Simone Maria Grazia
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Title of test:![]() Simone Maria Grazia Description: Didattica Generale L1 - L12 Creation Date: 2025/02/18 Category: Others Number of questions: 64
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Il cambiamento può essere inteso come spazio: critico. educativo. Incerto. esemplificativo. In quale di questi contesti la didattica NON è chiamata a gestire il rapporto tra insegnamento-apprendimento: il contesto informale. il contesto formale. la pedagogia sociale. la formazione professionale. La didattica oggi è chiamata di occuparsi anche di questioni relative alla organizzazione: della società. della famiglia. della scuola. tecnologica. Quando parliamo di didattica, ci riferiamo soprattutto a: una scienza. un'arte. un talento. una qualità umana. In didattica è impossibile snodare l’analisi dell’apprendimento senza una considerazione delle questioni connesse: all'insegnamento. al contesto informale. alla scuola. alla società. Tra insegnamento ed apprendimento esiste un rapporto: dinamico. formale. complesso. caratteristico. La didattica è una scienza che si colloca nel più ampio settore delle scienze: didattiche. pedagogiche. sociali. applicate. L'ideale di Comenio era di insegnare tutto: ai docenti. a tutti. a dei soggetti prescelti. a pochi. Secondo J. F. Herbart il motore del processo di apprendimento è: l'interesse. l'intelligenza. la collaborazione tra pari. l'insegnamento. Da sempre l’insegnamento e l’apprendimento, nella vita culturale di ciascuna società, rivestono un ruolo: importante. discutibile. marginale. secondario. Un discorso scientifico sulle pratiche di insegnamento si è avuto a partire dal secolo: XX. XV. XVII. XIX. L'opera "Didattica Magna" fu scritta da: J. Locke. J. H. Pestalozzi. F. Froebel. G. A. Comenio. Per J. Locke, la mente umana all'inizio era priva di: ragione. calcolo. intelletto. conoscenza. J. H. Pestalozzi si fece promotore di una educazione della persona di tipo: integrale. sentimentale. settoriale. corporale. J. H. Pestalozzi riteneva necessario occuparsi dell'educazione: delle masse analfabete. del neonato, del bambino e del fanciullo. degli adulti. del cuore, della mente e della mano. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, ci si dedicò ad una riflessione circa: la mente del bambino. la sfera sociale. l'organizzazione familiare. l'organizzazione didattica. Nella prospettiva di J. Dewey, la scuola ha un ruolo fondamentale nella costruzione: della società. della classe dirigente. del sapere. della mente umana. Nella prospettiva di J. Dewey, la scuola è una istituzione: attiva. valida. secondaria. primaria. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, la scuola di J. Dewey venne tacciata di: parzialità. ingenuità. anonimità. settorialità. La scuola di J. Dewey è chiamata anche: progressiva. di base. comune. elitaria. Negli anni Cinquanta del secolo scorso, più che l'allievo, in primo piano vi fu l'analisi: dei suoi desideri. delle sue prestazioni. della sua famiglia. del suo progetto di vita. B. F. Skinner fu il massimo rappresentante: del comportamentismo. dello spontaneismo. del cognitivismo. della scuola attiva. La task analysis è l’analisi dei requisiti di base per l’esecuzione di: un progetto. una verifica. un compito. un lavoro di gruppo. Il comportamentismo escludeva la possibilità di studiare: la mente umana. la scuola. l'intelligenza. il comportamento. Negli anni Sessanta del Novecento, approcci didattici di stampo comportamentista e di tipo cognitivista furono messi nelle condizioni di: ignorarsi tra di loro. contrapporsi. alternarsi. integrarsi. Il presupposto di fondo del mastery learning è che la maggior parte degli studenti può raggiungere un buon livello di apprendimento se si vanno a garantire: autovalutazioni periodiche. valutazione tra pari. condizioni favorevoli. lavori di gruppo. Per L. Vygotskij, l’apprendimento umano presuppone una natura: sociale. artificiale. ibrida. culturale. Il costruttivismo sposta l'attenzione della didattica sul protagonismo: dell'allievo. del dirigente. del docente. della realtà sociale. Lo studioso che introdusse la teoria delle intelligenze multiple si chiama: J. Bruner. D. Goleman. E. Morin. H. Gardner. D. Goleman attribuisce all’intelligenza la dimensione: creativa. musicale. linguistica. emozionale. IL cognitivismo di seconda generazione, nel dibattito internazionale, viene designato come: soggettivismo. costruttivismo. cognitivismo puro. comportamentismo. A partire dalla metà degli anni Novanta, emerge la possibilità di utilizzare il computer per costruire un nuovo spazio di: esclusione. comunicazione. valutazione tra pari. dibattito. Tra i diversi fattori che caratterizzano gli ambiti della didattica NON rientra: il costo economico. la tipologia di apprendimenti. le finalità educative. la tipologia di utenza. All'inizio del nuovo millennio si accentua il dibattito circa la necessità di