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SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO (PARTE TRE)

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SOCIOLOGIA DEI PROCESSI ECONOMICI E DEL LAVORO (PARTE TRE)

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(PARTE TRE)

Creation Date: 2020/11/23

Category: Others

Number of questions: 141

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01. DOMANDA 80 Che cosa sono le scorciatoie mentali. modalità di applicazione del modello di razionalità assoluta. forme di pensiero tipiche della mentalità soggetta a pregiudizi. i giudizi influenzati da spinte irrazionali o emozionali. errori indotti dalla scarsa conoscenza degli argomenti trattati.

02. DOMANDA 79 Quali sono i tre tipi fondamentali di ragionamento. ragionamento matematico, linguistico e artistico. ragionamento semplice, complesso e intermedio. ragionamento deduttivo, induttivo e abduttivo. ragionamento logico, illogico e affettivo.

03. DOMANDA 78 Quali sono le differenze tra Sistema Cognitivo 1 e Sistema Cognitivo 2. il primo è basato sull'intuizione con processi mentali rapidi, il secondo sul ragionamento, relativamente più affidabile, ma più lento. il primo consente di evitare le trappole mentali e il secondo cade preda delle trappole mentali. il primo è correlato al sistema cerebrale, il secondo al sistema limbico, quindi il primo è razionale e il secondo è emotivo. il primo è la base dell'intelligenza logico-razionale e il secondo è la base dell'intelligenza matematica.

04. DOMANDA 56 L'intelligenza logico-razionale si riferisce. alla facoltà di impiegare rappresentazioni fisiche e astratte, schemi topologici ed elaborazioni statistiche e probabilistiche. alla facoltà di comprendere esattamente l'essenza dei fenomeni tramite ragionamenti inoppugnabili che riescono ad evitare ogni tipo di trappola mentale e a richiamare i. alla facoltà fi utilizzare in modo efficace simboli numerici, indici, misurazioni e elaborazioni quantitative di varia natura. alla facoltà di utilizzare in modo efficace il ragionamento tramite la comprensione e la valutazione di fenomeni concreti e astratta e l'applicazione della logica nei suoi.

01. DOMANDA 81 Che cosa sono le trappole mentali. la conseguenza di un'errata applicazione del ragionamento deduttivo. derivano da stereotipi mentali sostenuti da convinzioni a forte base emozionale tipici di diverse forme di cultura. scorciatoie del pensiero che non consentono di giungere a soluzioni o scelte valide. la conseguenza di un'errata applicazione del ragionamento induttivo.

02. DOMANDA 82 Come si possono definire le euristiche. euristiche di carattere analitico,euristiche di carattere sintetico ed euristiche decisionali. limiti all'impiego dell'intelligenza logico-razionale derivanti da immagini mentali consolidate. limiti all'impiego dell'intelligenza matematica tipici delle persone che cadono nell'analfabetismo statistico. stratagemmi mentali che possono risultare efficaci e stratagemmi mentali che possono risultare errati.

03. DOMANDA 83 In cosa si caratterizza la pigrizia mentale. nella tendenza automatica a prendere in considerazione i problemi così come si presentano. nell'accettazione delle soluzioni proposte da altri considerati esperti. nell'evitare di impegnarsi di fronte alle difficoltà per risparmiare fatica psichica e fisica. nell'impiego errato delle facoltà dell'intelligenza logico-razionale derivante dalla profonda conoscenza del problema in esame.

04. DOMANDA 84 In cosa si caratterizza la trappola mentale definita sicumera. nel credere di sapere cose che in realtà non si conoscono o di possedere competenze superiori a quelle possedute. nel cercare di dimostrare a tutti i costi a chiunque competenze che non sono possedute. nell'evitare di approfondire temi e problemi complessi rassicurati dalla propria competenza che consente di fornire risposte automatiche. nell'evitare di confrontarsi sistematicamente con gli interlocutori perchè considerati spesso innaffidabili.

05. DOMANDA 85 In che consiste la propensione all'accessibilità. nel ritenere che le informazioni più utili provengano dalle persone più importanti. nel prendere in considerazione solo i dati più semplici. nel ritenere che le informazioni più accessibili ed evidenti siano anche le più rilevanti. nell'evitare di fare troppe domande davanti ad un problema.

06. DOMANDA 86 In cosa si caratterizza l'effetto ancoraggio. nel sovrastimare le informazioni consolidate ed evidenti negli eventi complessi. nel richiamare alla memoria solo le esperienze vissute personalmente. convincimento di avere sempre ragione. nell'evitare di verificare la prima ipotesi formulata per risolvere un problema.

07. DOMANDA 87 In che consiste la trappola della correlazione illusoria. nel confondere le idee degli interlocutori per portarli sulle nostre posizioni scompaginando le convinzioni consolidate. nel proporre ipotesi avventate e soluzioni indimostrabili con notevole abilità dialettica. nel credere che ciò che si desidera accadrà e agire di conseguenza. Nello scorgere e considerare collegamenti, strutture organiche e legami di causa ed effetto laddove in realtà non ce ne sono.

01. DOMANDA 90 In cosa si caratterizza l'effetto della prospettiva temporale. si manifesta in relazione a calcoli correlati alla speranza matematica di vita. si manifesta in relazione alla più o meno elevata predisposizione al risparmio. si manifesta in relazione all'età del decisore che modifica la percezione durante il trascorrere del tempo. si manifesta quando si tende a operare una scelta in relazione all'ampiezza del tempo nel quale confrontare la medesima alternativa.

02. DOMANDA 92 Quando si manifestano le scelte incorniciate. quando le decisioni devono essere prese da persone che non hanno molte disponibilità economiche. quando vengono prese decisioni sulla base di un quadro di riferimento che influenza in modo determinante tutti gli altri fattori. quando le alternative sono troppe e risulta indispensabile ridurre il campo d'azione. quando le scelte per ragioni oggettive risultano obbligate e non emergono alternative.

03. DOMANDA 91 In che modo si manifesta la coerenza verso gli impegni presi. si manifesta quando si resta agganciati alla spesa effettuata e all'incapacità di prendere atto di un errore o di un fallimento. si manifesta in condizioni di crisi economica improvvisa. si manifesta quando si intende rispettare gli impegni presi a qualunque costo. si manifesta nelle persone che agiscono nel lungo termine perchè riescono a modificare l'ottica temporale.

04. DOMANDA 89 In cosa si caratterizza la diversa attribuzione del valore al medesimo oggetto. si manifesta nelle condizioni di mercato fluttuante in grado di far oscillare il valore dei beni in modo consistente. si manifesta quando il soggetto preso in esame è in condizioni di guadagno oppure di perdita. si manifesta in relazione alla diversa propensione alla spesa o al risparmio. si manifesta quando viene attribuito un diverso valore ad oggetti ed esperienze sulla base di circostanze oggettivamente identiche.

05. DOMANDA 88 In che modo si manifesta l'osservazione cieca. si manifesta quando si percepiscono fenomeni contrari alle convinzioni che si sono radicate nella mente dell'osservatore e possono originare disagi emozionali. si manifesta quando si rimane ciechi ai cambiamenti, trascurando ciò che non è correlato all'attenzione focalizzata e selettiva. si manifesta quando il contenuto di ciò che viene osservato risulta incomprensibile. si manifesta quando si percepiscono fenomeni non graditi sul piano ideologico.

