Scienza e Tecnologia dei Materiali
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Title of test:![]() Scienza e Tecnologia dei Materiali Description: CdL in Ingegneria Gestionale (L-9 |




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1.1 La classificazione tradizionale dei materiali è stata stilata in base alla: processi di produzione. campi di applicazione. proprietà tecnologiche. composizione chimica e alla struttura atomica. 1.2. Il bronzo è una lega ottenuta da: rame levigato. rame e stagno. ferro e stagno. nichel e stagno. 1.3 La celluloide venne scoperta nel. 1933. 1909. 1870. 1820. 1.4 La ghisa si otteneva dalla: liquefazione del ferro. cottura del rame. unione di ferro e rame. unione di rame e stagno. 1.5 Le proprietà dei materiali possono essere classificate in: 2 categorie. 3 categorie. 4 categorie. 5 categorie. 1.6 Grazie al processo di cottura, l'argilla diventa: liquida. meno fragile. attaccabile dall'acqua. resistente alle alte temperature. 1.7. Le classi in cui vengono classificati i materiali sono: compositi, metalli e polimeri. metalli, ceramici e polimeri. polimeri, nanomateriali e metalli. ceramici, non metalli e compositi. 1.8 Le forze applicate con gradualità e continuità nel tempo sono dette: statiche. dinamiche. periodiche. di contatto. 1.9 La plasticità è la proprietà di un materiale a: lasciarsi ridurre in fili. unirsi con un altro. deformarsi senza rompersi. essere colato. 1.10 La massa volumica è una proprietà: meccanica. fisica. chimica. tecnologica. 2.1. Nello stato solido le molecole: hanno una grande possibilità di movimento. hanno poca possibilità di movimento. sono incastrate. sono in forma gassosa. 2.2. I neutroni: sono privi di carica. sono carichi positivamente. sono carichi negativamente. prendono la carica dall'elemento che compongono. 2.3. Il blocco p comprende: il gruppo 1. il gruppo 2. il gruppo 3. nessun gruppo. 2.4. La tavola periodica è formata da: 7 periodi e 7 gruppi. 7 periodi e 8 gruppi. 8 gruppi e 7 periodi. 5 periodi e 7 gruppi. 2.5. In ogni atomo gli elettroni: si dispongono prima in livelli con energia maggiore. si dispongono prima nei livelli liberi. si dispongono prima in livelli con energia minore. non si dispongono nei livelli. 2.6. La sequenza corretta della configurazione elettronica è: 3p > 3s < 3d > 4p. 3s >3p > 4s < 3d > 4p. 3s < 3p > 4s < 3d < 4p. 3s < 3p < 4s < 3d < 4p. 2.7. Nel blocco f vengono riempiti: gli orbitali f. gli orbitali s. gli orbitali p. gli orbitali d. 2.8. Un corpo allo stato liquido: non ha volume proprio. ha volume e forma propria. ha un volume proprio, ma acquista la forma del recipiente che lo contiene. non ha volume e forma propria. 2.9. L'affinità elettronica è: la capacità di un atomo di cedere elettroni. la capacità di un atomo di accettare elettroni. la capacità di attrarre a se gli elettroni condivisi. indica lo spazio occupato dall'atomo. 2.10. Gli elementi di transizione si trovano: nel gruppo f. in tutti i gruppi. nel blocco s. nel blocco d ed f. 3.1 Il principio secondo il quale in un orbitale non possono trovarsi più di 2 elettroni, aventi spin opposti, fu enunciato da: Einstein. Pauli. Pauling. Bohr. 3.2. L'elettrone fu scoperto da: Rutherford. Dalton. Thomson. Einstein. 3.3. Le particelle alfa deviate nel famoso esperimento di Rutherford venivano respinte: Dai protoni che girano intorno al nucleo. Dal nucleo degli atomi di Oro. Dalle impurità presenti nella lamina. Dagli elettroni di legame. 3.4. Nel modello atomico di Thomson l'atomo risultava neutro perché: Gli atomi non avevano cariche elettriche. Intorno agli elettroni negativi ruotavano in ugual numero di protoni positivi. La carica degli elettroni era bilanciata dalla carica positiva diffusa presente nell'atomo. La carica degli elettroni era bilanciata dai protoni presenti nel nucleo. 3.5. L'orbitale è: La traiettoria percorsa dall'elettrone intorno al nucleo. La posizione occupata dall'elettrone in un certo istante. Una regione dello spazio nella quale si ha la probabilità di trovare l'elettrone. La zona dove si ha la certezza di trovare l'elettrone. 3.6. Gli elettroni hanno carica: Uguale a quella del protone, ma negativa. Maggiore di quella del protone e di segno opposto. Minore di quella del protone e di segno opposto. Uguale a quella del protone, ma positiva. 3.7. Il numero atomico rappresenta: La somma degli elettroni e dei protoni in un atomo. Il numero dei neutroni in un atomo. Il numero di atomi in una mole. Il numero di protoni in un atomo. 3.8. I neutroni hanno carica: Nulla. Solo in determinate circostanze. Positiva. Negativa. 3.9. I numeri quantici sono: 3. 4. 2. 5. 