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Title of test:
SEMIOTICA E FILOSOFIA DEI LINGUAGGI 3

Description:
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - IDONE CASSONE VINCENZO

Author:
francescavailati
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Creation Date:
30/04/2023

Category:
Languages

Number of questions: 104
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Quale tra questi elementi NON appartiene al modello triadico di segno elaborato da Charles Sanders Peirce? Il segno-representamen Il segno-oggetto Il segno-interprete Il segno-interpretante.
Che cosa può essere considerato, secondo Peirce, il segno-interpretante? Come quel segno che sta per l'oggetto rappresentato sotto tutti gli aspetti possibili, anche quelli non immediatamente manifesti Nessuna delle altre risposte Come quel segno che sta per l'oggetto rappresentato dal primo segno nella sua caratteristica immediata e manifesta Come quel segno che permette di interpretare un primo segno, e che che si presenta per il soggetto come equivalente o più sviluppato del primo,.
Quale di questi elementi NON fa parte della definizione di segno utilizzata da Charles Sanders Peirce? Qualcosa che sta a qualcuno sotto qualche aspetto o capacità Per qualcos'altro in qualche situazione o contesto.
All'interno di quale prospettiva teorica nasce la riflessione di Charles Sanders Peirce sul segno? Essa origina da una problematica sul funzionamento dei sistemi linguistici Essa si sviluppa a partire da una riflessione sulla capacità della mente di cogliere le proprietà del mondo circostante Essa origina da una preoccupazione filosofica sulla conoscenza e il rapporto tra mente e realtà Essa si sviluppa a partire da una riflessione di logica analitica sul rapporto tra linguaggio e realtà.
Secondo Peirce, quale tra i seguenti rapporti tra segno-representamen e segno-interpretante è più corretta? Ogni segno corrisponde ad uno e un solo interpretante possibile all'interno di una catena inferenziale Tutte le risposte sono corrette Ogni segno può essere interpretato solo sulla base dei ground che sono coerenti con la sua definizione fondamentale Ogni segno può essere interpretato a partire da una serie di interpretanti possibili, non tutti colti e utilizzati temporaneamente.
Qual è la posizione di Peirce sul rapporto tra realtà esterna e la mente umana? La mente può avere accesso alla realtà esterna solo a partire da una serie di ipotesi verificate e coerenti sul senso La mente non può avere nessun accesso diretto alla realtà esterna, solamente mediato da segni e ipotesi Nessuna delle altre risposte La mente ha accesso alla realtà esterna solo a partire dai segni percettivi (tattili, visivi, olfattivi…).
Quali tra le seguenti coppie di termini rispecchia la distinzione tra i due segni-oggetti definita da Peirce? Oggetto dinamico e oggetto istantaneo Oggetto immediato e oggetto dinamico Oggetto generale e oggetto istantaneo Oggetto generale e oggetto immediato.
Quale tra i seguenti concetti in Peirce è quanto di più vicino a ciò che noi consideriamo il significato di un segno? L'oggetto dinamico L'oggetto immediato L'interpretante Il representamen.
Che rapporto vi è, secondo Peirce, tra Oggetto Immediato e Oggetto dinamico? L'oggetto immediato è una particolare manifestazione/aspetto di un Oggetto dinamico, che non può mai essere colto L'oggetto immediato è un particolare interpretante di un oggetto dinamico che costituisce l'integrazione di tutti gli oggetti immediati possibili L'oggetto dinamico è ciò che, attraverso la selezione di un ground, ci permette di giungere a un oggetto dinamico L'oggetto dinamico è ciò a cui arriviamo tramite i segni, a partire dalla selezione di un ground specifico.
Perché si rivela importante, per la Semiotica, l'esperimento di Umberto Eco con i traduttori automatici, che traducevano una frase come "lo spirito di Dio" in inglese in "God's alcohol"? Perché mostra come i traduttori automatici non possono individuare i ground corretti per l'interprete Perché mostra l'unicità umana del processo di pertinentizzazione e selezione degli aspetti del segno rilevanti nella comunicazione Tutte le risposte sono corrette Perché mostra come non esiste possibilità di replicare in forma sintattica-algoritmica le proprietà semantiche della comunicazione.
Quale dei seguenti processi comunicativi, secondo la semiotica interpretativa di Peirce, NON è tra le dinamiche dell'esperienza quotidiana del senso? Tutte le risposte sono corrette Selezionare gli aspetti rilevanti del senso su base pragmatica, legata all'abitudine e l'esperienza Stabilizzare i molteplici significati possibili, selezionandoli Utilizzare/sfruttare la molteplicità e ricchezza del senso per scopi creativi o ludici.
Come viene definito il processo della semiosi, secondo la teoria di Peirce? Come quel passaggio dall'oggetto immediato all'oggetto dinamico, operato a partire da un interpretante e tramite la selezione di un ground Come quel passaggio (l'interpretazione) che va dal segno all'oggetto, attraverso l'interpretante e un processo di selezione Nessuna delle altre risposte è corretta Come quel passaggio che va dal segno all'oggetto, a partire da un segno-interpretante che istituisce il ground necessario a cogliere il significato.
Quali tra le seguenti risposte rappresenta una delle divese relazioni/tipologie segniche che collegano representamen e oggetto, secondo Peirce? Relazione iconica (icone) Tutte le risposte sono corrette Relazione indicale (indici) Relazione simbolica (simboli).
Come vengono considerate le relazioni iconiche / i segni iconici da Peirce? Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come figurativamente simili al loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista.
Come vengono considerate le relazioni indicali / i segni indice da Peirce? Come quei segni che vengono interpretati come spazialmente o temporalmente contigui al loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista.