01. DOMANDA 97 Che cos'è l'inconscio cognitivo. è una complessa rete di neuroni dove si confondono stati emotivi e cognizioni logiche. è la tendenza che le persone inesperte manifestano davanti a situazioni difficili. è un programma mentale che consente di attuare più scelte contemporanee. è un programma mentale, che ha il compito di processare i dati necessari a orientarci nella realtà, in modo automatico ed efficiente, con limitato sforzo.

02. DOMANDA 93 Come si caratterizzano e come si originano le trappole mentali. emergono dalla ricerca continua di trovare soluzione a qualsiasi tipo di problema. rappresentano le conseguenze della forte tensione emotiva di chi deve agire non conoscendo il contesto diriferimento. rappresentano tunnel mentali inadeguati che tutte le persone tendono a imboccare per giungere a interpretazioni, soluzioni, decisioni. nascono dalle reazioni ai rischo della scelte di contenuto razionale, quando queste si rivolgono a investimenti molto elevati.

03. DOMANDA 94 Su cosa si basano le decisioni. su processi cognitivi complessi influenzati da atteggiamenti e affetti. su definizioni precise di alternative descrivibili matematicamente. sulle tensioni emotive originate dalle passioni umane. sulle tensioni emotive originate dalle passioni umane.

04. DOMANDA 95 Che cosa consente di evitare di cadere nelle trappole mentali. possedere un livello elevato di tutte le intelligenze. tenere contemporaneamente conto di tutti i fenomeni che influenzano una scelta. il dominio costante dei propri istinti e delle proprie passioni. possedere un livello elevato di intelligenza logico-razionale.

05. DOMANDA 96 In che consiste il processo intuitivo. nella ricerca di alternative facendo ricorso solo alla componente emozionale della mente. nel rapido richiamo mentale di immagini concrete che influenzano positivamente l'inconscio. nella ricerca di indizi inseribili inconsapevolmentein validi schemi interpretativi in grado di suggerire la soluzione più efficace. nella capacità di non farsi sorprendere dalle novità.

01. DOMANDA 100 Che caratteristiche hanno le trappole mentali dell'intelligenza matematica. sono trappole mentali che si presentano in situazioni di elevata complessità. sono trappole mentali di tipo numerico e trappole mentali di tipo statistico. sono trappole mentali che non si possono prevedere. sono trappole mentali non distinguibili da quelle di tipo logico-razionale.

02. DOMANDA 101 Che cos'è l'analfabetismo statistico. è una sorta di daltonismo per le probabilità derivante dalla difficoltà di ragionare probabilisticamente e di abbandonare l'illusione della certezza. deriva dalla carenza cerebrale di elaborare dati basati su andamenti incerti e difficili da prevedere. il predominio della componente emozionale nell'affrontare le previsioni e il calcolo degli andamenti futuri. è una forma di resistenza emotiva all'impiego della statistica.

03. DOMANDA 98 Che cos'è l'intelligenza matematica. è la facoltà che consente di comprendere i numeri e di impiegarli nel lingiaggio comune e nella visione della realtà. è la facoltà che consente di bilanciare le spinte emozionali e passionali consentendo di richiamarealla mente fenomeni concreti e oggetti specifici. è la facoltà che governa tutte le sensazioni mentali di carattere astratto. è la facolà in grado di interpretare e comprendere gli asopetti quantitativi e dinamici della realtà utilizzando rappresentazioni sintetiche di tipo simbolico.

04. DOMANDA 102 A cosa predispone l'intelligenza matematica. spinge a non avere più alcuna forma di rassicurazione. consente di raggiungere la massima certezza sui fenomeni reali. consente di vincere le paure irrazionali emergenti dall'inconscio. spinge proficuamente a rinunciare all'illusione della certezza consentendo di accettare la complessità della realtà tramite l'esplorazione.

05. DOMANDA 99 Cosa consente l'impiego dell'intelligenza matematica. di verificare tutte le possibili opzioni che si presentano davanti ad una situazione molto complessa. di evitare ogni tipo di trappola mentale. di evitare di trarre conclusioni affrettate. di trarre conclusioni da dati numerici, quantitativi e statistici.

01. DOMANDA 103 In che consiste la trappola mentale definita somme distorcenti. nel giungere a soluzioni corrette convinti che siano errate. nel fornire soluzioni impulsive che apparentemente sembrano corrette , ma in realtà sono errate. nell'effettuare calcoli che non possono essere svolti perché basati su entità incommensurabili. nel commettere errori di calcolo e nell'ottenere comunque risultati esatti.

02. DOMANDA 105 In che consiste la trappola mentale definita calcolo apparentemente semplice. nel fatto che gli operatori finanziari si differenziano in termini di efficacia, mentre appaiono simili. nel lasciarsi fuorviare dalla apparente semplicità dei dati presi in considerazione dai quali appare facile immaginre un risultato. nel fatto che non si possono assolutamente prevedere le scelte di diversi operatori economici davanti alla stessa situazione. nel credere che tutte le scelte finanziarie o sono esatte o sono sbagliate.

03. DOMANDA 106 In che consiste la trappola mentale definita effetto prospettiva di guadagno o perdita. che i guadagni appaiono razionali e le perdite irrazionali per cui è più facile avere paura delle perdite. che la prospettiva di perdita crea maggiore ansia. che la prospettiva di guadagno crea maggiore ansia. che siamo normalmente conservatori in situazioni di vincita e più orientati al rischio in situazioni di perdita.

04. DOMANDA 107 In che consiste la trappola mentale definita salvare vite o perdere vite. quando si presentano i vantaggi si rifugge il rischio, quando si presentano gli svantaggi si accetta il rischio. i vantaggi di salvare vite non si oppongono direttamente agli svantaggi di perdere vite. la prospettiva di perdere vite è emotivamente accettabile in termini generali. la prospettiva di salvare vite si oppone a quella di perdere vite in modo esclusivamente emotivo.

05. DOMANDA 108 In che consiste la trappola mentale definita etica delle emozioni. quando la scelta basata sul calcolo delle probabilità è influenzata dal gusto estetico. quando la scelta viene basata su calcoli emotivamente coinvolgenti. quando le persone sono emotivamente troppo coinvolte per esprimere serenamente giudizi morali. quando la scelta basata sul calcolo delle probabilità viene sviata dall'entità assoluta di un certo fenomeno.

01. DOMANDA 112 E' possibile sfuggire alle illusioni ottiche. sì, solo con un continuo e forte allenamento del sistema visivo-percettivo che riesce a operare nelle circostanze più difficili. no, perché la vista è un sistema assolutamente inattendibile che deforma costantemente la realtà e quindi non si consapevolezza delle illusioni ottiche. non è possibile sfuggire alle illusioni ottiche, è possibile solo esserne consapevoli. sì, se si pensa ad altro.

02. DOMANDA 113 Cosa accade quando si osserva una figura ambigua. il sistema percettivo sceglie un'immagine e cancella definitivamente l'altra. il sistema percettivo "decide" alternativamente quale debba essere considerata come figura, quale come sfondo. la mente si confonde e non riesce a funzionare bene. il sistema percettivo costruisce una terza immagine "irreale" per uscire dall'ambiguità.

03. DOMANDA 111 Cosa consentono le illusioni ottiche. di comprendere che esiste una realtà oggettiva. di prendere coscienza che la realtà spesso viene percepita in modo deformato. di comprendere che non esiste una realtà oggettiva. di prendere coscienza che esistono persone che hanno una vista fallace.