spostare l’attenzione, nella scuola, da una didattica orientata a obiettivi disciplinari ad una didattica più attenta alla soluzione di problemi posti: dalle indagini PISA. dalla realtà sociale. dalle scienze matematiche. dalla intelligenza artificiale. Il riconoscimento dell'esistenza di ambiti diversi di insegnamento e apprendimento è piuttosto: recente. necessario. inutile. antico. l'apprendimento riguarda momenti e situazioni della vita ciascuno che sono tra loro: simili. rare. diverse. frequenti. Quale, tra i seguenti, NON è un contesto di apprendimento non formale: il teatro. la parrocchia. la scuola. il sindacato. Tra ambiti di intervento della didattica NON rientra: l'università. la scuola. la formazione professionale continua. la scuola di magistratura. Gli ambiti di intervento della didattica, secondo Bonaiuti, Calvani e Ranieri, sono in tutto: sei. cinque. tre. quattro. L'apprendimento informale avviene in maniera: incidentale. intenzionale. organizzata. formalizzata. Gli ambiti di intervento della didattica risultano intersecati trasversalmente da tre aree di ricerca e intervento: la didattica tecnologica, la didattica speciale e la didattica istituzionale. la didattica tecnologica, la didattica sociale e la didattica interculturale. la didattica comparata, la didattica speciale e la didattica interculturale. la didattica tecnologica, la didattica speciale e la didattica interculturale. L'apprendimento formale conduce all'acquisizione di: riconoscimenti. certificazioni. premi. una laurea. Quale, tra i seguenti, NON è un contesto di apprendimento tradizionalmente riconosciuto: normativo. non formale. formale. informale. Oggi gli insegnanti, la scuola e l'intero sistema scolastico sono diventati oggetto di: critiche. apprezzamento. valutazione. derisione. La forma solitamente più nota di didattica è quella attuata: in università. nella scuola. nella vita quotidiana. nell'ambito della formazione professionale continua. Quale, tra le seguenti, NON è una caratteristica distintiva della didattica scolastica: obbligo di frequenza. classi composte da più allievi. valutazione non formale degli apprendimenti. valutazione formale degli apprendimenti. La legge istitutiva del nido è la legge: n. 1044 del 1971. n. 517 del 1977. n. 517 del 1977. n. 104 del 1992. Le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione” furono promulgate nel: 2022. 2012. 1978. 1992. Le “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione” rappresentano un riferimento legislativo: attuale. discutibile. superato. secondario. Nella scuola primaria la valutazione assume soprattutto una dimensione: rendicontativa. sommativa. facoltativa. formativa. In Italia l'organismo deputato alla valutazione dei sistemi scolastici nazionali è: l'INVALSI. il Governo. il MIUR. l'OCSE. Nella scuola secondaria di primo grado, rispetto alla scuola primaria, le aree disciplinari si separano a causa della presenza: di criteri distinti. di docenti distinti. di scuole distinte. di classi distinte. Il secondo ciclo di istruzione si pone l'obiettivo di incrementare il collegamento con: le nuove tecnologie. le aree disciplinari. il primo ciclo di istruzione. l'università e il mondo del lavoro. Si parla di autonomia scolastica per riferirsi all'insieme di misure che consentono alle scuole di avere una propria indipendenza: pubblica. normativa. decisionale. spazio-temporale. L'Università nasce: nel Rinascimento. Nel Settecento. nel Medioevo. Nel Seicento. L’e-learning rappresenta per l'università uno degli elementi di maggiore: innovazione. dispendio economico. criticità. preoccupazione. L'insegnamento in forme miste "presenza-distanza" viene denominato: on line learning. e-learning. blended learning. mobile learning. La formazione professionale e continua rappresenta un elemento strategico per la competitività: delle imprese e delle scuole. delle imprese ma non degli individui. dei gruppi sociali e degli individui. delle imprese e degli individui. L'aspetto che più caratterizza la didattica nella formazione professionale e continua è la centralità: della pratica. della teoria. dell'insegnamento. dell'apprendimento. L'apprendimento esperienziale e l'action learning rappresentano le proposte che hanno riscosso maggiore interesse nell'ambito: della didattica scolastica. della formazione professionale e continua. della didattica extrascolastica. della didattica universitaria. Quale, tra queste opzioni, NON è un'attività tipica dell'apprendimento esperienziale e dell'action learning: la pratica. la riflessività. il lavoro attivo. la valutazione. Nell'apprendimento esperienziale, l'enfasi è posta sullo sviluppo di capacità di: autovalutazione. metacognizione. critica. problem solving. L'autore di riferimento dell'apprendimento esperienziale è: J. Dewey. D. Kolb. J. Piaget. J. J. Rosseau. L’action learning fa leva sui problemi e sulle sfide che si riscontrano nell'ambiente: scolastico. extrascolastico. sociale. lavorativo. |