Come vengono considerate le relazioni simboliche / i segni simboli da Peirce? Come quei segni che vengono interpretati come in relazione solo parzialmente motivata con il loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come simili all'oggetto, secondo uno specifico punto di vista Come quei segni che vengono interpretati come causalmente/fisicamente legati al loro oggetto Come quei segni che vengono interpretati come arbitrariamente in relazione con il loro oggetto.
Pensando alla pioggia, quali dei seguenti esempi di segni iconici, indicali e simbolici sono corretti? Icona: una registrazione del rumore della pioggia Simbolo: la parola rain in inglese Indice: una nuvola scura e apparentemente 'carica' Tutte le risposte sono corrette.
Da cosa sono causate, secondo Peirce, le differenti associazioni di significato ed esperienza che uno stesso concetto (come 'pioggia') provoca nelle sue manifestazioni? Dalle diverse relazioni segniche che avvengono tra il segno-representamen e il suo oggetto Dal contesto in cui tali manifestazioni avvengono Nessuna delle altre risposte Dai sensi che sono coinvolti nel percepire i segni.
Come funziona il ragionamento deduttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce? La deduzione applica una regola prestabilita a un risultato visibile, confermando la sua appartenenza a un caso specifico La deduzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile la deduzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento la deduzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico.
Quale tra le seguenti risposte NON include uno tra i diversi tipi di ragionamento inferenziale teorizzati da Peirce? Induzione Deduzione Abduzione Nessuna delle altre risposte.
Quale di queste affermazioni sul rapporto tra conoscenza e semiotica nel pensiero di Peirce è più corretta? Nessuna delle altre risposte Per Peirce tutta la conoscenza assume la forma dell'inferenza, essa è mediata sempre da ragionamento tramite segni/concatenazioni semiosiche Per Peirce la conoscenza è il risultato di un ragionamento immediato e inconscio, attuato in parte da inferenze, in parte da selezione del ground corretto Per Peirce la conoscenza può essere immediata o mediata, quest'ultima è sempre il risultato di un processo inferenziale, distinto in tre tipologie.
Come funziona il ragionamento induttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce? L'induzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico L'induzione si sviluppa a partire da un risultato, che viene interpretato alla luce di una regola, divenendo un caso specifico L'induzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile L'induzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento.
Quali delle seguenti risposte include tutti e soli gli elementi attraverso cui sono composte le varie tipologie di inferenze, secondo Peirce? Caso, Risultato, Regola Premessa, Conseguenza, Conclusione Antecedente, Conseguente, Relazione Nessuna delle altre risposte.
Come funziona il ragionamento abduttivo, secondo la descrizione che ne fornisce Peirce? L'abduzione crea, a partire da un risultato specifico, una regola che colleghi quel risultato in un caso specifico L'abduzione ipotizza che un risultato appartenga a un caso specifico, formulando la regola che li lega contestualmente L'abduzione parte con una regola prestabilita, che applica a un caso producendo un risultato prevedibile L'abduzione costruisce una regola collegando un risultato a un caso tramite esperienza/esperimento.
Perché è rilevante, dal punto di vista semiotico, l'esempio della definizione enciclopedica del litio, presentato da Peirce? Perché ci mostra il processo per cui è possibile selezionare un interpretante finale, pur nella molteplicità dei processi semiosici, a partire dalla selezione di un unico ground gerarchicamente superiore agli altri Perché ci mostra come un termine include la globalità dell'informazione che lo riguarda, ma ogni definizione/interpretazione seleziona solo alcuni aspetti di essa Nessuna delle altre risposte è corretta Perché ci mostra come l'enciclopedia sia la metafora del modello conoscitivo umano, rappresentando la globalità interdipendente degli interpretanti possibili a partire da un dato termine.
Quali tra i seguenti fenomeni possono essere utilizzati come esempio del fenomeno della semiosi illimitata? Il gioco delle associazioni delle idee Il gioco da tavolo "Indovina Chi" Il gioco del telefono senza fili Il gioco dell'impiccato.
Che cosa si intende, nella semiotica interpretativa di Peirce, con la nozione di Abiti interpretativi? Una serie di regolarità, ripetizioni, attese e premesse della semiosi che determinano la selezione dell'interpretante finale Tutte le risposte sono corrette Una serie di regolarità interpretative che selezionano il ground corretto per stabilire l'interpretante finale Una serie di modelli inferenziali prestabiliti, uniti ad attese e premesse interpretative, che determinano la selezione dell'interpretante finale.
Quali tra i seguenti processi/fenomeni NON appartiene, secondo Peirce, a quelli che determinano specifici abiti interpretativi da parte degli interpreti? Modelli inferenziali prestabiliti Regolarità interpretative Attese e premesse interpretative Esperienza della semiosi.
Che cosa si intende, nei termini di Peirce, per Interpretante finale? Si intende quell'interpretante che chiude il processo interpretativo, poiché selezionato sulla base del ground più adatto/efficace nel contesto specifico Si intende quell'interpretante che permette la transizione dall'Oggetto Immediato all'Oggetto Dinamico, e quindi al significato, sulla base del ground adatto al contesto specifico Nessuna delle altre risposte è corretta Si intende quell'interpretante che pone temporaneamente fine alla catena di associazioni/traduzioni che ci permettono di giungere a un certo oggetto/significato.
Qual è il problema semiotico alla base del riconoscimento del fenomeno potenziale della semiosi illimitata? Se il processo di semiosi fosse illimitato, non sarebbe mai possibile stabilire quando fermarsi/interromperlo per dare la "giusta interpretazione" Se il processo di semiosi fosse illimitato, non vi sarebbe possibilità di comunicare concretamente, non arrivando mai ad un messaggio condiviso Tutte le risposte sono corrette Se il processo di semiosi fosse illimitato, nessun ragionamento conoscitivo potrebbe mai arrivare a compimento.