04. DOMANDA 110 Quanti mondi deve interpretare e mediare il cervello. tre: il mondo interpretato e mediato dalle emozioni, il mondo interpretato e mediato dai sentimenti e il mondo interpretato e mediato dalle cognizioni. un numero infinito, rappresentato dalla complessità dell'universo. l'ambito sociale, l'ambito introspettivo e il collegamento tra i due. l'ambiente interno mediato dal sistema vegetativo e l'ambiente esterno mediato da tutti i sensi.

05. DOMANDA 109 Come avviene prevalentemente la percezione del proprio corpo. tramite il tatto che consente anche ai ciechi di muoversi nello spazio. tramite un collegamento integrato tra tatto e vista che ottimizza le percezione ambientali e le correla agli stati mentali interni. tramite il senso dell'equilibrio (senso vestibolare) e la propriocezione cioè il senso che ci consente di sapere dove sono i nostri arti nello spazio. per mezzo della vista in grado di raccogliere tridimensionalmente lo spazio in cui si agisce.

01. DOMANDA 114 Cosa consentono i paradossi che scaturiscono dal funzionamento della mente. di comprendere la complessità con la quale il cervello interpreta la grande abbondanza di informazioni che in ogni momento ci bombarda. di evidenziare tutti i limiti e gli inconvenienti che la mente umana dimostra. di accettare l'impossibilità di comprendere la complessità con la quale il cervello interpreta le informazioni che lo raggiungono. di valutare l'efficacia di una mente umana in modo comparato.

02. DOMANDA 115 Cosa dimostrano le immagini ambigue. che ciò che di fatto vediamo è influenzato solo dagli stimoli oggettivi. che ciò che di fatto vediamo non dipende solo dagli stimoli oggettivi, ma anche da come questi sono organizzati nella mente di chi osserva. che ciò che di fatto vediamo è influenzato prevalentemente dalle emozioni. che ciò che di fatto vediamo è influenzato prevalentemente dai ricordi.

03. DOMANDA 116 In che consiste la trappola dell'incorniciamento. che ogni fenomeno è collegato all'ambiente, al momento e alla fase che lo caratterizza. che le persone riescono ad apprezzare meglio i cambiamenti e le differenze, a partire da un punto di riferimento, piuttosto che in termini di valori assoluti. che la cornice nella quale si presentano i fenomeni offusca totalmente i fatti. che la cornice nella quale si presentano i fenomeni non viene percepita.

04. DOMANDA 117 Cosa condividono le illusioni cognitive con le illusioni percettive. nulla perchè si trattadi due domini cerebrali separati e diversi che funzionano secondo schemi propri. alcuni aspetti marginali. le illusioni cognitive condividono molte delle caratteristiche delle illusioni percettive: sono sistematiche, prevedibili, persistenti e tendono a colpire tutti i soggetti. la comune influenza dagli stati emozionali che li rende frequenti e diffusi.

05. DOMANDA 118 Su cosa è basata l'economia mentale. sulla costanza degli sforzi. sulla minimizzazione dello sforzo. sulla massimizzazione dello sforzo nei momenti essenziali e nel riposo assoluto nei momenti marginali. sulla concentrazione selettiva degli sforzi.

01. DOMANDA 119 Che cos'è l'intelligenza emotiva definita da Daniel Golenam. una facoltà che si contrappone all'intelligenza sociale e alla base del benessere. è una forma di intelligenza autonoma che consente di gestire i sentimenti in modo da evitare lo stress. l'intelligenza emotiva non è una forma di intelligenza autonoma, ma una delle componenti fondamentali dell'intelligenza sociale e dell'intelligenza introspettiva. è l'intelligenza in grado di influenzare le emozioni altru e di riuscire a non farsi conduzionare.

02. DOMANDA 123 Cosa consente l'intelligenza sociale integrativa. di comunicare e trasferire obiettivi sfidanti ai collaboratori definendo gli standard e le aspettative. di farsi benvolere da tutti tramite una continua attenzione alle esigenze individuali. di far accettare ai collaboratori obiettivi difficilissimi facendoli percepire come facili. di evitare i conflitti tramite una continua attenzione alle esigenze altrui.

03. DOMANDA 120 Quali sono le scoperte fondamentali delle neuroscienze sociali?. gli aspetti cerebrali della via bassa che sfuggono alla cognizione. gli aspetti cerebrali della via alta che sfuggono alla riflessione. le cellule fusiformi ricche di recettori e i neuroni specchio che collegano alle azioni altrui. la via alta e la via bassa in grado di governare ogni pensiero proprio e altrui.

04. DOMANDA 121 Qual è la caratteristica della via bassa e a quale sistema cognitivo è collegabile. ponderazione, controllo e riflessione collegati al Sistema cognitivo 2. di essere eminentemente emotiva e di collegarsi alle trappole mentali. automatismo e rapidità di funzionamento collegati al Sistema cognitivo 1. di essere contemporaneamente automatica e stimolante la riflessione, senza alcun collegamento con sistemi cognitivi.

05. DOMANDA 122 Quali sono gli ingredienti dell'intelligenza sociale. la consapevolezza sociale, ovvero ciò che percepiamo a proposito degli altri e l'abilità sociale, ovvero il modo in cui sfruttiamo tale competenza. abilità sociale abbinata ad intelligenza valorizzativa in grafo di rendere le persone in grado d superare le difficoltà della vita. consapevolezza sociale abbinata ad intelligenza etica in grado di rendere le persone socialmenteapprezzate. consentire di comprendere tutti comportamenti umani a prescindere dal sesso e dall'età e orignare la conseguente sintonia.

01. DOMANDA 125 Per effetto gregge si intende. il meccanismo che spinge a conformarsi agli altri attraverso una trasmissione di idee, comportamenti, percezioni, sentimenti che può avvenire con modalità rapidissime. la tendenza a pensare che gli altri siano simili a noi e quindi a non percepire le differenze e le modalità d'azione sèecifiche. la tendenza a proiettare noi stessi sugli altri per sentirli più simili e vicini. la propensione a credere che le persone con le quali si interagisce si comportano in un determinato modo a causa della loro indole, perché tale è la loro natura.

02. DOMANDA 126 Gli altri sono peggiori di noi è l'idea alla base della seguente trappola mentale. l'attribuzione. il falso consenso. la pressione del gruppo. il fascino della rivalità.

03. DOMANDA 127 Qual è la caratteristica fondamentale della trappola della persistenza. la troppa esperienza positiva abbinata ai mezzi a disposizione. l'impudenza e l'ostentata sicurezza di sé che illudono sul futuro. il continuare a lavorare su progetti, iniziative, operazioni che hanno perso valore. non è identificabile essendo una trappola complessa.

04. DOMANDA 128 Uno dei motivi per cui si attiva la trappola Io - esso è. per mettere in atto forme di manipolazione, di sfruttamento, di condizionamento altrui che potrebbero incontrare difficoltà davanti ad un rapporto partecipe ed. per evitare di lamentarsi della situazione e per trascorrere il tempo desiderando che il periodo di difficoltà finisca. per farsi benvolere dagli altri e per scaricare le responsabilità negative su persone estranee. per comunicare e trasferire obiettivi sfidanti ai collaboratori definendo gli standard e le aspettative in circostanze molto competitiva.

