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Tecnologie per la traduzione

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Tecnologie per la traduzione

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E Campus

Creation Date: 2025/04/24

Category: Others

Number of questions: 158

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James S. Holmes suddivise i Translation Studies in due macroaree: studi di ricerca teorica e di ricerca concettuale. studi di ricerca pura e di ricerca descrittiva. studi di ricerca descrittiva e ricerca analitica. studi di ricerca pura e di ricerca applicata.

La traduzione è stata considerata in passato funzionale a: l'applicazione delle teorie traduttive. l'apprendimento delle lingue straniere. l'approfondimento del contesto socio-linguistico. l'analisi della letteratura.

Le aree di ricerca individuate dai Translation Studies sono: 6 (teoria, corpora, funzione e scopo, prodotto e processo, traduttore, linguistica testuale). 4 (teoria, equivalenza, funzione e scopo, terminologia). 6 (teoria, equivalenza, funzione e scopo, prodotto e processo, traduttore, localizzazione). 6 (linguistica computazionale, traduzione automatica, funzione e scopo, prodotto e processo, traduttore, localizzazione).

Secondo lo schema di James S. Holmes gli studi di ricerca applicata si concentrano su: la figura del traduttore, la sua formazione e la critica traduttiva. il rapporto tra traduttore e committenza. la pratica traduttiva. il processo traduttivo.

John Dryden individua per la traduzione tre modalità, ovvero. metafrasi, parafrasi e imitazione. metafrasi, parafrasi e testo mediano. metatesto, paratesto, imitazione. metatesto, paratesto, ontotesto.

Alexander F. Tytler rispetto agli studiosi che avevano trattato la traduzione prima di lui si soffermò su un aspetto significativo: il rapporto con il lettore del testo di arrivo. il rapporto tra naturalezza e funzione del testo di partenza. il rapporto tra tipologia testuale e stile del testo di partenza. la relazione tra testo di arrivo e stile.

La traduzione della Bibbia in tedesco da parte di Martin Lutero è importante per diverse ragioni. Martin Lutero con la traduzione vuole dimostrare che le Sacre Scritture contengono molti errori e per questo viene considerato dalla Chiesa di Roma un rinnovatore della Bibbia. Martin Lutero con la sua traduzione sancisce il rifiuto del latino come lingua della Chiesa. Martin Lutero con la traduzione vuole creare dei testi di facile comprensione da utilizzare nell'attività di profonda evangelizzazione nelle aree di lingua tedesca. Martin Lutero compie con la traduzione un atto di creazione, di genesi della lingua tedesca, permettendo al popolo di comprendere appieno le Sacre Scritture.

Nel cosiddetto periodo "pre-accademico"/"pre-scientifico" le riflessioni sulla traduzione erano raccolte principalmente : non erano pubblicate. nell'introduzione o nella prefazione. erano sempre pubblicate in un commentario allegato. esclusivamente nelle conclusioni.

Cosa intendeva San Geronimo con la frase: "non verbum de verbo reddere sed sensum"?. Egli sostiene che non bisogna rendere un testo parola per parola e modificare, se necessario, il significato del testo originale. Egli sostiene che bisogna rendere un testo parola per parola e rendere il significato orientato al lettore. Egli sostiene che non bisogna rendere un testo parola per parola, ma è necessario rendere il significato del testo originale. Egli sostiene che bisogna rendere un testo parola per parola, modificando, se necessario, il significato del testo originale.

Per il mondo latino la traduzione aveva lo scopo di: impossessarsi delle conocenze altrui e poter combattere ad armi pari con il nemico. acquisire nuova conoscenza e metabolizzarla rendendola parte integrante della propria cultura. controllare i territori conquistati attraverso la lettura delle loro opere. permettere la comunicazione con i nuovi territori conquistati.

Secondo le parole di R. Bertozzi la complessità e la variabilità dell'equivalenza traduttiva riguardano due aree: gli aspetti storico-culturali in cui i testi e le loro traduzioni si collocano e gi aspetti linguistico-testuali ed extralinguistici che influenzano il processo traduttivo. le condizioni sociali dei lettori dei testi e delle traduzioni e lo stretto legame tra testo di arrivo e di partenza. le condizioni sociali degli autori dei testi e delle loro traduzioni e i fattori linguistici legati ai registri utilizzati nel processo traduttivo. la comprensione dei testi e delle loro traduzioni e l'impostazione linguistico-testuale nel testo di arrivo.

In cosa consiste la modernità del concetto di equivalenza?. Il concetto di equivalenza abbandona il legame con il testo di arrivo e considera solo fattori extra-linguistici. il concetto di equivalenza abbandona lo stretto ed esclusivo legame con il testo di partenza per considerare solo gli aspetti metodologici. il concetto di equivalenza abbandona lo stretto ed esclusivo legame con il testo di partenza per considerare anche fattori extra-linguistici. il concetto di equivalenza abbandona lo stretto ed esclusivo legame con il testo di partenza per considerare solo gli aspetti funzionali del testo di arrivo.

Cosa s'intende per traduzione intersemiotica, come definita da Roman Jakobson?. La traduzione intersemiotica nasce dall'interpretazione dei segni linguistici per mezzo di sistemi di segni non linguistici. La traduzione intersemiotica nasce dall'interpretazione dei segni non linguistici per mezzo di sistemi di segni non linguistici analoghi. La traduzione intersemiotica nasce dall'interpretazione dei segni linguistici per mezzo di segni linguistici della stessa lingua. La traduzione intersemiotica nasce dall'interpretazione dei segni extra-linguistici per mezzo di sistemi linguistici analoghi.

Corrispondenza e equivalenza corrispondono secondo Werner Koller a due competenze diverse del traduttore. Quali?. La conoscenza delle corrispondenze è indice di competenza nella lingua straniera, mentre la conoscenza e la padronanza dell'equivalenza sono indice di competenza nella traduzione. La conoscenza delle corrispondenze è indice di competenza morfosintattica, mentre la conoscenza e la padronanza dell'equivalenza sono indice di competenza comunicativa. La conoscenza delle corrispondenze è indice di competenza comunicativa, mentre la conoscenza e la padronanza dell'equivalenza sono indice di competenza semantica. La conoscenza delle corrispondenze è indice di competenza nella lingua madre, mentre la conoscenza e la padronanza dell'equivalenza sono indice di competenza nella seconda lingua.

Qual è la differenza tra equivalenza formale ed equivalenza dinamica secondo le parole di Eugene Nida?. Nell'equivalenza formale la traduzione rivolge la propria attenzione al messaggio tradotto che esercita la sua forte influenza sul lettore. Nell'equivalenza dinamica la traduzione è modellata sul messaggio dell'autore e le funzioni comunicative del testo. L'equivalenza formale e l'equivalenza dinamica si differenziano solo per il loro approccio alla traduzione: il primo si basa sul modello parola per parola, il secondo sul modello traduzione a senso. Nell'equivalenza formale la traduzione rivolge la propria attenzione al messaggio originale che esercita la sua forte influenza sul testo tradotto. Nell'equivalenza dinamica la traduzione è modellata sui bisogni linguistici del lettore e sulle sue aspettative culturali. Nell'equivalenza dinamica la traduzione rivolge la propria attenzione al messaggio originale che esercita la sua forte influenza sul testo tradotto. Nell'equivalenza formale la traduzione è modellata sui bisogni linguistici del lettore e sulle sue aspettative culturali.

Secondo J.P. Vinay e J. Darbelnet cosa si intende per modulazione?. La modulazione è una delle strategie della traduzione diretta; essa permette di mantenere la categoria grammaticale, sintattica, ecc. La modulazione è una delle strategie della traduzione obliqua; essa permette di fare uno scambio di categoria grammaticale, sintattica, di impiegare opposti, ecc. La modulazione è una delle strategie della traduzione diretta; essa permette di procedere con la traduzione parola per parola. La modulazione è una delle strategie della traduzione obliqua; essa permette di mantenere la categoria grammaticale, sintattica.

Quali sono i due ambiti su cui concentrarono la loro attenzione D. Seleskovitch e M. Lederer nella loro "Teoria del senso"?. La modalità in cui il processo traduttivo viene recepito. e la competenza e il sapere del destinatario del messaggio. La modalità in cui avviene il processo traduttivo, e la competenza e il sapere necessari all'interprete per realizzarlo. La modalità in cui avviene il processo di comprensione del testo di partenza e il relativo processo di traduzione. La modalità in cui avviene il processo traduttivo e la ricezione della traduzione.

Cosa s'intende per "deverbalizzazione" nel modello di D.Seleskovitch e M. Lederer?. I segni visivi e acustici vengono trasformati in concetti. La deverbalizzazione permette di avere a disposizione la forma di quanto letto e sentito per riformularlo nella lingua di partenza. I segni visivi e acustici vengono trasformati in strutture linguistiche. La deverbalizzazione permette di avere a disposizione la struttura di quanto letto e sentito per essere trasformato mediante il processo di traduzione. I segni visivi e acustici vengono suddivisi in strutture linguistiche. La deverbalizzazione permette di avere a disposizione tali strutture da rielaborare in strutture linguistiche equivalenti nel testo di arrivo. I segni visivi e acustici vengono trasformati in concetti. La deverbalizzazione permette di avere a disposizione il senso di quanto letto e sentito, sganciando il tutto dalla struttura linguistico-strutturale della lingua di partenza.

Per quale ragione la corrispondenza formale, come definita da J.C. Catford, è interessante per gli sviluppi delle tecnologie della traduzione?. Catford definì la traduzione come un processo di riformulazione del testo di partenza. Catford definì la traduzione come un processo di sostituzione di materiale testuale della lingua di partenza con materiale testuale equivalente nella lingua di arrivo. Catford definì la traduzione come un processo di adattamento di strutture sintattiche della lingua di arrivo alle strutture della lingua di partenza. Catford definì la traduzione come un processo di modifica a livello stilistico di materiale testuale della lingua di partenza.

Indicare le 3 strategie previste per la traduzione diretta da J.P. Vinay e J. Darbelnet. traduzione a senso, calco, equivalenza. traduzione letterale, calco, prestito. equivalenza, prestito, imitazione. imitazione, calco, prestito.