3.10. Il numero quantico principale indica: L'orientamento dell'orbitale nello spazio. La forma dell'orbitale. Il livello energetico degli elettroni. Il verso di rotazione dell'elettrone sul suo asse. 4.1. Nel legame metallico gli elettroni di valenza: sono fortemente attratti dagli ioni positivi del metallo. vengono respinti dagli ioni del metallo carichi negativamente. tendono a respingersi tra loro e a sistemarsi il più lontano possibile. formano una nube elettronica che mantiene uniti gli ioni del metallo carichi positivamente. 4.2 Il legame covalente necessita di: acquisizione di almeno tre elettroni. trasferimento di elettroni tra atomi. cessione di almeno due elettroni. condivisione degli elettroni tra atomi. 4.3. Per legame ionico si intende la forza di attrazione: tra ioni di segno opposto nei composti. tra gli elettroni e i protoni in qualsiasi atomo. tra il nucleo e gli elettroni negli atomi dei composti. tra gli ioni dello stesso elemento. 4.4. Il legame dipolo-dipolo è. un'interazione forte che si instaura tra due ioni di carica opposta. un'interazione debole che si instaura tra molecole polari. un'interazione debole che si instaura tra molecole polari di acqua e gli ioni di una sostanza disciolta. un'interazione debole che si instaura tra molecole apolari. 4.5. I metalli sono: buoni conduttori di calore ma non di elettricità. pessimi conduttori di calore e di elettricità. hanno tutti bassa elettronegatività. buoni conduttori di calore e di elettricità. 4.6. Il legame idrogeno è: un legame eccezionalmente forte. un legame covalente. un legame secondario che si forma fra molecole di idrogeno. un legame che si forma in seguito alla condivisione di elettroni. 4.7. Quando due atomi si legano, per energia di legame si intende: l'energia acquistata dagli atomi per la formazione del legame. l'energia donata da un atomo all'altro nella formazione del legame. l'energia perduta dagli atomi per la formazione del legame. l'energia di attivazione. 4.8. Il legame covalente si può formare tra: atomi dello stesso elemento. atomi a diversa elettronegatività. atomi con la stessa configurazione elettronica. atomi che possono cedere ed acquisire elettroni. 4.9. Il cloruro di sodio (NaCl) si scioglie in acqua a seguito della formazione di legami: idrogeno. covalenti. ionici. ione - dipolo. 4.10. L'energia di legame è: l'energia necessaria per separare i due atomi fino ad una distanza inferiore. l'energia necessaria per avvicinare i due atomi fino ad una distanza inferiore. l'energia necessaria per distruggere l'unione di due atomi. l'energia necessaria per legare due atomi di natura diversa. 5.1. Un solido cristallino è: un materiale caratterizzato da una distribuzione regolare e ripetitiva degli atomi nelle tre direzioni. un materiale caratterizzato da una distribuzione disordinata degli atomi nelle tre direzioni. un materiale caratterizzato solo da un ordine spaziale periodico. un materiale con forma e volume ben definito. 5.2. Una cella unitaria è: la ripetizione della più piccola unità disordinata. la ripetizione dell'unità ordinata più grande. l'unità strutturale di base che viene individuato solo in base alla geometria della cella. l'unità strutturale di base la cui trasposizione nello spazio da luogo ai cristalli. 5.3. Il fattore di compattazione atomica (FCA) è: dato solo dalla somma degli atomi appartenenti alla cella unitaria. il rapporto tra il volume della cella occupato dagli atomi e il volume totale della cella. dato solo dalla somma dei volumi degli atomi. il rapporto tra il volume totale della cella e il volume della cella unitaria. 5.4. Il ferro è un esempio di : un solido covalente. un solido molecolare. un solido metallico. un solido ionico. 5.5. I solidi reticolari: hanno un assetto degli atomi casuale. hanno un assetto periodico degli atomi. hanno gli atomi saldamente legati ai propri vicini. sono formati da singole molecole. 5.6. Le particelle di un solido cristallino: sono immobili nel reticolo cristallino. si scambiano continuamente posizione nel reticolo dando luogo ad un equilibrio dinamico. sono libere di muoversi purché al di sopra di 0°C. possono vibrare attorno ai nodi del reticolo cristallino. 5.7. Il reticolo cristallino è formato da: una ripetizione strutturale con forma geometrica semplice. una ripetizione strutturale con forma geometrica complessa. una cella elementare. una struttura con pochi atomi legati tra loro. 5.8. La silice è: un solido covalente. un solido molecolare. un solido metallico. un solido ionico. 5.9. Il cloruro di sodio (NaCl) è: un solido covalente. un solido molecolare. un solido metallico. un solido ionico. 5.10. Lo iodio è: un solido covalente. un solido molecolare. un solido metallico. un solido ionico. |