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Le tipologie dei bisogni educativi speciali

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Le tipologie dei bisogni educativi speciali

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paniere

Creation Date: 2023/02/24

Category: Others

Number of questions: 60

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La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012.. Definisce il concetto di Bisogno Educativo Speciale. Definisce la figura dell'assistente ad persona. Definisce la differenza fra disabilità, handicap e malattia. Definisce la figura dell'insegnante di sostegno.

Dario Ianes sostiene che i bambini con Bisogni Educativi Sociali abbiano diritto a: Una normalità più speciale: più sensibile, più attenta e metodologicamente più ricca. Una certificazione ben dettagliata che valuti risorse e limiti. Un Piano Educativo Individualizzato che sia multidisciplinare e ricco di progettualità sul futuro. Un insegnante di sostegno o una figura assistenziale ad personam.

La schematizzazione operata da Dario Ianes in merito ai Bisogni Educativi Speciali prevede: 5 componenti. 4 componenti. 6 componenti. 7 componenti.

Quando Dario Ianes considera fra le componenti di un BES il "contesto personale", fa riferimento a: Situazione del bambino/alunno come persona inserita nella classe. Situazione familiare e sociale in senso ampio del bambino/alunno. Situazione personale del bambino/alunno dal punto di vista delle eventuali ospedalizzazioni, delle vaccinazioni e dello stato psico-fisico. Situazione del bambino/alunno in merito a problemi emozionali, comportamentali, motivazionali, relativi all'autostima e all'autoefficacia, difficoltà nel quadro identitario.

Qualora ad un soggetto sia stata diagnosticata una disabilità intellettiva, con un Q.I, pari a 60, è possibile affermare che questo soggetto è affetto da un deficit: Profondo. Grave. Lieve. Moderato.

Nella disabilità intellettiva, le tecniche riabilitative legate alla meta-cognizione prevedono: l'insegnamento di singole abilità, come leggere, scrivere, far di conto, fondamentali fuori dal contesto scolastico. lo sviluppo della capacità di generalizzare le competenze acquisite, applicando e traducendo in pratica le strategie note. lo sviluppo delle abilità linguistiche e comunicative, psico-motorie e spazio-temporali deficitarie. l'insegnamento di tecniche mnemoniche e standardizzate, come poesie e canzoni.

Una delle strategie di riabilitazione della meta-memoria, impiegata con soggetti affetti da deficit cognitivo (e non solo), è: La strategia organizzativa: attraverso la classificazione e la categorizzazione del materiale da ricordare. La strategia del percorso: il soggetto impara una poesia o una canzone a partire dai primi versi o dalla prima strofa e poi aggiungendo le parti successive. La strategia orale: il soggetto impara a ripetere il materiale da ricordare. La strategia dell'agenda: il soggetto impara a scrivere in modo organizzato il materiale da ricordare.

I bambini cosiddetti superdotati hanno: Un Quoziente Intellettivo pari o superiore a 100. Una capacità di imparare in modo più precoce e più veloce degli altri, mostrando curiosità e perspicacia particolari. Una capacità sociale particolarmente spiccata, che li rende ottimi strateghi in contesti di peer education e di cooperative learning. Uno sviluppo fisico ed intellettivo che li colloca oltre il 97esimo percentile nelle curve di crescita relative ad altezza e peso corporeo.

Nel testo "La solitudine dei numeri primi", proposto durante il corso per un'esercitazione, i personaggi di Michela e Mattia sono: Due fratelli gemelli, molto diversi fra loro. I genitori di un bambino con Bisogni Educativi Speciali. Due insegnanti volenterosi. Due fidanzati che affrontano insieme una disabilità.

La sindrome genetica dell'X fragile comporta: Ritardo mentale, fragilità ossea e cartilaginea. Ritardo mentale, sviluppo sociale simil-autistico. Ritardo mentale, fragilità psichica simil-psicotica. Ritardo mentale, dismorfofobia.

La fenilchetonuria. È un comportamento atipico del bambino nel metabolismo delle proteine. È un'allergia comune nell'infanzia che comporta ospedalizzazioni ed assenze prolungate da scuola. È una sindrome genetica e metabolica che comporta, se non trattata, ritardo mentale. È una patologia cardiaca con alta incidenza nella popolazione infantile.