Cosa intende H. J. Vermeer con "Translatum"?. Translatum è lo scopo per cui viene tradotto un testo e indica anche l'approccio traduttivo adottato. Translatum è lo scopo per cui viene tradotto un testo e indica anche la funzione del testo di arrivo. Translatum è lo scopo per cui viene redatto un testo e indica anche la funzione del testo di partenza. Translatum è l'intenzione del traduttore e la sua funzione di comunicazione.

Quali sono gli attori coinvolti nel processo traduttivo secondo J. Holz-Mänttäri?. autore - traduttore - destinatrio. iniziatore - committente - autore - traduttore - utilizzatore della traduzione - ricevente della traduzione. ideatore - committente - sviluppatore - traduttore - destinatario. committente - autore - traduttore - utilizzatore.

Cosa intende Katharina Reiss per cambio di tipologia testuale?. Il cambio di tipologia testuale da originale a traduzione avviene quando il testo di partenza è un testo regolativo. Il cambio di tipologia testuale da originale a traduzione avviene quando il testo di partenza e il testo di arrivo sono testi scritti e recepiti nello stesso periodo storico. Il cambio di tipologia testuale da originale a traduzione avviene quando la traduzione ha legami molti stretti con il testo di partenza. Il cambio di tipologia testuale da originale a traduzione avviene quando la traduzione viene recepita in un contesto diverso rispetto al contesto di creazione.

L'acronimo GILT sta per. Globalizzazione, Intertestualità, Localizzazione e Terminologia. Globalizzazione, Internazionlizzazione, Localizzazione e Terminologia. Generalizzazione, Intertestualità, Localizzazione e Terminologia. Globalizzazione, Internazionlizzazione, Localizzazione e Traduzione.

Cosa intende L. Ventui per "domestication"?. La traduzione è il processo di addomesticamento di un testo straniero nella lingua e nella cultura in cui viene tradotto. La traduzione evidenzia le differenze linguistiche e culturali nella lingua e nella cultura in cui viene tradotto. La traduzione è legata al testo di partenza grazie ad un'azione di adattamento grammaticale. La traduzione è a servizio dei destinatari, modificando, ove necessario, il senso del messaggio di partenza.

Cosa sono i corpora paralleli?. Raccolta di coppie di testi (traduzione e originale) da cui si estrapola la terminologia. I corpori paralleli sono una raccolta di coppie di testi (originale e traduzione) dal cui studio si evincono le specifiche traduttive utilizzate del traduttore. Raccolta di coppie di testi d'arrivo (di autori diversi), dal cui studio si evincono le specifiche traduttive utilizzate del traduttore. Raccolta di coppie di testi nella stessa lingua dal cui studio si evincono le specifiche testuali da utilizzare nel processo traduttivo.

Secondo la terminologia sulla traduzione cosa si intende per deverbalizzazione?. La deverbalizzazione è il processo di distacco dai segni linguistici tra la fase di riformulazione e la fase di comunicazione. La deverbalizzazione è il processo di comprensione del testo di arrivo. La deverbalizzazione è il processo di distacco dai segni linguistici tra la fase di comprensione e la fase di riformulazione. La deverbalizzazione è il processo di riformulazione nella lingua di partenza.

Secondo la terminologia sulla traduzione chi è il destinatario?. Il destinatario è la persona o il gruppo di persone a cui è destinato il messaggio del testo di arrivo. l destinatario è la persona o il gruppo di persone che ha emesso il messaggio del testo di partenza. Il destinatario è la persona o il gruppo di persone che ha emesso il messaggio nel testo di arrivo. Il destinatario è la persona o il gruppo di persone a cui è destinato il messaggio del testo di partenza.

Per quanto riguarda la terminologia si applica il metodo onomasiologico. Sì, tale metodo si chiama anche metodo semasiologico. No, si applica il metodo semasiologico. Sì, si parte dal termine per arrivare al concetto. Sì, si parte dal concetto per arrivare al termine.

Qual è il rapporto che lega terminologia e ambito disciplinare?. La terminologia non è in alcun rapporto con la disciplina, poiché la terminologia si occupa di termini e la disciplina di contenuti. La terminologia definisce i limiti della disciplina stessa. La terminologia descrive a livello interdisciplinare il contesto operativo della disciplina. La terminologia evidenzia le relazioni tra la disciplina e le terminologie dei settori affini.

Secondo la terminologia sulla traduzione cosa s'intende per trasparenza?. E' la qualità di un testo tradotto che evidenzia i tratti distintivi del testo di partenza. E' una qualità del testo di partenza che non manifesta le intenzionalità dell'autore. E' la qualità di un testo tradotto che si legge come se fosse un testo originale. E' una qualità del testo di partenza che manifesta una funzionalità diversa rispetto al testo di arrivo.

Cosa significa l'acronimo TEnT?. traduzione e nominalizzazione testuale. tradurre e non tradire. translation environment tool. traduzione e non traduzione.

Secondo la terminologia sulla traduzione cosa s'intende per modulazione?. In traduzione è il processo con cui si rende l'enunciato del testo d'arrivo coerente con l'intenzione dell'autore. In traduzione è il processo traduttivo applicativo di interventi di calco e prestito. In traduzione è il processo con cui l'enunciato del testo d'arrivo presenta parallelismi con il testo di partenza. In traduzione è il processo con cui si ristruttura l'enunciato del testo d'arrivo introducendo variazioni (l'affermativo invece del negativo, la parte per il tutto, l'astratto invece del concreto).

Per quale ragione secondo i primi traduttori i CAT-Tool intereferivano nel normale rapporto di concorrenza?. Vi è una perdita del valore della competenza collettiva a danno della competenza settoriale. Vi è una perdita del valore della competenza individuale (vantaggio competitivo) rispetto alla competenza collettiva. Vi è una perdita del valore della competenza individuale a favore della competenza professionale. Vi è un aumento del valore della competenza individuale (vantaggio competitivo) rispetto alla competenza collettiva.

Quali erano le ragioni del rifiuto della tecnologia da parte dei primi traduttori?. Le ragioni erano di natura economica, procedurale, professionale e normativa. Le ragioni erano di natura qualitativa, procedurale, professionale e di perdita di controllo. Le ragioni erano di natura economica, informatica, quantitativa e di concorrenza. Le ragioni erano di natura economica, procedurale, professionale e di concorrenza.

Quale funzione svolge il software OCR?. l software permette la conversione di audio in testo editabile. Il software permette la conversione di immagini di testo in audio. Il software permette la conversione di immagini di testo in testo editabile. Il software permette la conversione di testo in audio.

Cosa s'intende per formazione di base a livello universitario?. La formazione acquisita al momento dell'avvio alla professione. La conoscenza iniziale prima dell'avvio alla professione. La formazione fondante la professione in ogni ambito disciplinare. La conoscenza pre-accesso al percorso universitario.

Illustrare la competenza grafica del traduttore definita da Amparo Alcina. Il traduttore è in grado di gestire graficamente gli inserimenti visuali, ma non interviene sul testo. Il traduttore interviene a livello di layout solo per la parte testuale, lasciando ai grafici l'inserimento di elementi visuali. Il traduttore è in grado di inserire la parte testuale in elementi visuali senza dover modificare la parte testuale stessa. Il traduttore è in grado di gestire graficamente la parte testuale di un documento e tutti gli altri inserimenti visuali; sa modificare il formato per renderlo riutilizzabile in altri formati e su altri supporti.

Cosa intende Amparo Alcina per "strumenti per la comunicazione e la documentazione"?. Tutti gli strumenti e le risorse utilizzati dal traduttore per interagire con clienti, altri traduttori, esperti e consulenti (mail, chat, firewall, ecc). Tutti gli strumenti e le risorse che il traduttore utilizza nella sua pratica traduttiva quotidiana per l'archiviazione dei testi di arrivo. Tutti gli strumenti e le risorse utilizzati dalla committenza per interagire con i fornitori (mail, chat, firewall, ecc). Tutti gli strumenti e le risorse utilizzati dal traduttore per inviare a clienti, altri traduttori, esperti e consulenti i progetti di traduzione.

Quali sono le caratteristiche dei testi prescrittivi?. Il testo con elementi prescrittivi rappresenta la bozza di un testo con parti precompilate. Il testo con elementi prescrittivi guida il traduttore nella traduzione. Il testo con elementi prescrittivi orienta il lettore nell'interpretare correttamente il messaggio. I testi prescrittivi contengono obblighi, divieti e consigli per guidare il comportamento della persona a cui il messaggio è destinato.

Cosa s'intende per dominio/sotto-dominio?. Il dominio indica il termine principale di una categoria. Il sotto-dominio indica i termini derivati da tale termine principale. Il dominio indica l'ambito a cui il termine fa riferimento. Il sotto-dominio è un ambito più ristretto rispetto all'ambito a cui fa riferimento il termine. Il dominio indica il termine nel suo contesto d'uso. Il sotto-dominio, invece, indica il contesto d'uso di tutti i termini affini al termine principale. Il dominio indica l'etimologia di un termine, il sotto-dominio indica le fasi successive di uso di un termine.

In riferimento alla lingua "vocabolo" e "termine" sono sinonimi?. No, il vocabolo viene usato nei linguaggi settoriali, il termine nel linguaggio comune. Sì, sono sinonimi. No, il vocabolo è una parola della lingua comune, il termine è una parola di una microlingua. Sì, vengono utilizzata in registri linguistici diversi.

I termini di una terminologia possono essere classificati in base ai seguenti gruppi di origine: termini derivati dalla lingua comune e da altre terminologie, neologismi e neologismi puri, sigle/acronimi e formule, eponimi e forestierismi. termini derivati dalla lingua comune e da altre terminologie, neologismi e neologismi puri, sigle/acronimi e formule, eponimi e forestierismi, brevetti e accordi commerciali. termini derivati dalla lingua comune, neologismi e neologismi puri, eponimi e forestierismi. termini derivati da altre terminologie, neologismi, formule e forestierismi.

Cosa s'intende per "monosemia" e "mononimia"?. Con monosemia s'intende la corrispondenza tra due termini simili, mentre per mononimia l'equivalenza tra due concetti. Con mononimia s'intende la corrispondenza tra un solo termine e un singolo concetto, mentre per monosemia un singolo concetto per un singolo termine. Con monosemia s'intende la corrispondenza tra due concetti semantici simili, mentre per mononimia la corrispondenza tra due termini. Con monosemia s'intende la corrispondenza tra un solo termine e un singolo concetto, mentre per mononimia un singolo concetto per un singolo termine.