Quale tra le seguenti risposte precisa meglio la relazione/opposizione tra le teorie di Peirce e di De Saussure? Peirce e De Saussure divergevano significativamente per prospettiva di studio, oggetti di studio e obiettivo finale Peirce e de Saussure non condividevano un oggetto di studio, ma condividevano prospettive di studio e e obiettivi Peirce e de Saussure condividevano un oggetto di studio, ma divergevano su prospettive di studio e e obiettivi Nessuna delle altre risposte.
Quale tra i seguenti elementi NON costituisce un aspetto rilevante della teoria interpretativa di Peirce, nei confronti della semiotica strutturale? La semiosi come prodotto di una attività cognitiva di mediazione, selezione e traduzione La natura del segno come costrutto dalla taglia non prestabilita La natura triadica del segno La natura fallibile e ipotetica del processo di conoscenza.
Quale tra le seguenti risposte NON rappresenta una differenza fondamentale tra la semiotica interpretativa e la semiotica strutturale La natura binaria o triadica del segno La focalizzazione su specifici sistemi linguistici (o meno) Il rapporto tra struttura chiusa e processo aperto La focalizzazione sul concetto di relazione.
Quale tra i seguenti aspetti della semiotica di Peirce si rivela meno pertinente nell'esempio della talpa nel giardino? I processi di selezione dell'interpretante L'uso dei segni per mentire La fallibilità interpretativa La natura conflittuale dell'esperienza semiosica.
Perché si rivela interessante, in ottica semiotica, l'esempio della talpa nel giardino, sviluppato in relazione alla teoria semiotica di Peirce? Perché mostra il processo di interpretazione abduttiva Tutte le risposte sono corrette Perché mostra il funzionamento del processo di semiosi Perché esemplifica il concetto di fallibilità dell'interpretazione.
Qual è uno dei concetti teorici più importanti che Eco riformula e considera alla base del suo Trattato di semiotica generale? La nozione di codice La nozione di struttura Il concetto di regola Il concetto di semema.
Quale tra le seguenti risposte fa parte delle funzioni di mediazione del codice, secondo la teoria formulata da Umberto Eco? Tutte le risposte sono corrette IL codice stabilisce la correlazione tra piani producendo una regola Il codice presenta una funzione/natura strutturale trai suoi elementi stabilendo una correlazione il codice crea una funzione segnica.
Perché è particolarmente rilevante, per la semiotica, la nozione di codice formulata da Umberto Eco? Nessuna delle altre risposte Perché si configura attraverso una serie di s-codici all'interno di ogni sistema linguistico Perché il codice ricollega tramite un interpretante terzo i due piani del linguaggio (significante e representamen) Perché mette in dialogo lo strutturalismo con la semiotica interpretativa di Peirce.
Cosa intende Umberto Eco con il concetto di Unità Culturale? Tutte le risposte sono corrette Si intende un elemento distinto di un sistema, che è al centro di una serie di codificazioni connotative, ma non denotative Intende un elemento che, all'interno di un sistema-cultura, risulta definito e distinto dagli altri, suscettibile di significazioni veicolate da significazioni precedenti Si intende un elemento di un sistema-cultura, che è al centro di una serie di codici denotativi, ma non connotativi.
Quale delle seguenti affermazioni riguardo la nozione di codice formulata da Umberto Eco NON è vera? A partire dalla nozione di codice di Eco è stato possibile ripensare una teoria della decodifica non strutturale dei testi Il concetto di codice fa interagire linguaggio, traduzione e cultura, mettendo in luce la natura mediata dell'interpretazione Nessuna delle risposte è corretta Attraverso la nozione di codice, Eco applica allo studio della cultura e della comunicazione la teoria della conoscenza di Peirce.
Quale questione teorica ed epistemologica è alla base del libro di Eco "La struttura assente" ? La critica alle due visioni radicali dello strutturalismo ontologico e dello strutturalismo metodologico La critica ad una tradizione di strutturalismo di tipo metodologica La proposta di una nuova prospettiva ontologica nei confronti del concetto di struttura La problematizzazione di una tradizione di strutturalismo di matrice ontologica.
Che cosa intende Eco con il concetto di Comunità di Interpreti, da lui formulato? Nessuna delle risposte è corretta la funzione astratta interna ad un testo che manifesta l'insieme dei lettori modello storicamente e geograficamente ipotizzati dal testo stesso L'insieme delle conoscenze e delle credenze di un determinato gruppo di lettori situato geograficamente e storicamente L'insieme delle interpretazioni e regole di inferenza comuni all'interno di una serie di interpretanti in un sistema culturale.
Quale grande cambiamento teorico è rappresentato dalla pubblicazione di Lector in Fabula di Eco, nel 1979? Il passaggio da una prospettiva interpretativa fondata sul codice al problema della cooperazione interpretativa Lo sviluppo di una teoria della cooperazione interpretativa basato sul modello della decodifica generativa Il passaggio da una prospettiva semiotica fondata sul codice a una fondata sul testo Lo sviluppo di una semiotica di decodifica testuale a partire da una semiotica basata sull'interpretazione di codici.
Qual è la tesi fondamentale che da origine e riassume la teoria della cooperazione interpretativa di Eco? L'idea che il ricevente debba ricostruire un autore modello attraverso cui interpretare il corretto significato del testo L'idea che il mittente/autore produca il testo sulla base di una serie di strategie di produzione segnica L'idea che ogni testo funzioni come un meccanismo incompleto, che richiede l'intervento del lettore/ricevente L'idea che un testo sia un costrutto il cui significato è fortemente dipendente da fattori contestuali ed esterni ad esso.
Qual è la differenza fondamentale tra i testi definiti da Eco "chiusi" e quelli "aperti"? I primi sono testi che lasciano pochissimo margine interpretativo al lettore, i secondi invece si fondano sulla cooperazione interpretativa I primi sono testi che presentano limiti e ostacoli allo sviluppo di passeggiate inferenziali e isotopie virtuali, al contrario dei secondi I primi sono testi che presentano un grado di intertestualità molto basso o inesistente, mentre i secondi si fondano su ampia apertura intertestuale Nessuna delle risposte è corretta.
