dopo, dopo il Peccato nel patire le passioni. La causa seminale dell’uomo, individuata nella natura umana. Questa produce e nutre entrambe le parti che compongono il “sinolo uomo”. Esclusivamente la natura dell’anima, questa è tripartita nell’uomo, ma l’unica parte che sopravvive alla morte è quella razionale e vera natura dell’anima.

Quale, tra quelle indicate, è una delle fonti per conoscere la figura di Socrate?. Il poema “Sulla Natura” di Parmenide. Gli scritti pitagorici. Le commedie del tempo.

Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?. Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non essere; l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire. L’essere è costantemente soggetto al divenire a questo prova l ’esistenza degli enti determinati. L’essere comprende anche i l non essere.

All’interno della storia della filosofia, con apologetica si intende: l ’opera di alcuni autori che si sono opposti alla formulazione razionale della fede, la fine di difendere la natura interiore e mistica. l ’opera di alcuni autori che si sono distaccati dalla dottrina ufficiale della chiesa allo scopo di difendere una formulazione più razionale della fede. L’opera di alcuni autori dedicata alla difesa e dimostrazione razionale della fede, allo scopo di contrastare il paganesimo e le formulazioni eretiche.

Sesto empirico riferendosi a Protagora afferma che: Protagora “ammette solo ciò che appare al singolo uomo affermando così il principio della relatività”. Protagora “ritiene che tutto questo penso l ’uomo sia universalmente vero?. Protagora “è sostenitore del relativismo assoluto per cui nessun uomo è misura delle cose”.

Platone, nel Gorgia, afferma che: “la filosofia, (…), dice sempre la stessa cosa”, cioè la filosofia è la ricerca di un argomento stabile e immutabile;. “La filosofia è confronto fra opinioni” e la verità non è mai raggiungibile dall’uomo i n maniera definitiva;. “La filosofia è ricerca dell’opinione e del discorso probabile”.

Meister Eckhart, come definisce l ’uomo che può / che è in grado di pervenire alla contemplazione e alla conoscenza di Dio?. uomo separato: colui che rinuncia all’attività dell’intelletto passivo e attivo, quindi diviene indipendente dall’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il mistico. uomo naturale: colui che conosce razionalmente, attraverso l ’illuminazione che l ’intelletto agente opera i n quello passivo, quindi mantenendo i l rapporto con l ’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con i l filosofo. Secondo Eckhart nessun uomo può giungere né alla contemplazione né alla conoscenza di Dio poiché solo agli anelli è riservato anche privilegio.

Aristotele, nell’etica Nicomachea, afferma che: la sua concezione del bene è la stessa che avevano i platonici. è preferibile seguire la via platonica del bene i inteso i n un solo senso per evitare di concepire in maniera equivoca. è doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in diversi sensi.

Hegel, nelle lezioni sulla storia della filosofia, rileva che: “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia il vero e proprio filosofare. Un uomo si libera da tutte le rappresentazioni e opinioni, nega loro ogni verità e afferma che solo la necessità, l’essere, è vero. Questo cominciamento è certamente ancora confuso e indeterminato.”. “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia i l vero e proprio filosofare che ha inizio dalla valorizzazione del mondo sensibile. Questo cominciamento è già chiaramente determinato”. “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia i l vero e proprio filosofare perché già in l lui è chiara l ’identificazione tra reale e razionale”.

Secondo quanto rileva Hegel, per i greci l ’uomo è liberato in quanto uomo?. No, a parere di Hegel, per i greci l’uomo è libero solo in quanto greco: in quanto cittadino e socialmente emancipato. Sì, l ’uomo è l ibero i n quanto tale, a prescindere dalla propria cittadinanza e sia greci che baratri sono uguali nell’affermare la propria libertà. Per i Greci l ’uomo è l ibero solo se crede i n Dio.

Quando in riferimento a Platone si parla di parricidio, si intende: la necessaria uscita platonica dalle aporie parmenidee attraverso la formulazione del molteplice e del diverso. a confessione platonica, fatta per bocca di Socrate, di aver commesso l ’omicidio del padre. i l passaggio alla filosofia matura di Platone, nel quale viene ridimensionato i l ruolo di Socrate.

A chi è attribuibile l a prima definizione di persona come “sostanza individuale di natura razziale”?. Boezio. Agostino. Tommaso.

Come conosciamo i presocratici?. principalmente attraverso Testimonianze, le più significative filosoficamente te sono quelle che vengono soprattutto da Platone e Aristotele. Principalmente attraverso Testimonianze, le più significative filosoficamentente sono quelle che vengono soprattutto da Parmenide. Attraverso Frammenti e testimonianze, proveniente da Parmenide e dalle scuole pitagoriche.