Cosa sono i seed?. I seed sono unità di archiviazione di ambiti disciplinari specifici. I seed sono le parole chiave di una terminologia, utilizzate per la creazione di un corpus specialistico. I seed, così come i tuple, rappresentano tipologie testuali singole o doppie in uno specifico corpus. I seed sono le strutture morfosintattiche utilizzate nei corpora.

I documenti salvati con BooTCaT sono file pdf. No, i file sono salvati in word per essere successivamenti elaborati. No, sono file *.txt. Sì, poiché soltanto in questo modo è possibile archiviare in modo strutturato i file. Sì, i file sono in pdf, poiché questo permette di rendere i file non modificabili successivamente.

Perché sono importanti i sistemi di allineamento?. ono importanti, poiché permettono di giustificare i testi all'interno delle memorie traduttive. Non fanno parte dei CAT-Tool. È una funzione di Office. Sono importanti nella misura in cui i testi per essere lavori con i CAT-Tools devono essere uniformati e avere i margini giustificati. Sono importanti, poiché sono alla base della creazione delle memorie traduttive.

Il cuore dei sistemi di traduzione assistita è. il dizionario elettronico, che permettere di velocizzare la ricerca terminologica nel processo traduttivo. il termbase, poiché senza i termini non potrebbe avere la funzione di ricerca parole. il sistema di allineamento, poiché permette di costituire da documenti esistenti nuove memorie traduttive. la memoria traduttiva con la raccolta dei segmenti originali e tradotti.

Il tool AntConc viene impiegato per. la traduzione dei corpora. l'analisi di corpera. la creazione di corpora. il raffronto tra corpora.

Nella generazione di Wordlist quali paroli si trovano ai primi posti nella frequenza e per quale ragione?. Ai primi posti troviamo i termini specialistici, poiché il tool dà priorità all'individuzione di tali termini. Nelle Wordlist i primi posti sono occupati dagli aggettivi, poiché maggiormente utilizzati nei corpora specialistici. Essi, infatti, definiscono meglo il contesto d'uso delle parole chiave. Ai primi posti troviamo parole specifiche della disciplina, poiché sono i termini caratteristici e identificativo del corpus. Solitamente nei primi posti delle Wordlist ritroviamo parole quali preposizioni, articoli, congiunzioni, ecc. Essi appartengono al lessico comune e hanno una funzione linguistica.

Nel tool AntConc ritroviamo la funione di Clusters/N-Grams. Di cosa si tratta?. Si tratta di una funzione di creazione di concordanze per keywords. Si tratta della possibilità di identificare sequenze di due o più parole e la loro frequenza. Si tratta di una lista di parole, ordinate per frequenza d'uso nel corpus. Si tratta di individuare le collocazioni del termine.

I CAT-Tool sono compatibili con tutti i sistemi operativi esistenti. No, solo i CAT-Tool a pagamento sono compatibili con i vari sistemi operativi. No, esistono versioni per Windows, Linux e Mac. No, solo i CAT-Tool opensource sono compatibili con i vari sistemi operativi. Sì, i CAT-Tool sono autoinstallanti in ogni sistema operativo.

I CAT-Tool opensource sono migliori poiché sviluppati da comunity di professionisti a livello internazionale. Si, infatti i CAT-Tool opensource sono facili da utilizzare. No, i CAT-Tool proprietari sono più completi, soprattutto per i numerosi filtri e plug-in esistenti. Sì, sono migliori per questa ragione. No, i CAT-Tool a pagamento sono migliori perché sviluppati dai traduttori direttamente.

Tra i CAT-Tool a pagamento non esiste un prodotto leader sul mercato. Sì, infatti tutti i CAT-Tool sono compatibili tra di loro e dunque l'uso dell'uno o dell'altro è indifferente. Esatto, tutti i prodotti si equivalgono nella diffusione. No, tra i CAT-Tool SDL Trados Studio rappresenta il tool di riferimento a livello internazionale. No, sul mercato dei CAT-Tool commerciali esistono due prodotti leader, SDL Trados e OmegaT.

OmegaT è un software proprietario, i cui filtri e plug-in aggiuntivi sono però gratuiti. OmegaT è un software opensource. OmegaT non prevede filtri o plug-in. OmegaT è un programma opensource, ma al contempo un modulo free dei principali CAT-Tool commerciali. OmegaT è, a seconda della versione (windows, linux o mac) a pagamento o gratuito.

Le versioni dei CAT-Tool per singoli professionisti si differenziano dai sistemi per i centri di traduzione. Si, nelle verioni per i centri di traduzione vi sono funzionalità aggiuntive. Sì, le versioni per i centri di traduzione prevedono soltanto funzionalità di controllo qualità. No, le versioni per i traduttori professionisti hanno più filtri e plug-in, poiché creati per le esigenze del singolo. No, le versioni sono uniche per entrambe le tipologie di utente.

La funzione di analisi individua tre categorie principali di corripondenza: full match, fuzzy match e no match. No, la funzione di analisi individua soltanto la percentuale di utilizzo totale dei segmenti e i match sono indicatori di percentuali rilevate nel TB. Sì, l'analisi rivela se il riutilizzo di segmenti è totale, parziale o assente. Sì, l'analisi rivela se la corrispondenza dei segmenti è corretta, parzialmente corretta o sbagliata. No, la funzione di analisi serve esclusivamente per effettuare un calcolo dei tempi di lavorazione delle traduzioni.

Cosa sono i fuzzy match?. Sono corrispondenze parziali di segmenti recuperati dalla TM. I fuzzy match indicano il recupero casuale di segmenti da più TM presenti nel CAT-Tool. Sono corrispondenze parziali di segmenti recuperati dal TB. I fuzzy match indicano la corrispondenza perfetta tra segmenti che andranno a formare una TU.

La TM rappresenta la funzione chiave di ogni CAT-Tool. No, la TM è una funzionalità aggiuntiva, poiché è la MT ad essere la parte principale di un CAT-Tool. Sì, grazie alla memoria traduttiva, il traduttore riesce a recuperare i termini, sotto forma di glossario. Sì, la traduzione automatica che integra il lavoro del traduttore. Sì, rappresenta l'archivio in cui sono raccolte le coppie di segmenti (traduzione e originale) per eventuale futuro riutilizzo.

Cosa sono le TU?. Le TU sono l'insieme dei segmenti tradotti creati al termine del processo di segmentazione. Le TU sono le unità traduttive, ovvere le coppie di segmenti (lingua A e lingua B) memorizzate nella TM. Le TU sono le unità traduttive, ovvere le coppie di segmenti (lingua A e lingua B) memorizzate nella TM. Le TU sono le caratteristiche testuali di un testo; tali caratteristiche sono dette anche traduzioni unitarie.

Cosa s'intende per controllo formale nel processo di traduzione con CAT-Tool?. Per controllo formale s'intende il controllo finale della qualità della traduzione prima della consegna al cliente. Per controllo formale s'intende la verifica che il segmento proposto dalla TM non presenti errori di ortografia, grammaticali ecc. Controllo formale è un sinonimo di controllo qualità, che viene eseguito dal revisore interno. Per controllo formale s'intende il controllo iniziale prima di avviare il processo di traduzione.

Qual è il prodotto ottenuto con LF Aligner?. Si ottiene un file in *tmx che può essere importato nei CAT-Tool per alimentare la TM. LF Aligner allinea testi e quindi crea corrispondenza tra la terminologia specialistica nella lingua A e nella lingua B. Si ottengono file con testi in parallelo, da usare come base terminologca. Si possono creare file excel da utilizzare per la ricerca di termini.

Quali sono i controlli da effettuare nell'allineamento di due testi?. Il controllo riguarda la corrispondenza di contenuto, mentre tutti gli altri controlli sono processi su cui il traduttore non può e non deve intervenire. I controlli riguardano la corrispondenza di segmenti, la correttezza formale e la correttezza di contenuto. Il controllo riguarda esclusivamente il layout dei testi da sottoporre ad allineamento. Layout diversi non possono essere sottoposti al processo di allineaamento. Il controllo riguarda principalmente la lunghezza del testo. Testi di diversa lunghezza non possono allineati.

I PM si occupano anche del reperimento clienti. No, ma il PM controlla che vi sia corrispondenza terminologica tra quanto richiesto dal cliente e la lavorazione in atto all'interno dell'azienda. No, il PM si occupa solo di questo aspetto e non di altri. No, il PM gestisce la traduzione dopo che il cliente è stato già acquisito e la traduzione già affidata al centro di traduzione. Si, esatto.

I filtri di importazione spesso determinano il successo o meno di un CAT-Tool. I filtri sono meno importanti delle tipologie testuali, perché solo una scelta corretta della tipologia permette di avere un tool funzionante. No, i filtri di recupero segmenti è il tool più importante per decretare il successo di un tool. No, i filtri di controllo qualità finale sono i più significativi. Sì, più numerosi i filtri e le opzioni di importazioni e più file potranno essere lavorati nel sistema.

Qual è la differenza tra preview statico e dinamico?. Il preview statico mostra il testo che deve essere segmentato senza formattazione, quello dinamico con formattazione. Nel primo caso il traduttore vede dove il segmento è inserito nel testo di arrivo, nel secondo vede anche come la traduzione si inserisce nel nuovo file tradotto. Nel primo caso il traduttore vede dove il segmento è inserito nel testo di partenza, nel secondo vede anche come la traduzione si inserisce nel nuovo file tradotto. Non vi è differenza; sono funzioni simili.

Qual è la differenza tra TM e TB?. I TB rapprasentano il filtro per l'accettazone di nuovi segmenti nella TM. Le TM filtrano le corrispondenze dei TB. Sia le TM sia i TB sono strutturati per agevolare il processo di allineamento. Le TM gestiscono coppie di segmenti, i TB, le corrispondenze tra termini.

Quale operazione va eseguita per avere il file di traduzione sul proprio PC una volta processato il file con MateCat?. Cliccare in alto la barra blu con "Download File". Cliccare invio al termine della traduzione dopo "End Tranlation". Cliccare in basso la barra blu con "Download file". Cliccare su "Upload Translation to Desktop" nel Menu a tendina "File".

