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Title of test:
Teoria e metodologia dell'allenamento

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Columbus Academy Scienze Motorie

Author:
AVATAR
ezio
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Creation Date:
01/02/2024

Category: Others

Number of questions: 98
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Cosa si intende per abilità? è un prerequisito che si concretizza nel tempo è l'acquisizione volontaria dell’individuo a svolgere una particolare forma di attività è un prerequisito, qualcosa che appartiene alla persona, ma dalla quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo è il risultato finale per il quale è necessario iniziare per poter sviluppare una funzione o concretizzare un processo operativo.
Come si classificano le capacità motorie? capacità coordinative, condizionali e articolari (o mobilità articolare) capacità di forza e rapidità capacità coordinative e articolari capacità condizionali e coordinative.
Lo schema corporeo: può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo solo in posizione statica è innato può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo solo in movimento può essere considerato come la conoscenza immediata che si ha del proprio corpo, sia in posizione statica che in movimento, in relazione con lo spazio e gli oggetti che lo circondano.
Le capacità motorie coordinative: sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono solo l’apprendimento delle azioni motorie sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie è la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia e, basandosi sull’efficienza dei meccanismi energetici, determinano la durata, l’intensità e la quantità dell’azione motoria.
La coordinazione è un'elaborazione del sistema nervoso con massimo sviluppo nella fascia d'età: 7/13 anni 2/5 anni 4/7 anni 13/16 anni.
Le capacità coordinative sono: speciali e tecniche generali e speciali generali e specifiche specifiche e tecniche.
Le capacità coordinative generali si suddividono in: apprendimento, controllo e adattamento motorio equilibrio e ritmizzazione adattamento e controllo motorio reazione, controllo e apprendimento.
Le capacità motorie condizionali: sono l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia, ma non si basano sull’efficienza dei meccanismi energetici dipendono dai processi metabolici relativi alla produzione di energia e, basandosi sull’efficienza dei meccanismi energetici, determinano la durata, l’intensità e la quantità dell’azione motoria è la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare.
Le capacità condizionali generali: permettono di identificare le caratteristiche fondamentali di una particolare modalità di espressione di movimento (o sforzo). nessuna delle tre non permettono di identificare le caratteristiche fondamentali di un particolare movimento rappresentano le modalità reali di espressione di uno sforzo in rapporto a particolari condizioni.
Le capacità condizionali generali sono: resistenza e forza velocità, resistenza ed equilibrio forza, resistenza e velocità velocità e forza.
Secondo Vittori, la forza è: nessuna delle tre "E’ la capacità dei muscoli di sviluppare tensione per vincere o opporsi ad una resistenza" "E’ la capacità che i componenti intimi della materia muscolare hanno di contrarsi, in pratica accorciarsi" "E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni".
La resistenza: E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo alterando la qualità del lavoro E’ la capacità del muscolo scheletrico di produrre tensioni nelle varie manifestazioni E’ la capacità di protrarre un lavoro nel tempo, contrastando l’insorgere della fatica e mantenendo il più possibile inalterata la qualità del lavoro muscolare è la capacità di eseguire un’azione motoria in un tempo minimo.
Lo sviluppo della velocità in ambito sportivo: è condizionato solo dalla funzionalità del sistema nervoso, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione è condizionato dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, ma non dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione è condizionato soprattutto dalla funzionalità e dall’efficienza del sistema nervoso e di quello muscolare, nonché dalle capacità mentali di concentrazione e determinazione è condizionato solo dall’efficienza del sistema muscolare.
Le fasi sensibili sono: periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è meno efficace periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità condizionali, è più efficace periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento solo delle capacità coordinative, è più efficace periodi dello sviluppo nei quali l’allenamento di determinate capacità sia coordinative che condizionali, è più efficace.
Per mobilità articolare si intende: la capacità di compiere gesti in forma attiva e passiva con un'ampia escursione articolare la capacità di compiere gesti in forma passiva con una minima escursione articolare lo sviluppo di processi metabolici relativi alla produzione di energia l’insieme delle caratteristiche fisiche e sportive che un individuo possiede e che permettono l’apprendimento e l’esecuzione delle varie azioni motorie.