Stando alla Testimonianza di Aristotele, chi è il primo filosofo?. Stando a quel che Aristotele sostiene nel primo libro della metafisica, Talete è il capostipite della ricerca delle cause (aitai) e del principio (archè) da cui sarebbe scaturita l’intera realtà nelle sue manifestazioni. stando a quel che Aristotele sostiene nel primo libro della metafisica, Talete è i l capostipite della ricerca Metafisica, e del principio da cui sarebbe scaturita l ’intera realtà nelle sue manifestazioni. Aristotele indica i n Talete i l padre della metafisica sostenendo che è lui il primo ad utilizzare tale termine.

Seguendo i modelli Aristotelici proposti leggendo Metafisica l, a quale Modello è riconducibile la ricerca del principio in Anassagora?. a. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce la causa finale. Anassagora introduce un ente che è la causa che muove le cose, una causa intelligente che è infine il nous. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce l e i dee: intelligenze che stanno a fondamento delle cose e riconducibili al quarto modello aristotelico. la filosofia di Anassagora è la prima che introduce una pluralità di principi per spiegare il movimento e dar ragione della molteplicità delle cose. Così è considerabile nel secondo modello proposto seguendo lo schema aristotelico.

La categoria storiografica di Neoplatonismo: è di origine moderna, nata sotto l’influsso di Jacob Brucker. è l ’origine medievale, formulata dalla scolastica. è stata indicata per la prima volta da Plotino nelle enneadi.

Nell’opera dello Pseudo Dionigi l ’avvicinamento a Dio, che trova nell’anima dell’uomo il luogo d’incontro privilegiato, viene presentato: attraverso due vie: una positiva, che procede dalle determinazioni universali di Dio a quelle particolari, e una negativa, che elimina progressivamente gli attributi che non si addicono a Dio, dove l’anima giunge all’oscurità dell’ignorante”. attraverso un’unica via: quella positiva che parte dalle determinazioni universali di Dio e giunge a quelle particolari. In tal modo ‘ anima ha conoscenza piena e perfetta di Dio, poiché le sue perfezioni sono le stesse di quelle possedute dalle creature, sebbene i n sommo grado. attraverso un’unica via: quella negativa che elimina progressivamente gli attributi che non si addicono a Dio fino a giungere alla sua “sconosciuta bellezza”. E’ la via del misticismo attraverso la quale l ’anima, giunta all’oscurità dell’ignorante, incontra Dio ???.

“I confini dell’anima non potrai mai trovare per quanto tu percorra l e sue vie, tanto profondo è il suo Logos”; A chi è riferibile questo Frammento?. Platone. Eraclito. Parmenide.

Affrontando la natura umana, Gregorio di Nissa, afferma che questa: mortale e i n quanto tale imperfetta e peccatrice. La natura umana ha quindi solo accezione negativa, i n quanto legata alla corporeità e al male, e la vera salvezza può consistere solo nell’uscita da essa nella tensione alla natura divina. è “persona”, ovvero la forma creata da Dio che l’uomo parzialmente perde dopo il Peccato. Tutta la vita dell’uomo è tesa a recuperare quell’essenza originaria che solo la Grazia divina può restituirgli. è “persona”, ovvero apertura e dinamicità nel rapporto a Dio e al Bene che è di conoscenza partecipazione. Quindi la vera natura non è quella decaduta né una forma statica creata da Dio ma ciò che diviene.

Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?. Parmenide sostiene che per affermare l ’unicità dell’essere bisogna escludere i l non essere; l’essere comprende ogni cosa passata e futura i n quanto non può divenire. L’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l’esistenza degli enti determinati. L’essere comprende anche i l non essere.

La concezione trinitaria della storia in opposizione a quella cristocentrica, fu formata: da Gioacchino da Fiore. da Sant’Agostino. da Tommaso d’Aquino.

Quando in riferimento a Platone si parla di parricidio, si intende: La necessaria uscita platonica dalle aporie parmenidee attraverso la formulazione del molteplice e del diverso. la confessione platonica, fatta per bocca di Socrate, di aver commesso l ’omicidio del padre. il passaggio alla filosofia matura di Platone, nel quale viene ridimensionato i l ruolo di Socrate.

Il mondo sensibile è mutevole per Parmenide: E’ uno dei molteplici modi i n cui si dice l ’essere, i l solo che ci è dato di conoscere con certezza. E’ la sola realtà che possiamo conoscere veramente. “Non è” perché, in quanto soggetto al cambiamento, se fosse deriverebbe da altro.

La definizione di Filosofia nel I libro della Metafisica. La filosofia è la scienza delle cause e dei principi primi. La filosofia è la scienza del probabile, la verità dimostrabile è solo delle scienze empiriche. La filosofia è la scienza prima, la verità è solo delle scienze empiriche.

