Teorie e tecniche delle risorse umane
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![]() Teorie e tecniche delle risorse umane Description: domande da 22 a 35 |



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Il modello di leadership situazionale combina: A. l’orientamento al compito e all’orientamento alla persona. B. l’ambiente fisico e quello sociale. C. il comportamento supportivo e quello direttivo. D. la comunicazione assertiva e quella carismatica. lo studio dei comportamenti del leader fa parte. delle teorie contingenti. dell'approccio comportamentista. delle teorie universaliste. delle teorie situazionali. Il Path Goal Model è una teoria. A. sul bisogno. B. sulla persuasione. C. sulla leadership. D. sulla motivazione. La griglia manageriale prevede: A. lo stile autoritario. B. lo stile autorevole. C. lo stile stressato. D. lo stile esaurito. Quale tra queste non è una critica mossa allo studio dei tratti del leader?. A. I buoni e i cattivi leader possono possedere gli stessi tratti. B. C’è poco consenso sul significato dei termini dei tratti. C. Ha dato troppo peso all’ambiente. D. I tratti dei leader di successo sono sempre considerati positivi. Il leader: A. non dialoga. B. persuade e obbliga. C. usa un’influenza non coercitiva. D. usa il proprio potere per scopi propri. Il leader carismatico può essere: A. visionario prodotto dalla crisi. B. nessuna delle precedenti. C. gestore della quotidianità. D. gestore del cambiamento. Tra i compiti del leader non c’è: A. la gestione della complessità. B. la comunicazione. C. la gestione dello sforzo. D. l’aiuto tecnico. La delega è: A. un decentramento. B. un passaggio di consegne. C. un processo che si svolge nel tempo. D. una partecipazione attiva al team. I predittori della delega sono: A. caratteristiche dei capi, dei collaboratori e variabili situazionali. B. caratteristiche dei capi e dei collaboratori. C. caratteristiche dei capi, dei valori aziendali e variabili situazionali. D. caratteristiche dei compiti, dei collaboratori e variabili situazionali. La delega d’incarico prevede: A. l’esplicitazione delle responsabilità. B. nessuna delle precedenti. C. l’esplicitazione delle azioni da intraprendere. D. l’esplicitazione degli obiettivi. i feedback possono essere. riorientativi e rinfrozativi. riorientativi e sostitutivi. nessuno dei precedenti. riorganizzativi e rinfrozativi. Quale autore sottolinea l’importanza dell’atteggiamento nei confronti della delega?. A. Schwartz. B. Weiss. C. Nelson. D. Paine. Quale tra queste non è un prerequisito per un buon feedback?. A. una comunicazione verbale e non verbale coerente. B. la stretta di mano. C. il ringraziamento. D. la scelta di un posto tranquillo. Quale tra queste non è una relazione di potere?. A. rapporto padrone–schiavo. B. rapporto sovrano–suddito. C. rapporto governante–cittadino. D. rapporto capo–collaboratore. Lewin descrive: A. il conflitto di evitamento–evitamento. B. il conflitto tra tre opzioni. C. il conflitto intrapsichico. D. il conflitto persona–evitamento. Il conflitto non ha come conseguenza positiva: A. lo sviluppo personale. B. l’aumento della consapevolezza e della complessità. C. l’aumento della comprensione reciproca. D. la cultura dicotomica vincere–perdere. Il conflitto: A. è solo sociale. B. è solo intrapsichico. C. è evitabile. D. è fisiologico. Le euristiche sono: A. forme di ragionamento economico. B. simili ai bias. C. una forma di ragionamento logico. D. il contrario dei bias. L’anarchia organizzativa in ambito decisionale è propria del: A. modello politico. B. modello adattivo. C. modello caotico. D. modello burocratico. Secondo March, sostenitore del modello razionale, il decisore: A. conosce tutte le alternative. B. si fa guidare dall’istinto. C. non crea un ordine tra le alternative. D. non ricorre a regole decisorie. Quale tra queste non è una dimensione della decisione?. A. prospettiva temporale. B. contenuto. C. affidabilità. D. contesto. Gli autori che hanno descritto le euristiche sono: Kahneman & Tversky. Bandura e Tversky. Iannello e Antonietti. nessuna delle precedenti. L’euristica dell’ancoraggio fa riferimento a: A. alle stime numeriche. B. alla disponibilità. C. alla rappresentatività. D. alla stima percentuale. Il loop habit è: A. il ciclo dell’abitudine. B. una cattiva abitudine. C. una routine quotidiana. D. una sana abitudine. Il segnale è: A. indice di dipendenze. B. un segnale esterno. C. un elemento che scatena il loop habit. D. una condizione di stress. Il craving è: la mancanza di gratificazione. la quantità di gratificazione. nessuna delle precedenti. il senso di aspettativa nei confronti della gratificazione. Quale tra questi è un preconcetto sulla creatività?. A. la creatività può essere allenata. B. la creatività non è ribellione. C. la creatività è innata. D. la creatività può essere migliorata. La tecnica di Problem Solving di Nardone è: la fantasia esplorativa. la fantasia giocosa. la fantasia migliorativa. la fantasia peggiorativa. Il processo di problem solving prevede: 7 fasi. 5 fasi. 6 fasi. 8 fasi. Il processo di problem solving termina con: l’analisi. l’attuazione. la discussione. l’analisi della fattibilità. Un problema: è sempre negativo. ha una fase positiva e una fase negativa. è sempre positivo. può essere positivo o negativo. Quale tra questi non è un concetto confuso con il benessere lavorativo?. soddisfazione lavorativa. autoefficacia lavorativa. condizioni eque. salute sul posto di lavoro. In Europa il concetto di benessere è: inattuabile per le PMI. non condiviso. accettabile per le PMI. condiviso. Quali sono le caratteristiche di personalità che incidono sulla soddisfazione lavorativa?. Negative Affectivity, locus of control interno, Type A personality. Negative Affectivity, locus of control esterno, Type A personality. Negative Affectivity, locus of control, Type A personality. Negative Affectivity, locus of control interno, Type B personality. Secondo l’ipotesi del rovesciamento: chi è insoddisfatto nel lavoro è insoddisfatto nella vita e viceversa. nessuna delle precedenti. chi è insoddisfatto nella vita diventa insoddisfatto nel lavoro. chi è insoddisfatto nel lavoro diventa insoddisfatto nella vita. Il concetto di prevenzione in ottica di salute e sicurezza sul lavoro entra nella riflessione: negli anni 2000. negli anni ’80. negli anni ’60. negli anni ’30. Il D.Lgs. 626 introduce. la figura del responsabile sicurezza. un modello culturale della sicurezza. un modello assistenziale. un modello organizzativo europeo. Le malattie professionali non includono: la patologia psicologica. le malattie da polveri. le malattie da cause fisiche. le malattie da agenti parassitari. Il pericolo è: intrinseco al lavoro. è soggettivo. è organizzativo. intrinseco di un fattore che può causare danni. La valutazione approfondita dello stress lavoro-correlato: è successiva alla valutazione preliminare. nessuna delle precedenti. è obbligatoria. è preliminare alla valutazione preliminare. |