Gli effetti positivi di una buona mobilità articolare sono: equilibrio artro-muscolare, con prevenzione delle forme patologiche più o meno dolorose facilitazione nell’apprendimento e perfezionamento delle tecniche abbreviazione dei tempi di ristoro muscolare dopo uno sforzo e benessere psicofisico tutte e tre le risposte.
Quali sono le cause endogene che influenzano la mobilità articolare? forte affaticamento e valori metabolici tutte e tre le risposte temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva.
Quali sono le cause esogone che influenzano la mobilità articolare? ambientali, orario, forza di gravità, livello di allenamento forte affaticamento e valori metabolici condizioni neurofisiologiche e eccitazione emotiva temperatura corporea più elevata e livelli elevati di lattato muscolare.
Lo stretching: individua una tecnica particolare che coadiuva il miglioramento delle qualità muscolari del soggetto attraverso l’allungamento e la tensione delle fibre muscolari e dei tendini non contribuisce alla riabilitazione per traumi muscolari, tendinei ed articolari non è un'attività di prevenzione delle lesioni muscolari e tendinee non è un'attività di rilassamento.
Quali tra questi, fanno parte dei compiti e delle responsabilità principali di un allenatore? tutte e tre le risposte stimolazione e la ricezione dei feed-back degli atleti, sviluppo di abilità di osservazione sperimentazione preventiva degli esercizi su se stessi una formazione adeguata.
Quali tra questi fanno parte dei principi di base che si utilizzano durante l'esecuzione dello stretching? non predisporre un programma stabile di stretch non abbinare ad ogni esercizio la corretta respirazione eseguire lentamente i passaggi da una posizione all’altra, evitare assolutamente i molleggi non evitare qualsiasi sensazione dolorosa.
Gli organi sensitivi che riguardano il movimento e i cambiamenti biologici che accadono all’interno di muscoli, tendini e articolazioni sono: i fusi neuromuscolari gli organi tendinei del Golgi i fusi neuromuscolari e gli organi tendinei del Golgi il midollo spinale.
I grassi: vengono trasformati in ATP rapidamente rispetto ai carboidrati vengono trasformati in ATP in modo meno rapido rispetto ai carboidrati vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica degli zuccheri vengono trasformati in ATP con la stessa tempistica dei carboidrati.
Il meccanismo aerobico: consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno è il sistema più efficiente di produzione di energia, poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio, ed è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP non è in grado di utilizzare anche i grassi per ottenere grandi quantità di ATP è il sistema meno efficiente di produzione di energia.
Il meccanismo anaerobico: non consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno consente all'organismo di produrre energia anche in assenza di ossigeno è il sistema più efficiente di produzione di energia, poiché consente di ottenere la maggior quantità di ATP da una singola molecola di glucosio.
Aumentando la velocità di corsa aumenta in modo pressoché lineare la frequenza cardiaca. Nel caso di prestazioni di durata superiore ai 3-4 minuti: l'energia non è prodotta dal meccanismo aerobico l'energia è prodotta dal meccanismo anaerobico l'energia è prodotta soprattutto con il meccanismo aerobico, il quale non ha bisogno di ossigeno fornitogli dal sangue pompato dal cuore l'energia è prodotta soprattutto con il meccanismo aerobico, il quale ha bisogno di ossigeno fornitogli dal sangue pompato dal cuore.
La soglia anaerobica: la massima velocità per la quale il lattato si mantiene costante nessuna delle tre la massima velocità per la quale il lattato non si mantiene costante la velocità minima per la quale il lattato si mantiene costante.
Il valore del lattato in corrispondenza della soglia anaerobica: è di circa 4 mmol/l per l'80% degli atleti, mentre per il 20% circa presenta valori anche molto diversi (da 2 a 8 mmol/l) è di circa 8 mmol/l per l'80% degli atleti è di circa 2 mmol/l per il 60% degli atleti.
Quali sono i consigli per evitare acido lattico nei muscoli? fare esercizi di riscaldamento prima di allenarsi tutte e tre le risposte praticare un allenamento costante effettuare gli esercizi in modo graduale.
Qual è la definizione di abilità di Meinel? precisa che in una abilità la coordinazione è talmente perfezionata e consolidata che il compito di movimento viene svolto con molta scioltezza sono azioni che vengono consolidate prevalentemente con l’esercizio ripetuto, senza che l’attenzione venga intenzionalmente concentrata su di essa sono azioni che non vengono consolidate con l’esercizio ripetuto definisce l’abilità come un elemento dell’attività umana cosciente.