05. DOMANDA 124 Le trappole dell'intelligenza sociale derivano. dal fare affidamento assoluto sugli altri senza tenere conto dei comportamenti ambigui e aggressivi. da relazioni troppo coinvolgenti con gli altri che offuscano ka possibiità di comprendere le finalità altrui. dal lasciarsi guidare dall'arrogante affermazione di sé, dal ricorso agli intrighi, dalla tendenza a manipolare gli altri, dal tradimento, dalle calunnie, dalle modalità. dal farsi influnzare dalle opinioni altrui.

01. DOMANDA 133 Quali possono essere i vantaggi della negoziazione. l'assenza di regole predefinite che consente di mettere in difficoltà qualsiasi tipo di intrlocutore. l'apertura di un rapporto conflittuale che ci consente di avere chiari i rischi derivanti da una relazione ambigua. Maggior soddisfazione dei propri bisogni, risparmio di risorse e/o utilizzo di risorse non possedute e raggiungimento di obiettivi irraggiungibili da solo. l'imposizione di una soluzione rispetto ad un'altra, quando questa è vantaggiosa per noi.

03. DOMANDA 130 Quali sono i comportamenti chiave individuati alla base dell'intelligenza negoziale-conflittuale. la gestione delle divergenze come elemento fondamentale per sottolineare le posizioni diverse e giungere ad una sintesi. la negoziazione infessibile per evitare di cedere vantaggi acquisiti. negoziare, gestire il conflitto e ricercare accordi duraturi. la gestione dei conflitti in modo da mettere in difficoltà la controparte.

02. DOMANDA 131 Il modo più efficace per evitare e gestire la conflittualità è. affrontare direttamente la persona che genera il conflitto. ricercare un capro espiatorio per tranquillizzare la controparte. ricercare minuziosamente le cause del conflitto per farsi valere. uscire dal punto di vista soggettivo e mettersi nei panni degli altri.

04. DOMANDA 129 Quali sono le due principali espressioni dell'intelligenza sociale. l'intelligenza sociale integrativa e l'intelligenza etica. l'intelligenza sociale integrativa e negoziale - conflittuale. l'intelligenza negoziale e l'intelligenza etica. l'intelligenza sociale e intrapersonale.

05. DOMANDA 132 Quali sono sinteticamente le caratteristiche fondamentali alla base dell'intelligenza sociale negoziale - conflittuale. non sfuggire, comprendere e affrontare la situazione. comprendere la controparte per consentirle di accettarci. non rifuggire le tensioni e cercare di elimnarle bilanciando durezza e malleabilità. affrontare duramente la trattativa e non demordere mai.

01. DOMANDA 134 Non avere chiaro cosa si vuole ottenere da una trattativa o dall'apertura di una discussione a seguito di una situazione conflittuale è tipico. preparazione stategica e operativa dettagliata e puntuale. mancata definizione di mete e obiettivi. carente raccolta delle informazioni. immaginazione del possibile accordo.

02. DOMANDA 135 Quali sono alcuni comportamenti alla base delle trappole relative alla conduzione delle trattative. assumere un atteggiamento conciliante e guardingo nello stesso tempo. vedere la controparte come una petrsona da aiutare. vedere la controparte come un avversario da battere e da umiliare. adottare rigidi rituali e pretende che vengano rispettati alla lettera pena la rottura della trattativa.

03. DOMANDA 136 Non preoccuparsi di verificare l'evolversi dell'accordo preso e del rispetto degli impegni sottoscritti è tipico delle seguenti trappole. trappole nella conduzione delle trattative. trappole sulla gestione della conflittualità. trappole conseguenti alla conclusione delle trattative. trappole nella preparazione delle trattative.

04. DOMANDA 137 Cosa si intende per contagio emozionale negativo. situazione in cui le emozioni trasmesse dalle situazioni conflittuali degenerano in forme aggressive e distruttive. comportamento che permette di avviare un negoziato con un'altra persona. situazione in cui si manifesta il conflitto ed emergono forti tensioni o si placano le tensioni. espressione delle proprie emozioni in una situazione di scontro.

05. DOMANDA 138 Sinteticamente quali sono le principali trappole relative all'intelligenza sociale negoziale- conflittuale. affrontare le trattative avendo raccolto tutte le informazioni sulla controparte ed evitando di far trapelare le informazioni che ci riguardano. avere scarsa fiducia nella controparte. non comprendere la controparte e affrontare le trattative con una visione ristretta e limitata della situazione. non studiare psicologicamente l'avversario.

01. DOMANDA 141 La frase "è una sorta di temporanea emersione di segnali interni combinati con gli stimoli esterni, al pari di un raggio di luce che sonda il. a come si manifestal'intelligenza introspettiva in rapporto all'intelligenza etica. la contrapposizione tra le emozioni e le cognizioni. la sintesi delle trappole relative l'intelligenza introspettiva. la rappresentazione della coscienza umana.

02. DOMANDA 139 Che cos'è l'autoinganno. un meccanismo sub-intenzionale che cerca di eliminare artificialmente il dispiacere svolgendo una funzione falsamente protettiva dell'equilibrio psichico. uno dei modi con cui i manager gestiscono i feedback che ricevono da se stessi. un processo lineare e coerente che si insinua nelle mente delle persone che affrontano particolari difficolltà. la principale espressione dell'intelligenza introspettiva.

03. DOMANDA 140 Quale analogia opera Minsky per descrivere la mente umana. con l'intelligenza animale nella sua espressione di sopravvivenza. con la complessità delle società umane. con il lavoro artigianale. con le burocrazie accentrate e direttive.

04. DOMANDA 142 Da cosa dipendono essenzialmente le nostre decisioni e azioni. da un unico meccanismo cerebrale che riesce a tenere sotto controllo in modo efficace le diverse istanze mentali. da dialoghi, conflitti e negoziazioni tra processi mentali interiori in continua dialettica tra loro. dalle emozioni più complesse che condizioinano tutti i processi decisionali in modo assoluto. dalla specifica strategia utilizzata dalla persona che deriva delle sue esperienze.

05. DOMANDA 143 Cosa sono gli agenti mentali. aggregati di neuroni che presidiano componenti parziali della comprensione e dell'azione. neuroni che permettono l'apprendimento. cellule cerebrali alla base dell'intelligenza. cellule cerebrali alla base della presa di decisione.

01. DOMANDA 144 La tendenza ad ascrivere i successi esclusivamente alle nostre personali qualità e a scaricare, invece, le responsabilità dei fallimenti sugli. descrizioni. la triade oscura. l'autoinganno. l'autocompiacimento.

02. DOMANDA 145 In cosa consiste la trappola dell'illusione sul mio futuro. in una profonda insensibilità verso i sentimenti altrui e le persone considerate come vittime da ingannare, usare e gettare. in una concezione molto realistica di sé e degli altri che consente di non avanzare pretese per essere apprezzato e non forzarsi di fare colpo. nella tendenza a condividere descrizioni positive in modo di gran lunga superiore di quando ci descrivono in modo critico, anche se si tratta di critica costruttiva e. nella diffusa incapacità di avere una realistica visione del futuro di noi stessi che esalta le migliori intenzioni e sottovaluta i rischi di non tenervi fede.

03. DOMANDA 146 Quali sono alcune delle tattiche fondamentali di autoinganno. osservare senza vedere, fare finta di ascoltare, dimostrare elevata simpatia. rimozione, negazione, negazione dell'opposto. evidenziare i difetti altrui e ridurre i propri. evidenziare solo i pregi personali abbinandoli a fenomeni vissuti.