Qual è la differenza principale, secondo Eco, tra il concetto di "Uso del testo" e quello di "interpretazione del testo"? L'interpretazione del testo riguarda l'attualizzazione del senso e attribuzione del significato previsto dall'autore modello, a differenza dell'uso L'uso del testo si basa sulla mancata applicazione dei codici interpretativi corretti, previsti dalle strategie autoriali L'interpretazione del testo richiede l'attualizzazione del senso e attribuzione di significato compatibile con quella dell'autore empirico L'uso del testo deriva da un rifiuto alla cooperazione interpretativa da parte del lettore, a differenza dell'interpretazione.
Che cosa intende eco con la distinzione tra autore/lettore empirico e modello? Tutte le risposte sono corrette L'autore modello è l'immagine dell'autore che emerge attraverso le sue strategie, rintracciabili nel discorso testuale L'autore/lettore modello è l'immagine astratta postulata dal lettore/autore empirico, sulla base della ricostruzione/strategia testuale L'autore e lettore empirico sono gli individui in carne e ossa che interagiscono nella cooperazione interpretativa e produzione testuale.
Che cosa intende Eco attraverso il processo delle inferenze da sceneggiatura? intende il processo per cui una specifica sceneggiatura (topic) viene tradotta in una serie di mondi possibili e figure del livello discorsivo Intende la capacità e tendenza dei lettori a inferire conseguenze e sviluppi narrativi possibili e coerenti con il testo Nessuna delle risposte è corretta Egli intende il processo attraverso cui una sceneggiatura determina la selezione del topic per un contenuto testuale, a partire da processi di gerarchizzazione narrativa.
Quale tra le seguenti risposte fa parte dei tre livelli di base di applicazione di codici formulati da Eco per spiegare i processi di disambiguazione del testo? Dizionario di base (riconoscimento delle unità culturali) Selezioni contestuali/circostanziali (disambiguazione termini con circostanze esterne al testo) Tutte le risposte sono corrette Regole di co-referenza (disambiguazione deissi e anafore).
Secondo Eco, una volta introdotti i concetti di autore e lettore modello, quale distinzione semiotica si rivela necessaria? Quella tra la decodifica empirica del testo da parte del lettore, e la decodifica modello ipotizzata dalle strategie testuali La distinzione tra topic e isotopia, di cui solo il primo legato agli autori/lettori empirici Nessuna delle risposte è corretta Quella tra la semplice decodifica tramite applicazione di codici, e l'utilizzo di competenze interpretative.
In quale 'stadio' dell'interpretazione testuale, secondo Eco, non vi è differenza sostanziale tra decofidica e competenze interpretative? Nella interazione con il codice denotativo del testo Nella relazione con la manifestazione lineare del testo Nella traduzione intersemiotica dal codice di base dell'emittente a quello del destinatario Nel processo di riconoscimento/decodifica del piano dell'espressione.
Perché Eco inserisce il concetto di Circostanze di enunciazione tra le competenze interpretative? Perché attraverso di esse, il lettore identifica le figure astratte di enunciatore ed enunciatario testuale, risalendo all'autore modello modello Tutte le risposte sono corrette Perché attraverso di esse, il lettore identifica le figure astratte di enunciatore ed enunciatario testuale, risalendo al lettore modello Perché attraverso di esse, il lettore mette in relazione il testo/messaggio con il contesto comunicativo a cui appartiene.
Come definisce Eco il processo di Ipercodifica? Intende la capacità e tendenza dei lettori a inferire conseguenze e sviluppi narrativi possibili e coerenti con il testo Egli intende un fenomeno appartenente alle competenze interpretative, che determina l' interpretazione di un testo sulla base del riconoscimento di espressioni fatte o cristallizzate Eco lo considera come il processo per cui uno specifico elemento testuale viene assegnato ad un genere/classe testuale specifico, permettendo l'interpretazione di informazione specifiche valide per tutto il testo Egli intende un fenomeno appartenente ai processi di surcodificazione, che determina il riconoscimento delle espressioni cristallizate nel testo.
Cosa si intende, all'interno della teoria di Eco, con il concetto di Enciclopedia? L'enciclopedia è l'insieme astratto di tutti i testi che esistono in un dato momento nella cultura umana L'enciclopedia è l'insieme concreto dei testi che fanno parte di una data unità culturale L'enciclopedia è quell'oggetto concreto che manifesta il funzionamento di tutti i processi intertestuali in una data cultura L'enciclopedia è il modello di rinvio segnico del piano del contenuto, che supera il Modello Q introdotto dal Trattato.
Che rapporto esiste, secondo Eco, tra l'esperienza dei testi dei lettori empirici e i processi di cooperazione interpretativa della comunità degli interpreti? Nessuno diretto; la comunità degli interpreti è una funzione astratta, in relazione con i lettori modello di un testo Una relazione indiretta, per cui l'esperienza dei testi che i lettori fanno influenza la loro capacità/inferenza nell' interpretare i testi successivi Nessuno: le strategie interpretative prodotte dall'autore modello non sono riconducibili alla sua esperienza come lettore empirico Nessuna delle risposte è corretta.
Che rapporto esiste, secondo Eco, tra la competenza enciclopedica dei lettori e la produzione di sceneggiature inferenziali in relazione ai testi? Una relazione indiretta, per cui l'esperienza dei testi che i lettori fanno influenza la loro capacità/inferenza nell' interpretare i testi successivi Tutte le risposte sono corrette La competenza enciclopedica dei lettori influenza lo sviluppo di specifiche sceneggiature inferenziali, facendole ritenere più o meno probabili Nessuno diretto; la competenza enciclopedica dei lettori è una funzione astratta, in relazione unicamente con i lettori modello di un testo.