La prestazione sportiva, viene definita come: il rapporto tra esecuzione e risultato di una o più azioni motorie le quali non vengono mai misurate o accertate attraverso determinate procedure di valutazione il rapporto tra esecuzione e risultato sola di un'azione motorie il risultato di una o più azioni motorie le quali non vengono misurate o accertate attraverso procedure di valutazione il rapporto tra esecuzione e risultato di una o più azioni motorie le quali vengono misurate o accertate attraverso determinate procedure di valutazione.
Quali possono essere i presupposti delle prestazioni di un atleta? antropometrici, psicologici e motori psicologici e motori antropometrici e motori antropometrici e psicologici.
La scelta degli indicatori o test per la misurazione delle capacità motorie, devono rispondere determinati requisiti: adeguatezza alla fascia d’età tutte e tre le risposte riconducibilità alle gestualità sportive impegno motorio sufficientemente elevato.
II sistema senso-motorio dell'uomo (e del fanciullo) produce, nel processo della formazione fisica, una prestazione motoria costituita dall'unità tra le capacità coordinative e condizionali tra le capacità coordinative e le abilità motorie tra le capacità le capacità condizionali e le abilità sportive tra le capacità coordinative, le capacità condizionali e le abilità sportive.
Può succedere che l’atleta entra in situazioni di stallo per cui, pur continuando ad allenarsi: migliora solo la prestazione migliora comunque i risultati e la prestazione non migliora in termini di risultati o addirittura la prestazione può peggiorare magari per via di una forma di sovrallenamento dato da uno scarso recupero migliora solo in termini di risultati.
Per migliorare le prestazioni fisiche, indipendentemente dalla disciplina sportiva scelta, quali parametri bisogna considerare? Volume, resistenza e velocità dell'allenamento Volume, intensità e frequenza dell'allenamento Resistenza, velocità e frequenza dell'allenamento Intensità, velocità e frequenza dell'allenamento.
Volume e intensità di allenamento sono inversamente proporzionali: se aumenta la durata dell’allenamento deve abbassarsi anche l’intensità e viceversa se diminuisce la durata dell’allenamento deve aumentare anche l’intensità se aumenta la durata dell’allenamento aumenta anche l’intensità se diminuisce la durata dell’allenamento deve abbassarsi anche l’intensità.
Non si devono allenare mai gli stessi muscoli o gli stessi canali metabolici in due sessioni consecutive: allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 48 ore, prima di ripetere quel tipo di allenamento allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico non è necessario attendere per iniziare un nuovo allenamento allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 1 ora, prima di ripetere quel tipo di allenamento allenando la capacità di produrre e reggere l’acido lattico, bisogna attendere almeno 144 ore, prima di ripetere quel tipo di allenamento.
Per migliorare la capacità di prestazione sportiva sono necessari metodi e stimoli di carico adeguati seguendo uno schema preciso: alterazione dell'omeostasi, adattamento, stato funzionale elevato carico, alterazione dell'omeostasi, adattamento, stato funzionale elevato carico, alterazione dell'omeostasi, stato funzionale elevato carico, alterazione dell'omeostasi, adattamento.
La prima differenziazione prevede la suddivisione del carico in: carico esterno e carico generale carico interno e carico esterno carico interno e carico specifico carico generale e carico specifico.
Con l’espressione carico motorio: si intende quell’insieme di attività predisposte dall’allenatore, che non superano il livello di sollecitazione motoria insito nei gesti e nei movimenti della vita quotidiana si intende quell’insieme di attività predisposte dall’allenatore, che superano il livello di sollecitazione motoria insito nei gesti e nei movimenti della vita quotidiana si indica lo sforzo al quale sono sottoposti l'organismo, ma anche la personalità dell'individuo, quando deve eseguire un esercizio fisico si indica lo sforzo al quale è sottoposto l'organismo.
Il carico fisico può dirsi polivalente e multilaterale: se presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi ma che non garantisce un ampio sviluppo della motricità di base se non presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base se presenta una continua variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base (abilità generali) come base di lancio per un corretto e proficuo avviamento allo sport se presenta una minima variazione di contenuti (esercizi) e mezzi tale da garantire un ampio sviluppo della motricità di base (abilità generali) come base di lancio per un corretto e proficuo avviamento allo sport.