04. DOMANDA 147 Qual è una delle principali funzioni dell'illusione. raccontare e raccontarsi una storia di copertura che sia convincente anche per gli altri. non accorgersi di ciò che si sta facendo. rifiutare di accettare la realtà e descriverla come piace agli altri. evitare di guardare in faccia la realtà tramite un meccanismo autoipnotico che opera come anestetico psicologico contro la sofferenza.

05. DOMANDA 148 Qual è una delle più potenti risorse della nostra mente. l'autoinganno. l'attenzione. l'intelligenza. memoria.

01. DOMANDA 155 Quali sono i fattori che caratterizzano l'intelligenza valorizzativa. una visione creativa ed originale nei confronti di qualsiasi problema di natura tecnica o sociale. riuscire a no demordere e andare avanti ad ogni costo se si è convinti di una idea, di una opportunità o di una soluzione innovativa. stimoli che riescono a potenziare l'intelligenza sociale sulla base di conflitti creati artificialmente per far emergere produttive contraddizioni in grado di superare le. perseverenza nell'agire, fiducia nelle proprie convinzioni, tolleranza nei confronti dell'incertezza e capacità di ripresa a seguito degli insuccessi.

02. DOMANDA 153 Quali sono le principali caratteristiche alla base dell'intelligenza etica. aderire a principi e valori totalmente rispettosi degli altri e di contenuto etico superiore e trascendente. aderire alla fondamentali regole di comportamento e ai valori della propria comunità e avere un progetto di vita coerente con i valori condivisi. adattare il pensiero e l'azione al contesto in cui si opera per raggiungere i propri obiettivi che. un progetto di vita che consenta di affermare i propri valori anche a scapito degli altri.

03. DOMANDA 152 A cosa ci si riferisce il termine etica nell'ambito delle neurocienze. riguarda il modo con cui ci relazioniamo con le altre persone e con l'ambiente in cui viviamo. si riferisce all'adattare il pensiero e l'azione al contesto in cui si opera. corrisponde alla morale. è abilità sociale imprescindibile dall'intelligenza.

04. DOMANDA 151 Quali sono i quattro fattori alla base dell'intelligenza valorizzativa. fiducia negli altri, nei risultati, e nel futuro accompagnate da coraggio. perseveranza, autostima, tolleranza per l'incertezza e gusto per il rischio calcolato. determinazione assoluta nel dedicarsi alla soluzione di problemi, creatività, lungimiranza e precisione di manovra. tolleranza nei confronti degli altri, ricerca dell'ambiguità, gusto per le novità e nessun rispetto per le regole.

05. DOMANDA 150 Quando e come tende a manifestarsi l'intelligenza valorizzativaestarsi l'intelligenza valorizzativa. quando gli attori sociali manifestano la tendenza ad utilizzare la visione prospettica ed emergono temi innovativi. quando il contesto di azione diviene complesso e imprevedibile e gli attori devono trovare strade alternative. non ci sono circostanze e modalità perchè si manifesti l'intelligenza valorizzativa, per sua natura è totalmente soggetta alle leggi del caso. quando si diffondono persone portare al pensiero laterale che tendono a influenzare tutte le altre.

06. DOMANDA 149 Perché l'intelligenza valorizzativa ed etica sono definite di supporto. perché non sono essenziali per le attività lavorative, ma consentono una espressione più efficace delle Intelligenze Manageriali. perché sono meno importanti rispetto all'intelligenza logico-matematica. perché sono forme di intelligenza autonome non correlabili con le altre intelligenze. perché hanno una valenza secondaria e non tutti i manager le posseggono.

01. DOMANDA 154 In cosa consiste la trappola paura di innovare. non volersi immischiare per cercare di vivere tranquilli. timore diffuso e profondo del nuovo e dalle minacce che si originano dietro ogni forma di cambiamento. mancanza di riflessività e ricorso a meccanismi di cautela in grado di azzerare i rischi. mancanza di empatia con le persone e mancanza di fiducia nel futuro.

02. DOMANDA 156 Che cosa origina le trappole mentali relative all'intelligenza etica. il possedere un ricco bagaglio emozionale. la troppa disponibilità al cambiamento. fondamentalmente la paura nelle sue diverse manifestazioni. una parte del lobo frontale.

03. DOMANDA 157 In cosa consiste la trappola del vittimismo. nell' autoconvinzione di essere perseguitati, impotenti e che le circostanze sono senza rimedio. nel parlar bene e razzolare male. nell'idea che non si devono disturbare le altre persone e che non è corretto immischiarsi nella vita altrui. nel trasformare la propria rabbia in azioni riprovevoli.

04. DOMANDA 158 Cosa si intende per dilemma etico. il puntare sulla modalità allauale si crede di più anche se non valida. si riferisce a situazioni in cui qualsiasi cosa si faccia, si finisce per agire male e bene allo stesso tempo. avere delle aspettative troppo elevate e non sapere se evidenziarle o no. il rimandare la scelta il più possibile e originare decisione contraddittorie.

01. DOMANDA 160 Alla luce delle attuali conoscenze sulle diverse tipologie di intelligenza e sull'intuito si può affermare che. l'intuito è una sorta di percezione e comprensione immediata nei confronti di un fenomeno o di un problema. l'intuito è una funzione mentale tipica delle culture primitive che viene progressivamente offuscata dall'impiego del pensiero razionale. l'intuito non è assolutamente collegato alle intelligenze multiple. l'intuito agisce esclusivamente senza l'intervento della riflessione e non può collegarsi ai pensieri coscienti.

02. DOMANDA 161 A cosa si riferisce il termine insight. alla sola intelligenza intuitiva. alla capacità di prendere una decisione senza riflettere. all'analisi logico-razionale dei fenomeni in grado di disegnare scenari alternativi nei confronti dei quali operare scelte più efficaci. a una sorta di illuminazione che consente di "vedere" in modo nuovo, autentico, originale ciò che appare difficile o complicato.

03. DOMANDA 162 Cosa consente l'intuito basato sull'esperienza (expertise). non è possibile parlare di intuito a partire dall'esperienza perchè si tratta di due modalità tra loro inconciliabili. di risolvere problemi attraverso la logica rielaborando efficacemente l'esperienza altrui tramite processi consci e inconsci. di applicare esperienze accumulate, utilizzando un bagaglio trasmesso geneticamente che si attiva valorizzando le competenze. l'applicazione di regole cognitive poco spontanee che necessitano di un lunghissimo ed articolato esercizio.

04. DOMANDA 163 Come Gigerenzer definisce l'intuito. euristica del riconoscimento. buon senso. processo genetico. sapere basato sull'intelligenza focalizzata.

05. DOMANDA164 Cosa consente il ricorso al Sistema cognitivo 2. Uscire infallibilmente dalle "scorciatoie mentali". Superare le trappole della irrazionalità derivanti dalla fretta e dalla tensione verso il risultato. Aggirare le illusioni cognitive tramite la metodicità, lsa prova del nove e le verifiche sistematiche. mettere alla prova con maggiore sistematicità le decisioni prese con il ricorso al sistema cognitivo 1.

01. DOMANDA 167 Quale strumento è stato utilizzato per la ricerca sulle Intelligenze Manageriali. prove di memoria. questionario di intervista strutturato. compiti di attenzione selettiva. prove di logica progressiva.