Quale operazione viene effettuata premendo ctrl + enter nel programma MemoQ durante il processo di traduzione?. Viene eseguito il controllo dell'allineamento. Viene confermato un termine del termbase. Viene confermata la traduzione di un segmento. Viene eseguito il controllo qualità.

Quale operazione viene effettuata premendo ctrl + U nel programma OmegaT durante il processo di traduzione?. Viene richiamato il TB per la ricerca di un termine. Viene sottolineato il segmento. Si passa al prossimo segmento da tradurre. Viene conclusa la traduzione, ma non viene ancora confermato lo status.

Qual è la funzione di "Autosuggest"?. Il programma suggerisce la traduzione dell'intero segmento. Iniziando a scrivere un parola, il programma suggerisce il completamento di ciò che si sta scrivendo in base a quello che trova nel TB. Il programma suggerisce la traduzione del termine in automatico. Il traduttore per scrivere la propria traduzione deve disattivare la funzione. Il programma visualizza in una finestra a parte il suggerimento per la traduzione, che il traduttore può copiare nel segmento da tradurre.

Come si aggiunge un termine e la sua traduzione nel TB in SDL Trados Studio?. I due termini vengono evidenziati e con il comando "Aggiunta TB" salvati nel TB. I due termini vengono archiviati nel TB una volta terminata la traduzione di tutti i segmenti. I due termini vengono automaticamente salvati nel TB con la funzione "Archivia nuovo termine". I due termini vengono automaticamente salvati nel TB con la funzione "Autosuggest".

Cosa unisce la SMT e la NMT?. La STM è l'evoluzione della NMT. La NMT è un'evoluzione della SMT. Nulla lega i due sistemi: la SMT viene utilizata come software nel PE, la NMT come software per il pre-editing. Entrambi i sistemi sono stati sviluppati come modelli per la traduzione assistita.

Cosa s'intende per FAHQT?. Fully Assisted High Quality Training. Final Automatic High Quality Translation. Fully Automatic High Quality Translation. Final Automatic Hybrid Quality Translation.

In quali Paesi si concentrarono inizialmente gli sforzi nella ricerca della MT?. USA e UK, per via del forte legame transatlantico. USA e CUBA, per via della contrapposizione tra i due blocchi. USA e RUSSIA, per via della Guerra fredda. UK e ARGENTINA, per via della guerra delle Falkland.

Da dove trasse Warren Weaver l'idea di usare i computer per la traduzione automatica?. Alla fine degli anni '80 del secolo scorso vennero fatti notevoli progressi sulla traduzione assistita e sulla base di riflessioni scientifiche al riguardo vennero sviluppati i primi progetti di MT. Alla fine degli anni '40 del secolo scorso vennero fatti notevoli progressi sulla crittografia e sulla base di riflessioni scientifiche al riguardo vennero sviluppati i primi progetti di MT. Alla fine degli anni '50 del secolo scorso vennero fatti notevoli progressi sull'inteligenza artificiale e sulla base di riflessioni scientifiche al riguardo vennero sviluppati i primi progetti di MT. Alla fine degli anni '70 del secolo scorso vennero fatti notevoli progressi sulla crittografia e sulla base di riflessioni scientifiche al riguardo vennero sviluppati i primi progetti di MT.

Tutti i CAT-Tool sono equivalenti. Sì, sono sostanzialmente simili. No, non esistono regole univoche per definire gli standard per i diversi tool. In base al testo di partenza e alla combinazione linguistica vanno scelti i tool. Sì, poiché il loro funzionamento è simile. No, i tool sono specifici per determinate combinazioni linguistiche e per determinati ambiti disciplinari.

I tool di MT possono essere suddivisi in 3 categorie. No, non è possibile fare distinzioni poiché in tutti i casi sono le macchine ad effettuare la traduzione. No: solo due gruppi - tool indipendenti e tool integrati nei CAT-Tool. Sì, sono 3 categorie: tool monolingua, tool bilingue e tool multilingue. Sì: tool indipendenti, tool integrati in altri software e tool dipendenti.

Il termine localizzione viene indicato anche con un acronimo. Quale?. L'acronimo è L10N, dove 10 è il numero di lettere tra prima e ultima lettera del termine "localizzazione" in lingua inglese. L'acronimo è LxxN dove al posto xx viene indicato il numero di lettere tra prima e ultima lettera del termine "localizzazione" nelle varie lingue. L'acronimo è 10LN, dove 10 è il numero di lettere tra prima e ultima lettera del termine "localizzazione" in lingua inglese. L'acronimo è LNxx dove al posto xx viene indicato il numero di lettere tra prima e ultima lettera del termine "localizzazione" nelle varie lingue.

Cosa s'intende per localizzazione in riferimento al processo di traduzione?. Nel processo di traduzione con il termine localizzazione s'intende l'adozione di marcatori linguistici e culturali caratterizzanti il mercato di origine dei prodotti destinati a mercati esteri. Nel processo di traduzione con il termine localizzazione s'intende l'adozione di soluzioni linguistiche e culturali caratterizzanti il mercato di origine per prodotti con mercati di destinazione esteri. Con il termine localizzazione s'intende l'adozione di soluzioni linguistiche dialettali caratterizzanti il mercato locale per prodotti senza diffusione estera. Nel processo di traduzione con il termine localizzazione s'intende l'adozione di soluzioni linguistiche e culturali appropriate al mercato di destinazione per prodotti con mercati di destinazioni diversi.

Nel processo di localizzazione il testo di origine viene modificato in base al mercato di destinazione. Sì, il testo viene modificato alla fonte, in modo da non gravare sul processo di traduzione che deve curare gli aspetti linguistici e culturali. Sì, il testo viene modificato alla fonte da un punto di vista culturale, in modo da non gravare sul processo di traduzione che deve curare esclusivamente gli aspetti linguistici. No, solo nella fase successiva alla fase di traduzione, il testo tradotto viene modificato e adattato al mercato locale modificando gli aspetti linguistici e preservando quelli culturali del testo di partenza. No, nel processo di localizzazione il testo di origine è unico e solo nella fase di traduzione viene "localizzato" (lingua e cultura).

Cosa indica la cifra all'interno dell'acronimo di localizzazione?. La cifra alla fine dell'acronimo indica il numero di lettere tra la prima e l'ultima lettera del termine "localizzazione" nelle varie lingue. Il numero è variabile. La cifra all'interno dell'acronimo indica il numero di lettere tra la prima e l'ultima lettera del termine "localizzazione" in lingua inglese. Il numero è fisso. La cifra all'interno dell'acronimo indica il numero di lettere tra la prima e l'ultima lettera del termine "localizzazione" nelle varie lingue. Il numero è variabile. La cifra all'inizio dell'acronimo indica il numero di lettere tra la prima e l'ultima lettera del termine "localizzazione" in lingua inglese. Il numero è fisso.

Al traduttore nel processo di transcreazione viene affiancato un nuovo profilo. Quale?. Sì, nella nuova competenza acquisita egli si muove nella direzione del localizzatore, ovvero il traduttore nella sua capacità di intermediario tra due mondi, è in grado di localizzare la traduzione al nuovo mercato e tale funzione si esplicita nell'ambito ristretto della manualistica tecnica. Sì, il traduttore acquisisce la competenza di author, ovvero un diritto di copyright, in cui egli si affianca all'autore originale in ogni sua funzione di autore. Sì, il traduttore acquisisce la competenza di copywriter, ovvero una competenza creativa in cui egli cerca di ottenere nella traduzione con la lingua e i riferimenti culturali giusti le stesse reazioni/aspettative che sono state ottenute presso l'utento originale. No, non vi è alcuna nuova competenza acquisita. Si tratta di un profilo diverso, specifico dell'area marketing, che viene formato ad hoc con master professalizzanti in ambito commerciale.

Cos'è il dizionario ITS?. Il dizionario ITS è l'insieme di lemmi del lessico comune e non specialistico da utilizzare nella redazione dei testi prescrittivi. Il dizionario ITS è l'insieme di lemmi del lessico specialistico da utilizzare nella redazione dei testi prescrittivi. Il dizionario ITS è l'insieme di lemmi tradotti per un dato settore industriale da utilizzare nella redazione dei testi argomentativi. Il dizionario ITS è l'insieme delle schede terminologiche con relativa traduzione da utilizzare nella redazione dei testi prescrittivi.

Com'è strutturato il dizionario ITS?. Il dizionario ITS presenta quattro colonne: 1) lemma da non utilizzare; 2) sinonimi utilizzabile in sostituzione del lemma della prima colonna; 3) traduzione dei sinonimi in EN, FR, DE e ES; 4) esempio d'uso del lemma. Il dizionario ITS presenta tre colonne: 1) lemma da utilizzare; 2) definizione del lemma; 3) esempio d'uso del lemma. Il dizionario ITS presenta quattro colonne: 1) lemma da utilizzare; 2) sinonimi che il lemma della prima colonna sostituisce; 3) definizione del lemma; 4) esempio d'uso del lemma. Il dizionario ITS presenta quattro colonne: 1) lemma di riferimento; 2) sinonimi utilizzabili in sostituzione del lemma della prima colonna; 3) definizione del lemma; 4) esempio d'uso del lemma.

Quali sono i principi regolatori dell'ITS?. I principi regolatori sono tre: 1) le istruzioni linguistiche; 2) il dizionario ITS; 3) le impostazioni grafiche di layout. Il dizionario ITS è l'insieme di lemmi del lessico specialistico da utilizzare nella redazione dei testi prescrittivi. Il dizionario ITS è l'insieme di lemmi tradotti per un dato settore industriale da utilizzare nella redazione dei testi argomentativi. Il dizionario ITS è l'insieme delle schede terminologiche con relativa traduzione da utilizzare nella redazione dei testi prescrittivi.

Quali sono i principi regolatori dell'ITS?. I principi regolatori sono tre: 1) le istruzioni linguistiche; 2) il dizionario ITS; 3) le impostazioni grafiche di layout. I principi regolatori sono due: 1) le regole grammaticali dell'italiano tecnico; 2) il dizionario della terminologica tecnica. I principi regolatori sono due: 1) le istruzioni linguistiche; 2) il dizionario ITS. I principi regolatori sono due: 1) le istruzioni linguistiche; 2) il dizionario ITS con versioni linguistiche nelle lingue in cui i testi vanno tradotti.