Platone, Nel Gorgia, afferma che: la filosofia, (…), dice sempre la stessa cosa” cioè la filosofia è la ricerca di un argomento stabile e immutabile;. “La filosofia è confronto fra opinioni” e la verità non è mai raggiungibile dall’uomo i n maniera definitiva. “La filosofia è ricerca dell’opinione e del discorso probabile”.

95) Per Aristotele, i l primo motore immobile è: Causa materiale dell’universo. Causa efficiente dell’universo. Causa finale dell’universo.

“se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve filosofare; in ogni caso dunque si deve filosofare”; questo passo a chi è attribuito?. i l passo è attribuito ad Anassimandro. si tratta di un passo attribuito ad Aristotele e in particolare riferito allo scrittore esoterico “Protreptico”;. si tratta di un passo tratto dalla Lettera VII di Platone;.

Nel Timeo Platone afferma vi sia: un Demiurgo che opera ed è all’origine dell’universo. un Ordine che attraverso l a conoscenza dei sensi possiamo arrivare a cogliere. un’anima del mondo, impressa dal Demiurgo nelle cose che ordina la materia e tutto il cosmo sembra divenire un grande essere vivente.

Qual è il primo autore che avrebbe fatto uso filosofico della Dialettica?. sia Platone che Aristotele, ritengono che le origini della dialettica siano rintracciabili in Zenone di Elea. sia Platone che i l suo allievo Aristotele, ritengono che l e origini della dialettica siano rintracciabili in Socrate. Parmenide è i l primo a fare uso della dialettica;.

Averroè, i n riferimento alla tradizione araba, si pone l o scopo di: depurare i l neoplatonismo dagli influssi aristotelici e dimostrarne la piena coincidenza con la teologia islamica. depurare l'aristotelismo dagli influssi neoplatonici e articolarlo assieme alla teologia islamica. depurare la teologia islamica da ogni influsso filosofico, sia aristotelico che neoplatonici, dimostrandone l ’incongruenza.

Quale è il compito principale della filosofia secondo Platone?. la ricerca della verità. la ricerca attraverso l a doxa per prevenire la verità delle i dee. la ricerca della spiritualità.

Che cosa dice Platone nel dialogo Menone. è scienza pura. dice che la conoscenza è i l processo che a partire dall'esperienza porta alla verità. dice che la conoscenza è anamnesi.

Nel Teeteto Platone afferma: l ’anima coglie la verità attraverso i sensi. la verità si coglie con i sensi. non sono i sensi ma l’anima a cogliere la verità.

per sant’Agostino, dal punto di vista ontologico, il male è: i l principio che si pone all’essere e quindi al bene che, dopo la caduta, rende l ’uomo mortale. carenza di essere (bene), che pertanto non ha consistenza ontologica. una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene e male.

In Bonaventura “l ’itinerario della mente in dio”. può essere compiuto solo dai mistici poiché riguarda la genesi del creato ad opera di Dio: parte dalle “ragioni seminali” i n dio, e passando per l ’uomo quale “immagine di Dio”, giunge fino al mondo nel quale si colgono le “vestigia di dio”. comincia dalla ricerca delle “vestigia di Dio” nel mondo creato e passando per quella “dell’immagine di Dio” nell’anima dell’uomo giunge fino a riposare in Dio. è un percorso vissuto nell’intimità dell’anima che non può cominciare dal mondo esteriore ma necessariamente dall’interiorità dell'uomo; comincia con le prove dell’esistenza di Dio e prosegue con la contemplazione mistica di Dio stesso.

Tommaso d’Aquino definisce l anima come forma del corpo, i n tal modo riprende la definizione di: Aristotele. Platone. Plotino.

Le i dee di Platone: Esistono perché pensate da Dio, sono pensieri di Dio. Esistono perché pensate dall’uomo. esistono indipendentemente dall’essere pensate.

Quale ordine tra i seguenti, è cronologicamente corretto per indicare le fasi preparatorie della patristica MATURA: padri apostolici-padri apologisti. padri apologisti- padri apostolici. padri apologisti-padri esegeti-padri apostolici.

Socrate scrive ed indica con chiarezza i momenti e le tappe della dialettica?. non vi è una chiara formulazione della dialettica in Socrate, tuttavia possiamo individuare due momenti: ironia e maieutica;. in Socrate vi è una chiara formulazione della dialettica, chiaramente indicata da Platone i n due momenti: ironia e maieutica;. nell’Apologia Socrate indica con chiarezza le vie della dialettica.

