sviluppo tipico a atipico 35-39 lombardi
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Title of test:![]() sviluppo tipico a atipico 35-39 lombardi Description: sviluppo tipico a atipico 35-39 lombardi Creation Date: 2024/01/13 Category: Others Number of questions: 21
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I fattori di rischio per il disturbo d'ansia da separazione sono stati suddivisi in: fattori biologici psicologici e sociali. caratterstiche della madre. tutte le opzioni sono corrette. esperienze avverse in famiglia. Per spiegare il disturbo d'ansia da separazione, Bowlby ha descritto alcune esperienze relazionali avverse: quante?. 3. 5. 2. 4. Prima del DSM-5, era possibile diagnosticare il disturbo d'ansia da separazione in età adulta?. si. no. solo in rare eccezioni. si ma con il termine disturbo d'ansia. Nel DSM-5 il disturbo d'ansia da separazione è inserito nella sezione: Disturbi di tipo internalizzato. "Disturbi solitamente diagnosticati per la prima volta nell'infanzia, nella fanciullezza o nell'adolescenza". "Disturbi d'ansia". "Disturbi da stress correlati". I bambini affetti da mutismo selettivo: non riescono a parlare con adulti e coetanei non familiari. non riescono a parlare con i coetanei non familiari. non riescono a parlare in assoluto. non riescono a parlare con i soli adulti non familiari. L'incapacità del paziente (quasi sempre un bambino) di parlare in pressoché tutti i contesti sociali, nonostante sviluppo e capacità di linguaggio normali definisce: la fobia sociale. tutte le opzioni sono corrette. il disturbo d'ansia. il mutismo selettivo. Un luogo comune ___________ relativo al MS è quello ad esempio di attribuire a questi bambini una certa intenzionalità/volontà nel mantenere il loro silenzio. errato. assolutamente esatto. parizalmente esatto. condiviso nella comunità scientifica. Nei casi di mutismo selettivo. L'incapacità di parlare è incostante ma si ravvisa in diversi contesti sociali. L'incapacità di parlare si ravvisa in un unico contesto (esempio scuola) e non perdura nel tempo. L'incapacità di parlare si evidenzia solo in età prescolare. L'incapacità di parlare è costante, per cui persiste regolarmente nei diversi contesti sociali e nel tempo. Il "congelamento" della produzione verbale può essere letto. una strategia di difesa di fronte all'incapacità di affrontare le richieste dell'ambiente. un comportamento controllante. un comportamento manipolatorio. tutte le opzioni sono corrette. Nella prospettiva comportamentista i comportamenti ossessivi tendono ad autorinforzarsi poiché consentono all'individuo di. ridurre i livelli di ansia. ridurre i livelli di stress psicosomatico. ridurre i livelli di burn-out. ridurre i livelli di paura. Quale prospettiva rispetto l'eziopatogenesi dei disturbi ossessivo-compulsivi sposta il focus dell'attenzione dai comportamenti disfunzionali agli schemi di pensiero, alle credenze, ai giudizi e alle convinzioni che danno conto di come l'individuo percepisce, elabora e immagazzina le informazioni provenienti dal mondo esterno?. La prospettiva cognitivista. La prospettiva psicologica. La prospettiva mentale. La prospettiva comportamentista. Quale approccio rispetto l'eziopatogenesi dei disturbi ossessivo-compulsivi tenta una connessione tra una molteplicità di fattori come vulnerabilità genetica, caratteristiche di personalità ed eventi di vita stressanti, i quali agiscono sul genoma e sullo sviluppo di modelli cognitivo-affettivi specifici?. Approccio integrato. Approccio psicologico. Approccio neurobiologico. Approccio diretto. Quale approccio rispetto l'eziopatogenesi dei disturbi ossessivo-compulsivi tenta una connessione tra una molteplicità di fattori come vulnerabilità genetica, caratteristiche di personalità ed eventi di vita stressanti, i quali agiscono sul genoma e sullo sviluppo di modelli cognitivo-affettivi specifici?. Approccio integrato. Approccio diretto. Approccio psicologico. Approccio neurobiologico. Le ipotesi eziopatogenetiche rispetto al disturbo ossessivo compulsivo, fanno riferimento: a due diverse interpretazioni, quella diretta e quella indiretta. solo all'interpretazione psicologica. solo all'interpretazione neurobiologica. a due diverse interpretazioni, quella psicologica e quella neurobiologica. Come si chiamano le sezioni del DSM-5 in merito ai disturbi dell'umore?. disturbi bipolari, depressivi e ciclotimici. disturbi bipolari distimici e ciclotimici. disturbi bipolari e depressivi. disturbi depressivi distimici e ciclotimici. Il DSM per la diagnosi dei disturbi dell'umore prevede quante sezioni?. 5. nessuna opzione è corretta. 6. 4. L'affermazione: ... fino agli anni '70 si riteneva che i bambini non potessero presentare sintomi depressivi in ragione dell'immaturità delle loro strutture di personalità è: falsa percè non erano gli anni '70 ma '50. falsa percè non erano gli anni '70 ma '60. vera. falsa percè non erano gli anni '70 ma '80. Il disturbo bipolare è: un disturbo maniacale. un disturbo depressivo. un disturbo con una componente di ansia. un disturbo dell'umore. Un elemento frequente nel disturbo bipolare è: la ridotta necessità di sonno. la ridotta necessità di cibo. la ridotta necessità di attività fisica. la maggiore necessità di cibo. Il disturbo bipolare è spesso in comorbidità con un disturbo del neurosviluppo, quale?. DSA. ADHD. AUTISMO. DCM. La prevalenza di ideazione suicidaria appare molto basse fino ai: 12 anni di età. 10 anni di età. 14 anni di età. 15 anni di età. |