Che definizione da Umberto Eco al concetto di Mondi Possibili? Egli li considera tutti i risultati del processo delle passeggiate inferenziali dei lettori, sulla base delle possibilità non espresse dal testo Egli li considera tutti i processi di inferenza legati alle possibilità non espresse dal testo base, in rapporto ad una specifica Enciclopedia Umberto Eco non elabora una definizione di Mondi Possibili, ma si limita a definire il processo delle passeggiate inferenziali Nessuna delle risposte è corretta.
Cosa caratterizza il concetto di Passeggiate Inferenziali, all'interno della teoria semiotica di Umberto Eco? Tutte le risposte sono corrette Esse rappresentano il processo interpretativo che ha come risultato la produzione di un mondo possibile Esse rappresentano il lavoro interpretativo compiuto dal lettore, per produrre previsioni tramite sceneggiature ocmuni o intertestuali Esse rappresentano un processo inferenziale, che elabora conseguenze possibili a partire dallo stato del testo stesso.
Quali tra le seguenti dinamiche dell'intertestualità NON è tra quelle sviluppate da Umberto Eco, nella sua teoria semiotica? L'intertestualità intrinseca al testo, implicata dal suo partecipare di una enciclopedia L'intertestualità come risultato delle passeggiate inferenziali, che producono disgiunzione di possibilità nelle sceneggiature L'intertestualità dipendente dalle dinamiche di ipercodifica e sceneggiature inferenziali dei lettori Nessuna delle risposte è corretta.
In che senso vi è il rischio che i processi di cooperazione interpretativa descritti da Eco sviluppino fenomeni di semiosi illimitata? Poiché se ogni interpretazione di un enunciato richiedesse un interpretante enciclopedico esterno al testo e deducibile tramite inferenza, il processo interpretativo non giungerebbe mai a compimento Nessuna delle risposte è corretta Poiché se ogni interpretazione di enunciato dipendesse da un interpretante cooperativo, a sua volta esso dipenderebbe da un ulteriore interpretante cooperativo, in un processo infinito Perché se ogni interpretazione di enunciato richiedesse interamente un tale lavoro interpretativo e inferenziale, tale processo non avrebbe mai fine.
Quali tra i processi interpretativi descritti da Umberto Eco risponde al rischio di fenomeni di semiosi illimitata in ambito testuale? I processi interpretativi di magnificazione e narcotizzazione interpretativa I processi di selezione del topic e di inferenza intertestuale I processi di narcotizzazione interpretativa e di passeggiate inferenziali Nessuna delle risposte è corretta.
Che cosa considera Eco come il processo di selezione/individuazione del Topic? Tutte le risposte sono corrette Il topic consiste nella capacità di mettere a fuoco il tema dominante del testo, in relazione ai processi di cooperazione interpretativa svolta finora Il topic corrisponde al risultato dell'operazione di ipercodifica testuale, ovvero l'individuazione del genere-tipo a cui il testo appartiene Il topic consiste nella capacità di selezionare il tema centrale del testo, sulla base della selezione contestuale effettuata dal lettore.
Quale relazione e differenza esiste tra l'individuazione del topic di Eco e l'isotopia di Greimas? Il topic è fondamentalmente determinato dalla coerenza discorsiva interna alla manifestazione testuale, laddove l'isotopia dipende dalle proprietà strutturali del linguaggio e non del testo Non esiste differenza significativa tra topic e isotopia; entrambe oltrepassano i confini testuali, la prima nei termini della langue e il secondo nei termini della cooperazione interpretativa Non esiste differenza significativa tra topic e isotopia; entrambe rimangono all'interno dei confini testuali Se l'isotopia è considerabile come l'iterazione di proprietà semantiche immanenti al testo, il topic oltrepassa i confini del testo, poiché appartiene ai processi di selezione interpretativa.
Come Umberto Eco rielabora i concetti di fabula e intreccio all'interno della sua teoria della cooperazione interpretativa? Eco non rielabora i concetti di fabula e intreccio, ma si limita a integrare la definizione formalista nei termini dellle competenze interpretative Nessuna delle risposte è corretta A partire dall'esperienza dell'intreccio i lettori ricostruiscono la fabula, intesa come macro-proposizione narrativa che sintetizza la narratività del testo Eco sostiene che la fabula è il risultato dell'elaborazione di una serie di sceneggiature intertestuali, a partire dall'esperienza dell'intreccio.
Che cosa definisce Eco con il termine di Narcotizzazione interpretativa? Nel fenomeno per cui un lettore tralascia/ignora un dato elemento testuale dal suo processo di cooperazione interpretativa Nel fenomeno per cui un lettore concentra la propria ccoperazione su un certo elemento del testo, tralasciando il senso letterale per un senso connotato Nel fenomeno per cui determinate proprietà testuali (isotopie) vengono cancellate per velocizzare il processo di cooperazione interpretativa Nel fenomeno per cui un lettore annulla/sopprime un determinato elemento testuale per produrre una interpretazione coerente a livello discorsivo (sceneggiatura o topic).
Quale tra le seguenti risposte NON appartiene alle massime conversazionali elaborate da Herbert Grice? Modo Qualità Relazione Sincerità.
Cosa viene definito da John Austin un atto linguistico perlocutorio? L'atto per cui l'agire linguistico combina suoni e significati ottenendo un enunciato constativo Quell'atto per cui, attraverso l'atto linguistico, si ottengono degli effetti che sono implicati o eseguiti da altri in relazione all'atto iniziale L'atto per cui un determinato fine illocutorio comporta in altri soggetti la produzione di atti illocutori ulteriori L'atto per cui, attraverso alcuni verbi o implicature, la comunicazione mira ad esercitare un effetto sul mondo o sugli altri.