Aristotele nella Metafisica afferma che in molti punti Platone segue i pitagorici distanziandosi in alcuni ad es. si differenzia dai pitagorici perché: Platone pone i numeri al di fuori dei sensibili, mentre i pitagorici afferma che i numeri sono le cose stesse e non pongono gli Enti matematici come intermediari fra quelli e queste”. Platone considera i numeri come enti reali mentre i pitagorici ritengono siano al di fuori dei sensibili. Platone ritiene che soltanto i numeri siano e nega che i l mondo sensibile esista, al contrario dei pitagorici.

quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere i n Parmenide è vera?. Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non essere, l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire. l’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l ’esistenza degli enti determinati. l’essere comprende anche i l non essere.

dal punto di vista antropologico, i l pensiero ellenistico: considera l’uomo nella sua corporeità ma a partire dalla sua interiorità e individualità, ovvero ciò che lo determinano indipendentemente dal contesto sociale. considera l ’uomo nel suo aspetto sociale, in quanto determinato dalla comunità a cui appartiene, tralasciandone completamente l ’aspetto individuale. riduce l ’uomo alla sua corporeità e materialità, senza alcun riferimento all’anima.

Hegel nelle lezioni sulla Storia della filosofia rileva che: ’’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui comincia il vero e proprio filosofare. Un uomo si libera da tutte le rappresentazioni e opinioni, nega loro ogni verità e afferma che solo la necessità, l’essere, è il vero. Questo cominciamento è certamente ancora confuso e indeterminato’’. ‘ ’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi comincia i l vero e proprio filosofare che ha inizio dalla valorizzazione del mondo sensibile. Questo cominciamento è già chiaramente determinato’’. ’’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi comincia i l vero e proprio filosofare perché già in lui è chiara l ’identificazione tra reale e razionale’’.

Il cinismo, nella sua formulazione compiuta: rinuncia a qualsiasi tipo di interrogazione e a qualsiasi formulazione teoretica sull’uomo i n virtu’ di una riconduzione di esso all’azione autarchica. rinuncia a qualsiasi tipo di partecipazione alla vita pratica in vista di un’ascesi mistica. formula una gnoseologia che priva di validità il riferimento alla sfera sensibile.

Aristotele nell’etica nicomachea afferma che: la sua concezione del Bene è a stessa che avevano i platonici. è preferibile seguire la via platonica del Bene inteso i n un solo senso per evitare di concepirlo in maniera equivoca. è doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in diversi sensi.

La questione antropologica posta da Gregorio di Nissa è interessata a chiarire. esclusivamente la natura dell’anima. Questa è tripartita nell’uomo, ma l ’unica parte che sopravvive alla morte è quella razionale, vera natura dell’anima. la causa seminale dell’uomo, individuata nella natura umana. Questa produce e nutre entrambe le parti che compongono il ‘’sinolo uomo’’. esclusivamente la natura del corpo, al fine di chiarire che questo rientra nella volontà divina del creatore e che non è male i n sé ma l o diviene, dopo i l peccato, nel patire le passioni.

Secondo Tommaso D’acquino, i l rapporto tra ragione e fede: è di equilibrio e compensazione reciproca, la ragione chiarisce i preamboli e la verità della fede e ne combatte le opposizioni. .....

‘’Se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve filosofare: in ogni caso d unque si deve filosofare’’. Questo passo a chi è attribuito?. ad Anassimandro. ad Aristotele riferito allo scritto essoterico ‘’Protreptico’’. a Platone nella lettera VII.

Secondo quanto rileva Hegel, per i greci l’uomo è libero in quanto uomo?. no, a parere di Hegel per i greci l’uomo è libero solo in quanto greco: in quanto cittadino e socialmente emancipato. si, l ’uomo è l ibero i n quanto tale, a prescindere dalla propria cittadinanza e sia greci che barbari sono uguali nell’affermare la propria libertà. per i greci l ’uomo è l ibero solo se crede i n Dio.

Per Socrate l’uomo a che cosa è riconducibile?. Per Socrate l’uomo è l’unione indissolubile di anima e corpo. Per Socrate l’uomo è la sua anima, soltanto la sua anima. Per Socrate l’uomo è il suo corpo, rispetto al quale l’anima è solo ciò.

120) In che misura e come Platone si differenzia da Parmenide rispetto al tema del Non essere?. Platone introduce la categorie del diverso e quanto al non essere nel Sofista sostiene che in qualche misura il non essere è il rosso non è il viola esso, cioè partecipa dell’idea del diverso in relazione al viola. Platone come Parmenide ritiene che il non essere non è e non è possibile che sia. Per Platone a differenza di Parmenide l’essere viene dal non essere e ha gli stessi caratteri di immutabilità, eternità che Parmenide attribuisce all’essere.

Quali sono caratteristiche dell’essere in Parmenide ricavabili delle dimostrazioni del suo Poema. L’essere è corruttibile e comprende il non essere, integro (unico e incorruttibile), completo e finito. L’essere è ingenerato e incorruttibile, integro (unico e incorruttibile), finito. L’essere è ingenerato e incorruttibile, integro (unico e incorruttibile), completo e finito.