Cosa sono le istruzioni linguistiche e di quante istruzioni linguistiche si compone l'ITS. L'ITS si compone di 53 istruzioni linguistiche. Le istruzioni linguistiche indicano il modo in cui scrivere le frasi di tipo informativo, istruzionale e normativo. L'ITS si compone di 43 istruzioni linguistiche. Le istruzioni linguistiche indicano il modo in cui scrivere le frasi di tipo informatico, istruzionale e normativo. L'ITS si compone di 53 istruzioni linguistiche: Le istruzioni linguistiche indicano il modo in cui descrivere le procedure grafiche di layout. L'ITS si compone di 83 istruzioni linguistiche; le istruzioni linguistiche indicano il mondo in cui desscrivere correttamente le istruzioni e le norme.

Cosa indica l'acronimo ITS?. L'ITS è l'acronimo di Italiano Terminologico Semplificato ed indica un linguaggio artificiale controllato. L'ITS è l'acronimo di Italiano Tecnico Semplificato ed indica un linguaggio naturale controllato. L'ITS è l'acronimo di Italiano Tecnico Semplificato ed indica un linguaggio artificiale controllato. L'ITS è l'acronimo di Italiano Tecnico Semplifice ed indica un linguaggio naturale controllato.

L'ITS è un linguaggio di redazione indicato per ogni tipologie testuale. No, è un linguaggio controllato adatto principalmente alla redazione di testi prescrittivi. Sì, è un linguaggio artificale adatto principalmente alla redazione di testi prescrittivi. No, è un linguaggio controllato adatto principalmente alla redazione di testi argomentativi. Sì, è un linguaggio controllato adatto alla redazione di qualsiasi tipologia di testo.

Quali sono i vantaggi dell'ITS per il redattore, per il traduttore e per il lettore?. Per il redattore vi è una maggiore velocità di redazione, per il traduttore un vantaggio nel numero limitato di parole usate nei testi scritti con l'ITS nei sistemi di traduzione assistata e traduzione automatica, per il lettore una lettura disambiguata e senza possibilità di fraintendimenti. Per il redattore vi è una semplificazione nella strutturazione del testo e una maggiore chiarezza, per il traduttore un maggiore vantaggio nell'uso dei testi scritti con l'ITS nei sistemi di traduzione assistata e traduzione automatica, per il lettore una lettura disambiguata e senza possibilità di fraintendimenti. Per il redattore non vi sono significativi vantaggi, per il traduttore, invece, si ha un vantaggio nel numero limitato di parole usate nei testi scritti con l'ITS, utile per i sistemi di traduzione assistata e traduzione automatica; per il lettore non vi sono vantaggi, poiché non sono evidenti le differenze con un testo tecnico non scritto con l'ITS. Non vi sono vantaggi per il traduttore e per il lettore. I maggiori vantaggi sono per i redattori che con l'ITS possono scrivere secondo regole definite per singolo progetto.

Ilaria Gobbi nel suo testo sull'ITS individua gli scopi dell'italiano tecnico semplificato. Sì, gli scopi sono due: 1) la riduzione delle variabili informatiche; 2) il miglioramento della redazione automatica. Sì, gli scopi sono quattro: 1) la riduzione dell'ambiguità; 2) il miglioramento dell'espressione, soprattutto in riferimento ai testi prescrittivi; 3) il miglioramento della comprensione del testo; 4) il miglioramento dei risultati nella traduzione assistita e automatica. Sì, gli scopi sono quattro: 1) la riduzione delle variabili informatiche; 2) il miglioramento dell'espressione, in particolar modo, in riferimento ai testi argomentativi; 3) il miglioramento della comprensione del testo; 4) il miglioramento dei risultati nella traduzione assistita e automatica. Sì, gli scopi sono tre: 1) la riduzione delle variabili informatiche; 2) il miglioramento dei tempi nella redazione automatica; 3) il miglioramento della comprensione terminologica.

Quali sono gli elementi costitutivi del testo prescrittivo?. Gli elementi sono tre: 1) elemento informativo; 2) elemento istruttivo; 3) elemento normativo. Gli elementi sono tre: 1) elemento informatico; 2) elemento tipografico; 3) elemento normativo. Gli elementi sono due: 1) elemento informativo; 2) elemento normativo. Gli elementi sono tre: 1) elemento informatico; 2) elemento istruttivo; 3) elemento normativo.

Tra le istruzioni linguistiche citate viene menzionata un'istruzione riguardante il limite di parole da utilizzare nei segmenti descrittivi e nei segmenti istruttivi e normativi. Sì, il limite massimo di parole da utilizzare nei segmenti descrittivi è 60, in quelli istruttivi e normativi 25. Sì, il limite massimo di parole da utilizzare nei segmenti descrittivi è 30, in quelli istruttivi e normativi 25. Sì, il limite massimo di parole da utilizzare nei segmenti descrittivi , istruttivi e normativi è pari sempre a 25. Sì, il limite massimo di parole da utilizzare nei segmenti descrittivi è 25, in quelli istruttivi e normativi 45.

Ilaria Gobbi nel suo testo sull'ITS individua i messaggi di sicurezza. Essi sono: 1) pericolo, 2) avvertimento, 3) attenzione, 4) avviso, 5) istruzioni di sicurezza o di salvataggio, 6) nota. 1) avviso, 2) avvertimento, 3) attenzione, 4) ammonimento, 5) istruzioni di sicurezza o di salvataggio, 6) nota. 1) pericolo, 2) avvertimento, 3) attenzione, 4) avviso, 5) istruzioni di ripristino, 6) annotazione. 1) pericolo, 2) avvertenza, 3) attenzione, 4) avviso, 5) istruzioni di manutenzione, 6) nota.

Cosa s'intende con "pericolo"?. Per "pericolo" s'intende uan situazione di rischio potenziale che, se non evitata, può causare morte o danno grave alla salute. Per "pericolo" s'intende uan situazione di rischio imminente che, se non evitata, può causare danno lieve alla salute. Per "pericolo" s'intende una situazione di rischio potenziale che, se non evitata, causa danno lieve alla salute. Per "pericolo" s'intende una situazione di rischio imminente che, se non evitata, causa morte istantanea o danno grave o permanente alla salute.

Cosa s'intende con "attenzione"?. Per "attenzione" s'intende una situazione di rischio potenziale che, se non evitata, può causare lesioni fisiche. Per "attenzione" s'intende una situazione di rischio imminente che, se non evitata, può causare danni lievi alla salute. Per "attenzione" s'intende una situazione di rischio potenziale che, se non evitata, può causare danni di minore entità relativi alla sicurezza di una macchina. Per "attenzione" s'intende una situazione di rischio imminente che, se non evitata, può causare morte o danno grave alla salute.

Quali sono gli elementi che costituiscono i messaggi di sicurezza?. 1) parola-monito; 2) codice identificativo. 1) descrizione; 2) segnale grafico. 1) parola-monito; 2) segno grafico. 1) parola-monito; 2) messaggio [composto da titolo e testo].

Il dizionario ITS è suddiviso in varie sezioni grammaticali. Sì: aggettivi, articoli, avverbi e congiunzioni, preposizioni e pronomi, sostantivi e verbi. Sì: verbi, sostantivi e aggettivi. No, non vi sono sezioni, soltanto marcatori di difficoltà nell'uso dei lemmi. No: non vi sono sezioni grammaticali, ma sezioni per area tematica.

Qual è il rapporto che lega il pre-editing al post-editing?. Il pre-editing è direttamente proporzionale all'intervento di post-editing. Il pre-editing è inversamente proporzionale all'intervento di post-editing. Il pre-editing e il post-editing non sono in alcun rapporto, rappresentano soltanto due fasi del processo traduttivo. Il pre-editing rappresenta la fase automatica di redazione prima dell'intervento automatico attuato con il post-editing.

Perché il lavoro di pre-editing è importante?. Il pre-editing permette di utilizzare le memorie traduttive dei CAT-Tool in modo ottimale. Il pre-editing permette di procedere con la redazione di un testo, evitando ambiguità per la traduzione automatica. Il pre-editing permette di correggere gli eventuali errori prima della pubblicazione di un testo. Il pre-editing permette di anticipare gli eventuali errori prodotti dall'uso della MT.

La qualità dell'output di un testo in uscita dalla MT dipende da diversi fattori. 1) dal testo di partenza (uso o meno dell'ITS); 2) dall'intervento di pre-editing; 3) dalla memoria di traduzione; 4) dal training delle memorie (con termbase); 5) dal post-editing. 1) dall'intervento di pre-editing; 2) dall'internvo di post-editing. 1) dall'intervento di pre-editing; 2) dalla memoria di traduzione; 3) dal post-editing. 1) dal testo di partenza (uso o meno dell'ITS); 2) dall'intervento di pre-editing; 3) ) dal training delle memorie (con termbase); 4) dal post-editing.

Quali sono i due principali vantaggi dei linguaggi controllati?. 1) miglioramento della qualità nella redazione di un testo; 2) ottimizzazione dei processi traduttivi con CAT-Tool e MT. 1) velocità nella redazione; 2) ottimizzazione dei processi traduttivi con CAT-Toole MT. 1) miglioramento della qualità nella redazione di un testo; 2) schede terminologiche ben strutturate. 1) brevità dei testi; 2) precisione nella traduzione.

I linguaggi controllati sono diversi dai linguaggi semplificati. I linguaggi controllati sono utilizzati nella PA, i linguaggi semplificati in alcune aree tecniche specifiche. I linguaggi controllati sono controllati da organismi governativi di controllo, quelli semplificati, invece, sono linguaggi che utilizzano regole e un dizionario limitato di parole. I linguaggi controllati sono l'evoluzione grammaticale dei linguaggi semplificati. Linguaggi controllati e linguaggi semplificati sono termini equivalenti.