Il testo "Hound dog", proposto durante il corso per un'esercitazione, racconta la storia del protagonista che... Al canile della sua città adotta un cane che, per una disabilità di tipo neuro-motorio, nessuno ha mai voluto adottare. Attraverso la canzone omonima di Elvis Presley scopre la propria passione per la musica. Frequenta una scuola in cui assiste, prima da vicino di banco e poi da amico, un coetaneo affetto da una grave compromissione neuro-motoria. Frequenta una scuola in cui subisce le angherie di alcuni bulli, finché, nonostante una grave compromissione neuro-motoria, si ribella.

Un attacco epilettico è il risultato... Di un sovraccarico emozionale che il bambino non sa regolare e gestire. Della manifestazione di una sindrome genetica. Relativamente all'infanzia, di un'intossicazione alimentare grave. Dell'attività eccessiva ed anormale dei neuroni della corteccia cerebrale.

La paralisi cerebrale infantile rappresenta. L'esito di una serie incontrollata e non trattata adeguatamente di accessi epilettici. L'esito di un trauma della strada, frequente quando il bambino non era stato collocato e legato nell'apposito seggiolino. L'esito di una lesione, che può aver comportato una perdita di tessuto cerebrale, le cui manifestazioni sono caratterizzate prevalentemente da un'alterazione delle funzioni motorie. L'esito di un trauma avvenuto nei primi mesi di vita del bambino.

I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo si esprimono attraverso la compromissione di alcune abilità di base: La comunicazione verbale e non verbale, le capacità sociali, le attività immaginative. L'attenzione, la concentrazione, l'impulsività e l'aggressività. Le abilità motorie, osservativo-imitativo e linguistiche. Le capacità di letto-scrittura e calcolo, associate a difficoltà di linguaggio.

La causa della patologia autistica può essere ricondotta: Ad una familiarità di tipo genetico o ambientale o entrambi. Ad un trauma discreto e relazionale durante l'infanzia o l'adolescenza, ad esempio un abuso, oppure ad un trauma protratto nel tempo ad esempio l'abbandono e la trascuratezza. Ad una compromissione multisistemica (che prevede il coinvolgimento dei sistemi operazionali cerebrali, prassici, comunicativi) e di origine multifattoriale. Ad una grave incapacità materna, per cui la madre è una sorta di "frigorifero" verso il bambino.

La Teoria della Mente - o comprensione sociale - si definisce come: La capacità di teorizzare in modo intuitivo e speculativo come l'interlocutore pensa e ragiona (modalità visiva, uditiva o cinestetica) per adeguare il proprio linguaggio. La teoria innata (già presente nel neonato) secondo cui ogni essere umano possiede una mente pensante, il che nel neonato orienta la percezione e la comunicazione. La capacità di ragionare sul rapporto mente-cervello secondo le più recenti scoperte delle neuroscienze. La capacità di riconoscere e attribuire stati mentali a sé e agli altri, facendo riferimento ad essi per dar senso ai comportamenti presenti e prevederne quelli futuri.

Chi è l'autore che ha descritto nel bambino di 9-12 mesi la rivoluzione socio-cognitiva (vale a dire la capacità del piccolo di comprendere le intenzioni dell'altro, condividere l'attenzione con l'adulto su un oggetto esterno, mettere in campo gesti comunicativi come l'indicare dichiarativo)?. Jean Piaget. Jerome Bruner. Peter Fonagy. Michael Tomasello.

Quale tra le seguenti affermazioni sull'autismo è corretta?. L'autismo comporta solitamente un ritardo nello sviluppo del gioco simbolico. L'autismo è il probabile esito di una relazione gravemente patologica fra madre e bambino. L'autismo è caratterizzato da stereotipie, che tendono a scomparire quando il soggetto è inserito in contesti non familiari. L'autismo viene diagnosticato con certezza soltanto con l'ingresso nella scuola primaria.

Alcuni segnali che possono far pensare ad un quadro autistico sono già evidenziabili a partire dai... primi sei anni di vita. primi due anni di vita. primi sei mesi di vita. primi quattro anni di vita.

