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TECNICHE MOTIVAZIONALI

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TECNICHE MOTIVAZIONALI

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MBA I LIVELLO

Creation Date: 2024/10/09

Category: Others

Number of questions: 45

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01. La Motivazione, secondo Moé (2020) può essere definita come: «Un insieme di spinte a matrice affettiva che determina, in un dato ambiente, l'emergere di obiettivi, valori e convinzioni che sostengono l'agire, la scelta, la persistenza e l'eventuale evitamento o abbandono di un'azione, un compito, un'attività». «Un insieme di spinte a matrice emozionale che determina, in un dato ambiente, l'emergere di obiettivi, valori e convinzioni che sostengono l'agire, la scelta, la persistenza e l'eventuale evitamento o abbandono di un'azione, un compito, un'attività». «Un insieme di spinte a matrice emozionale e cognitiva che determina, in un dato ambiente, l'emergere di obiettivi, valori e convinzioni che sostengono l'agire, la scelta, la persistenza e l'eventuale evitamento o abbandono di un'azione, un compito, un'attività». «Un insieme di spinte a matrice cognitiva che determina, in un dato ambiente, l'emergere di obiettivi, valori e convinzioni che sostengono l'agire, la scelta, la persistenza e l'eventuale evitamento o abbandono di un'azione, un compito, un'attività».

In base al concetto sottostante di dinamicità, la Motivazione, secondo Rheinberg (2003), viene identificata come un: Orientamento all'obiettivo. Orientamento al bisogno. Orientamento attivante. Orientamento motivante.

Per De Beni e Moè (2000), la Motivazione è un fatto interno del singolo individuo che attiva: Azioni per raggiungere un risultato richiesto dall'ambiente sociale. Emozioni, pensieri per raggiungere un obiettivo. Azioni per raggiungere un risultato voluto da altri. Comportamento diretto a uno scopo.

La Motivazione prevede come Fattori determinanti «l’azione verso» (Moè, 2020): Direzione e intensità. Inizio e intensità. Inizio, intensità e direzione. Inizio e direzione.

Quali sono i Pilastri che stanno alla base della Motivazione?. Percepirsi capaci (autoefficacia) - Dare valore, con alla base l'ambiente sociale. Percepirsi capaci (autoefficacia) - Dare valore. Percepirsi capaci (autoefficacia) - Ambiente sociale. Dare valore - Ambiente Sociale.

Il «Bisogno» è strutturato come qualcosa che interrompe l’Omeostasi e preme per venire soddisfatto, ed ha le seguenti caratteristiche (Baumeister, Leary, 1995): la matrice affettiva ed obiettivi congruenti. la matrice affettiva; l’universalità; il favorire il benessere (o indurre malessere se non soddisfatto); obiettivi congruenti. l’universalità; il favorire il benessere (o indurre malessere se non soddisfatto); obiettivi congruenti. la matrice affettiva; il favorire il benessere (o indurre malessere se non soddisfatto).

Il «sistema di credenze» (beliefs), collegato alla Motivazione, ha a che vedere con le convinzioni dell’individuo e che si costruisce nel tempo. Le convinzioni/credenze cosa direzionano?. Le emozioi e le percezioni della realtà. Le emozioni ed il comportamento collegato all'ambiente sociale dell'individuo. Il comportamento collegato all'ambiente sociale dell'individuo. Il comportamento, ma anche il modo in cui la realtà viene percepita e interpretata.

Il Modello dei Bisogni di Dweck (2017) che classifica i bisogni in base a Livelli. Il livello di Base include: Accettazione - Competenza - Predicibilità. Accettazione - Competenza - Fiducia di sé. Fiducia - Controllo - Competenza. Fiducia - Controllo - Autostima.