Il carico di allenamento: nessuna delle tre rappresenta il carico di allenamento (o la parte del carico di allenamento) che induce delle modificazioni organiche interviene maggiormente nello specifico, identifica una situazione reale in cui risulta più chiaro che, la conoscenza dei dati relativi sia al valore dell’attività in programmazione corrisponde al programma complessivo delle esercitazioni previste per la seduta di allenamento in analisi.
Il carico allenante: nessuna delle tre rappresenta il carico di allenamento (o la parte del carico di allenamento) che induce delle modificazioni organiche definisce un concetto più generale corrisponde al programma complessivo delle esercitazioni previste per la seduta di allenamento in analisi.
Per volume del carico: identifica il tempo di applicazione del carico fisico è il rapporto tra volume e tempo di applicazione del carico s’intende la quantità del lavoro effettuato è determinata dal grado di impegno fisico e psichico dell’atleta e si esprime in percentuale del massimo consentito.
La Supercompensazione: è un fenomeno per cui l’organismo, sottoposto ad uno stimolo stressante reagisce con un aumento del livello energetico è un fenomeno per cui l’organismo, non sottoposto ad uno stimolo stressante reagisce con un abbassamento del livello energetico è l’aumento del potenziale energetico dell’organismo sottoforma di incremento dei depositi energetici muscolari ed epatici è l’abbassamento del potenziale energetico dell’organismo sottoforma di incremento dei depositi energetici muscolari ed epatici.
L'allenamento: è un processo standard, ma variante in quantità e in intensità di esercizi L’allenamento sportivo non è soggetto leggi diverse come ad esempio quelle di natura biologica, pedagogica e psicologica L'allenamento non è un processo specializzato fondato su basi scientifiche è un processo graduale, variante in quantità e in intensità e rappresenta una procedura unificata di perfezionamento dei gesti motori, di sviluppo delle possibilità funzionali dell'organismo e di formazione delle qualità specifiche.
Ogni seduta di allenamento deve avere delle caratteristiche principali: obiettivi e contenuti metodi, contenuti e mezzi obiettivi, contenuti, mezzi e metodi mezzi e metodi.
Il sistema nervoso: è un complesso di organi specializzati, deputati alla ricezione delle informazioni provenienti solo dall'esterno è formato da un insieme di canali di misura differente, nei quali circolano il sangue o la linfa è un complesso di organi specializzati, deputati alla ricezione delle informazioni provenienti sia dall’esterno che dall’interno dell’organismo e all’elaborazione di risposte effettrici di tipo volontario e involontario è l’insieme di organi adibiti allo scambio di gas tra il sangue e l’ambiente esterno, in particolare l’introduzione di ossigeno e l’eliminazione di anidride carbonica.
L'apparato locomotore è costituito da: sistema muscolare e sistema articolare sistema scheletrico, sistema muscolare e sistema articolare sistema scheletrico e sistema muscolare solo dal sistemare articolare.
Le fibre muscolari lente (o del I tipo) sono: fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a bassa soglia di eccitazione fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a alta soglia di eccitazione fibre a scossa lenta, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione.
Le fibre muscolari lente (o del II tipo) sono: fibre a scossa lenta, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, ad alta soglia di eccitazione fibre a scossa veloce, di colore rosso pallido, a bassa soglia di eccitazione fibre a scossa lenta, di colore rosso scuro, a bassa soglia di eccitazione.
Qual è quella funzione che permette all'organismo di mantenere costanti un insieme di parametri (temperatura, glicemia, battito cardiaco…)? omeostasi adattamento supercompensazione controllo motorio.
L'endocrinologo Hans Salye, in quante fasi suddivide l'evoluzione della sindrome di adattamento? quattro: fase di allarme, resistenza, controllo ed emozione due: fase di resistenza e adattamento due: fase di allarme e resistenza tre: fase di allarme, resistenza e adattamento.
L'adattamento: si innesca se il potenziale esistente nell’organismo viene “messo in crisi” dalle richieste esterne e si genera una situazione di stress per innescarsi non necessita di stimoli intensi si innesca nella fase di supercompensazione si innesca se il potenziale esistente nell’organismo viene “messo in crisi” solo dalle richieste interne e si genera una situazione di stress.