L'ipotesi di Uta Frith in merito all'eziologia dell'autismo prevede che il soggetto autistico. Sia incapace di applicare il pensiero concreto e logico-operativo, e che basi tutta la propria cognizione sul gioco di fantasia e sull'astrazione. Sia figlio di una cosiddetta "madre frigorifero" o "frozen". Sia incapace di attribuire all'altro stati mentali come conoscenze o credenze, e manchi, quindi, di una Teoria della Mente. Sia stato affetto prima dell'espressione dell'autismo da disturbi di tipo epilettico, esternalizzanti o internalizzanti.

Nelle funzioni esecutive, coinvolte nei processi di rielaborazione top-down (una delle ipotesi esplicative in merito all'autismo) si possono distinguere tre diverse componenti: Memoria di lavoro, capacità di inibizione, abilità di generare nuove soluzioni e strategie. Le stesse abilità coinvolte e compromesse nei disturbi specifici dell'apprendimento: la dislessia, la disgrafia ecc. Memoria a breve termine, memoria a lungo termine, memoria di rievocazione o dichiarativa. Abilità linguistiche, prassiche e sociali.

Secondo le neuroscienze e la psicologia cognitiva, l'apprendimento scolastico (e non solo) è basato su quattro "pilastri": Apprendimento implicito, consolidamento, automatizzazione, funzioni esecutive. Attenzione, imitazione, impulsività, memoria. Attivazione dei neuroni specchio, funzionamento cognitivo, motivazione intrinseca, coinvolgimento genitoriale nelle attività scolastiche del figlio. Memoria dichiarativa, memoria semantica, espressione orale, espressione scritta.

Un bambino / alunno dislessico è un bambino con... Una disabilità. Un ritardo cognitivo associato. Un handicap. Un Bisogno Educativo Speciale.

Quale tra le seguenti affermazioni sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento è errata?. Si tratta di difficoltà scolastiche caratterizzate da un QI inferiore a 70. Si tratta di disturbi legati alle capacità di letto-scrittura e calcolo, che non coinvolgono l'area del deficit cognitivo. Si tratta di disturbi valutati con test standardizzati, in cui il soggetto ottiene un punteggio significativamente inferiore alla media per la sua età. Si tratta di disturbi solitamente associati a scarsa fiducia in se stessi e ad una riduzione della motivazione ad apprendere.

La dislessia. È l'incapacità acquisire i livelli prevedibili per quel che riguarda l'accuratezza della lettura, la velocità e la fluidità in una lingua straniera non trasparente, ad esempio l'inglese, in cui non c'è corrispondenza fra grafema e fonema. È l'incapacità di cogliere il meta-messaggio contenuto in un testo, cosicché il lettore rimane quel che si definisce un analfabeta funzionale. È l'incapacità di imparare a leggere in modo autonomo ed adulto. È l'incapacità di acquisire i livelli prevedibili per quel che riguarda l'accuratezza della lettura, la velocità e la fluidità.

I DSA possono essere riconducibili a: Nessuna delle altre tre opzioni proposte è corretta. Fattori ambientali e sociali (scolarizzazione troppo discontinua per essere efficace, mancato esercizio nella lettura o nel calcolo). Deficit sensoriali non diagnosticati e/o non corretti. Fattori emotivi e motivazionali (ansia, demotivazione).

La scarsa velocità nella lettura e la scrittura caratterizzata da lentezza esecutiva sono un esempio di co-morbidità fra. Deficit cognitivo (ritardo mentale) e disprassia. Dislessia e Disortografia. Dislessia e Disturbo da Deficit dell'Attenzione. Dislessia e Disgrafia.

Un'ipotesi eziologica per la dislessia prevede che essa sia causata da: Un deficit di elaborazione visiva delle parole che non consente al soggetto di analizzare la forma e la posizione spaziale delle lettere all'interno di una parola. Un deficit di allenamento nei primi due anni della scuola primaria, che si trascina e permane come lacuna. Un deficit neuro-motorio relativo alla motricità fine, che prevede difficoltà nei micro-movimenti oculari necessari alla lettura. Un deficit di comprensione della direzione della lettura, da sinistra a destra.