Cosa si intende per pragmatica della comunicazione, secondo la definizione di Volli? La pragmatica si occupa del rapporto tra comunicazione, interlocutori e ambiente, nello specifico studiando le azioni che si svolgono in relazione al linguaggio Tutte le risposte sono corrette La pragmatica si occupa del rapporto tra comunicazione e fattori extra-linguistici, come il contesto, l'enunciazione e le implicazioni del linguaggio La pragmatica è quella dimensione comunicativa attraverso cui il linguaggio esercita una funzione concreta sul mondo (ordini, suggerimenti, richieste…).
Che distinzione esiste tra le modalità del linguaggio constativa e performativa, secondo il pensiero di John Austin? John Austin non ha sviluppato la distinzione tra performativo e constativo, che risale al suo collega Herbert Paul Grice La modalità constativa è quella che esprime pensieri e opinioni del parlante; quella performativa è quella per cui si esprimono azioni, effetti e processi La modalità constativa è quella con cui il linguaggio parla/definisce la realtà; la modalità performativa è quella attraverso cui si agisce nella realtà Nessuna delle risposte è corretta.
Cosa viene definito da John Austin un atto linguistico illocutorio? Quando attraverso l'atto linguistico si ottengono degli effetti che sono implicati o eseguiti in relazione all'atto proprio Nessuna delle risposte è corretta L'atto per cui, attraverso alcuni verbi o implicature, la comunicazione mira ad esercitare un effetto sul mondo o sugli altri L'atto per cui l'agire linguistico combina suoni e significati ottenendo un enunciato constativo.
Quali tra le seguenti risposte corrisponde alla massima conversazionale della Relazione elaborate da Grice? Essere il più possibile chiari e schietti Fornire informazioni valide e adeguate Fornire informazioni a sufficienza, senza eccedere Dire cose pertinenti con il discorso.
Che natura hanno i testi all'interno di una prospettiva di semiotica della cultura? Tutte le risposte sono corrette La semiotica della cultura non contempla la nozione di testo strutturale, ma sviluppa un modello di testo alternativo, di matrice interpretativa Quella di un oggetto analizzabile in laboratorio, attraverso cui interpretare l'esistenza di dinamiche culturali generali Quella di un oggetto dinamico, che dialoga con il suo contesto e viene attraversato da codici e dinamiche culturali.
Che cosa si intende, nella prospettiva della semiotica della cultura, con l'idea che la cultura assuma forma sistemica? Che i fenomeni culturali vivono di dipendenze e relazioni tra la parte e il tutto; e che le culture si sviluppano sulla base di una attribuzione di coerenza sistematica Che ogni cultura è assimilabile ad un linguaggio specifico, definito, caratterizzato da relazioni strutturali interne, ma non esterne Nessuna delle altre risposte è corretta Che i soggetti attribuiscono ad ogni cultura una completa coerenza e organicità, anche in contrasto con la natura frammentaria dei processi culturali.
Cosa significa sostenere che "nessuna cultura esiste in forma unicamente astratta?" Che ogni cultura viene sempre percepita/interpretata in rapporto a date caratteristiche o modalità dei testi in una società Che ogni cultura è un oggetto semiotico concreto, allo stesso modo dei segni e dei codici, analizzabile in quanto tale Che ogni cultura è il risultato di una codificazione esplicitata in diversi testi di una data società Nessuna delle altre risposte è corretta.
La Semiotica della cultura … è un campo di ricerca interno alla semiotica interpretativa, legata alle teorie di Eco sul rapporto tra codice e unità culturale è la terza tradizione semiotica, insieme alla Semiotica strutturale e interpretativa Nessuna delle altre risposte è corretta è piuttosto un campo di ricerca semiotico, che descrive la cultura attraverso la prospettiva semiotica, "sub specie" semiotica.
Che cosa si intende con l'affermazione "dal punto di vista semiotico, la cultura non è un oggetto" ? Che la cultura non è un fenomeno concreto e sostanziale, come una particella atomica o una massa di persone Che la cultura è piuttosto un effetto di senso, risultate dalla nostra interazione e comunicazione Che la cultura è piuttosto un'ipotesi regolativa, una proiezione che ci permette di dare senso alla collettività e al mondo Tutte le risposte sono corrette.
Cosa intende Lotman con l'affermazione che è la comunicazione stessa a funzionare in maniera traduttiva? Egli ritiene che ogni cultura produca, simultaneamente all'immagine di sé, anche l'immagine di una alterità che parla una lingua diversa Tutte le risposte sono corrette Egli sostiene che il codice del mittente e quello del destinatario non sono mai identici, producendo così la necessità di un certo grado di traduzione nella comunicazione Egli sostiene che ogni forma di comunicazione, per essere compresa anche dai suoi stessi autori, richieda una forma di traduzione in una lingua diversa rispetto a quella iniziale.
Cosa intende Lotman con l'affermazione di principio del plurilinguismo delle culture? Nessuna delle altre risposte è corretta Egli sostiene che il codice del mittente e quello del destinatario non sono mai identici, producendo così la necessità di un certo grado di traduzione nella comunicazione Egli sostiene che per essere attiva, una cultura deve possedere almeno due lingue in traduzione reciproca, così da produrre nuova informazione Egli ritiene che ogni cultura produca, simultaneamente all'immagine di sé, anche l'immagine di una alterità che parla una lingua diversa.
Che cosa intende Lotman con il termine di "sistema modellizzante primario?" Intende un sistema strutturale che entra in contatto immediato con il parlante, senza ricorso a traduzioni di un sistema culturale, come i linguaggi gestuali Intende un sistema strutturale, autonomo e indipendente da altri sistemi segnici parziali; un sistema come quello delle lingue naturali Intende un sistema semiotico parziale, ma che influenza direttamente l'esperienza culturale dei soggetti che lo utilizzano (come l'arte) Nessuna delle altre risposte è corretta.