Murray (1938) individuò tre classi con le caratteristiche che spingono l’individuo ad affrontare o evitare un singolo compito. Quali delle seguenti opzioni è quella corretta?. Accettazione - Competenza - Dominanza. Accettazione - Riuscita - Dominanza. Accettazione - Predicibilità - Dominanza. Accettazione - Competenza - Riuscita.

Il Modello Unitario del fenomeno motivazionale assegna all'«ambiente sociale» un ruolo importante nel modulare il contenuto di obiettivi e rappresentazioni. Cosa evidenzia l’«ambiente sociale» all'interno del Modello?. L'«ambiente sociale» accoglie, guida e valorizza l’individuo. L'«ambiente sociale» accoglie, sostiene, guida e valorizza l’individuo. L'«ambiente sociale» sostiene e guida l’individuo. L'«ambiente sociale» sostiene, guida e valorizza l’individuo.

Il concetto di «Impotenza appresa» identifica quando la persona ha avuto ripetute esperienze di insuccessi, e a forza di sbagliare si convince di non poter riuscire mai. Questa situazione evidenzia tre deficit dell’individuo (Abramson, Seligman, Teasdale, 1978). Indicare quali: Emotivo e Cognitivo. Comportamentale – Cognitivo – Emotivo. Comportamentale – Cognitivo – Emozionale. Emozionale e Comportamentale.

Quale autore ha espresso la seguente riflessione sulla Motivazione? «Una persona che riesce ad esprimere sé stessa in un ambiente sociale ed educativo che lo accetta incondizionatamente gli permette di esprimersi e manifestarsi per come è». Moè. Rogers. Maslow. Dweck.

Le opzioni successive rientrano nei quattro passaggi per sviluppare la nostra «Consapevolezza Emotiva», tranne: riconoscere i contenuti emotivi. affrontare il proprio vissuto emotivo. condividere. nascondere il proprio vissuto emotivo.

Tra le «principali ragioni» alla base della «Procrastinazione» (Steel, 2007), troviamo tutte tranne: aspettative realistiche. alcuni elementi legati all’immagine di sé. alcune dimensioni di personalità. aspetti avversivi legati al compito specifico.

La «Procrastinazione» viene definita come «la volontaria tendenza a rimandare ciò che abbiamo deciso di intraprendere e verso cui saremmo motivati pur nella consapevolezza dei risvolti negativi della scelta di posporre l’inizio o la conclusione». A quale autore appartiene ed in quale anno è stata coniata questa definizione?. Klingsieck, 2013. Klingsieck, 2017. Day, Mensink, O’Sullivan, 2000. Steel, 2007.

Le persone affrontano in modo più o meno (de)motivante gli insuccessi reali o temuti che si trovano di fronte nella vita di tutti i giorni. Secondo Moé (2020), a fare la differenza sono tutti i seguenti aspetti tranne? Identifica l'opzione errata. emozioni. bisogni. convinzioni. motivazioni.

Identificare l'opzione corretta collegata alla definizione di «Convinzione Entitaria». Credere che il proprio modo di agire sia espressione di sé e delle proprie capacità. Credere che una certa abilità non sia migliorabile. Credere che una certa abilità possa essere modificata. Credere che le abilità di una persona possano essere accresciute.

Nella Psicologia della Motivazione, secondo quali categorie è possibile distinguere gli «Obiettivi»? Individua la risposta corretta. Contenuto - Orientamento. Emozionali- Orientamento. Primari- Secondari. Contenuto- Emazionali.

In merito agli Obiettivi Sociali, l’approccio di Locke si basa su una distinzione lungo i due assi. Quali?. Orientamento- connessione. Agentività- connessione. Emozionabilità- connessione. Agentività- emozionabilità.

Il bisogno di spiegare costituisce una rilevante fonte di motivazione: le persone si chiedono il perché del funzionamento delle cose e del mondo e tentano di dare delle spiegazioni che consentano loro di anticipare o predire eventi futuri. La causa del «bisogno di spiegare» si può distinguere per almeno tre dimensioni (Weiner, 1985). Identifica la risposta corretta. Controllabilità - Stabilità - Generalità. Controllabilità - Stabilità - Supervisione. Supervizione - Stabilità - Generalità. Stabilità - Supervizione - Generalità.