La Legge 170/2010. Relativa ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento, li equipara a situazioni di disabilità e di handicap. Relativa alla Disabilità, sancisce la collocazione degli studenti e dei lavoratori nelle cosiddette "categorie protette". Relativa alla Disabilità, regolamenta la possibilità di assentarsi dal lavoro per assistere un familiare. Relativa ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento, sancisce l'uso di strumenti compensativi e dispensativi.

L'ipotesi di Simon Baron-Cohen in merito al funzionamento del cervello nell'autismo prevede che il soggetto autistico: Abbia un elevatissimo quoziente intellettivo ma prestazioni che, a causa dell'ansia e dell'inibizione sociale, sono pari a quelle dei soggetti con QI inferiore alla media. Abbia una commistione estremamente confusiva di caratteristiche del cervello "maschile" e del cervello "femminile". Abbia un deficit nello sviluppo della Teoria della Mente e delle aree linguistiche. Abbia un elevatissimo quoziente di sistematizzazione ed uno scarsissimo quoziente di empatia.

I disturbi esternalizzanti comprendono: Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (DDAI, ADHD), il disturbo della condotta, il disturbo oppositivo-provocatorio. Tutti i disturbi organici che possono insorgere nella prima infanzia, ad esempio crisi epilettiche, manifestazioni di alterazioni genetiche e mutazioni cromosomiche, patologie croniche quali il diabete. Le difficoltà specifiche legate alla letto-scrittura e al calcolo (dislessia, disgrafia ecc.). I disturbi d'ansia (fobie, panico, ossessioni, compulsioni), i disturbi dell'umore (depressione) ed i disturbi somatoformi (o psicosomatici).

Quali tra queste caratteristiche sono necessarie per una diagnosi di DDAI (Disturbo da Deficit dell'Attenzione con Iperattività)?. Scarsa memoria di lavoro e difficoltà nelle relazioni sociali. Disattenzione, iperattività ed impulsività. Disturbo specifico dell'apprendimento e disattenzione. Stereotipie motorie e deficit nell'attenzione condivisa.

I disturbi esternalizzanti sono: Psicopatologie caratterizzate da comportamenti disturbati (Agitazione psicomotoria, oppositivtà, disattenzione, comportamento dirompente...). Disturbi conseguenti a sofferenze perinatali. Problematiche che riguardano la sfera delle relazioni con gli altri (chiusura relazionale oppure comportamenti aggressivi). Disturbi riconducibili a eventi traumatici occorsi durante i primi anni di vita.

Fra le indicazioni operative per l'insegnamento ai ragazzi con DDAI si annoverano: Ignorare i comportamenti disturbanti. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette. Premiare i comportamenti positivi. Punire i comportamenti pericolosi.

Fra i criteri che definiscono il Disturbo della Condotta, troviamo: Aggressività verbale e fisica verso i coetanei, atti di bullismo. Atteggiamenti e comportamenti oppositivi e provocatori. Disattenzione, Iperattività, Aggressività, Impulsività. Aggressione a persone/animali e distruzione di proprietà.

Alcuni dei fattori di rischio per il Disturbo Oppositivo-Provocatorio sono: La frequenza dell'asilo nido, l'aver contratto malattie infantili quali varicella e morbillo, la presenza di fratelli, la presenza di conflitti familiari. L'iperattività motoria, il temperamento difficile e reattivo, gli stili educativi particolarmente rigidi, la depressione materna. Uno stile genitoriale lassista oppure rigido e vissuti di trascuratezza e di "bisogno di risarcimento" da parte del bambino. Il basso peso alla nascita, l'ospedalizzazione precoce, il distacco precoce dalla madre, l'ambiente socio-culturale povero.

Quando si parla di bullismo: Il bullo può essere affetto da un disturbo esternalizzante. La vittima può essere affetta (anche in conseguenza del bullismo subìto) da un disturbo internalizzante. Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono corrette. Entrambe le alternative proposte sul bullo e sulla vittima sono errate.

Il bullismo, per essere definito tale, deve presentare: Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette. Asimmetria nella relazione e nel potere fra aggressore e vittima. Intenzionalità dell'agito dell'aggressore contro la vittima prescelta. Persistenza nel tempo dei comportamenti che la vittima subisce.