Parmenide nel suo poema afferma che: L’uomo ha già la verità ed essa “in ogni uomo si presenta in forme e modi diversi. L’uomo può pervenire soltanto alla conoscenza del mondo della doxa e la verità per l’uomo è la doxa. La verità raggiungibile dall’uomo è quella per cui “L’essere è e non può non essere, il non essere non è e non può in alcun modo essere”.

Aristotele nella Metafisica ritiene che i pitagorici / Secondo quanto rileva Aristotele in Metafisi I che rapporto c’è tra i numeri e le cose per i pitagorici?. “pensarono che sono i numeri sono, mentre il mondo sensibile non è”. “pensarono che gli elementi dei numeri fossero elementi di tutte le cose, e che tutto quanto il cielo fosse armonia e numero. “pensarono che dalle cose per astrazione ricaviamo i numeri”.

Cosa affermava / Come affermava Gorgia nel suo trattato “Della Natura e del nonessere”. Sosteneva tre tesi concatenate. 1. L’essere non esiste. 2. Se anche esistesse non sarebbe conoscibile, se anche fosse conoscibile, l’essere non potrebbe essere comunicato. Rielaborava la tesi di Parmenide giungendo a una conclusione differente, l’essere è eterno, immutabile e non soggetto a mutamento, non può esistere nulla al di fuori di esso, da ciò conclude che il nulla può logicamente esistere e che dunque gli esseri non periscono mai. Sosteneva un’unica tesi, che rielabora, capovolgendo gli argomenti di Parmenide poiché è manifesto che nel mondo c’è movimento, non esiste alcun essere e noi non siamo nulla.

Secondo la tradizione storiografica chi avrebbe coniato il termine Filosofia?. Fu Anissimandro a coniare il termine Filosofia. Il primo ad utilizzare il termine filosofai è Talete che indica nell’Acqua il principio di tutte le cose. Il termine filosofia che indica “amore per il sapere” è stato originariamente attribuito a Pitagora.

Quale immagine dell’uomo ricaviamo dalla tradizione orfica?. L’uomo è soltanto il suo corpo con cui vive la propria vita e l’anima è una dimensione spirituale che non ha a che fare con l’uomo. L’uomo si presenta come l’unione temporanea di un’anima con un corpo. L’anima non ha nulla che fare con il corpo e lo controlla dall’esterno.

La maieutica socratica consiste nel…. Fa riconoscere a ognuno quella legge che impedisce di fare azioni scorrette come il demone socratico. Far sì che l’uomo crei una verità che ancora non ha. Far partorire ad ognuno la verità di cui è gravido.

Il senso della seconda navigazione è: L’affermazione di un altro mondo, il mondo delle idee (consistente nelle realtà puramente intellegibili) che è fondamento del mondo visibile, in questo modo Platone pone che “l’invisibile sia sempre costante, il visibile non sia mai”. L’affermazione di un’unica realtà, quella del mondo delle idee per la quale possiamo affermare che soltanto le idee sono, mentre il visibile non è mai. Per risolvere i problemi socratici posti da Parmenide, Platone afferma che l’apparenza il mondo visibile non è. Mentre conoscibile e reale è soltanto il mondo delle idee.

Platone nel Gorgia afferma che. La filosofia è confronto fra opinioni e la verità non è mai raggiungibile dall’uomo in maniera definitiva. La filosofia dice sempre la stessa cosa cioè la filosofia è la ricerca di un argomento stabile e immutabile. La filosofia è ricerca dell’opinione e del discorso probabile.

Chi erano i sofisti. Professionisti che insegnavano ai giovani aristocratici ateniesi come persuadere il proprio uditorio per vincere le cause e ottenere il consenso nelle assemblee. I filosofi che hanno fondato l’Accademia. E’ il nome assegnato da Platone ai primi pensatori (come Talete, Anassimene, Empedocle) che egli considera “saggi” in quanto indagavano le problematiche fisiche, ma non filosofi veri e propri in quanto ancora non si occupavano dell’universale.

Nel Fedone di Platone in cosa consiste la vera conoscenza. E’ possibile conoscere propriamente soltanto il mondo della doxa. Non è possibile pervenire ad alcuna verità certa. Ci sono due specie di cose, l’una visibile, l’altra invisibile e la conoscenza vera è soltanto quella della realtà immutabile delle idee.

Riguardo l’etica aristotelica quale di queste tre affermazioni è corretta?. Il termine virtù è riservato solamente a quelle che vengono definite dianoetiche, saggezza e sapienza, questo perché sono indispensabili sia in ambito pratiche che teoretico. Vengono indicate solamente tre virtù: la giustizia la saggezza e la sapienza. Queste sono definite “etiche” a causa della loro rilevanza in campo pratico. Viene fatta distinzione tra le virtù “etiche” e “dianoetiche”, le prime riguardano l’azione e si acquisiscono mediante abitudine, mentre le seconde riguardano la ragione si acquisiscono mediante questa.