Se i carichi di allenamento restano costanti per molto tempo: si perde la loro efficacia impedendo di conseguenza l’incremento della prestazione nessuna delle tre aumenta la loro efficacia permettono l'incremento della prestazione.
Dopo l'allenamento, gli obiettivi del recupero sono: ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi, riduzione del dolore muscolare ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi reintegrare gli elettrolisi persi, riduzione del dolore muscolare ripristinare i livelli di glicogeno, reintegrare gli elettrolisi persi.
Il lavoro multilaterale, nelle fasce giovanili, assume una notevole importanza: consiste in un insieme di esercitazioni programmate razionalmente e finalizzate ad una crescita psichica e fisica generale non necessita di una programmazione specifica consiste in un insieme di esercitazioni programmate in modo casuale, finalizzate solo ad una crescita psichica consiste in un insieme di esercitazioni programmate in modo casuale, finalizzate ad una crescita fisica generale.
Nell'allenamento giovanile, una specializzazione precoce è causa di: solo facilità di traumi dell'apparato locomotore perdita di interesse, stagnazione delle prestazioni, facilità di traumi dell'apparato locomotore solo perdita di interesse perdita di interesse e stagnazione delle prestazioni.
L'avviamento sportivo specifico ma multilaterale con attività generale e attività specifica è previsto: nella fascia d'età 8-11 anni nella fascia d'età 5-7 anni nella fascia d'età 12-15 anni nella fascia d'età 4-7 anni.
Le indicazioni da seguire per programmare un allenamento efficace, sono: individualizzazione, specificità, ordine, progressività, variabilità, continuità, ciclicità, alternanza, recupero progressività, variabilità, continuità, ciclicità individualizzazione, specificità, ordine, progressività, alternanza specificità, ordine, progressività, recupero.
Il riscaldamento e il defaticamento: sono parte integrante dell’allenamento, ma non è necessario effettuare esercizi con una sequenza logica è l'atleta a decidere se è necessario integrarli nell'allenamento sono parte integrante dell’allenamento, ed è necessario effettuare esercizi con una sequenza logica non sono parte integrante dell'allenamento.
La durata del riscaldamento: non è fissa ed influenzata da fattori endogeni ed esogeni è influenzata solo da fattori endogeni è fissa è influenzata solo da fattori esogeni.
Il defaticamento: ha lo scopo di riportare il sistema dopo lo stress da allenamento o da gara nelle condizioni iniziali, al fine di ottimizzare e velocizzare le condizioni di recupero non apporta nessun beneficio risponde a tre necessità: funzionale, motoria ed emotiva non è fondamentale.
L’allenatore che non progetta l’allenamento in modo finalizzato e articolato nel tempo: non influenza in modo negativo la prestazione dell'atleta ottiene ottimi risultati da parte dell'atleta tutte e tre le risposte finisce spesso con la ripetizione di sedute di allenamento molto simili tra loro, con variazioni strategiche minime durante la stagione o durante perfino l’intera carriera dell’atleta.
Rispetto agli atleti adulti, la programmazione dell’allenamento per gli atleti più giovani: è mirata al raggiungimento di un numero elevato di migliori risultati nello stesso anno non ha un orientamento di lungo periodo deve avere un orientamento di lungo periodo è uguale.
La periodizzazione si divide in due momenti: programmazione e divisione pianificazione e programmazione orientamento e pianificazione acquisizione e pianificazione.
Quanti sono i modelli di periodizzazione dell'allenamento? tre: parallelo, alternato e ondulatorio due: parallelo e sequenziale tre: parallelo, sequenziali e ad enfasi (o pendolare) quattro: parallelo, alternato, ondulatorio e sequenziale.
Il ciclo di allenamento è suddiviso in: periodo preparatorio, agonistico e transitorio periodo preparatorio, agonistico e statico periodo agonistico, preparatorio e transitorio periodo transitorio, agonistico e di specializzazione.
Quante sono le fasi di sviluppo della forma? 7 3 2 5.
Nel periodo preparatorio: si gettano le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta è prevista la riduzione del volume e l’aumento dell’intensità è previsto sia l'aumento del volume sia l’aumento dell’intensità è caratterizzato da un aumento delle quantità di esercizi speciali e di gara e da un numero ridotto di esercizi generali.