Il disturbo d'ansia da separazione nel bambino è caratterizzato da: Ansia manifestata quando il bambino deve allontanarsi dalle figure di riferimento. Comportamenti aggressivi e di ritiro verso il terapeuta ed i genitori, al momento dell'inizio e della fine di una seduta di riabilitazione. Mancanza di produzione del gesto dell'indicare dichiarativo. Paure riguardanti stati dissociativi, allucinatori e di ritiro autistico.

I disturbi internalizzanti comprendono: Le difficoltà specifiche legate alla letto-scrittura e al calcolo (dislessia, disgrafia ecc.). Tutti i disturbi organici che possono insorgere nella prima infanzia, ad esempio crisi epilettiche, manifestazioni di alterazioni genetiche e mutazioni cromosomiche, patologie croniche quali il diabete. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (DDAI, ADHD), il disturbo della condotta, il disturbo oppositivo-provocatorio. I disturbi d'ansia (fobie, panico, ossessioni, compulsioni), i disturbi dell'umore (depressione) ed i disturbi somatoformi (o psicosomatici).

Per convenzione, da quando viene fatta la diagnosi di fobia scolare?. Con l'inizio della scuola primaria. Con l'inizio della scuola secondaria di secondo grado. Con l'inizio della scuola dell'infanzia. Con l'inizio della scuola secondaria di primo grado.

La fobia sociale può essere considerata: Un disturbo pervasivo o generalizzato dello sviluppo. Una forma di timidezza. Una paura persistente provata in situazioni pubbliche. Un'incapacità a cogliere il legame fra emozioni e corporeità.

All'esordio di un disturbo fobico possono comparire: Avvertimenti dei genitori o di altri adulti. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette. Eventi traumatici a cui il bambino ha assistito. Cronache dei media.

La dismorfofobia, frequente in adolescenza, è il timore angoscioso... Della propria mostruosità interiore, che, associata a rabbia ed altre emozioni negative, può indurre ad agiti delinquenziali. Della propria mostruosità interiore, associata a senso di colpa e vergogna per la sessualità agita. Dei mostri, è una paura retaggio dell'infanzia. Di essere deformi e mostruosi nel proprio aspetto esteriore.

Quali fra questi sono sintomi del Disturbo Ossessivo-Compulsivo?. Le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso ego sintoniche, ed i rituali per ridurre l'ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli. Solo le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso egosintoniche, non i rituali. Nessuna fra le opzioni proposte. I rituali per ridurre l'ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli, non le idee di riferimento.

Il Disturbo Post Traumatico da Stress si può manifestare in quelle persone che... si ammalano al termine di un processo stressogeno, che interessa soprattutto i professionisti (insegnanti in primis) impegnati quotidianamente in attività che implicano le relazioni interpersonali. hanno vissuto esperienze traumatiche che hanno implicato una minaccia alla vita e all'integrità della persona, e la cui portata va ben oltre la capacità del soggetto di farvi fronte. hanno vissuto esperienze traumatiche quali calamità naturali, incidenti stradali o violenze sessuali. hanno vissuto esperienze traumatiche quali ripetute ospedalizzazioni ed interventi chirurgici in anestesia generale.

Momenti di inerzia totale, alternata a irritabilità ed esplosioni di rabbia, mancanza di interesse per le attività scolastiche e ludiche, sensazione di non valere niente... quale disturbo infantile (e non solo) è caratterizzato da questi segni e sintomi?. Disturbo Ossessivo-Compulsivo. Disturbo Oppositivo-Provocatorio. Disturbo depressivo. Disturbo generalizzato dello sviluppo.

La depressione infantile. È molto più frequente nelle femmine. È caratterizzata da pensieri ed ideali grandiosi, con cui il bambino cerca di compensare il vissuto di fallimento e di impotenza. È più frequente in bambini che provengono da contesti familiari e sociali degradati. È caratterizzata da sentimenti di tristezza ed irritabilità.

Nei bambini adottati è frequente trovare. Un comportamento multi-problematico di tipo esternalizzante. Un quoziente intellettivo superiore alla media, derivante da una volontà di compensazione di antiche ferite. Un atteggiamento proattivo verso i coetanei in difficoltà. Un "romanzo delle origini" che il bambino inventa per sopperire a quanto non sa dei propri genitori biologici.