L'ITS è l'unico linguaggio controllato sviluppato in ambito tecnico. No, l'ITS non è stato sviluppato per l'area tecnica, ma per la PA. Sì, gli altri linguaggi controllati sono stati sviluppati per altri ambiti, ad es. ambito commerciale, amministrativo, ecc. Si, esistono diverse versioni dello stesso linguaggio controllato: l'ITS rappresenta l'evoluzione, ad es. dello STE. No, vi sono diversi linguaggi controllati: ad es. STE, CLAT, controlled Chinese, ecc.

Cosa s'intende con l'acronimo STE?. STE è il più diffuso linguaggio controllato al mondo ed è l'acronimo di Standard English. STE è il più diffuso standard linguistico d'inglese. L'acronimo sta per Standard Technical English. STE è uno dei linguaggio controllati in Cina per i documenti destinati al mercato estero ed è l'acronimo di Sino Technical English. STE è il più diffuso linguaggio controllato al mondo ed è l'acronimo di Simplified Technical English.

Cosa s'intende per "imperfezione"?. Per imperfezione s'intende la consapevolezza che è imposibile ottenere la perfezione nel PE di un testo e quindi la capacità di sapersi fermare. Per imperfezione s'intende la capacità di individuzione del margine di imperfezione ammissibile nel PE. Per imperfezione s'intende la capacità di analisi qualitativa nel PE. Per imperfezione s'intende la consapevolezza che l' imperfezione nel PE non è ammessa e quindi la qualità è la priorità principale.

Il job profile di un post-editor è simile a quello di un traduttore come descritto dalla norma ISO 18587. Sì, esatto: 1) diploma linguistico; 2) diploma in altra materia e due anni di attività come traduttore o post-editor; 3) 5 anni come traduttore o post-editor. Sì, esatto: 1) diploma linguistico; 2) diploma in altra materia e due anni di attività come traduttore o post-editor; 3) 5 anni come traduttore o post-editor, ma la norma di riferimento è la 18001. Sì, esatto: 1) diploma linguistico; 2) diploma in altra materia e due anni di attività come traduttore o post-editor; 3) master in post-editing. Sì, esatto: 1) diploma linguistico; 2) diploma in altra materia e quattro anni di attività come traduttore o post-editor; 3) 7 anni come traduttore o post-editor.

Il PE full abbraccia diversi aspetti nel processo di analisi di un testo. Gli elementi sono: lessico, errori minori, sintassi, stile e fluency. Gli elementi sono: lessico, errori minori, struttura, registro e fruibilità. Gli elementi sono: lessico, errori gravi, sintassi, stile e struttura. Gli elementi sono: terminologia, errori minori, sintassi, stuttura e leggibilità.

Secondo l'associazione TAUS cosa s'intende per testo "pubblicabile" a seguito dell'intervento di PE?. 1) contenuto: semanticamente corretto; 2) lingua: completezza sintattica e grammaticale completa; 3) PE: intervento di qualità limitata. 1) contenuto: semanticamente corretto; 2) lingua: coerenza sintattica e grammaticale; 3) PE: intervento ridotto. 1) contenuto: semanticamente corretto; 2) lingua:correttezza sintattica e grammaticale completa; 3) PE: intervento di qualità per ottenere testi pari a testi tradotti da traduttori umani. 1) contenuto: strutturalmente corretto; 2) lingua: coerenza sintattica e grammaticale; 3) PE: intervento di qualità per ottenere testi pari a testi tradotti da umani.

Secondo l'associazione TAUS cosa s'intende per testo "sufficientemente buono" a seguito dell'intervento di PE?. 1) contenuto: semanticamente corretto; 2) lingua: correttezza di base; 3) PE: intervento per ottenere un sufficientemente buono. 1) struttura: coerente nei contenuti; 2) lingua: correttezza di base; 3) PE: intervento per ottenere un sufficientemente buono. 1) contenuto: semanticamente corretto; 2) lingua: corretto da un punto di vista formale; 3) PE: intervento minimo. 1) contenuto: logica interna coerente; 2) lingua: correttezza di base; 3) PE: intervento minimo.

Quali sono, secondo l'associazione TAUS, gli elementi che guidano l'azione di post-editing?. 1) la tipologia di testo da sottoporre a PE; 2) la fruibilità del testo d'origine. 1) la qualità della traduzione in uscita dai sistemi di traduzione automatica; 2) la qualità finale del testo su cui si interviene in post-editing. 1) la professionalità del post-editor; 2) la qualità del testo di partenza. 1) la qualità del testo di partenza; 2) la qualità del testo finale sottoposto a PE.

Qual è l'elemento principale che differenzia il PE light dal PE full?. Il principale elemento di differenziazione è l'uso del testo: uso interno vs uso esterno. Il principale elemento di differenziazione è il costo: costo ridotto vs costo elevato. Il principale elemento di differenziazione è il grado di intervento: intervento minimo vs intervento sostanziale. Il principale elemento di differenziazione è la funzione del testo: comprensione vs pubblicazione.

In cosa consiste il PE completo?. Il PE completo ha lo scopo di rendere il testo paragonabile alla traduzione umana, intervenendo anche con incisività sul testo. Il PE completo attua in fase pre-traduttiva interventi incisivi per agevolare la revisione umana. Il PE completo ha lo scopo di rendere il testo comprensibile per usi interni aziendali. Il PE completo attua in fase post-traduttiva interventi di analisi degli effetti dl lavoro di pre-editing.

In cosa consiste il PE leggero?. Il PE interviene su piccoli errori di rifinitura e non stravolge il testo. Il PE leggero interviene su aspetti di forma senza toccare il contenuto del testo. Il PE leggero ha lo scopo di intervenire su errori gravi e permettere la comprensione del testo. Il PE apporta in fase pre-traduttiva leggere modifiche al testo per migliorare la traduzione automatica.

Il PE si suddivide in due modalità distinte. Il PE si suddivide in PE light e PE full. Il PE si suddivide in PE integrato e PE parziale. Il PE si suddivide in PE umano e PE automatico. Il PE si suddivide in pre-editing light e pre-editing full.

Cosa s'intende con MTPE?. L'acronimo MTPE si riferisce al post-editing effettuato a seguito di lavorazione di un testo con i sistemi di traduzione automatica. L'acronimo MTPE si riferisce al concetto di traduzione assistita con post-editing. L'acronimo MTPE si riferisce al concetto di traduzione assistita con pre-editing. L'acronimo MTPE si riferische al pre-editing effettuato prima di sottoporre un testo ai sistemi di traduzione automatica.

Qual è la differenza tra PE e MTPE?. Il primo definisce il pre-editing elaborato dal traduttore umano, il secondo il pre-editing elaborato dalla macchina. Non vi è differenza: è soltanto un modo diverso di definire il processo e nel secondo acronimo un modo per definire il processo in maniera più precisa. I due acronomi definiscono due processi diversi: il primo è attuato dall'uomo, il secondo dalla macchina. L'acronimo PE definisce il post-editing elaborato dal traduttore umano, l'acronimo MTPE definisce il post-editing elaborato con le memorie di traduzione.

Quali sono le aree, o abilità, che caratterizzano il profilo del post-editor?. Le aree sono: orientamento, professione, tecnica, perfezione, velocità, modelli di errore. Le aree sono: linee guida, professione, tecnologia, imperfezione, velocità, modelli di errore. Le aree sono: orientamento, professione, tecnologia, perfezione, velocità, modelli di errore. Le aree sono: linee guida, qualità, tecnologia, imperfezione, velocità, modelli di analisi.

Quali categorie vengono prese in esame dal metodo/modello LISA?. Sono in totale 7 categorie: mistranslation, accuracy, terminology, spelling, style, country, consistency. Sono in totale 7 categorie: mistranslation, flexibility, terminology, language, style, country, consistency. Sono in totale 6 categorie: mistranslation, accuracy, terminology, language, style, consistency. Sono in totale 7 categorie: mistranslation, accuracy, terminology, language, style, country, consistency.

Cosa s'intende con LISA?. LISA è l'acronimo di Language Industry Standards Association. LISA è l'acronimo di Localization Industry Software Association. LISA è l'acronimo di Localization Industry Standards Association. LISA è l'acronimo di Localization Internationalization Standards Association.

L'analisi degli errori nel PE mostra comuni categorie di errore tra NMT e SMT, tra cui: ... stile, terminologia, non coerenza, grammatica, ordine delle parole, ecc. terminologia, non coerenza, omissioni, grammatica, ordine delle parole, ecc. terminologia, non coerenza, grammatica, contenuto, ecc. errori di traduzione, terminologia, non coerenza, grammatica, ordine delle parole, ecc.

Nel loro studio Maria Stasimioti e Vilelmini Sosoni analizzanto l'output da NMT e da SMT. Quale viene considerato di migliore qualità?. Non vi sono differenze. No, non è possibile individuare differenze o similitudini, poiché le due piattaforme non sono raffrontabili. La qualità migliore si ottiene con le piattaforme NMT. La qualità migliore si ottiene con le piattaforme SMT.

Cosa s'intende per "impegno tecnico" in riferimento al PE?. L'impegno tecnico fa riferimento all'uso di tastiera/mouse per cancellare. inserire testo e modificare l'ordine delle parole. L'impegno tecnico fa riferimento all'uso di attrezzature tecniche per l'attività di PE. L'impegno tecnico fa riferimento al training tecnico necessario per la gestione del software nel PE. L'impegno tecnico fa riferimento all'uso di tastiera/mouse nell'attività di pre-editing.

Nello studio sulla traduzione di opere letterarie con piattaforme NMT vengono individuate due categorie. Sì, forma e contenuto. Sì, scorrevolezza e accuratezza. No, le categorie sono tre: accuratezza, scorrevolezza e fruibilità. Sì, lingua e forma.

Quali sono le abilità individuate da Koponen nella formazione di post-editor?. 1) competenza linguistica nella lingua di partenza e di arrivo, 2) competenza nella disciplina, 3) competenza nella linguistica testuale, 4) competenza culturale e interculturale, 5) competenza di ricerca documentale. 1) competenza linguistica nella lingua di partenza e di arrivo, 2) competenza nella disciplina, 3) competenza grafica, 4) competenza culturale e interculturale, 5) competenza di ricerca documentale. 1) competenza linguistica nella lingua di arrivo, 2) competenza nella disciplina, 3) competenza nella linguistica testuale, 4) competenza culturale e interculturale, 5) competenza di ricerca documentale. 1) competenza linguistica nella lingua di partenza, 2) competenza nella disciplina, 3) competenza nella linguistica testuale, 4) competenza culturale e interculturale, 5) competenza di ricerca documentale.