Quale visione generale della cultura muove la prospettiva della scuola di Tartu-Mosca, nello specifico esplicitata da Lotman e Uspenskij? L'idea che la cultura organizzi e selezioni l'informazione in forma dinamica Tutte le risposte sono corrette L'idea che la cultura funzioni come un meccanismo semiotico, organizzando strutturalmente il mondo che la circonda L'idea che la cultura sia un sistema organizzato, di natura semiotica e dotato di confini ed elementi distintivi.
Quale definizione/visione della Cultura viene proposta inizialmente da Lotman e Uspenskij, nella loro introduzione al volume "Tipologia della cultura" ? Cultura come insieme di strumenti, tecniche, istituti sociali, credenze, costumi e lingua Cultura come sistema linguistico dotato di proprietà strutturali e confini stabiliti Cultura come insieme di tutta l'informazione non ereditaria e dei mezzi per la sua organizzazione e conservazione Nessuna delle altre risposte è corretta.
Quale dei seguenti semiologi è ritenuto uno dei più importanti autori per la teoria semiotica della cultura? Jurij Lotman Roland Barthes Umberto Eco Algirdas Julien Greimas.
In che rapporto sono, secondo la teoria di Lotman e Uspenskij, le autodescrizioni culturali e i modelli dell'alterità? Nessuna delle altre risposte è corretta Le prime includono i secondi; i modelli di alterità nascono all'interno di una autodescrizzione Le prime determinano la nascita dei secondi; a partire da una autodescrizione si svilupperanno testi che creeranno alterità autodescrittive I secondi determinano i primi; a partire da modelli di alterità debrayata (non-io/qui/ora) si sviluppa, in secondo grado, una autodescrizione embrayata (io, qui, ora).
Che cosa si intende, nella teoria di Lotman e Uspenskij, con il termine 'autodescrizione'? La descrizione di ogni cultura che viene effettuata dalle altre culture, che sono in comunicazione con la prima Nessuna delle altre risposte è corretta L'insieme delle caratteristiche veritiere attraverso cui una cultura si auto-percepisce L'immagine di sé che ogni cultura crea, selezionando specifiche caratteristiche e testualizzandole.
Quale dei seguenti esempi NON costituisce un esempio di autodescrizione culturale, secondo la teoria di Lotman e Uspenskij? I contratti legali applicati a livello nazionale (contratti di categoria) I miti di fondazione (come Romolo e Remo) Le descrizioni della composizione di una società (la tripartizione medievale) I discorsi istituzionali di cariche politiche (La regina che parla alla nazione).
Che rapporto esiste, nella teoria di Lotman e Uspenskij, tra autodescrizione ed eterogeneità culturale? L'autodescrizione non ha relazione diretta con l'eterogeneità culturale, che avviene a livello di comunicazione/traduzione testuale L'autodescrizione contribuisce al processo dinamico dell'eterogeneità culturale, producendo ulteriori codici e modelli culturali sottoposti a variazione L'autodescrizione agisce in direzione opposta al processo dinamico dell'eterogeneità, selezionando e stabilizzando alcune caratteristiche culturali L'eterogeneità culturale è un processo dovuto alla fisiologica natura della comunicazione come traduzione.
Che cosa intendono Lotman e Uspenskij con il termine "tipologia delle culture?" Una tipologia delle culture è l'analisi dei meccanismi di funzionamento semiotico culturale, sulla base di specifici processi, creando così seriazioni o tipologie Una tipologia della cultura è la realizzazione di categorie oppositive di tipo esclusivo, che permettono di classificare ogni cultura sulla base della sua combinazione di tratti tipologici Una tipologia della cultura è una descrizione analitica di come ogni cultura si immagina (autodescrive) Nessuna delle altre risposte è corretta.
Quale tra le seguenti categorie tipologiche NON appartiene a quelle presentate da Lotman e Uspenskij per l'analisi delle caratteristiche di una cultura? Categorie topologiche (definizione dell'esterno, orientamento e comprensività) Culture attive vs culture passive Culture ordinate vs culture caotiche Culture testualizzate vs culture grammaticalizzate.
Che rapporto vi è, nella teoria semiotica di Lotman, tra testi e comportamenti? I comportamenti sono condizionati dai testi e a loro volta si fanno testi I comportamenti e i testi sono entrambi manifestazione delle regole/codici culturali I testi rappresentano modelli di comportamento, ma i comportamenti non si traducono direttamente in forma testuale Tutte le risposte sono corrette.
Quale tra le seguenti risposte NON appartiene ai motivi per cui la teoria semiotica di Lotman è fortemente orientata all'analisi del testo I testi risentono direttamente delle dinamiche culturali che li rendono possibili, e le concretizzano in forma analizzabile I testi influenzano e determinano la vita culturale, dai suoi codici/regole ai comportamenti, alle sue autodescrizioni Il testo offre un modello culturale in scala, in forma paradigmatica I testi rappresentano una funzione della memoria, riproducono il meccanismo di selezione/organizzazione dell'informazione.
Che rapporto esiste tra la nozione di testo di tipo strutturale e quella di testo in senso Lotmaniano? Non vi è differenza significativa tra le due nozioni; Lotman riprende direttamente il concetto di testo Greimasiano Non esistono rapporti diretti tra la nozione di testo Lotmaniana e quella strutturale, ma piuttosto con la nozione di Unità Culturale definita da Eco Le due nozioni sono simili, con la differenza che il testo è un oggetto della cultura stessa (ha una funzione culturale) e non una costruzione dell'analista Nessuna delle altre risposte è corretta.