Durante il periodo agonistico: nessuna delle tre è previsto sia l'aumento del volume sia l’aumento dell’intensità si gettano le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta si possono verificare dei peggioramenti del livello di alcune capacità condizionali, che vanno previsti anticipatamente reintroducendo esercitazioni utilizzate nel periodo preparatorio.
Il periodo transitorio: è caratterizzato da un aumento delle quantità di esercizi speciali e di gara e da un numero ridotto di esercizi generali costituisce la parte conclusiva di un ciclo di allenamento e svolge funzione di raccordo con il ciclo successivo getta le basi finalizzate allo sviluppo dello stato della forma dell’atleta.
Secondo Platonov, la periodizzazione razionale del programma di allenamento annuale nei giochi di squadra dovrebbe includere: una fase preparatoria di 2 settimane, una fase competitiva di 4 mesi e una fase di transizione di 7 settimane una fase preparatoria di 8-12 settimane, una fase competitiva di 8-9 mesi e una fase di transizione di 3-4 settimane una fase preparatoria di 2 mesi, una fase competitiva di 4 mesi e una fase di transizione di 2 settimane una fase competitiva di 8-9 mesi e una fase di transizione di 3-4 settimane.
Secondo Verchoshanskij, la programmazione nello sport: è un’arte, che basandosi su conoscenze fondamentali e su principi molto concreti, lascia all’allenatore la possibilità di iniziative creative nella presa definitiva della decisione è fondamentale solo nella fase del periodo agonistico non è fondamentale è fondamentale solo nella fase del periodo preparatorio.
Il termine "peaking": nessuna delle tre è utilizzato dagli anglosassoni per specificare il processo che porta l’atleta al minimo livello di prestazione è utilizzato per specificare la fase iniziale che porta l’atleta al minimo livello di prestazione è utilizzato dagli anglosassoni per specificare il processo che porta l’atleta al massimo livello di prestazione.
La durata, nella parte introduttiva (o preparatoria) della sessione di allenamento: va da 30 a 60 minuti va da 60 a 120 minuti va da 10 a 20 minuti va da 5 a 10 minuti.
La durata, nella parte centrale (o fondamentale) della sessione di allenamento: va da 60 a 120 minuti va da 80 a 160 minuti va da 10 a 20 minuti va da 25 a 45 minuti.
La durata, nella parte conclusiva (o defaticante) della sessione di allenamento: è di circa 120 minuti è di circa 20 minuti va da 80 a 160 minuti va da 30 a 60 minuti.
Si possono suddividere gli esercizi fisici, utilizzati come mezzi di allenamento in: generali e individuali specifici e speciali generali, individuali e specifici generali, speciali e specifici.
Esistono 3 livelli di velocità per l’allenamento: velocità limite, velocità resistente e velocità ottimale velocità massima, velocità ottimale e velocità resistente velocità limite (o da record), velocità massima e velocità ottimale velocità limite, velocità massima e velocità standard.
Tra le seguenti affermazioni, qual è quella corretta? tutte e tre le risposte Per ottenere risultati validi, l’osservazione della gara deve assumere il più possibile le caratteristiche dell’osservazione obiettiva L’osservazione che l’allenatore realizza abitualmente durante la gara, è soggetta a numerose interferenze di carattere emotivo che rendono difficile una valutazione E’ molto probabile che durante il processo di osservazione si possano compiere errori e che i diversi osservatori possano dare valutazioni differenti.
Gli indici che consentono la valutazione dell'esecuzione tecnica si possono suddividere in due categorie qualitativi e quantitativi generali e obiettivi generali e speciali obiettivi e soggettivi.
La tattica si può definire come: il comportamento che è stato pianificato per una competizione individuale o di squadra ed impostato sulla propria capacità di prestazione e su quella dell’avversario il comportamento che è stato pianificato per una competizione solo individuale il comportamento che è stato pianificato per una competizione solo di squadra il comportamento che è stato pianificato per una competizione individuale o di squadra ed impostato sulla propria capacità di prestazione ma non su quella dell’avversario.
La tattica negli sport si fonda sul possesso e sullo sviluppo di: capacità psicofisiche e cognitive capacità tecniche e psicofisiche capacità cognitive e tecniche capacità psicofisiche, tecniche e cognitive.
