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storia del diritto italiano

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storia del diritto italiano

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riforme e codici

Creation Date: 2024/12/03

Category: Others

Number of questions: 30

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Con l'espressione "nazionalizzazione del Codice civile". ci si riferisce al processo di revisione parlamentare dei Codici, all'indomani della Restaurazione. ci si riferisce alla sottoposizione del testo del Codice civile al plebiscito popolare. ci si riferisce allo sforzo di forgiare un Codice che risultasse il più possibile aderente alla realtà economica del territorio in cui sarebbe stato applicato. ci si riferisce all'introduzione di un modello codicistico completamente nuovo, capace di porsi in assoluta discontinuità con la tradizione giuridica precedente.

L'ALR (1794) appartiene alla tradizione. prussiana. belga. francese. inglese.

A dare vita alla Scuola storica fu. Locke. Rousseau. Windscheid. Savigny.

Dal 1796 in poi l'ordinamento transalpino viene applicato. in Sicilia. in Sardegna. nei territori corrispondenti all'attuale Stato pontificio. nelle province di Parma e Piacenza.

Fra il 1819 e il 1837 il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Sabaudo diedero vita a due Codici civili sulla base del modello. belga. francese. prussiano. spagnolo.

Giolitti, Rosmini e Manzini. parteciparono alle guerre di Indipendenza. fecero parte della Commissione per la riforma del sistema giudiziario. parteciparono alla stesura di un "codice nazionale": il Codice civile. furono parte della Commissione che approvò il testo definitivo dello Statuto albertino.

Le prime riflessioni sviluppate da Cavour nell'ambito del percorso di unificazione codicistica suggerivano. di procedere nel senso dell'armonizzazione fra i vari ordinamenti. di procedere creando un Codice civile del tutto nuovo e in assoluta discontinuità rispetto alle precedenti esperienze. di procedere nel senso della piemontizzazione. di riprendere in toto il Code Napoleon.

Farini sosteneva la necessità. di procedere con speditezza verso l'unificazione legislativa del Paese recependo il modello piemontese. di abbandonare il progetto di unificazione nazionale in quanto "i tempi non erano ancora maturi". di adottare il modello francese. di procedere ad adottare un "testo cuscinetto" che potesse permettere alla migliore dottrina del Paese di riflettere e di elaborare soluzioni condivise.

Giovan Battista Cassinis è legato. a Cavour. a Carlo Alberto. al Pontefice. al Governatore delle Romagne.

Secondo Cassinis. era meglio "avere un pessimo codice che non avere un codice uniforme". era necessario adottare più codici in ragione delle tante realtà locali. era necessario nominare una nuova Commissione per la stesura del Codice. era necessario riprendere l'esempio dell'ALR.

"Dei delitti e delle pene" è un'opera di. Cesare Beccaria. Cesare Lombroso. Pietro Verri. Alessandro Verri.

"Dei delitti e delle pene" si caratterizza. per l'utilizzo di argomentazioni razionali. per gli approfonditi studi di antropologia criminale. per essere un'opera di rilievo accademico. per essere la prima opera a stampa.

Secondo Beccaria la "pena" deve essere. rapida e certa. esemplare ed infamante. considerata come l'espiazione del peccato. percepita come "vendetta pubblica".

La pena capitale secondo Beccaria. è un utile esempio di atrocità. è un inutile esempio di atrocità. è necessaria e ne va incoraggiata l'applicazione. va sempre e comunque vietata.

Beccaria sostiene. il principio di colpevolezza fino a prova contraria. il principio di innocenza fino a prova contraria. il principio della "colpevolezza morale". il principio d'innocenza soltanto per i minorenni.

La Constitutio Criminalis Theresiana fu tradotta. per i territori di Trieste e Gorizia. per il Granducato di Parma e Piacenza. per gli Stati estensi. per la Repubblica Cisalpina.

La Constitutio Criminalis Theresiana può definirsi. illuminista. pre-illuminista. umanista. espressione massima della Scuola elegante olandese.

Con la Leopoldina. si aboliva la pena di morte e si introducevano, in sostituzione, "i lavori perpetui a vita". si abolivano i "lavori perpetui a vita" e si lasciava un notevole margine di operatività alla pena di morte. si negava la possibilità di ricorrere alla etero-integrabilità delle norme. si introducevano per la prima volta i reati oblazionabili.

Il Codice giuseppino, nel caso di sedizione che mettesse in pericolo la sicurezza dello Stato,. infliggeva la pena di morte. imponeva i lavori forzati a vita. prevedeva il carcere a vita. prevedeva la possibilità di mutilazioni.

La Giuseppina disciplinava. il solo diritto penale sostanziale. il solo diritto penale processuale. tanto il diritto penale sostanziale che procedurale. la gestione dell'ordine pubblico.

Fra queste affermazioni è ERRATA quella per cui il codice Rattazzi. confermava la bipartizione codicistica francese. attenuava la severità delle pene. colpiva con sanzioni più miti i reati politici. eliminava alcune sanzioni accessorie.

Nel 1862, nel Regno d'Italia, si registrava. la contemporanea vigenza di tre codici di diritto penale sostanziale. la contemporanea vigenza di tre codici di diritto penale processuale. la contemporanea vigenza di tre codici di diritto civile. la contemporanea vigenza di tre codici di diritto commerciale.

Su proposta della Commissione Mancini, a seguito della approvazione del decreto del 1861 (con riferimento al codice penale sardo del 1859) vennero apportate alcune modifiche. relative alle modalità di esecuzione della pena capitale. quali l'introduzione delle pene infamanti. quali l'eliminazione di qualsiasi differenziazione di sorta con riferimento al trattamento sanzionatorio da imporre al reo. relative alla ridefinizione dei limiti alla proposizione degli appelli.

Il decreto del febbraio 1861 (Commissione Mancini) stabilì che per i reati infra-familiari si potesse/dovesse procedere. necessariamente d'ufficio. qualora la vittima avesse presentato almeno due denunce. qualora, da una prima verifica, il reato infra-familiare fosse adeguatamente sostenuto da prove testimoniali. su querela di parte.

In occasione della II Guerra di Indipendenza. al Re di Sardegna furono affidati pieni poteri per il compimento di "tutti quegli atti necessari alla difesa della patria". al Re di Sardegna furono affidati pieni poteri nell'ambito del diritto penale. al Re di Sardegna furono affidati pieni poteri nell'ambito del diritto commerciale. al Re di Sardegna furono affidati pieni poteri nell'ambito del diritto fiscale.

Quale di queste affermazioni è ERRATA?. Il Codice Zanardelli ha introdotto la pena di morte. Il Codice Zanardelli ha abolito la pena di morte. Il Codice Zanardelli si compone di tre libri. Il Codice Zanardelli distingue delitti e contravvenzioni.

Il Codice Zanardelli data. 1889. 1898. 1861. 1865.

La penalistica liberale. è abolizionista. è assolutista. è parlamentarista. è statalista.

A fondamento della punibilità l'impianto del Codice Zanardelli pone. l'imputabilità. il dolo. la colpa. la maggiore età.

Secondo l'impianto del Codice Zanardelli il tentativo è. punibile soltanto in presenza d'un principio d'esecuzione e di atti idonei. è sempre punibile. non è mai punibile. è punibile al ricorrere di circostanze aggravanti riferite alla condotta illecita che si sta compiendo.

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