Le attribuzioni formulate ed espresse influenzano la motivazione dell’individuo ad almeno quattro livelli. Identifica l'opzione errata. aspettative. emozioni. convinzioni. bisogni.

Le Emozioni tipiche che accompagnano il vissuto di «Impotenza appresa» sono: vergogna-rabbia. vergogna-rassegnazione. paura-ansia. rabia-rassegnazione.

Le modalità per costruire la Resilienza si pongono ad almeno tre diversi livelli. Identifica l'opzione errata. aspetto emozionale. reale impegno prodigato. aspetto relazionale. percezione di autoefficacia.

Lazarus (1991) ha studiato le «Modalità di Coping» descritte come: sistemi adottati con consapevolezza per fronteggiare una situazione a contenuto emotivo. sistemi adottati consapevolmente per gestire le emozioni provate. sistemi adottati consapevolmente per fronteggiare una situazione a contenuto emotivo e che creano una modulazione nelle emozioni provate. sistemi adottati senza consapevolezza per fronteggiare una situazione a contenuto emotivo.

Con il termine «Engagement» si intende il: l'impegno emotivo sostenuto dalla percezione di padronanza, in italiano «coinvolgimento». dispiego di impegno e l’investimento di tempo sostenuti dalla percezione di padronanza, in italiano «coinvolgimento». dispiego di impegno e l’investimento emotivo in una attività, in italiano «coinvolgimento». dispiego di impegno in un compito/attività, in italiano «coinvolgimento».

Nella valutazione della motivazione da valutare, vi sono diversi livelli che è possibile misurare. Il livello Implicito può essere valutato con i seguenti test. Identificare l'opzione corretta. Test di Appercezione Tematica (TAT) - Implicit Association Test (IAT). Test di Appercezione Tematica (TAT) - Test di Rorschach. Test di Appercezione Tematica (TAT) - Blacky Pictures Test. Test di Rorschach - Implicit Association Test (IAT).

Esistono quattro forme per definire un'«Attività motivata». Selezionare l'opzione errata. Attività controllata dall'interno. Attività spontanea. Attività autoregolata. Attività autocontrollata.

Ottingen, Pak e Schnetter (2001) definiscono quattro forme di «Deficit motivazionale». Identifica l'opzione corretta. Deficit motivazionali completi - Deficit emozionali - Deficit di efficacia - Deficit volitivi. Deficit motivazionali completi - Deficit di stimolo - Deficit di efficacia - Deficit volitivi. Deficit motivazionali completi - Deficit di stimolo - Deficit di efficacia - Deficit emozionali. Deficit emozionali - Deficit di stimolo - Deficit di efficacia - Deficit volitivi.

Il «Modello di Panava» rappresenta la misura dello stato d’animo rilevante per la Motivazione. Il Modello prende il nome dalle 3 dimensioni. Identifica l'opzione errata. Valenza Originaria (VAlence). Agentività positiva (Positive Agency). Emozione negativa (Negative Affect). Emozione positiva (Positive Affect).