Gli sport di forza, forza rapida e rapidità comprendono: canottaggio, canoa, triathlon nuoto, sci alpino, pattinaggio (sprint e short track), atletica (sprint, ostacoli, lanci…), ciclismo, pesi ecc. pattinaggio a rotelle, pentathlon tiro a volo e tiro a segno.
Gli sport di precisione comprendono: canottaggio, canoa, triathlon pattinaggio a rotelle, pentathlon tiro a volo, tiro a segno, tiro con l'arco, golf, curling, biliardo, bocce ciclismo e nuoto.
Gli sport tecnico combinatori a valutazione qualitativa comprendono: vela, tuffi, nuoto sincronizzato, ginnastica artistica e ritmica, pattinaggio sul ghiaccio e artistico biliardo e curling tiro a volo e tiro a segno ciclismo e pallavolo.
Gli sport di situazione, di combattimento e a rapido adattamento ambientale comprendono: tiro a volo e tiro a segno Baseball, Softball, Calcio, Pallanuoto, Tennis, Tennistavolo, Badminton, Hockey, Pallavolo, Basket, Pallamano nuoto, sci alpino, pattinaggio (sprint e short track), atletica (sprint, ostacoli, lanci…), ciclismo, pesi ecc. biliardo e curling.
Nelle olimpiadi del 2012, chi fu il vincitore della gara di nuoto indagato per doping: Ye Shiwen Michael Phelps Elizabeth Beisel Ryan Lochte.
Tutti i ricercatori sono concordi nell’affermare che alla base dei progressi nell’ambito delle prestazioni di altissimo livello, ci sono due fattori chiave: tutte e tre le risposte la competizione e l'egoismo solo le tecniche di allenamento la globalizzazione e le tecniche di allenamento che si sono sempre più evolute.
Da uno studio recente dell'Università della Western Australia, quale malattia è stata individuata come la più diffusa tra i campioni olimpici? diabete influenza asma cronica bronchite acuta.
Fisiologicamente donne e uomini presentano caratteristiche differenti, che dipendono principalmente dai seguenti fattori: fattori emotivi e caratteriali fattori emotivi e di composizione corporea fattori antropometrici, di peso e composizione corporea, muscoli e forza, massimo consumo d'ossigeno, apparato cardiocircolatorio e mobilità articolare fattori psicologici e psicofisici.
In riferimento al peso e alla composizione corporea: Mediamente, le donne pesano di meno ma hanno una percentuale di massa grassa più elevata (25% contro 15% degli uomini). gli uomini pesano di più e hanno una percentuale di massa grassa più elevata (30% contro 20% degli uomini). Mediamente, gli uomini pesano di meno ma hanno una percentuale di massa grassa più elevata (25% contro 15% delle donne). le donne pesano di più e hanno una percentuale di massa grassa più elevata (30% contro 20% degli uomini).
In rapporto alla massa corporea: la muscolazione negli uomini è più elevata (45% contro il 36% delle donne) in dipendenza, soprattutto, dell’influenza di fattori ormonali (testosterone) la muscolazione è analoga in entrambi i sessi la muscolazione nelle donne è più elevata (45% contro il 36% delle donne) in dipendenza, soprattutto, dell’influenza di fattori ormonali (testosterone). nessuna delle tre.
In relazione al consumo d'ossigeno: nessuna delle tre in età adulta, nelle donne, allenate e non allenate, la VO2max 2 è più bassa degli uomini in età adulta, nelle donne, allenate e non allenate, la VO2max 2 è più alta degli uomini in età adulta, negli uomini, allenati e non allenati, la VO2max 2 è più bassa delle donne.
Il cuore delle donne è strutturalmente più piccolo di quello degli uomini. Di conseguenza rileviamo: una più bassa capacità di trasporto dell’ossigeno ematico un minor volume di sangue circolante, un volume inferiore una minore gittata cardiaca (-25%) tutte e tre le risposte.
In relazione alla mobilità articolare: Le donne presentano valori di flessibilità articolare maggiori rispetto agli uomini nei distretti del tronco e delle spalle Gli uomini presentano valori di flessibilità articolare maggiori rispetto alle donne nei distretti del tronco e delle spalle; le donne, invece, valori più importanti nella parte inferiore del corpo Gli uomini presentano valori di flessibilità articolare uguali a quelli delle donne gli uomini rilevano valori più importanti nella parte inferiore del corpo.
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