02. DOMANDA 165 Quali fattori sono stati oggetto di indagine della ricerca sulle Intelligenze Manageriali. intelligenza logico-razionale e capacità gestionali in grado di incrementare il volume d'affari e la redditività. l'intuito e l'efficacia sul lavoro abbinate al contenuto economico nel quale le imprese operano. efficacia manageriale-gestionale correlata all'impiego di elevate Intelligenze Manageriali. efficacia gestionale e raggiungimento di obiettivi aziendali particolarmente sfidanti in grado di esaltare le intelligenze manageriali.

03. DOMANDA 166 Cosa si intende con bias confermativo. la capacità di costruire ipotesi in modo articolato e senza tener conto di fattori esterni. la tendenza a cercare in continuazione e senza sosta prove che confermino le proprie tesi. la tendenza a rifuggire dalle osservazioni e dalle raccolte di prove che possono dimostrare la falsità delle congetture faticosamente costruite. la tendenza a spiegare i fenomeni in modo univoco.

04. DOMANDA 168 Quali sono le principali modalità rilevate dal questionario di intervista circa i processi di presa delle decisioni. l'impiego dell'intuito sostenuto, nelle decisioni più complesse da articolati processi di sanalisi. ilcostante riscontro di tutti gli interocutori per ottenere il massimo coinvolgimennto posibile per giungere a decisioni efficaci. impiego di modalità sequenzIali per evitare i salti logici. prevale l'intuito in quanto estremamente più rapido e, nel trapporto costi-beneici, di risorse e tempo impiegsato, molto efficace.

05. DOMANDA 169 La capacità di ascolto, rispetto, tendenza a semplificare e a mantenere un clima sereno a quale dimensione del questionario di indagine per. aspetti del modo di essere che influiscono in maniera positiva sui risultati che si ottengono. modalità di gestione dei feedback altrui. capacità di raggiungere i risultati con le persone e attraverso le persone. modalità di utilizzo dell'intuito.

01. DOMANDA 172 Come vengono prese le decisioni efficaci dai dati emersi dalla ricerca sulle Intelligenze Manageriali. correndo dei rischi. integrando intuito e razionalità. andando alla ricerca delle dirette conseguenze. considerando conseguenze dirette e facilmente definibili.

02. DOMANDA 170 In sintesi, dalla ricerca sulle Intelligenze Manageriali è emerso che. l'intuito è l'unico elemento fondamentale per un manager per prendere decisioni. le decisioni importanti vengono prese da tutti gli intervistati tramite l'intuito verificato con la razionalità. l'approccio razionale è prevalente su quello intuitivo. le decisioni importanti vanno prese esclusivamente tramite un approccio logico-razionale.

03. DOMANDA 171 Cosa emerge dalle interviste effettuate rispetto all'approccio del manager sulla realtà organizzativa. la tendenza a occuparsi anche di aspetti secondari e di concentrarsi su ciò che è conosciuto. la tendenza a far ricorso a routine tranquillizzanti. la tendenza a lasciarsi orientare e trascinare pesantemente dalle loro conoscenze ed esperienze. la tendenza a dedicarsi sistematicamente alle verifiche critiche.

04. DOMANDA 173 A cosa si riferisce la frase "la fortuna favorisce la mente preparata". alla tendenza a seguire una rassicurante e deterministica causalità senza lasciarsi scoraggiare. all'avere la mente aperta per accettare e utilizzare i fenomeni accidentali, non percepibili facilmente, come segnali minacciosi o opportunità da sfruttare. alla tendenza a favorire collegamenti e spiegazioni sequenziali. all'importanza di contenere gli autoinganni in ogni circostanza, sia fondamentale, sia marginale.

05. DOMANDA 174 Quale carenza critica è emersa dalla ricerca sulle Intelligenze Manageriali. quella legata all'intelligenza introspettiva. il ricorso a metodi quantitativi e calcoli probabilistici. la costante verifica in termini di "scetticismo indagativo". la capacità di ritardare il ricorso alle conclusioni.

01. DOMANDA 177 Su quale approccio si basa la metodologia dell'Assessment. sull'osservazione congiunta da parte di più osservatori di come vengono espressi alcuni comportamenti ritenuti fondamentali per svolgere una determinata gamma di ruoli. sulla ricerca di potenzialità precoci effettuata tramite simulazioni e test che non devono essere assolutamenti conosciuti dai partecipanti e consentire di prevedere. sulla verifica di comportamenti manageriali e professionali in situazioni astratte che non devono corrispondere a quelle reali e quotidiane. sulla verifica diretta sul campo tramite un sistema di monitoraggio che coinvolge i capi opportunsamente sensibilizzati.

02. DOMANDA 178 Cosa garantisce la metodologia di Assessment. un'alternativa all'approccio delle Intelligenze Manageriali, non essendo le due metodologie di analisi integrabili. una elevata predittività di breve e media prospettiva. previsioni affidabili di lungo termine. verificare con precisione le "doti" necessarie per ricoprire ruoli di imprenditorialità.

03. DOMAN 179 Quali sono le caratteristiche fondamentali che debbono avere le esercitazini di Assessment center. non essere generiche ma riferirsi ad esperienze vissute dai partecipanti. non essere basate su contenuti specialistici ed essere chiare da interpretare. richiamare alla mente dei partecipanti contenuti professionali che fanno parte del loro bagaglio. se esercitazioni di gruppo, non essere assolutamente conosciute dai partecipanti, per evitare che gli stessi giungano fscilmente alle conclusioni.

04. DOMANDA 176 Quali sono le principali forme di applicazione della metodologia di Assessment. Assessment center, Assessment individuale e impiego di questionari comportamentali a risposta multipla. Assessment verbale, Assessment scritto e Assessment misto. Assessment per manager, Assessment per professional e Assessment per giovani. impiego di stimoli individuali e di gruppo diretto o a distanza.

05. DOMANDA 175 Come può essere definita la metodologia di Assessment. procedura per rilevare le facoltà mentali dei manager in condizioni standardizzate, anche senza il coinvogimento dei soggetti analizzati. procedura formale impiegata per verificare a che livello certi comportamenti necessari per svolgere al meglio le attività organizzative richieste da un determinato ruolo,. metodo per evidenziare le principali forme di Intelligenze Manageriali basata su una serie testate di prove in grado di fornire una diagnosi attendibile. tecnica delle neuroscienze per evidenziare l'attivazione cerebrale basata sul principio della plasticità cerebrale collegato il comportamento manageriale.

01. DOMANDA 183 A cosa si riferisce l'acronimo "STAR" nell'ambito dell'Assessment. simply, test, action, result. solution, task, action, result. situation, task, action, result. situation, test, and retest.

02. DOMANDA 184 Quali possono essere alcuni degli errori che un osservatore può commettere durante l'Assessment center. registrazioni incomplete e influenza della prima impressione. registrare solo ledichiarazioni ed etichettare i comportamenti. osservare solo le dinamiche comportamentali e suntegguare le dichiarazioni. non considersre il contenuto dell'esercitazine e formulare giudizi complessivi.

03. DOMANDA 181 Quali dimensioni bisogna considerare quando si parla di ruolo organizzativo. esclusivamente i comportamenti necessari. solo le conoscenze possedute. esclusivamente il profilo. requisiti e finalità.