Tra gli approcci per misurare le Stato d'animo nello svolgimento delle attività troviamo il «Metodo di osservazione del vissuto (ESM)», proposto da Schallberger (2000). In cosa consiste?. Il partecipante, ad intervalli stabiliti, svolge le valutazioni rispondendo a delle domande. La valutazione prevede 2 interruzioni prima e dopo l'attività per le risposte, con un timing preciso. Il tempo di queste misurazioni è molto breve, dai 45-60 secondi. Il partecipante, ad intervalli stabiliti, svolge le valutazioni rispondendo a delle domande. La valutazione prevede da 7 a 9 interruzioni durante l'attività per le risposte, senza un timing preciso. Il tempo di queste misurazioni è molto breve, dai 45-60 secondi. Il partecipante, ad intervalli stabiliti, svolge le valutazioni rispondendo a delle domande. La valutazione prevede 2 interruzioni prima e dopo l'attività per le risposte, con un timing preciso. Il tempo di queste misurazioni è molto breve, dai 45-60 minuti. Il partecipante, ad intervalli stabiliti, svolge le valutazioni rispondendo a delle domande. La valutazione prevede da 3 a 5 interruzioni durante l'attività per le risposte, con un timing preciso. Il tempo di queste misurazioni è molto breve, dai 45-60 minuti.

La «Scala Breve Flow (FSK)» permette di determinare i seguenti punteggi rispetto l'Esperienza di Flow. Identificare l'opzione corretta. Valore totale del Flow - Andamento senza problemi - Assorbimento - Preoccupazione. Valore totale del Flow - Sicurezza nel compito - Assorbimento - Preoccupazione. Valore totale del Flow - Andamento senza problemi - Ansia - Preoccupazione. Valore totale dell'ansia - Andamento senza problemi - Assorbimento - Preoccupazione.

L'esperienza del flow definita da CSIKSZZENTMIHALY (1975/1997) identifica il procedere privo di autoriflessione in un attività e/o compito che viene compiuto senza problemi e che, nonostante la grande pressione, si riesce ad avere sotto controllo. Ci si dimentica del tempo, del luogo in cui si è e dello scopo originario dell’attività e si viene completamente assorbiti da essa». Durante questa esperienza diventano superflui i seguenti aspetti rispetto al compito/attività. Identificare l'opzione errata. Controllo delle proprie emozioni. Controllo sulle proprie azioni. Esercizio della volontà. Autosorveglianza.

Esistono due modalità alternative per «Conoscere la propria motivazione» che permettono di avere una idea chiara della motivazione stessa, come forma di autoconoscenza. Identificare l'opzione corretta. Natura – Attrattività. Natura comportamentale – Attrattività. Natura emozionale – Attrattività. Natura comportamentale – Natura emozionale.

La «Bilancia Decisionale» (Janis, Mann, 1977) ha come obiettivo la «conoscenza della propria Motivazione rispetto ad un compito/attività». Che tipo di dinamica rappresenta questo strumento?. voglio-non voglio. desidero-non desidero. ce la faccio-non ce la faccio. raggiungo l'obiettivo-non lo raggiungo.

Per «Fare con motivazione», in base al Modello di Dweck (2017), occorre essere sé stessi attraverso la soddisfazione dei bisogni di base. Quali sono? Identifica l'opzione errata. predire. controllare ciò che accade. essere accetati. fiducia.

Coltivare la motivazione permette alla persona di percepirsi in crescita, in quanto crescono... Identifica l'opzione errata. Le conoscenze dell'ambiente. Le conoscenze strategiche, che danno la fiducia per riuscire nel proprio compito. Le conoscenze. Il bagaglio di esperienze (incluse le memorie emotive).

Esistono diverse modalità per modificare un compito/attività ed allinearlo totalmente o parzialmente ai nostri valori. Identifica l'opzione errata. Modello di Schwartz (1994). Modello di Dweck (2017). Tecnica della Scala. Costo delle alternative.

Nella Teoria delle aspettative per valori (Wigfield, Eccles, 2000), contano sia le dimensioni additive che quelle sottrattive rispetto un compito/attività la definizione corretta di dimensioni additive?. Le dimensioni additive identificano i caratteri dell’attività. Le dimensioni additive identificano la motivazione a fare una certa attività. Le dimensioni additive identificano il costo dell’attività. Le dimensioni additive riguardano l'accrescere della percezione complessiva di valore di un compito.