La traduzione come verifica della competenza linguistica ottiene una nuova veste. Sì, precedentemente la traduzione era attività esercitativa sulla grammatica; con il PE la traduzione esiste già e quindi la traduzione perde la sua funzione. Sì, precedentemente la traduzione era una verifica puntuale della conoscenza della lingua; con il PE è l'individuazione degli errori a dare la misura della competenza linguistica. No, la sua veste non cambia e nel PE la traduzione è comunque assente. Sì, precedentemente la traduzione era una verifica puntuale della conoscenza della lingua; con il PE la traduzione è attività agevolata e pertanto la sua funzione è parzialmente pre-strutturata.

Quali sono le 4 aree in cui il PE può essere utilizzato in ambito di formazione?. 1) PE per la programmazione didattica di corsi di formazione linguistica; 2) PE per la didattica in ambito traduttivo; 3) PE per le abilità di ricezione orale. 1) PE per la programmazione didattica di corsi di formazione linguistica; 2) PE per il CALL; 3) PE per la didattica in ambito traduttivo; 4) PE per le abilità di produzione orale. 1) PE per la programmazione didattica di corsi di formazione linguistica; 2) PE per il CALL; 3) PE per la didattica in ambito traduttivo; 4) PE per le abilità di produzione scritta. 1) PE per la programmazione didattica di master in traduzione; 2) PE per il CALL; 3) PE per le abilità di ricezione scritta.

Qual è il futuro della MT?. La MT entra nella traduzione assistita nell'ultima fase di controllo qualità, come processo finale di traduzione automatica di segmenti non trovati nel TB. La traduzione assistita permette di integrare la MT a fine processo con funzione di raffronto. In questa fase vi è uno sviluppo verso l'integrazione tra MT e sistemi CAT. Lo sviluppo della MT prevede due canali diversi: sviluppo di MT per il pre-editing e sviluppo di MT per il post-editing.

Cosa s'intende per PMT?. L'acronimo PMT indica il post-machine training; può essere con o senza pre-editing. L'acronimo PMT indica il post-editing per la traduzione automatica. L'acronimo PMT indica la traduzione automatica predittiva. L'acronimo PMT indica il post-editing dalla traduzione assistita.

Nell'articolo di Fundarò e Nobili sul ruolo del docente si parla di complessità del controllo della conoscenza. Cosa intendono gli autori?. La conoscenza non può essere controllata e pertanto il docente come facilatore deve poter controllare le fonti di apprendimento. Il docente come guida è autorizzato a definire il profilo formativo del singolo discente, indicando dove e come acquisire il proprio sapere. I docenti non possono più "controllare " quanto appreso e pertanto è essenziale definire dove acquisire la propria conoscenza. La conoscenza potenzialmente "acquisibile" è infinita e in continua evoluzione e pertanto è necessario definire in maniera nuova i profili formativi individuali.

Aman Dwivedi nel suo articolo individua anche vantaggi "collaterali" grazie all'uso della tecnologia in classe. a livello personale: migliore gestione del proprio tempo e minore sforzo fisico; a livello globale: maggiore diffusione del sapere; a livello didattico: verifica e controllo dei progressi e degli esiti scolastici. a livello personale: migliore gestione del proprio tempo e minore sforzo fisico; a livello globale: uso ridotto della carta; a livello didattico: superamento dello spazio limitato dell'aula scolastica. a livello personale: maggiore interazione con gli altri discenti; a livello globale: uso ridotto della carta; a livello didattico: verifica e controllo dei progressi e degli esiti scolastici. a livello personale: migliore gestione del proprio tempo e minore sforzo fisico; a livello globale: uso ridotto della carta; a livello didattico: verifica e controllo dei progressi e degli esiti scolastici.

Aman Dwivedi nel suo articolo indivdua una regola d'oro nel rapporto tra uso della tecnologia in classe e ricorso alla didattica frontale, d'interazione, con docenti e altri discenti. Sì, 3:7, ovvero un 30% di tecnologia e un 70% di discussione e riflessione con docenti e altri studenti. Sì, 2:8, ovvero un 20% di tecnologia e 80% di discussione e riflessione con docenti e altri studenti. Sì, 5:5, ovvero un 50% di tecnologia e 50% di discussione e riflessione con docenti e altri studenti. Sì, 7:3, ovvero un 70% di tecnologia e un 30% di discussione e riflessione con docenti e altri studenti.

La lettura dell'articolo di Aman Dwivedi ha evidenziato 10 limiti, implici nell'uso della stessa. Vengono qui indicati 3 limiti. la tecnologia non è unica, la tecnologia crea dipendenza, la tecnologia non è sempre sicura. la tecnologia necessita di figure di supporto, la tecnologia influenza negativamente il benessere degli studenti, la tecnologia non è sempre sicura. la tecnologia non è sempre disponibile, la tecnologia crea dipendenza, la tecnologia non valuta sempre gli esiti di apprendimento. la tecnologia viene percepita come imposta, la tecnologia necessita di spazi fisici predeterminati, la tecnologia non è sempre necessaria.

Quali sono le categorie funzionali individuabili per la tecnologia in ambito didattico?. funzione di supporto, funzione di sostituzione e funzione di integrazione. funzione di supporto, funzione di autonomia e funzione di layout. funzione di supporto, funzione di sostituzione e funzione di interazione. funzione di integrazione, funzione di sostituzione e funzione di autonomia.

Cosa s'intende per didattica erogativa?. tutte le attività didattiche di verifica dei contenuti, per via scritta e orale, per ottenere feedback dal docente. tutte le attività didattiche esercitative per la verifica dei contenuti didattico-formativi. tutte le attività didattiche di scambio di contenuto via chat, forum, mail, ecc. tutte le attività didattiche assimilabili alla didattica frontale, ovvero presentazione-illustrazione di un contenuto didattico-formativo.

Cosa s'intende per didattica interattiva?. tutte le attività didattiche di presentazione diretta dei contenuti, per via scritta e orale, da parte del docente. tutte le attività didattiche assimilabili alla didattica frontale, ovvero presentazione-illustrazione di un contenuto didattico-formativo. tutte le attività didattiche rivolte al discente come attività di interazione, come wiki, faq, blog, test in itinere, mailing list, forum ecc. esclusivamente le attività di ricerca su Internet.

Qual è la posizione di Jorge Louis Borges in merito allo sviluppo tecnologico?. Per Jorge Louis Borges non è necessario guidare lo sviluppo tecnologico. L'individuo ha la capacità innata di trovare la propria strada. Per Jorge Louis Borges è necessario guidare lo sviluppo tecnologico nella prima fase, ma nella seconda fase ogni individuo è indipendente. Per Jorge Louis Borges è necessario guidare, eticamente, lo sviluppo tecnologico. Per Jorge Lous Borge lo sviluppo tecnologico si esplicita a livello sociale nella capacità innata e autonoma del singolo.

Nel loro articolo Mentor Hamiti e Blerim Reka individuano alcuni motivi per cui è importante l'uso della tecnologia nella didattica dal punto di vista del docente. 1) Il docente può svolgere attività impensabili prima. 2) La tecnologia gli permette di strutturare e adeguare il piano didattico più facilmente. 3) La tecnologia permette di ottimizzare i tempi e gestire meglio il carico di lavoro. 4) La tecnologia permette il ricorso ad un maggior numero di risorse didattiche. 1) Il docente può svolgere attività impensabili prima. 2) La tecnologia gli permette di rispettare la struttura didattica. 3) La tecnologia permette di ottimizzare i tempi e gestire meglio il carico di lavoro. 4) La tecnologia permette il ricorso ad un maggior numero di risorse didattiche. 1) Il docente può svolgere attività impensabili prima. 2) La tecnologia gli permette di strutturare e adeguare il piano didattico più facilmente. 3) La tecnologia permette di riusare le risorse e quindi di non dover preparare sempre le lezioni. 4) La tecnologia permette il ricorso ad un maggior numero di risorse didattiche. 1) Il docente può svolgere attività simultanee in tempi ridotti. 2) La tecnologia gli permette di strutturare e adeguare il piano didattico più facilmente. 3) La tecnologia permette di ottimizzare i tempi e gestire meglio il carico di lavoro. 4) La tecnologia permette di controllare meglio gli esiti e le prove degli studenti.

Lo studente individui le fasi di sviluppo della tecnologia nella didattica. 1) fase prima del 1960: metodo classico in presenza; 2) fase tra il 1960 e il 2010: introduzione di supporti per interazione in classe; 3) fase dal 2010: interazione anche fuori dallo spazio fisico della classe - elearning. 1) fase prima del 1990: metodo classico in presenza; 2) fase tra il 1990 e il 2000: introduzione di supporti per interazione in classe; 3) fase dal 2000: interazione anche fuori dallo spazio fisico della classe - elearning. 1) fase prima del 1900: metodo classico in presenza; 2) fase tra il 1900 e il 1945: metodo classico con introduzione di metodologia comunicativa; 3) 1945-1990: introduzione di supporti per interazione in classe; 4) fase dal 1990: didattica online. 1) fase prima del 1900: metodo classico in presenza; 2) fase tra il 1900 e il 1960: metodo classico con introduzione di metodologia comunicativa; 3) 1960-2000: introduzione di supporti per interazione in classe; 4) fase dal 2000: introduzione della didattica online.

Nel loro articolo Mentor Hamiti e Blerim Reka individuano alcuni motivi per cui è importante l'uso della tecnologia nella didattica. Sì, esistono 5 ragioni: 1) la globalizzazione, 2) il potenziale di coinvolgimento, 3) tecnologia nota agli studenti, 4) la tecnologia continuerà a svilupparsi e non sparirà e 5) le aziende preferiscono risorse con competenza su tecnologia e online. Sì, esistono 4 ragioni: 1) sviluppo professionale, 2) potenziale di coinvolgimento, 3) tecnologia nota agli studenti e 4) la tecnologia continuerà a svilupparsi e non sparirà. Sì, esistono 5 ragioni: 1) sviluppo professionale, 2) potenziale di coinvolgimento, 3) tecnologia nota agli studenti, 4) la tecnologia continuerà a svilupparsi e non sparirà e 5) le aziende preferiscono risorse con competenza su tecnologia e online. Sì, esistono3 ragioni: 1) sviluppo professionale, 2) potenziale di coinvolgimento e 3) la tecnologia continuerà a svilupparsi e non sparirà.