04. DOMANDA 182 Quali sono alcuni dei vantaggi degli strumenti diretti per la verifica delle capacità. sono oggettivi e non sono modificabili. presuppongono la partecipazione di capi e colleghi. elevata affidabilità e possibile confronto e integrazione con gli strumenti indiretti. non è possibile modificarli e vengono più facilmente accettati dai valutati.

05. DOMANDA 180 Cosa si intende per conoscenze tecnico specialistiche. l'insieme delle conoscenze teoriche che possono essere approfondite tramite lo studio. l'insieme di conoscenze teoriche ed di esperienze pratiche acquisite ed acquisibili nel corso degli studi e dell'attività lavorativa. l'insieme di comportamenti efficaci che vengono messi in atto dalle persone in certi ambiti. l'insieme di esperienze pratiche acquisite che derivano da un approccio concreto.

01. DOMANDA 185 A cosa si riferisce il termine cervello rettiliano. alla parte del cervello più arcaica rappresentata dal tronco encefalico. all'unica parte del cervello che consente la sopravvivenza dell'individuo. alla parte corticale del cervello che agisce autonomamente e con madalità rapida. al sistema limbico che consente di ridurre l'effetto dei sentimenti.

02. DOMANDA 186 Quali sono le componenti fondamentali del sistema limbico. ippocampo, tronco encefalico e nucleo caudato. amigdala e corteccia cerebrale. cervelletto e midollo spinate. talamo, ipotalamo e amigdalaV.

03. DOMANDA 187 Quali funzioni sono deputate al cervello corticale. le informazioni provenienti dagli organi di senso che devono poter essere elaborate con la massima precisione per fornire un panorama ambientale corrispondente. le informazioni da veicolare nella memoria a breve, a medio e lungo termine che consentono di costruire tutti i processi che vanno a formare la consapevolezza in grado di. la regolazione della sete, della fame e del sonno che consentono la sopravvivenza. il pensiero, l'immaginazione, il linguaggio, la percezione spaziale, la progettazione, i processi associativi, la previsione, la pianificazione, la decisione.

04. DOMANDA 188 Cosa afferma la teoria del cervello diviso. i due emisferi cerebrali non sono collegati tra loro e permettono di elaborare pensieri ed emozioni in modo contemporaneo e alternativo. un emisfero è totalmente dominante sull'altro e consente di indirizzare in modo consapevole la volontà umana. i due emisferi cerebrali hanno funzioni diverse nell'uomo e nella donna. i due emisferi che compongono il cervello umano esprimono funzioni mentali diverse, tramite localizzazioni specifiche.

05. DOMANDA 189 Cosa ha dimostrato Sperry attraverso le sue ricerche. emisfero sinistro e emisfero destro svolgono alternativamente le medesime funzioni. non si può parlare di emisfero destro emisfero sinistro in termini precisi. la diversa localizzazione degli emisferi cerebrali. la specializzazione funzionale dell'emisfero sinistro e dell'emisfero destro.

01. DOMANDA 194 In cosa consiste la fase gestionale ed innovativa della conoscenza specialistica. nel saper fare. nella conoscenza di una determina materia in maniera approfondita, e nel saperla applicare in modo pienamente affidabile. nella conoscenza di una determinata materia nelle sue linee fondamentali, ma non nel saperla applicare. nella conoscenza di una determinata materia in tutti i suoi aspetti, nel saperla applicare con elevata perizia e, soprattutto, nel saperla migliorare e sviluppare.

02. DOMANDA 193 Quali sono alcune delle facoltà caratterizzanti la modalità Fatti nel modello di Ned Hermann. applicarsi in modo concreto e sequenziale. comprendere in modo esperenziale e intuitivo. sentire in modo diretto e interpersonale. conoscere in modo oggettivo e quantitativoi.

03. DOMANDA 190 La teoria della mappa cerebrale di Ned Hermann si basa su. la localizzazione delle funzioni cerebrali sia a livello laterale sia a livello stratificato. l'importanza del sistema limbico destro. la netta distinzione tra emisfero sinistro e emisfero destro. la centralità delle funzioni dell'ippocampo.

04. DOMANDA 191 Quali sono i principali modi di approccio alla realtà secondo la teoria della mappa cerebrale di Ned Hermann. conoscere soggettivamente e conoscere oggettivamente. fatti, futuro, fare e feeling. limbico e corticale. logico, analitico, quantitativo e fettuale.

05. DOMANDA 192 nel modelo mentaledi Ned Hermannl feeling è una modalità di interagire con l'ambiente tipica di quale figura. musicisti e insegnanti. ingegneri e medici. manager. amministrativi e tecnici.

01. DOMANDA 199 Quando in una Organizzazione si passa più del 20% del tempo lavorativo a riparare errori commessi cosa si rischia. la sua messa in discussione. non si rischia nulla. il posto di lavoro. la compromissione della competenza individuale.

02. DOMANDA 196 Orientamento alla relazione e gestione dello stress sono tipiche espressioni di quale tipo di capacità. capacità gestionale e innovativa. capacità relazionale ed emozionale. capacità operazionale. capacità intellettive.

03. DOMANDA 195 Quali sono le fondamentamentali capacità gestionali e innovative che si possono isolare ed analizzare. decisione, orientamento ai risultati e visione prospettica. programmazione e organizzazione. negoziazione e gestione dei conflitti. soluzione dei problemi e analisi.

04. DOMANDA 197 Cosa si intende per capacità operazionali. capacità di rappresentare mentalmente gli obiettivi da raggiungere e di fornire indicazioni in grado di mettere in atto sequenze di carattere operativo e leve in grado di. capacità di formulare un piano d'azione e di saperlo applicare evitando errori e inconvenienti applicando anche ilpensiero prospettico. capacità di controllare gli eventi. capacità di orientare i rapporti con gli altri per raggiungere gli obiettivi.

01. DOMANDA 198 Cosa si intende con Brain training. un allenamento continuo in grado di far accrescere i livelli di tutte le intelligenze multiple tramite tecniche collaudate. un approccio che consente di gestire meglio lo stress. tecniche che allenano sia le intelligenze di carattererelazionale, sia le intelligenze di caratter emozionale. un allenamento ai processi mentali che consentono di affrontare e risolvere qualsiasi tipo di situazione problematica e ampie tipologie di sfide delle intelligenze di area.

02. DOMANDA 201 Quali sono alcuni degli aspetti da indagare per la verifica dell'intelligenza sociale. non lascisrsi abbattere davanti a situazioni difficili mettendo in difficoltà gli interlocutori. non tenere conto dei punti di vista differenti e dei processi di empatia e simpatia. comprensione delle motivazioni altrui e valutazione dei bisogni degliinterlocutori. la capacità di non lasciarsi influenzare da qualsiasi interlocutore e in qualsiasi situazione.

03. DOMANDA 200 Qual è il primo passo per la verifica dell'intelligenza logico-razionale. distinguere il ricorso al Sistema cognitivo 1 e al Sistema cognitivo 2. indagare come la persona presa in esame riesce a utilizzare approcci quantitativi per indagare i fenomeni complessi. richiedendo di leggere realtà complesse tramite un approccio quantitativo e probabilistico. indagare come la persona presa in esame riesce a cogliere la complessità dei rapporti interpersonali.