Quali caratteristiche assume il testo, nel senso Lotmaniano, come meccanismo generatore di cultura (funzione culturale?) Possiede eterogeneità interna (plurilinguismo) e presuppone uno scambio semiotico con l'esterno/contesto Possiede omogeneità interna (autodescrizione) ma è suscettibile di dinamizzazione esterna (plurilinguismo) Nessuna delle altre risposte è corretta Produce e presuppone un continuo scambio semiotico, fatto di traduzioni/interpretazioni, per poter significare adeguatamente.
Cosa significa sostenere che, nella teoria di Lotman, vi è isomorfismo tra l'unverso culturale e il singolo testo? Che sia la cultura che i testi in quanto tali sono necessariamente sistemi plurilinguisti e dinamici Che gli stessi meccanismi che caratterizzano la cultura in quanto sistema (eterogeneità interna, dialogismo con l'esterno) sono rinvenibili nei testi Che sia la cultura che i testi possiedono, in quanto sistemi semiotici, isomorfismo tra i due piani del linguaggio (espressione e contenuto), inclusa l'asimmetria tra i piani Che sia la cultura che i testi possiedono, in quanto sistemi semiotici, isomorfismo tra i due piani del linguaggio (espressione e contenuto), inclusa simmetria tra i piani.
In quali accezioni Jurij Lotman intende il testo in termini di "funzione" e "Funzionamento"? Nessuna delle altre risposte è corretta Funzione come ingranaggio/meccanismo di un sistema dinamico, che ne permette il funzionamento In una doppia accezione: funzione come ingranaggio di un sistema, e funzione come correlazione tra piani e sistemi linguistici Funzione come correlazione semiotica tra piani e processi linguistici.
Quale tra le seguenti risposte NON rappresenta uno degli elementi morfologici della Semiosfera, descritta da Lotman La normale, spazio di attraversamento di una semiosfera da altre semiosfere con orientamenti diversi, che tuttavia ne condividono parzialmente i codici La periferia, area bilingue e dinamica, in cui avvengono nuovi processi semiotici Il centro, in cui risiede il nucleo culturale identitario che forma l'autodescrizione I confini, che agiscono come spazio di traduzione per l'alterità.
Cosa si intende, nella teoria di Lotman, per meccanismi di destabilizzazione? Processi fisiologici di degradamento e consunzione della semiosfera, dovuti all'eccessiva stabilizzazione o alla mancanza di dialogo con l'esterno Processi che contribuiscono alla tendenza dinamica e eterogenea della semiosfera Processi che favoriscono l'ingresso da parte di elementi esterni alla semiosfera Nessuna delle altre risposte è corretta.
Cosa si intende, nella teoria di Lotman, per meccanismi di stabilizzazione? Processi che impediscono l'ingresso da parte di elementi esterni alla semiosfera Processi che contribuiscono alla tendenza dinamica e eterogenea della semiosfera Tutte le risposte sono corrette Processi che mantengono coerente e uniforme il continuum della semiosfera.
Quali caratteristiche del concetto di Biosfera di Vernadskij sono alla base del concetto di Semiosfera elaborato da Lotman? L'organicità, intesa come coerenza e sistematicità dinamica Nessuna delle altre risposte è corretta L'organicità, intesa come creazione di organi specifici, che compiono solo determinate funzioni L'organicità, intesa come capacità di funzionare e rigenerarsi anche a seguito di danni.
Su quale tipo di ragionamento analogico si fonda il concetto di semiosfera, elaborato da Lotman? La cultura come sistema funzionante (metafora meccanicistica) La cultura come stratificazione testuale (metafora archeologica) La cultura come spazio/ambiente di relazioni (metafora spaziale) La cultura come testo codificato (metafora testuale).
Che tipo di relazioni testo/cultura NON sono previste all'interno del modello della cultura dinamico ipotizzato da Lotman? Relazioni verticali (testi e codici del passato che interagiscono con quelli presenti) Relazioni diagonali (testi e codici cancellati o rimossi dalla cultura, di cui rimangono solo tracce) Relazioni orizzontali (testi che dialogano con altri testi e lingue) Relazioni extraculturali (testi e codici di altri sistemi che vengono tradotti/assimilati).
Cosa si intende, nella teoria della cultura di Lotman, con il termine di "esplosioni" Cambiamenti repentini e dannosi, che avvengono all'interno di un sistema culturale Nessuna delle altre risposte è corretta Cambiamenti radicali di una semiosfera, che portano alla riorganizzazione del sistema Il risultato destabilizzante dei processi di traduzione di un testo esterno in una semiosfera.
Che rapporto lega la semiosfera, la traduzione e l'informazione, secondo la teoria di Lotman? Poiché la cultura è un meccanismo di mantenimento dell'informazione, la traduzione è possibile ai confini della semiosfera, dove l'esterno entra in comunicazione Poiché ogni semiosfera è composta di strati e filtri, ogni immissione di nuova informazione è il risultato di una traduzione nello spazio semiosferico La semiosfera, funzionando esattamente come i testi, produce informazione e può essere tradotta, interpretata dall'esterno (ma non il contrario) Tutte le risposte sono corrette.
Secondo la teoria della semiosfera di Lotman, all'interno di tale sistema … … la diversità di velocità tra le varie parti interne causa conflitto e dinamismo … gli elementi interni non hanno la stessa velocità, causando destabilizzazione interna … gli elementi interni sono tanto più eterogenei/plurilingue quanto più lontani dal centro Tutte le risposte sono corrette.
Che funzione svolgono, nella semiosfera di Lotman, le figure come gli sciamani, i sacerdoti, gli stranieri, i boia? Sono figure di mantenimento e incorporazione delle autodescrizioni fondamentali della cultura (rapporto vita/morte) Sono figure di alterità, soggetti esterni alla società, seppur funzionalmente parte di essa Tutte le risposte sono corrette Sono figure di mediazione tra proprio e l'altrui, che esorcizzano l'estraneità entrando in relazione mediata con essa.
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