Che cosa sostiene Aristotele a proposito del principio di non contraddizione?. E’ anipotetico, non può essere dimostrato per via positiva, ma solo attraverso un’argomentazione elenctica, cioè dimostrando che chiunque voglia negarlo in realtà lo presuppone. E’ anipotetico, quindi non c’è modo di mostrare la sua verità ma bisogna accettarla come atto di fede. E’ falso.

Che cosa sostiene Aristotele a proposito del principio di non contraddizione?x2. E’ anipotetico, non può essere dimostrato per via positiva, ma solo attraverso un’argomentazione elenctica, cioè dimostrando che chiunque voglia negarlo in realtà lo presuppone x2. E’ anipotetico, quindi non c’è modo di mostrare la sua verità ma bisogna accettarla come atto di fede. E’ falso.

Chi è il primo successore di Platone all’Accademia?. Aristotele. Democrito. Speusippo.

Per Aristotele in cosa consiste la felicità?. in una vita di piacere e assenza di dolore. In una vita contemplativa. In una vita di fama e onore.

Come è composto secondo Aristotele un sillogismo?. Il sillogismo è costituito da una premessa maggiore e una premessa minore e una conclusione. Il sillogismo è costituito da una premessa, una inferenza intermedia e una conclusione finale. Il sillogismo è costituito da una premessa maggiore, un termine medio e una conclusione.

Il disegno del fato. E’ un elemento presente sia nello stoicismo che nell’epicureismo. E’ un elemento presente nello stoicismo ma non nell’epicureismo. E’ un elemento presente solo nell’epicureismo.

Secondo Tommaso D’Aquino Dio è. L’atto puro di esistere, cioè in lui essenza ed esistenza coincidono. E’ un’essenza materiale che muove l’universo con il suo amore, pur senza muoversi. Sinolo di materiale e forma.

Quale gruppo di opere aristoteliche era maggiormente conosciuta, grazie alle traduzioni di Boezio nel Medioevo. Le opere morali e politiche. Le opere fisiche e di filosofa naturale. Le opere logiche e dell’Organon.

L’idea di Bene a che cosa è in analogia per Platone, nel Libro VII della Repubblica?. Nel libro VII della Repubblica nel quale tratta della conoscenza come rimembranza, Platone stabilisce un’analogia tra il sole e l’idea del bene, considerando quest’ultima la suprema delle idee di natura diversa da tutte le altre. Nel libro VII della Repubblica Platone propone il mito della caverna stabilendo un’analogia tra il sole e l’idea del bene, come il sole sta a fondamento della visione degli enti sensibili, così il bene sta a fondamento della visione intellettuale della realtà. Nel libro VII della Repubblica il filosofo ateniese stabilisce un’analogia tra il bene a la fonte da cui deriva la conoscenza, proponendo il racconto dello schiavo che aiutato da Socrate, perviene alla verità sulle cose.

Nella scolastica il rapporto tra ragione e fede. E’ di equilibrio: la ragione deve condurre alle verità di fede nella conoscenza, mentre la comprensione è dono di grazia. E’ di opposizione e viene considerata la sola fede perché dal punto di vista gnoseologico la ragione esclude e non può dimostrare la verità di questa. E’ di opposizione e viene considerata la sola ragione perché spiega e dimostra quelle verità alle quali la fede può solo credere.

Secondo Tommaso d’Aquino, l’anima / l’anima umana è. Sostanza spirituale che possiede però una sua materialità, in quanto è composta da atomi di essere. Sostanza intellettuale a cui è però essenziale essere la forma di un corpo costituire con esso un composto di materia e forma. Pura sostanza spirituale, cioè intelligenza immateriale.

145) In Platone l’anima si distingue in. l’anima è unica e in nessuno scritto Platone distingue più parti o funzioni. l’anima vegetativa, l’anima sensitiva e l’anima razionale. l’anima razionale (logos), l’anima irascibile o impetuosa (thumos) e l’anima concupiscente o appetitiva.

L’anima in Aristotele è mortale o immortale. L’anima è certamente immortale. L’anima è mortale. Aristotele non dà una risposta definitiva, sebbene in alcuni scritti indichi la necessità di pensare un principio immortale.

Che cosa intendono gli stoici quando parlano di “adiaphora”?. Gli stoici definiscono i beni esteriori “adiaphora” cioè indifferenti: ciò vuol dire che, seppur possono essere preferibili o non preferibili non sono necessari per la felicità. Con “adiaphora” gli stoici intendono il principio interiore che accomuna l’uomo al divino. Gli “adiaphora” sono i beni esteriori che vanno quanto più possibile evitati in quanto corruttori della natura umana.