04. DOMANDA 202 Cosa consente la razionalità strategica. di riuscire adecidere efficacemente al momento opportuno utilizzando in modo preciso il pensiero sequenziale. di decidere sulla base di intuizioni confermate dal maggior numero di possibili interlocutori. di essere consapevoli che la maggior parte delle decisioni importanti sono prese sulla base di credenze probabili e di preferenze soggettive. di evitare di prendere decisioni quando non si hanno tutte le informazioni necessarie.

05. DOMANDA 203 Cosa consente l'intelligenza introspettiva. di essere indulgenti verso se stessi per vivere più serenamente evitando l'autocrtica distruttiva. di reprimere le proprie emozioni in modo da evitare disagi a se stesse e agli interlocutori. di nascondere verità sgradevoli a se stessi e agli altri per non suscitare conflitti e tensioni. ricorrere costantemente all'impiego dei feedback per operare serenamente i necessari "cambiamenti di rotta" nel proprio modo di percepire, pensare e agire.

06. DOMANDA 204 Qual è l'approccio più efficace per la verifica dell'intelligenza etica. non esiste un approccio affidabile per la verifica. la verifica del progetto di vita messo in atto dalla persona presa in considerazione in relazione ai suoi valori e alla sua capacità di autovalutazione. considerare attentamente le dichiarazioni e le affermazioni di principio e confrontarle con le modalità di trattare le persone. prendere in esame i valori e i principi della persona confrontandoli con i principi etici generali per stabilire quanto siano efficaci.

01. DOMANDA 207 In cosa consiste lo strumento documento scritto secondo Justin Menkes. nella produzione di un testo articolato in riferimento a chiari e precisi obiettivi. nella sintesi di casi complessi ricavati dalla vita professionale dell'interessato. nell'osservazione del comportamento in modo da poter essere registrato in un documento. presenta scenari complessi e non specialistici per minimizzare il ricorso alle conoscenze possedute e alle esperienze maturate.

02. DOMANDA 205 Quali sono le principali modalità applicative per rilevare i vari tipi di Intelligenze Manageriali. sottoponendo situazioni già vissute per verificare come possono riesaminate alla luce degli errori commessi. soluzione di problemi totalmente nuovi per il soggetto da analizzare stimolando i processi emozionali e i processi cognitivi. presentare preliminarmente i contenuti delle varie intelligenze correlandole alle principali mentali che le caratterizzano. soluzioni brevi di casi complessi, sottoposizione di quesiti in grado distimolare trappole mentali, verifica di come vengono regolare le relazioni e di come emerge.

03. DOMANDA 206 Cosa ricorda Justin Menkes nel suo libro: "La nuova intelligenza manageriale". di non utilizzare scenari professionali realistici. che non esistono strumenti per la rilevazione delle intelligenze manageriali. di limitarsi a raccogliere le risposte fornite perchè da una attenta analisi delle stesse si può comprendere con notevole precisione la natura dei processi decisionali. di verificare come viene analizzata la situazione, come si arriva alla conclusione e la ragione della scelta o decisione attuata.

04. DOMANDA 208 Quali sono i contenuti che permettono una efficace progettazione di in basket. analizzare un documento, descrivere un processo e formulare una strategia. valutare procedure e valutare la redditività. scelta di un fornitore, valutare un progetto e assumere o promuovere collaboratori. non fornire alternative e presentare dettagliatamente il caso.

05. DOMANDA 209 A cosa bisogna ricorrere per effettuare una efficace diagnosi comportamentale. esclusivamente ad una serie di test appositamente studiati per sondare tutti gli aspetti importanti. alle tecniche di intervista ed ai colloqui in profondità in grado di evidenziare le strategie di interazione sia collaborative, sia conflittuali e negoziali. attraverso l'osservazione del comportamento dei candidati in modo distaccato. solo con colloqui di profondità e precedentemente strutturati.

01. DOMANDA 213 Di cosa tiene conto il modello di formazione aziendale basato sulle Intelligenze Manageriali. delle conoscenze sull'argomento. dei modelli tradizionali di insegnamento. delle esperienze fornite dai manager. delle conquiste e dati forniti dalle neuroscienze.

02. DOMANDA 212 Cosa si intende con il termine coaching. una tecnica per favorire l'apprendimento di conoscenze specifiche. una sorta di allenamento in affiancamento personalizzato, sistematico e diluito nel tempo. la formazione d'aula nelle sue varie modalità. un metodo per la discussione di casi di taglio organizzativo.

03. DOMANDA 214 Cosa si intende con il termine training on the job. formazione a distanza basata su strumenti informatici e telematici. uuna formazione in aula personalizzata e costante nel tempo in grado di consentire l'acquisizione di specifiche tecniche. formazione professionale basata sulla teoria basata su processi articolati fi apprendimento. l'apprendimento effettuato seguendo e imitando l'operare di persone esperte, che forniscono sistematici riscontri in grado di guidare verso il progressivo fare autonomo in.

04. DOMANDA 211 Quali sono i criteri consolidati di apprendimento relativi alla formazione manageriale. apprendimento di conoscenze e di capacità. apprendimento di conoscenze tecniche e di procedure. apprendimento di abilità. apprendimento elementare.

05. DOMANDA 210 Quali sono i campi principali di applicazione delle intelligenze manageriali. selezione esterna, ricerca interna e formazione. i processi di formazione manageriale, professionale e tecnica. i processi di ricerca e individuazione dei futuri manager e dei futuri imprenditori. i processi di selezione dei manager e dei giovani.

01. DOMANDA 215 Cosa ha dimostrato lo studio condotto dall'Università Vita Salute San Raffaele di Milano. che chi allena costantemente il proprio cervello e combatte la pigrizia mentale, ha un rischio minore di cadere preda di forme patologiche come l'Alzheimer. che il cervello è un organo non rimodellabile e che può esse re modificato solo con particolari e complessi farmaci. la validità del brain training solo se iniziato in età giovanile e sotto la guida di un esperto. che si può accrescere la propria intelligenza attraverso la neurotica.

02. DOMANDA 219 Cosa si intende per intelligenze di contorno. l'intelligenza linguistica senza la quale nessuna intelligenza può esprimersi. l'intelligenza musicale, l'unica di carattere soecifico e non professionale. l'intelligenza visivo-spaziale in quando necessaria per monte attività manageriali. le intelligenze che non fanno parte delle intelligenze manageriali.

03. DOMANDA 218 Cosa si intende per tecniche di mindfullness. forme semplici e profonde di meditazione e sviluppo della consapevolezza. tecniche per potenziare l'intelligenza logico-razionale mediante processi di rispecchiamento. metodi per accrescere le proprie conoscenze in modo originale. strategie per comprendere maggiormente gli altri basate su percorsi progressivi.

04. DOMANDA 217 Quale facoltà mentale è in particolar modo stimolata dalle tecniche di ginnastica mentale. l'intelligenza introspettiva. la memoria. l'intelligenza logico-matematica. l'attenzione.

05. DOMANDA 216 A cosa fa ricorso prevalentemente la ginnastica mentale. a enigmi, rompicapi, dilemmi, paradossi, quesiti, test, quiz, problemi, giochi di ingegno, giochi situazionali. all'uso di calcoli numerici molto articolati abbinati all'impiego di test appositamente studiati per le diverse tipologie di popolazione. a quiz che stimolano esclusivamente le capacità logico-matematiche in modo da creare un effetto di diffusione degli stimoli in tutti i circuiti neurali. a esperienze sul campo tradotte nel corso di apposite ricerche ed esperimenti.

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