Nei Disturbi Somatoformi. I sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, scolastico, lavorativo. L'attenzione del paziente è focalizzata su fenomeni di natura somatica. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette. I sintomi lamentati non sono suffragati dai referti degli esami di laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizione medica nota.

Nei soggetti diabetici, i più comuni sintomi di iperglicemia sono: Umore euforico e loquacità improvvisa ed eccessiva. Allucinazioni e delirio, fino al coma. Sete, frequente bisogno di urinare e vista offuscata. Sonnolenza, irritabilità e stanchezza.

L'immigrazione può essere una condizione che comporta dei Bisogni Educativi Speciali, in quanto: I ragazzi immigrati di prima generazione hanno un quoziente intellettivo più alto e delle prestazioni scolastiche migliori dei ragazzi italiani. La barriera linguistica e le difficoltà di integrazione e di inclusione sono spesso risolte a scuole ma mantenute nella famiglia. I ragazzi immigrati di seconda generazione hanno maggiori difficoltà di integrazione nel gruppo dei pari, anche a causa della barriera linguistica. Nella scuola secondaria di secondo grado il tasso di insuccesso dei ragazzi non italiani è doppio rispetto a quello dei coetanei italiani.

Parlando di Self Harm e Risk Taking... Il Self Harm è equiparabile ad un tentativo di suicidio. Entrambe le condotte sono tipiche della prima infanzia. Entrambe le condotte sono indice di grave disagio familiare e sociale. Il Risk-Taking implica trasgredire le regole imposte dall'adulto, sfidare i propri limiti, sperimentare situazioni nuove.

Il Self Harm. Implica un funzionamento intellettivo al limite inferiore della norma. Si tratta di un fenomeno tipico della prima infanzia. Si tratta di un fenomeno che il bambino o l'adolescente attua nel gruppo, per attirare l'attenzione dell'adulto. Implica che la persona si procuri intenzionalmente tagli e bruciature.

Sono comportamenti tipici di quello che viene chiamato Risk Taking: Nessuna delle situazioni esemplificate nelle opzioni proposte. Marinare la scuola, viaggiare su un mezzo pubblico senza biglietto. Rubare in un negozio, impegnarsi in "sfide alcoliche" con i coetanei. Tutte le situazioni esemplificate nelle opzioni proposte.

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA). Sono distribuiti equamente fra popolazione maschile e femminile. Sono più frequenti nella popolazione maschile. Sono equiparabili ai Disturbi Somatoformi, dato il legame con il corpo. Sono più frequenti nella popolazione femminile.

Alcuni criteri per una diagnosi di Anoressia sono: Difficoltà di socializzazione e rifiuto di alcune attività proposte nel curricolo scolastico, quali le uscite didattiche. Un quadro pervasivo di ansia generalizzata, fobia scolare e calo ponderale. Rendimento scolastico che tende all'eccellenza, a scapito delle attività di socializzazione e ludico-ricreative quali lo sport. Magrezza estrema, paura di ingrassare anche in presenza di evidente sottopeso, alterazione del vissuto corporeo.

Nelle persone affette da Bulimia: È frequente l'evitamento del cibo ed il digiuno prolungato. Gli episodi bulimici sono scatenati da alterazioni dell'umore, stati di ansia o stress intenso. È associata solitamente una condizione di obesità grave. La presenza di vomito autoindotto, utilizzo di lassativi, digiuni ed intenso esercizio fisico è un fattore discriminante fra Anoressia e Bulimia.

La storia di Teddy Stoddard, proposta durante il corso per un'esercitazione, ci suggerisce che... Un Disturbo della Condotta può evolvere in negativo con l'adolescenza, fino a comportare la carcerazione del soggetto. Un Disturbo della Condotta può evolvere in positivo con l'adolescenza, fino a scomparire. Un grave lutto in famiglia può pregiudicare la carriera scolastica di un alunno. Un periodo di difficoltà, anche intenso, può essere transeunte e può risolversi per il meglio (un BES può non essere definitivo).

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