Nell'articolo "Technology in Education" viene evidenziato il compito e la missione della presente generazione in riferimento a didattica e tecnologia. Sì, le passate generazioni hanno creato il computer, quelle attuali lo gesticono parzialmente, quelle future lo domineranno. Sì, le generazioni passate hanno avuto il compito di garantire a tutti ad es. l'accesso ad acqua pulita, collegmenti moderni e flussi di corrente elettrica continuativa, mentre quella di oggi il collegamento alla rete. No, la presente generazione non ha un compito preciso, sono le future generazioni a dover gestire la rete. Noi ci troviamo solo in una fase di passaggio. Si, le generazioni passate hanno formato i primi docenti "tecnologici". Su questa base ora la presente generazione e quella futura adegueranno i profili professionali dei docenti.

Cosa s'intende per filpped classroom?. Nella flipped classroom gli studenti utilizzano le flash cards per l'apprendimento di nuovi contenuti didattico-formativi. La flipped classroom è un'innovativa metodologia didattica che non riconosce più lo spazio fisico dell'aula come luogo di apprendimento e di studio. Nella flipped classroom la lezione diventa compito a casa e il tempo in classe è usato per attività collaborative, esperienze, dibattiti e laboratori. Nella filpped classroom l'impiego della tecnologia ha sostituito il ricorso ai libri di testo cartacei.

Cosa s'intende per blended learninig?. Nel blended learing sono sia il docente, sia le fonti mediate dalla tecnologia a guidare l'apprendimento del singolo. Si chiama blendend poiché il discente utilizza accanto alla tradizionale lavagna, strumenti tecnologici innovativi come la lavagna interattiva. Nel blended learning il discente studia in autonomia e verifica il proprio sapere in un esame tradizionale in presenza con il docente. Si parla di blended learning, quando l'apprendimento non avviene su base individuale ma su base collettiva e collaborativa.

Com'è cambiato per Marco Dominici l'apprendimento/insegnamento?. L'apprendimento/insegnamento oggi è meno verticale, più flessibile, dove il libro e/o il docente non sono più le uniche fonti del sapere. Gli studenti passano da un approccio individuale ad un approccio cooperativo. L'apprendimento/insegnamento ora è più verticale, più flessibile; il libro e/o il docente sono le uniche fonti del sapere sicure. L'apprendimento/insegnamento ora è meno verticale, più flessibile, dove il libro e/o il docente sono fonti del sapere intercambiabili. Gli studenti sono concentrati ora su un approccio individuale. L'apprendimento/insegnamento è meno verticale, più flessibile, dove il libro e/o il docente non sono più le uniche fonti del sapere. Gli studenti ora con la tecnologia hanno un approccio più individuale.

Qual è la differenza tra didattica ibrida e blended learning, come illustrato da Marco Dominici?. Sono le due alternative derivanti dall'evoluzione della didattica mista. Non vi sono differenze: il termine "blended learning" è la traduzione in inglese di didattica ibrida. Il blended learning è un approccio metodologica, mentre la didattica ibrida è una pratica didattica. La didattica ibrida è un approccio metodologica, mentre il blended learning è una pratica didattica.

Secondo Marco Dominici la digitalizzazione svolge un ruolo ben preciso in rapporto all'utilizzatore e/o fruitore del testo digitale. Questo nuovo concetto rende tutti creatori di contenuti, quindi anche il docente diventa assemblatore di conoscenze. Questo nuovo concetto rende i contenuti stabili, invariabili e standartizzati indipendentemente dal canale di comunicazione. l testo digitale è semplicemente un testo non cartaceo, ma la sua funzione e la sua struttura corrispondono alla versione cartacea. La digitalizzazione rende il lavoro più facile, in quanto i docenti hanno tutti i testi disponibili sul PC e quindi proiettabili sulla LIM.

A livello editoriale, nel processo verso la digitalizzazione vi sono 2 fasi. No, vi sono 3 fasi: una prima fase caratterizzata da una semplice smaterializzazione del libro, ovvero la creazione di *.pdf; una seconda fase più interattiva in cui vi sono attività a scelta di approfondimento, di riflessione ed esercitazione, con strutturazione più flessibile dei contenuti; e infine una terza fase in cui il contenuto, sotto forma di stampa, ritorna ad assumere la forma cartacea. Sì esatto: una prima fase caratterizzata da una semplice smaterializzazione del libro, ovvero la creazione di *.pdf; una seconda fase più interattiva in cui vi sono attività a scelta di approfondimento, di riflessione ed esercitazione, con strutturazione più flessibile dei contenuti. No, vi sono 3 fasi: una prima fase caratterizzata da una semplice smaterializzazione del libro; una seconda fase più interattiva in cui vi sono attività a scelta di approfondimento, di riflessione ed esercitazione, con strutturazione più flessibile dei contenuti; e infine una terza fase in cui per standardizzare l'informazione la smaterializzazione verrà resa reversibile. Sì, vi sono 2 fasi: una prima fase caratterizzata da una semplice smaterializzazione del libro e una seconda fase in cui il contenuto, sotto forma di stampa, ritorna ad assumere la forma cartacea.

Fabio Scolari individua nel suo articolo "Tecnologia per la didattica e l'insegnante tecnologico" diverse tipologie di docente che utilizzano la tecnologia in ambito didattico. 1) il docente che non usa le tecnologie nella didattica ordinaria; 2) il docente che si serve del Web per comunicare con gli studenti, genitori e colleghi; 3) L'insegnante che costruisce ambienti di apprendimento "e-learning" con siti, forum e blog da cui scaricare corsi ed esercizi; e infine 4) l'insegnante che conduce corsi sulle tecnologie (che però spesso non se ne avvale). 1) il docente che usa le tecnologie nella didattica ordinaria; 2) il docente che si serve del Web per comunicare con gli studenti, genitori e colleghi; 3) L'insegnante che costruisce ambienti di apprendimento "e-learning" con siti, forum e blog da cui scaricare corsi ed esercizi; e infine 4) l'insegnante che conduce corsi sulle tecnologie (che però spesso non se ne avvale). 1) il docente che rifiuta la tecnologia; 2) il docente che usa le tecnologie nella didattica ordinaria; e infine 3) l'insegnante che conduce corsi sulle tecnologie. 1) il docente che usa le tecnologie nella didattica ordinaria; 2) il docente che rifiuta la tecnologia in classe e, infine 3) il docente che usa la tecnologia solo per limitate attività didattiche.

Cosa s'intende per BYOD?. Bring your original device: l'utilizzo di dispositivi diversi per la fruizione di contenuti differenziati. Book your own device: la registrazione del proprio dispositivo per l'attività didattica. Bring your own device, ovvero l'uso del proprio dispositivo (ad es. smartphone) in ambito didattico, seminari, workshop, ecc. Bring your own dropbox: uso del proprio cloud per l'archiviazione di documenti condivisi.

Cosa sono gli "OER"?. Sono gli Open Export Resources. Sono gli Original Educational Resources. Sono gli Open Educational Reprints. Sono gli Open Educational Resources.

Cosa s'intende per scalabilità in riferimento al testo digitale?. Con il termine "scalabilità" s'intende la strutturazione dei contenuti secondo un ordine crescente di complessità. Con il termine "scalabilità" s'intende la libertà di scelta delle risorse didattiche nel web. Con il termine "scalabilità" s'intende la modularizzazione dei contenuti, liberamente componibili, in modo flessibile e del tutto personalizzabile. Con il termine "scalabilità" s'intende la crescente difficoltà dei contenuti.

Secondo le parole di Fabio Scolari il docente oggi deve affrontare diverse sfide tra cui... le problematiche legate alla connessione dati. la consapevolezza che gli studenti sanno molto di più grazie alla tecnologie e quindi la loro valutazione è più difficile. la difficoltà di gestire una classe non in presenza. l'incertezza della sua funzione di essere unica fonte di sapere.

Quanti e quali fasi si possono individuare nel rapporto tra didattica delle lingue e tecnologia?. Si possono individuare 4 fasi: 1) libro cartaceo, 2) libro cartaceo + supporti esterni, 3) libro digitale in pdf, 4) libro digitale interattivo. Si possono individuare 4 fasi: 1) libro + vinile/radio, 2) libro + audiocassette, 3) libro + CD + CDROM e 4) libro + web + USB stick + LIM. Si possono individuare 2 fasi: 1) libro cartaceo + supporti esterni e 2) libro digitale. Si possono individuare 3 fasi: 1) libro cartaceo, 2) libro cartaceo con supporti esterni, 3) libro digitale.

L'apprendimento attraverso i dipositivi mobili ha diversi vantaggi, tra cui: accessibilità e gratuità. disponibilità e portabilità. portabilità e modularità. gratuità e flessibilità.

Quali sono le funzioni delle applicazioni CALL?. 1) funzione esercitativa, 2) funzione di orientamento e 3) funzione tutoriale. 1) funzione esercitativa e 2) funzione tutoriale. 1) funzione esercitativa e 2) funzione informativa . 1) funzione esercitativa, 2) funzione informativa e 3) funzione tutoriale.

Daniela Cuccurullo individua diverse fasi di sviluppo delle applicazioni CALL. 1) comportamentista, 2) integrativa e 3) cooperativo-collaborativa. 1) comportamentista, 2) comunicativa, 3) grammatical-traduttiva e 4) cooperativo-collaborativa. 1) comportamentista, 2) comunicativa e 3) integrativa. 1) comportamentista, 2) comunicativa, 3) integrativa e 4) cooperativo-collaborativa.

Daniela Cuccurullo individua diverse attività legate all'uso della tecnologia. 1) attività di rappresentazione, 2) attività di comunicazione, 3) attività di condivisione e 4) attività di costruzione. 1) attività di rappresentazione, 2) attività di condivisione e 3) attività di costruzione. 1) attività di espressione, 2) attività di comunicazione, 3) attività di condivisione e 4) attività di collaborazione. 1) attività di comunicazione, 2) attività di condivisione e 3) attività di costruzione.

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