Su quale dei seguenti campi si concentrano maggiormente le filosofie ellenistiche. Politica, dato che per loro l’uomo si identifica con il cittadino. Etica, dato che per essi la filosofia ha il compito di essere una sorte di medicina dell’anima che aiuta concretamente gli individui a raggiungere la felicità. Metafisica, perché i filosofi ellenistici vogliono giungere a verità ultime astratte.

Per Aristotele quante sono le cause per cui un oggetto si evolve in un certo modo?. 3. 2. 1.

L’essere in Aristotele. L’essere per Aristotele si dice e quindi in molti modi. L’essere è termine equivoco che non può essere detto con chiarezza. L’essere è 1 e si manifesta nel mondo che è una copia del principio.

Quali studi ha deciso di intraprendere Aristotele al suo arrivo ad Atene?. Aristotele ha scelto di frequentare l’Accademia di Platone. Aristotele ha seguito le lezioni orali di Socrate. Aristotele ha scelto di frequentare la scuola di retorica di Isocrate.

Per Epicuro qual è la natura del piacere?. Il piacere è per Epicuro “catastematico”, cioè consiste nell’assenza di dolore e turbamento. Il piacere per Epicuro è godimento sfrenato, che consiste nello sperimentare sensazioni forti. Il piacere consiste nel non provare sensazioni di alcun tipo.

Per Epicuro qual è la fonte di conoscenza più affidabile?. L’intelletto puro che fa astrazione dei sensi. i sensi. Per Epicuro non è possibile alcuna conoscenza.

Secondo Platone quale di questi livelli di conoscenza è il più alto?. Dianoia. Pistis. Areté. Noesis.

La distinzione tra intelletto attivo e passivo, che Meister Eckhart riprende. Da Platone del Fedone. Da Aristotele nel De Anima. Da Plotino nelle Enneadi.

Su cosa si basa il metodo socratico?. Sul dialogo. Sull’anamnesi. Sulla meditazione interiore.

Qual è la divisione delle scienze proposta da Aristotele. Scienze logiche (che indagano la struttura stessa del pensiero), scienze naturali, scienze pratiche (etica e politica). Scienze teoretiche (che ricercano il sapere fine a se stesso), scienze pratiche (che ricercano il sapere riguardo al campo delle azioni) scienza poietiche (che riguardano la produzione di determinati oggetti). Scienze teoretiche (il cui sapere è fine a se stesso), scienze pratiche (il cui scopo è il bene concreto dell’uomo), scienze dialogiche (che indagano la struttura dell’argomentazione razionale).

Secondo Plotino il male. Ha una sua propria forma e questa si identifica con il mondo e la materia. E’ informe poiché è difetto del bene, che deve essere utilizzato in vista di quest’ultimo. E’ il principio formale che si oppone al bene.

Gli dei / dèi per Epicuro. Esistono ma non si interessano a questo mondo, né intervengono nelle vicende umane. Non esistono: sono solo il frutto della superstizione religiosa delle persone, che tentano di dare risposta alla propria paura della morte. Gli dèi hanno creato questo mondo e lo governano.

Secondo Aristotele l’azione moralmente virtuosa comprende anche una componente emotiva. Si, l’azione virtuosa consiste nel trovare il giusto mezzo tanto nelle azioni quanto nelle passioni, cioè agire nel modo più appropriato al contesto e con la giusta disposizione d’animo. No, l’azione virtuosa è quella che permette di provare piacere ed evitare dolore, e la passioni (pathe) sono fonte di turbamento e dolore per il soggetto che le prova. No, l’azione virtuosa consiste esattamente nella repressione delle proprie passioni, che insieme agli istinti più bassi dell’uomo corrompono la sua anima.

Qual è uno dei principi fondamentali del pensiero di Eraclito. L’affermazione dell’unicità dell’Essere. l rifiuto del Logos. L’unità dei contrari.

Con “induzione” si intende?. Il passaggio argomentativo dal particolare all’universale. Il passaggio argomentativo dall’universale al particolare. Il passaggio da un ragionamento fallace ad uno verosimile.

All’interno del pensiero di Gregorio di Nissa è possibile individuare una precisa concezione antropologica, quali tra le seguenti formulazioni ne indica gli elementi principali: L’uomo è creato da Dio a sua immagine e come gli angeli di solo spirito. Quindi nella volontà divina non rientra il corpo, che l’uomo acquisisce solo dopo il Peccato e attraverso la caduta. L’uomo creato da Dio a sua immagine è mescolanza di spirito e materia in questo senso si trova al confine tra gli angeli, che gli sono superiori ed il cosmo inferiore, che l’uomo deve dominare. L’uomo è creato da Dio, ma non può essere a sua immagine perché ha il corpo che inevitabilmente lo conduce al peccato e al male. L’unica possibilità di avvicinamento a Dio è data dalla morte quale annientamento del corpo.