Dopo gli insuccessi, ad aiutare a rialzarci possono essere le persone che ci stanno accanto, cioè tutti coloro con cui ci relazioniamo con frequenza. Tra queste troviamo le «persone interiorizzate», ossia coloro che ci hanno accompagnato durante l’infanzia costruendo il nostro «sistema operativo interno». In cosa consiste?. Il «sistema operativo interno» è rappresentato dal modo in cui ci gestiamo le emozioni positive e negative e le utilizziamo per affrontare un insuccesso. Il «sistema operativo interno» è rappresentato dal modo in cui le rappresentazioni cognitive ed emotive ci aiutano ad affrontare un insuccesso. Il «sistema operativo interno» è rappresentato dal modo in cui ci autoguidiamo, istruiamo, autoconsoliamo in generale o soprattutto quando dobbiamo affrontare un insuccesso. Il «sistema operativo interno» è rappresentato dal modo in cui le rappresentazioni cognitive ci aiutano ad affrontare un insuccesso e le emozioni correlate.

02. Una forza motivante è comprendere come la persona può riprendersi dopo eventuali insuccessi, rispondendo alla domanda: «Perché è successo questo?» Alcune delle cause, che nascono dall’imprescindibile bisogno di controllare e predire, possono riguardare le seguenti opzioni. Idenfica l'opzione corretta. Situazione - Contesto - Predicibilità. Situazione - Contesto - Impegno. Autoefficacia - Contesto - emozioni. Ambiente - Emozioni - Impegno.

Nel modello transteorico del cambiamento di Prochaska, Di Clemente e Norcross (1993), quali sono le fasi previste dagli autori? Identifica l'opzione errata. Riflessione. Mantenimento. Precontemplazione. Contemplazione.

Identifica l'opzione corretta. Il «modello domande-risorse» (Schaufeli, Taris, 2014) suggerisce che per motivarsi a iniziare è utile strutturare... ... gli obiettivi in sottobiettivi per accrescere l'autoefficacia... ... gli obiettivi in sottobiettivi per rendere le difficoltà più abbordabili... ... il compito in modo per accrescere l'autoefficacia... ... il compito in modo che all’inizio le richieste siano adeguate alle capacità per poi aumentare le difficoltà gradualmente...

Un ambiente minaccioso presenta diverse tipologie di minacce, una di queste è quella dello «stereotipo» (Steele, Aronson, 1995) a cui si può far fronte tramite i seguenti passi riportati. Identificare l'opzione errata. Pensare che si può migliorare. Lo stereotipo è una visione rigida che si applica al gruppo e non necessariamente al caso specifico (la persona). Fare leva sulle proprie percezioni di abilità e valori. Gestendo le proprie emozioni.

02. Identifica l'opzione corretta. Nello stabilire le priorità può essere utile il «Modello di pianificazione» di Bozworth (2001). Nel modello tra i fattori che possono agevolare la prioritizzazione troviamo: Definire gli obiettivi in base alla capacità di realizzazione della persona e prioritizzare in base alla durata. Capacità di stimare il tempo necessario, stabilire obiettivi efficaci (SMART) e di riuscire a dedicare slot temporali definiti. Capacità di stimare il tempo in base all'impegno e prioritizzare in base alla durata. Suddividere gli obiettivi in sottobiettivi e prioritizzarli in base alla complessità.

Identifica l'opzione corretta. La tecnica AIM (Attenzione, Interpretazione, Memoria) di Diener e Biswas (2008) è semplice modalità, da attuare ricorsivamente, al fine di ripensare a... agli obiettivi che vogliamo raggiungere prestandoci attenzione ed interpretandoli in chiave positiva... fatti negativi prestandoci attenzione per poterli reinterpretare in chiave positiva... alla situazione accaduta prestandoci attenzione per poterli reinterpretare in chiave positiva... fatti positivi, piacevoli, inattesi e gratuiti prestandoci attenzione ed interpretandoli in chiave positiva...

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