Secondo Epicuro i desideri naturali necessari: Hanno un limite (che consiste nel togliere il dolore) che non è difficile raggiungere. Sono illimitati, dato che ogni volta che uno viene soddisfatto poi si ripresenta ancora più forte. Hanno un limite (che consiste nel togliere il dolore) ma è molto difficile raggiungerlo.

Quali tra le fonti che raccontano la vita e il pensiero di Socrate, dipinge il filosofo in modo del tutto negativo, accusando il suo insegnamento di essere fonte di degenerazione per la gioventù ateniese. Aristotele che pur non avendo conosciuto direttamente Socrate, ne parla occasionalmente nelle sue opere per denigrarlo. Senofonte, che lo irride nel suo “Detti memorabili di Socrate”. Aristofane, che ne parla nella sua caustica commedia “Le nuvole”.

Nell’opera “L’ente ed essenza” Tommaso chiarisce i due termini, quali delle seguenti affermazioni risulta corretta al riguardo. L’ente indica tutto ciò che è, in quanto contingente, e l’essenza è il trascendente che gli si oppone e con il quale non ha nulla in comune. Ente ed essenza sono sinonimi il cui utilizzo varia in base all’oggetto, il primo in riferimento alle realtà materiali il secondo in riferimento a quelle spirituali. L’ente indica tutto ciò che è l’essenza chiarisce “che cos’è” ogni cosa.

La concezione antropologica all’interno della filosofia di Plotino. Rende problematica una considerazione di tipo etico, dal momento che la sfera della praxis è il grado più basso dell’attività intellettuale e non ha rilevanza ai fini della felicità. Apre naturalmente ad una considerazione di tipo etico, dal momento che la sfera della praxis ha grande rilevanza all’interno del percorso ascetico ed è la condizione per la vera felicità. Ha inevitabilmente risvolto etico, dal momento che il saggio è solo ed esclusivamente l’uomo pratico.

Secondo Aristotele causa formale e materiale sono sufficiente per spiegare l’ente?. Si, l’ente è sinolo pertanto materia e forma sono sufficienti per darne una spiegazione esaustiva. No, dal momento che l’ente è in divenire è necessario introdurre una causalità che indichi il principio del movimento ed una. No, dal momento che l’ente è in divenire è necessario considerare anche una causalità che indichi il fine di tale movimento, la quale indica anche l’origine di esso.

La disputa sugli universali. Riguarda i concetti generali predicabili degli individui partendo dall’. Riguarda l’essere dei concetti generali predicabili degli individui. Riguarda la possibilità o meno di definire gli attributi.

Il termine scolastica indica: ) La filosofia e la teologia praticate nelle università nel XIII secolo. La filosofia e la teologia praticate nelle scuola medievali dal IX al XIV secolo. Un indirizzo filosofico del XIV secolo che si pone in maniera autonoma.

Perché Giovanni “Meister” Eckhart viene definito un “mistico”?. Meister Eckhart viene definito “mistico” perché era convinto che Dio avesse concesso agli uomini di conoscere i più profondi misteri dell’Universo attraverso lo studio della lingua originaria del testo sacro (la lingua ebraica), che conteneva in sé il potere di dominare le cose semplicemente nominandole. Poiché sosteneva che l’essere umano fosse in tutto privo di dignità, tranne per il fatto di poter fare a meno, a differenza degli altri animali, dei beni esteriori. Poiché per diventare un tutt’uno con Dio, raccomandava una vita di distacco dalle cose e di ascesi per ritirarsi nella propria “cittadella” interiore: la propria anima.

Nell’opera dello Pseudo Dionigi l’avvicinamento a Dio, che trova nell’anima dell’uomo il luogo dell’incontro privilegiato, viene presentato. Attraverso un’unica via quella negativa che elimina progressivamente gli attributi che non si addicono a Dio fino a giungere alla sua “sconosciuta bellezza”. E’ la via del misticismo attraverso la quale l’anima giunta all’oscurità dell’ignorante incontra Dio. Attraverso due vie una positiva che procede dalle determinazioni universali di Dio a quelle particolari e una negativa che elimina progressivamente gli attributi che non si addicono a Dio, dove l’anima giunge all’oscurità dell’ignorante. Attraverso un’unica via: quella positiva che parte della determinazioni universali di Dio e giunge a quelle particolari in tal modo l’anima ha conoscenza piena a perfetto di Dio, poiché le sue perfezioni sono le stesse di quelle possedute dalle creature, sebbene in sommo grado.

Il principio primo per Plotino è: la materia, principio senza il quale non può darsi l’ente. l’unità, principio che si ritrova ad ogni grado dell’esistenza. la molteplicità, principio che muove la scala discensiva delle ipostasi.

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